vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Introduzione Open source, non solo informatica tesina
Da qualche anno sono interessato al mondo della programmazione e dell'informatica in generale, per questo motivo ho celto per la mia tesina un tema attinente all'informatica, ma con collegamenti ad ambiti diversi. La prima idea avuta con alcuni professori era stata quella di creare un “gioco dell'oca” per smartphones, nel quale ad ogni casella sarebbe corrisposta una tappa importante di un evento storico (avevamo considerato ad esempio la Prima guerra mondiale) e avrei potuto descrivere il metodo utilizzato per creare il gioco. Dato che il tema che ne sarebbe uscito sarebbe stato troppo tecnico, ho preferito collegare la creazione di un applicazione ad un tema più generale, ovvero l'open source.
Mi sono avvicinato all'open source quando Android iniziava a diffondersi e così ho deciso di trattare l'argomento all'interno della mia tesina di maturità. Android, così come iOS e Windows è un sistema operativo (ovvero l'insieme di programmi che ci permettono di utilizzare strumenti informatici creando una relazione tra la macchina e l'utente), in questo caso particolare è stato creato per smartphones e tablets.
Mi ha incuriosito il fatto che il principio dell'open source fosse stato applicato non solo al mondo dell'informatica, ma anche in altri campi, quali ad esempio la pubblica amministrazione, la politica o il campo medico.
Nella gestione di uno Stato, infatti, potrebbe essere utile l'utilizzo di programmi open source, ma questo, oltre a dei vantaggi, implicherebbe anche delle difficoltà, discusse nelle prossime pagine. Inoltre nel rispetto della trasparenza tra amministrazione e cittadini è fondamentale rendere pubblici dati e informazioni, ed è per questo che è nato l'open government, dove la rete è utilizzata per fare democrazia.
Per quanto riguarda il campo medico la condivisione di dati su una malattia può portare enormi privilegi, e a riguardo si è anche posti di fronte ad un problema etico: davanti ad un problema per la salute mondiale è corretto non condividere dati e informazioni su una malattia?
Ho voluto quindi fare un'applicazione open source sul tema della maturità, caricando online i file utilizzati e gli screenshots dell'intero progetto.
Due caratteristiche dell'open source nel campo informatico sono i dati aperti, pubblici, e il prezzo
dei programmi sviluppati uguale a zero. Le due cose possono essere applicate e possono tornare
utili ad uno Stato. Nei paragrafi successivi introduco una direttiva del ministro per l'innovazione e
le tecnologie L. Stanca e l'open-government in Italia e in Senegal.
3.1 Lo Stato italiano e l'open source
Il fatto che i programmi open source siano completamente gratuiti e modificabili in base alle
proprie esigenze può tornare utile per la gestione informatica di un intero Stato. Si hanno infatti dei
vantaggi per l'aspetto economico, in quanto su tutti i computer “statali” non si dovranno pagare le
licenze d'uso per i sistemi operativi. Così facendo inoltre si potrebbe favorire l'interoperabilità tra
diversi sistemi informatici, ovvero poter scambiare dati su sistemi anche diversi evitando inoltre
che questi siano dipendenti da un unico fornitore.
In linea con questo pensiero, il 19 dicembre 2003 il Ministero per l'innovazione e le tecnologie ha
emanato una direttiva a riguardo, in cui si indica « come le pubbliche amministrazioni debbano
tener conto della offerta sul mercato di una nuova modalità di sviluppo e diffusione di programmi
informatici, definita “open source” o “a codice sorgente aperto”. L’inclusione di tale nuova
tipologia d’offerta all’interno delle soluzioni tecniche tra cui scegliere, contribuisce ad ampliare la
gamma delle opportunità e delle possibili soluzioni, in un quadro di equilibrio, di pluralismo e di
aperta competizione ». ¹
Si tratta quindi di un invito all'utilizzo di programmi e sistemi open source, visti i possibili vantaggi
che si possono avere.
Ad oggi però una vera rivoluzione a riguardo non c'è mai stata, forse anche perchè lo Stato italiano
non è il linea con altri Stati europei per quanto riguarda la digitalizzazione. Secondo una ricerca
Ocse nel 2010 soltanto il 17% degli italiani avrebbe utilizzato internet per completare delle pratiche
con la P.A. online.² Potrebbe esserci inoltre un problema per l'eventuale traslazione di programmi e
sistemi all'open source. Supponiamo che ci sia un malfunzionamento, magari di un programma che
gestisca dati importanti, fondamentali, lo stato avrebbe bisogno del fornitore ufficiale del
programma perchè possa rispondere di eventuali danni, ma se il fornitore corrispondesse a migliaia
di sviluppatori sparsi per il mondo, come ci si dovrebbe comportare?
