Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 55
Nuove Tecnologie tesina Pag. 1 Nuove Tecnologie tesina Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 55.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Nuove Tecnologie tesina Pag. 51
1 su 55
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Italiano- D'annunzio
Storia- Nuove tecnologie della prima guerra mondiale
Divina commedia- Canto VI paradiso
Meccanica- Turbine a gas
Disegno- Il Cad
Sistemi- Il PLC
Inglese- Machine Tools ( macchine utensili)
Diritto- L'azienda
Tecnologia- Prova di Fatica
Matematica - Le derivate
Estratto del documento

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

I motivi che scatenarono la prima guerra mondiale furono molti.

Il XIX secolo aveva visto nascere una serie di rivalità tra le varie potenze

europee, le questioni europee si basano, su di un contrasto politico che

aveva come sfondo la rivalità economica. I principali contendenti nella

lotta per ottenere maggiore estensione territoriale nelle colonie erano:

Francia, Gran Bretagna e Germania.Il loro obbiettivo infatti era quello di

allargare i mercati. Causa principale della guerra fu l’assassinio di

Francesco Ferdinando avvenuto a Sarajevo il 28 giugno 1914, e di

conseguenza l’Austria inviò alla Serbia un ultimatum con richieste

inaccettabili. Quest’ultimo si rifiutò di accettare l’ultimatum e la

conseguenza di questa risposta fu l’attacco immediato dell’Austria.Quindi

anche la Germania dichiarò guerra alla Russia e al fianco dell’ Austria

scese in guerra invadendo il Belgio neutrale, prendendo di sorpresa la

Francia , che si vide attaccata alle spalle. Così l’Inghilterra scese in Guerra

al fianco della Francia perché la stessa era minacciata dall’Impero tedesco

sulla Manica.

Nel conflitto che si disputava tra Austria e Serbia, ne presero parte anche

altri stati e così il conflitto assunse un carattere mondiale, e da una guerra

di movimento si passò a una guerra di posizione.

Allo scoppio delle ostilità nel giugno del 1914 il Regno d’Italia, legato ad

Austria e Germania da un patto difensivo,( La Triplice Alleanza: Austria,

Germania e Italia) dichiarò la propria neutralità. L’Italia si trovo quindi

divisa in due linee:

 I neutralisti, che si opponevano all’ingresso dell’Italia in guerra, come i

cattolici contrari alla guerra per ragioni di principio e volevano evitare

al paese un conflitto che secondo loro non avrebbe potuto reggere.

 Gli interventisti, favorevoli all’ingresso dell’Italia in guerra , come i

democratici che consideravano l’intervento italiano come il

compimento del ciclo delle guerre risorgimentali ed i conservatori che

miravano ad ottenere attraverso la guerra l’espansione politica ed

economica dell’Italia. 3

Mentre divampava il contrasto tra interventisti e neutralisti il governo

italiano stipulò segretamente il Patto di Londra, in base al quale

impegnava l’Italia a scendere in guerra al fianco dell’Intesa ( Triplice

Intesa: Gran Bretagna, Francia e Russia) in cambio di alcune concessioni

territoriali come il Trentino Alto Adige, Trieste, Istria, Gorizia e la

Dalmazia.

Stipulato il patto il governo dovette affrontare la difficile situazione che si

era venuta a creare in Italia. Il parlamento messo di fronte al fatto

compiuto approvò in larga maggioranza l’intervento e solo il 24 maggio

1914 l’Italia dichiarò guerra all’Impero Austro-Ungarico ( Austria e

Ungheria). Sul fronte Italo-

Austriaco,il conflitto si

presentò subito

estremamente lento

combattuto nelle trincee.

Nel frattempo l’imperatore

tedesco aveva scatenato

una guerra sul mare in

risposta al blocco navale

imposto da Inghilterra e

Francia alla Germania e

per la prima volta vennero

usati i sommergibili che servivano ad attaccare le navi americane che

portavano i rifornimenti. Quindi con l’attacco della Germania agli Stati

Uniti, fece si che gli Stati Uniti nel 1917 entrassero in guerra al fianco

dell’Intesa e con questa entrata la situazione si ribaltò. Subito dopo

l’entrata in guerra degli Stati Uniti ci fu la ritirata della Russia dalla

guerra perché era impegnata entro i propri confini con la Rivoluzione.

Gli Stati Uniti entrati in guerra portarono nuove tecnologie militari

(Cannoni, armi chimiche, aerei, sottomarini).

