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Sintesi

Collegamenti
Agricoltura e non solo,tesina



Tecnologia - L'agricoltura
Scienze - Gregor Mendel
Storia - Il colonialismo
Educazione fisica - Nelson Mandela e il Rugby
Musica - Il canto di lavoro afroamericani e Work Song
Geografia - L'Africa, Africa settentrionale e Sudafrica
Letteratura - "La Roba" Giovanni Verga
Arte - L'Angelus di Millet
Francese - Le Musée d'Orsay
Inglese - L'Alaska
Estratto del documento

secolo e l’inizio del XX secolo gli stati industrializzati fecero riprendere

l’espansione coloniale dove vennero colonizzate Asia e Africa.

Quest’ultime rimasero colonizzate fino al 1945 quando iniziò la

decolonizzazione e si trasformarono in stati indipendenti.

La maggior parte delle colonie

ottenne l’indipendenza

pacificamente, mentre quasi tutte le

ex colonie inglesi entrarono a far

parte del Commonwealt britannico e

mantennero con l’Inghilterra rapporti

commerciali.

Tuttavia le potenze europee

tentarono di mantenere parti del loro

impero introducendo riforme

amministrative e impegnandosi in

logoranti conflitti, che erano condotti

dai metodi di guerriglia.

La decolonizzazione ebbe inizio in Asia dove la popolazione non accettava

la cultura occidentale. Nel 1945 l’Indonesia si proclamò indipendente,

l’India nel 1947 e l’Indocina francese nel 1954, mentre in Cina si affermò

una rivoluzione comunista.

In Africa la decolonizzazione iniziò dalla fascia settentrionale, mentre

nell’Africa sub sahariana il maggior numero di stati raggiunse

l’indipendenza fra il 1958 e il 1965.

Per indicare i paesi sottosviluppati si usava l’espressione “terzo mondo”,

ma oggi è stato cambiato in “sud del mondo”.

Le ex colonie avevano ancora dei problemi perché anche dopo

l’indipendenza, la

loro economia

continuò a reggersi

sulle esportazioni,

quindi rimase in

mano alle compagnie

straniere che erano

in grado di

influenzare la loro

vita politica.

Questa forma di

controllo fu chiamata

neocolonialismo.

Nell’Africa sub sahariana il risveglio coloniale iniziò nel 1957. I primi

dirigenti africani si trovarono a dover

affrontare enormi problemi e

difficoltà di ogni genere.

Degli stati africani volevano farne

un’unità nazionale, ma si trovarono

in contrasto con i gruppi etnici. Perciò

nella maggior parte degli stati si affermò un regime autoritario a partito

unico.

Una storia a sé è quella degli stati dell’Africa meridionale, governati da

minoranze di bianchi, che avevano imposto un brutale regime di

separazione razziale, detto apartheid.

Le leggi negavano ai neri il diritto di voto, i matrimoni misti e ne

limitavano la libertà di movimento.

Come reazione si formò l’African National Congress, il cui leader era

Nelson Mandela. Poiché il Commonwealth

britannico criticò la politica

dell’apartheid i dirigenti

sudafricani non esitarono a

staccarsene e proclamarono la

repubblica sudafricana

indipendente.

Il superamento dell’apartheid fu

avviato dal presidente

sudafricano Frederik De Klerk.

Nel 1993 una nuova

costituzione introdusse in

Sudafrica il suffragio universale

con l’ammissione al voto della maggioranza nera e, per aver posto fine

all’apartheid, Mandela e De Klerk ricevettero il premio nobel per la pace.

MOTORIA

Parlando di Nelson Mandela possiamo dire che nessun grande leader della

storia ha amato lo sport come lui. Per Nelson Mandela lo sport era allo

stesso tempo disciplina. Quando si pensa a Nelson Mandela e lo sport, il

primo pensiero non può che andare ai Mondiali di rugby del 1995, ospitati

dal Sudafrica. Il neoeletto presidente vide nel torneo la prima occasione di

riconciliazione per un paese in cui bianchi e neri erano divisi da una

barriera invalicabile.

Grazie a lui bianchi e neri si ritrovarono per la prima volta insieme, prima

negli stadi e poi a festeggiare la vittoria

finale. Le immagini di Nelson Mandela

che esulta e consegna la Coppa a

Francois Pieenar sono tra le più

emozionanti di sempre: bianco che

abbraccia il nero, il sogno di una

“nazione arcobaleno” che non è più un

illusione.

Il terreno dove si gioca il rugby è

diviso in campo di gioco, area di gioco,

recinto

di gioco

e area di

meta.