3.2 L'open government: gli open data
“La dottrina dell’Open Government si basa sul principio per il quale tutte le attività dei Governi e
delle Amministrazioni dello Stato devono essere aperte e disponibili per favorire azioni efficaci e
garantire un controllo diffuso sulla gestione della cosa pubblica”. ³
L'open government si basa su tre principi: trasparenza tra amministrazione e cittadini;
partecipazione dei cittadini alle scelte della pubblica amministrazione; collaborazione tra
amministrazione e cittadini. Per rendere possibile ciò, devono essere resi disponibili ai cittadini i
dati gestiti dalla P.A.
È per questo motivo che il 18 ottobre 2011 è nato il sito dati.gov.it . I dati condivisi sul sito possono
riguardare diversi temi come: le statistiche, la popolazione, l'ambiente, il turismo, il commercio, le
elezioni, etc. Rilevante il caso della regione Piemonte, che è stato il primo a rendere pubblico
l'accesso ai dati e alle statistiche degli enti.
3.3 L'e-democracy in Italia ed in Senegal
Nel rispetto del primo dei tre principi dell'open government, la trasparenza tra amministrazione e
cittadini, dal 2008 è nata una piattaforma web chiamata OpenParlamento. Ogni giorno vengono
recuperati dati dai siti ufficiali sulle attività della Camera e del Senato per ricavarne poi statistiche,
ricerche e studi. Si possono infatti trovare a riguardo di un parlamentare dichiarazioni,
emendamenti, atti, scelte alle votazioni rispetto al proprio partito ed assenze, o presenze alle
votazioni elettroniche (intendendo come assenza la non partecipazione al voto, ovvero astenendosi
pur essendo fisicamente presente, sia la assenza fisica al momento del voto).
Sulla stessa strada di OpenParlamento si trova anche Sunu2012 (“il nostro 2012” in wolof, lingua
del Senegal), anch'essa una piattaforma di monitoraggio elettorale. In questi anni la rete web è
cresciuta in Senegal, infatti ad ottobre 2012 gli utenti web erano 2 milioni, corrispondenti al 15,7
per cento della popolazione (mentre la percentuale di utenti in Italia nel 2013 era dell' 81,0 per
cento, nella fascia d'età tra gli 11 e i 74 anni). È infatti venuta in mente l'idea a Cheikh Fall, che non
si era mai occupato di politica in vita sua, di creare questo sito in occasione delle elezioni
presidenziali. Il popolo tramite il sito ha quindi potuto controllare l'operato del governo eletto,
rifacendosi al motto di Cheikh: “Se non manterrà i suoi impegni elettorali, alle prossime
consultazioni avremo le prove che non ha fatto nulla di quanto promesso. E saranno prove
4
indelebili, perchè online”.
4. L'open source nella medicina
L'open source non è solo adottabile per l'informatica, ma è applicabile nella gestione dei sistemi e
dei dati di un intero stato, e potrebbe essere utile anche nel campo medico.
Dati accessibili a più persone implicano maggiore comunicazione fra più esperti che lavorano in
modi diversi per ottenere lo stesso risultato, e quindi una maggiore quantità di possibili soluzioni.
L'hanno notato Salvatore Iaconesi, Ilaria Capua e Michael Pollastri.
4.1 “La cura” di Salvatore Iaconesi
Salvatore Iaconesi è un 39enne che decise di condividere in rete tutti i documenti relativi alla sua
malattia quando nell'agosto del 2012 scoprì, dopo una perdita di conoscenza e conseguente
ricovero, di avere un tumore al cervello. Al tempo, i medici ritenettero di non poter fare un ascesso
per eliminare la formazione cancerosa. Volendo far valutare gli esami a più di un medico, Iaconesi
ritirò la sua cartella clinica in formato digitale, scoprendo che i dati non erano leggibili se non con
un determinato programma. Ciò significava che Salvatore stesso non poteva consultare i dati della
cartella clinica.
Con le sue conoscenze informatiche ha quindi reso i file più “aperti”, consultabili con software
open source, per poi pubblicarli online, condividendo dati anche molto privati, sensibili. Diverse
persone hanno contribuito fornendo approcci e letture diverse, e non solo cure mediche. Dopo aver
ricevuto oltre 500 mila messaggi sul suo sito, Iaconesi riporta così, in una conferenza al Wired Next
Fest del giugno 2013, ciò che avvenne dopo aver pubblicato i suoi dati: “Ogni persona mi ha
fornito la sua cura, quello che poteva, non solo con la medicina, ma anche attraverso l’arte o il
design. Alcuni mi hanno consigliato un viaggio in Argentina, altri di fumare Cannabis. Addirittura
c’era chi stampava la foto del mio cancro e la portava dal suo medico e poi mi inviavano ciò che
5
gli aveva detto”. La storia finisce comunque a lieto fine: Salvatore è guarito e la “sua cura” open
source per lui ha funzionato. In seguito sono sorte comunque delle perplessità su questa “Cura open
source”. Umberto Veronesi, dopo averlo ringraziato in una lettera pubblicata su “Repubblica”, per
aver rotto il tabù del cancro, fa notare i possibili rischi che si possono avere da una cura simile.