Anche per l’Italia il 1917 fu l’anno più difficile della guerra. Infatti gli

austriaci forti di rinforzi dell’impero russo lanciarono una violenta

offensiva nella zona di Caporetto e l’Italia venne sconfitta e fatta

indietreggiare. In poco tempo il Friuli era invaso dalle truppe austriache.

Le cause della sconfitta furono gli errori di alcuni comandanti ed infatti

poco dopo il generale Cadorna fu sostituito da Armand Diaz. 4

Nel 1918 dopo una settimana

di combattimenti l’Italia riuscì a respingere l’avanzata austriaca sul

Piave. In tutto il paese si formò un grande spirito di coesione nazionale e

quindi l’Italia poco tempo dopo sferrò un altro attacco sul fronte del

Piave, vincendo la battaglia, che vide il crollo dell’impero austriaco e la

successiva firma dell’armistizio con l’Italia.

Anche la Germania dopo l’ingresso degli Stati Uniti, stremata

economicamente e militarmente chiese alle potenze l’armistizio che fu

firmato sancendo la fine del conflitto.

Alla firma dell’armistizio la Germania fu costretta ad accettare le

durissime condizioni imposte dai vincitori: consegna dell’armamento

pesante e della flotta, ritiro delle truppe, annullamento dei trattati e

restituzione dei prigionieri.

Il 18 gennaio 1919 i rappresentanti delle potenze vincitrici si riunirono

presso Versailles per cercare degli accordi che potessero soddisfare tutti i

paesi. Si decise di dare la funzione guida agli Stati Uniti che emergevano

come gli unici vincitori del conflitto. Il presidente Wilson nel 1918

presento 14 punti ai quali avrebbe dovuto ispirarsi la costruzione di pace

per far si che un massacro del genere non si sarebbe mai più dovuto

ripetersi.

I 14 punti di Wilson

« Il mondo deve essere reso sicuro per ogni nazione pacifica che, come la

nostra, desidera vivere la propria vita, stabilire liberamente le sue

istituzioni, essere assicurata della giustizia e della correttezza da parte degli

altri popoli del mondo, come pure essere assicurata contro la forza e le

5

aggressioni egoistiche. Perciò il programma della pace del mondo è il

nostro stesso programma; e questo programma, il solo possibile secondo

noi, è il seguente.

1 Pubblici trattati di pace, conclusi apertamente, dopo i quali non vi

saranno più accordi internazionali privati di qualsivoglia natura, ma la

diplomazia procederà sempre francamente e pubblicamente.

2 Libertà assoluta di navigazione sui mari, al di fuori delle acque

territoriali, sia in tempo di pace, sia in tempo di guerra.

3 Soppressione, nei limiti del possibile, di tutte le barriere economiche

e stabilimento di condizioni commerciali uguali per tutte le nazioni

che consentono alla pace e si accordano per mantenerla.

4 Garanzie sufficienti che gli armamenti nazionali saranno ridotti

all’estremo limite compatibile con la sicurezza interna del paese.

5 Composizione libera, in uno spirito largo e assolutamente imparziale,

di tutte le rivendicazioni coloniali, fondata sul rigoroso rispetto degli

interessi delle popolazioni interessate.

6 Evacuazione di tutti i territori russi e regolamento di tutte le questioni

concernenti la Russia, per assicurarle una sincera accoglienza nella

Società delle Nazioni libere sotto un governo che esse stessa avrà

scelto.

7 Il mondo intero sarà d’accordo che il Belgio debba essere evacuato e

restaurato, senza alcun tentativo di limitare la sovranità ci cui fruisce

alla stregua delle altre nazioni libere.

8 Tutto il territorio francese dovrà essere liberato, e le parti invase

dovranno essere interamente ricostruite.

9 Una rettifica delle frontiere italiane dovrà essere effettuata secondo le

linee di nazionalità chiaramente riconoscibili.

10 Ai popoli dell’Austria – Ungheria, di cui desideriamo salvaguardare il

posto fra le nazioni, dovrà essere data al più presto a possibilità di

uno sviluppo autonomo.

11 La Romania, la Serbia, il Montenegro dovranno essere evacuati:

saranno a essi restituiti quei loro territori che sono stati occupati.

12 Alle parti turche del presente Impero Ottomano saranno assicurate

pienamente la sovranità e la sicurezza, ma le altre nazionalità che

vivono attualmente sotto il regime di questo Impero devono, d’altra

6

parte, godere una sicurezza certa di esistenza e potersi sviluppare

senza ostacoli; l’autonomia deve essere loro data.