Il campo di gioco è largo 70m, lungo 100m

e ha due porte a H.

All’interno si trovano:

2 linee di meta

2 linee dei 22-metri.

2 linee, dei 10-metri,

2 linee dei 5-metri,

e 2 linee dei 15-metri.

Il rugby è uno sport che viene giocato da

due squadre di quindici giocatori ciascuna,

scopo del gioco è quello di schiacciare la

palla oltre la linea di meta avversaria.

La palla può essere passata ad un altro

giocatore della propria squadra solo con un

passaggio indietro rispetto al giocatore che

lo effettua.

Per avanzare non è consentito lanciare la palla in avanti con le mani, ma la

si può portare avanti solo di persona.

La palla può essere passata in avanti solo con un calcio e può essere

recuperata solo da due giocatori che erano dietro la linea della palla al

momento del calcio.

I giocatori che si trovavano davanti la palla, nel momento del calcio,

devono essere sorpassati dai propri compagni per essere di nuovo in gioco

e potervi partecipare. I giocatori per fermare gli avversari

devono ricorrere al placcaggio, che

può essere effettuato dalle spalle in

giù. Il placcaggio al collo viene

punito con una punizione contro chi

lo effettua.

La palla deve essere visibile e

giocabile e se questo non avviene

l'arbitro ferma il gioco e decreta una

mischia, della quale ce ne sono due

tipi: mischia chiusa e mischia aperta. L’incontro dura 80 minuti più il

tempo di recupero, ed è diviso in due

Tempi con un intervallo di 10 minuti.

Punteggio

Ogni meta vale 5 punti.

Dopo ogni meta c' è il calcio addizionale che se viene realizzato vale 2

punti, quindi ogni meta realizzata vale 7 punti.

Ogni volta che un giocatore commette un fallo volontario viene punito con

un calcio di punizione che viene calciato nel punto in cui è stato commesso

il fallo. Il drop o calcio di rimbalzo può essere

effettuato da qualsiasi giocatore in qualsiasi

punto del campo, facendo rimbalzare la palla

prima di colpirla, se viene realizzato vale tre

punti. Tutti i calci sono validi solo se la palla

passa sopra la traversa e in mezzo ai pali.

Quando la palla esce dal campo lateralmente

viene battuta una "touche" . Le due squadre

si dispongono in fila indiana davanti alla linea

laterale formando due file a circa un metro di

distanza l'una dall'altra, il giocatore della

squadra che usufruisce della rimessa lancerà

la palla in mezzo ai due schieramenti che se

la contenderanno saltando, chi la vince ne ha

il possesso e può quindi giocarla. MUSICA

Il rugby è nato nel 1866,

quindi nell’epoca dei canti

di lavoro afroamericani che

si sono sviluppati

originariamente nell'era

dello schiavismo. La prima collezione di canzoni degli schiavi

afroamericani fu pubblicata nel 1867.

Il canto di lavoro è un brano musicale spesso cantato durante lo

svolgimento di una mansione, spesso per mantenere tempo e

coordinazione; oppure una canzone, che può essere un racconto o ancora

una canzone di protesta.

Molti studiosi di canti di lavoro, hanno incluso nel termine sia le canzoni

cantante durante il lavoro che quelle che lo riguardano, perché le due

categorie sono interconnesse.

Si noti che esiste anche uno standard jazz chiamato "Work Song", inciso

nel 1960 dal sassofonista Julian Cannonball Adderley.

Le attività erano svolte lontano

dal centro urbano e per buona

parte della giornata. Per questo

motivo i gruppi facevano lunghi

canti narrativi, spesso cantati

individualmente per non

annoiarsi.

La maggior parte dei canti di

lavoro agricoli erano molto

ritmici per sincronizzare i

movimenti di gruppo. Le parole

erano spesso improvvisate e

cambiavano di volta in volta.

Una caratteristica comune dei canti afroamericani è la domanda e

risposta, nella quale il leader cantava una strofa e gli altri rispondevano

con il ritornello. Agli inizi della schiavitù africana, le percussioni venivano

usate per mantenere il ritmo, ma furono proibite ma nonostante ciò, gli

africani riuscirono lo stesso a produrre suoni di percussione, utilizzando

altri strumenti o il loro stesso corpo.

GEOGRAFIA

Gli africani sono ormai in tutto il mondo, ma il loro paese d’origine è

l’Africa.

L’Africa

L’Africa è delimitata a est

dall’Oceano indiano e dal

Mar rosso, a nord dal Mar

mediterraneo e a ovest

dall’oceano atlantico.

L’Africa ha una superficie di

30 milioni di Kmq e la sua

compattezza fa in modo che

non ci siano grandi isole.