Come la possibilità di essere contattati da “guaritori improvvisati” e non solo da ottimi medici che,
anche con le migliori intenzioni, possono sbagliarsi non conoscendo la storia personale del
paziente. Inoltre i programmi che permettono di visualizzare i dati, senza perdere informazioni
fondamentali (che andrebbero perse una volta modificati i file, come ha fatto Iaconesi), pare che
siano spesso presenti nel cd degli esami o scaricabili gratuitamente dal web.
4.2 La cura delle malattie tropicali
Per contribuire allo studio delle malattie tropicali trascurate (NTD – Neglected Tropical Diseases)
nel 2013 Michael Pollastri ha lanciato un programma di ricerca open source per trovare una cura
per la tripanosomiasi umana africana (Hat), o malattia del sonno, trasmessa all'uomo dalla mosca
tse-tse.
Esistono già alcuni trattamenti per la Hat che contengono però una quantità di arsenico, che a
seguito di un trattamento prolungato risulta tossico. Ogni anno inoltre, nella ricerca di nuove cure,
la case farmaceutiche sintetizzano composti che vengono poi scartati, fra questi ci sono dei
composti detti inibitori della chinasi, che impediscono la crescita di cellule tumorali e anche di altri
organismi viventi, tra i quali il parassita della tripanosomiasi.
“La ricerca di una cura per le Ntd è troppo povera di risorse per farci la concorrenza tra di noi”
ha detto Michael Pollastri. Con un progetto ancora oggi in corso, Pollastri propone un controllo di
tutti i farmaci, che potrebbero essere utili per trovare la giusta terapia.
È tristemente noto che le malattie tropicali trascurate colpiscono circa un miliardo di persone e sono
responsabili di oltre 450 mila decessi l'anno. Tuttavia solo una piccola percentuale dei miliardi spesi
6
nella ricerca farmacologica viene utilizzata per scoprire la loro cura.
L'obiettivo del progetto open source è quello di creare una rete di comunicazione di dati tra esperti
per trovare la giusta cura, soluzione non conveniente per le aziende farmaceutiche.
4.3 La cura dell'aviaria
Nel 2006 in tutto il mondo era scoppiato il virus H5N1, meglio conosciuta come l'aviaria. Anche
Ilaria Capua, veterinaria, si è impegnata con il laboratorio che dirigeva a trovare una cura per questo
virus. La diffusione era davvero ampia, anche perchè il pollo, non avendo barriere religiose, è
l'unica carne che viene consumata in tutto il mondo. Dopo che il suo laboratorio è riuscito a trovare
il codice genetico del virus, è stata contattata dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) per
depositare i dati trovati sull'H5N1 in un database accessibile per soli 15 laboratori, per avere in
cambio l'accesso a questo database. Avrebbe potuto quindi entrare a far parte di un gruppo di élite di
laboratori, oppure mettere a disposizione della comunità scientifica i dati. Ma Ilaria Capua si era
fatta una domanda: “Di fronte a un rischio per la salute pubblica, è eticamente accettabile non
7
condividere i dati e le informazioni?” Ha scelto perciò di caricare i dati sul virus su GenBank, un
database dove i dati, dopo essere stati controllati, vengono pubblicati e sono di libero accesso. La
sua scelta ha generato un uragano di consensi e anche qualche critica, portando inoltre un
fondamentale elemento per lo studio dell'aviaria.
5. L'open source fra computer, circuiti,smartphones e tablet
Il mondo della tecnologia è pieno di esempi di progetti open source. Fra i più importanti e più
famosi troviamo Linux, Mozilla, Arduino, Android.
Si può dire che Linux sia un sistema operativo per computer (esattamente come Windows); su
Linux sono basate diverse distribuzioni, ovvero sistemi operativi differenti fra loro, ma basati
sempre sullo stesso sistema operativo madre (in questo caso Linux). Le distribuzioni più famose ed
utilizzate sono “Ubuntu” e “Linux Mint”. Mozilla è una comunità “di appassionati di tecnologia, di
8
pensatori e di creatori” famosa soprattutto per avere prodotto Mozilla Firefox, un browser web;
inoltre, recentemente hanno lavorato per il settore degli smartphones e dei sistemi operativi.
Arduino è invece una scheda elettronica con un microcontrollore, che si può usare per creare piccoli
dispositivi facendo interagire sensori, motori, luci. Viene usato con un programma per computer che
serve per inviare alla scheda il codice da eseguire. Android, come già detto prima, è un sistema
operativo per smartphones e tablet fabbricati da diverse società.
Tutti e quattro sono progetti in costante aggiornamento, grazie alle continue evoluzioni e migliorie
proposte e attuate dagli utilizzatori finali.
5.1 Maturando