13 Uno Stato polacco indipendente dovrà essere costituito,

comprendente i territori abitati da nazioni incontestabilmente

polacche, alle quali si dovrebbe assicurare un libero accesso al mare.

14 Una Società generale delle Nazioni Unite dovrebbe essere formata in

virtù di convenzioni formali aventi per oggetto di fornire garanzie

reciproche di indipendenza politica e territoriale ai piccoli come ai

grandi Stati».

La conferenza di pace penalizzò duramente i paesi perdenti.

Con il trattato di Versailles vennero imposte condizioni pesanti come la

restituzione dell’Alsazia e della Lorena alla Francia mentre l’Austria

doveva cedere all’Italia il Trentino, Istria e Trieste. Con Trento e Trieste il

paese aveva completato la sua unità nazionale raggiungendo così i

confini neutrali.

Per l’Italia si parlò di vittoria mutilata perché non ottenne tutto quello

che gli era stato promesso in caso di vittoria.

Nel settembre del ’19 Gabriele D’Annunzio arrivò con circa 1000 uomini

a fiume proclamandone l’annessione all’Italia e istaurandovi un governo

provvisorio.

D’Annunzio in questa situazione agì da capo si stato. Uno degli obbiettivi

che D’Annunzio si era proposto marciando su Fiume, era quello di

mettere in crisi il governo di Nitti e ci riuscì.

In seguito la città di Fiume fu liberata con il Trattato di Rapallo e Fiume

venne dichiarata libera. A D’annunzio non rimaneva altro che

abbandonare la città. 7

GABRIELE D’ANNUNZIO

Gabriele D’Annunzio è una delle più grandi figure del decadentismo

Italiano. La parola decadentismo indica un nuovo movimento culturale

sorto in Europa verso la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.

La parola decadentismo deriva da “Decadent” termine a cui vennero

attribuiti due significati: quello negativo riferito alla nuova generazione dei

poeti maledetti che davano scandalo incitando al rifiuto della morale

borghese , e quello positivo inteso come nuovo modo di pensare come

diversità ed estraneità rispetto alla società contemporanea. Inoltre in modo

provocatorio usarono questo termine come titolo di una famosa rivista

francese “ le Decadent”. Gabriele D’Annunzio nasce a Pescara il 12 marzo

1863 da una ricca famiglia borghese. Nel 1879 pubblicò la sua prima

raccolta poetica “Primo Vere” di ispirazione Carducciana. Aveva solo 16

anni ed era uno studente del prestigioso collegio dei Cicognini di Prato.

Terminato il liceo D’annunzio si trasferì a Roma per compiere gli studi

universitari presso la facoltà di lettere. In realtà più che agli studi si dedico

al giornalismo mondano. Una buona accoglienza di critica e di pubblico,

ottennero le successive due raccolte pubblicate nel 1882 “ Canto Nuovo”

che era una raccolta di poesie e poi “Terra Vergine” che era una raccolta di

novelle. Il più grande successo letterario arrivò con la pubblicazione del

suo primo romanzo “Il Piacere di Vivere” nel 1889. D’Annunzio era ormai

diventato un personaggio pubblico, una specie di divo che abilmente

alimentava la sua fama attraverso amori tanto prestigiosi quanto scandalosi

sempre ampliamente pubblicizzati. Per vivere accanto alla sua compagna

si trasferì a Firenze nella zona di Settignano dove affittò la villa

Capponcina trasformandola in un movimento dal gusto estetico decadente,

8

definita da lui come la vita del signore rinascimentale. E’ in questo periodo

che si situano gran parte delle sue migliori opere poetiche, il vertice della

poesia D’Annunziana , l’Alcyone pubblicata nel 1903. D’Annunzio

successivamente nel 1910 se ne scappò in Francia per sfuggire ad alcuni

creditori. Egli vide nello scoppio della Prima Guerra Mondiale

un’occasione per rientrare in Italia. Infatti nel 1915 tornato in Italia si

schierò con gli interventisti e quando l’Italia entrò in guerra , nonostante

i 50 anni si arruolò come volontario. Nel 1916 in seguito ad un grave

incidente aereo perse l’occhio destro ed in questo periodo compose “

Notturno”. Alla fine della guerra Gabriele D’Annunzio insieme agli

interventisti parlò di Vittoria Mutilata termine da lui usato perché l’Italia

Dettagli
55 pagine
26 download