Quella più grande è il

Madadascar, mentre quelle

più piccole si possono

trovare in arcipelaghi come

le Canarie oppure no, come

Reunion, Zanzibar e Socotra.

L’Africa è un continente pianeggiante, ma lungo la Great Rift Valley si

trovano il Kilimangiaro e il Kenia che superano i 5000m, mentre più

inferiori sono i monti dei draghi che non superano i 3500m. Altre catene

montuose sono l’Atlante e l’Hoggar.

I fiumi più lunghi sono il Nilo, il Congo,il Niger e lo Zambesi, che sono,

rispettivamente, il primo, il secondo, il terzo e il quarto più lunghi

dell’Africa. I tre laghi più grandi sono il lago Vittoria seguito dal lago

Tanganica e dal Niassa.

L’Africa è tagliata in due dall’Equatore e nella parte centro-occidentale ha

un clima equatoriale. Questa zona è ricoperta dalla foresta pluviale che è

circondata da una fascia tropicale umida. Nella zona del Sahara il clima è

desertico e sulle coste i climi sono temperati caldi.

L’Africa è stata la culla dell’umanità perché è stato provato che l’Homo

sapiens abbia vissuto li 200.000 anni fa, ma essa è rimasta sconosciuta a

tutti fino a quando iniziarono le vere esplorazioni dopo la conquista araba.

L’Africa ha una densità di 30 abitanti per Kmq. Molti africani parlano il

francese e l’inglese. Gran parte della popolazione è araba, nell’Africa

centrale ci sono i pigmei e nel sud africa gli afrikaner con circa un milione

di asiatici.

- L’Africa settentrionale L’Africa

settentrionale ha una

densità di

popolazione di 25,6

abitanti per Kmq ma i

dati non sono

omogenei perché si

passa dalla bassa

densità di Libia a

quella alta dell’Egitto.

L’area mediterranea

è abitata da arabi ma

c’è una grande

minoranza di berberi.

Più complesso è il

quadro etnico nel Sahel dove convivono le etnie arabo-berbere e l’etnia

sudanese suddivise in sottogruppi. Più a est una forte minoranza nilotica si

affianca all’etnia araba.

All’interno del mondo islamico africano sono attivi movimenti

fondamentalisti che hanno suscitato molti conflitti sociali. Ci sono

minoranze cristiane in Egitto, Ciad e Sudan, mentre nella fascia del sahel

sopravvivono culti animisti.

L’arabo è parlato dalla maggioranza della popolazione, il tamazight è la

lingua dei berberi e il copto e quella degli egiziani.

Grazie all’agricoltura i paesi della fascia mediterranea sono tra i più ricchi

del continente. Si coltivano cereali, cotone, ortaggi, frutta e agrumi. In

tutta la regione si allevano ovini e caprini, ma si pratica anche la pesca.

L’industria e legata all’attività estrattiva ed è cresciuta anche l’importanza

del turismo.

Molto diverso è il quadro del Sahel, dove l’economia si basa

sull’agricoltura e sull’allevamento. Il settore industriale è scarsamente

sviluppato e lo sviluppo economico è ostacolato dalla precarietà delle reti

di comunicazione e dai conflitti.

- Il Sudafrica

Il governo repubblicano del Sudafrica è retto da un presidente eletto

dall’Assemblea nazionale. L’unione delle repubbliche boere dell’Orange e

del Transvaal con le colonie del Capo e del Natal, l’Unione Sudafricana,

divenne autonoma nel 1931. Nel 1994 è stato eletto presidente Nelson

Mandela, leader dell’African National Congress.

L’80% della popolazione è costituita da bantu, il 9,2% è afrikaner, l’8,8% è

coloured e il 2,5% è composta da asiatici. Le lingue più parlate sono

l’afrikaans e l’inglese ma sono diventate ufficiali anche nuove lingue

bantu. Le religioni più praticate sono il protestantesimo, il cattolicesimo e

l’anglicanesimo ma la minoranza asiatica segue l’islam e l’induismo.

Le leve dell’economia

sudafricana sono in mano

alla minoranza bianca,

tuttavia sta nascendo una

classe imprenditoriale nera.

Il paese è il principale

esportatore di diamanti, oro

e platino. Dispone anche di

un importante apparato

industriale che ha i suoi

punti di forza nei comparti

energetici, siderurgici,

metallurgici, meccanici, chimici e tessili. Il paese ha una forte agricoltura

dove vengono prodotti cereali, tè, caffè, canna da zucchero, tabacco,

cotone e girasoli ma differenziata è la produzione di frutta, mentre

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