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Spagnolo: la dittatura cilena di Pinochet
Filosofia: il superuomo nietzscheano e il nazismo
Inglese: Animal Farm di George Orwell
TESINA MUTLTIDISCIPLINARE DI MATURITÀ
-
ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012
“
NUNCA MÁS”
Istituto Scolastico S. Carlo
Liceo Linguistico
Classe 5 sez. C Davide Giovanni Verona
INTRODUZIONE
Il presente lavoro si compone di quattro parti:
Nella prima parte ho analizzato in generale il contesto storico delle principali
dittature del Nuovo Continente sviluppatesi nel corso del XX secolo. In particolare mi sono
soffermato sul concetto di dittatore e sui fattori che hanno determinato il sorgere e lo
svilupparsi di queste forme di governo.
Nella seconda parte del mio lavoro, redatta in lingua spagnola, ho approfondito la
situazione del Cile in seguito al colpo di Stato del 1973; argomento peraltro trattato
durante l’anno scolastico.
Nella terza parte ho esaminato le principali interpretazioni dei filosofi nazisti sul
pensiero del Superuomo di Nietzsche. Il pensiero nietzscheano è stato oggetto di
strumentalizzazione da parte del movimento nazista, quasi a voler ricercare una
giustificazione per gli atti e le atrocità da essi posti in essere.
Nell’ultima parte, ho commentato l’opera in lingua Inglese, “La fattoria degli
animali”, di George Orwell, soffermandomi sui principali spunti di critica dell’autore rispetto
ai governi totalitari.
I motivi che mi hanno spinto ad intraprendere l'approfondimento di questo
argomento sono stati da un lato la mia grande curiosità verso queste tematiche, visto che
per motivi familiari, ho avuto l’occasione di conoscere da vicino la realtà del mondo ispano
americano. D’altro canto ritengo che questo argomento debba essere conosciuto dai
giovani affinché non si ripetano situazioni analoghe. 2
3
DITTATURE IN AMERICA LATINA
Nel trentennio che va dagli anni Sessanta agli anni Ottanta, in molti paesi
latinoamericani si registrarono svolte autoritarie concretizzatesi in colpi di stato guidati dai
militari. Lo scopo era quello di abbattere i regimi preesistenti che in questa sfera del
Nuovo Continente stentavano a consolidarsi.
In seguito all’indipendenza spagnola, nel XIX secolo, ebbero inizio le lotte interne
per il potere, nei paesi del centro e sud America. In questi anni si assiste ad un forte
incremento dei conflitti regionali ed ad un aumento delle tensioni razziali che polarizzano
le società. 1
Il potere politico si dimostrò debole fin dall'inizio e questo favorì il "caudillismo ”
giustificando il sorgere di figure dittatoriali.
Dal punto di vista economico, nonostante la fine del monopolio spagnolo, le nazioni
latinoamericane rimasero in un primo momento in balia dell'influenza economica inglese (i
britannici erano ormai i mercanti incontrastati dell’Atlantico e avevano deciso di abolire i
dazi che proteggevano i mercati) e successivamente statunitense. I nordamericani infatti,
erano alla ricerca di mercati e di materie prime quali petrolio, tungsteno, bauxite, rame
delle quali il Sudamerica era ricchissimo. Gli USA consideravano l'America latina una
specie di cortile personale in cui poter attingere liberamente qualsiasi risorsa.
"I sudamericani sono poveri perché si trovano su un territorio molto ricco.” –
Eduardo Galeano, giornalista uruguaiano.
Alla fine del XIX secolo l’America latina era divisa in circa 20 nazioni e alcuni
territori vennero creati e imposti con la violenza, non curandosi delle popolazioni native.
Le dittature latinoamericane furono un fenomeno procurato dai grandi proprietari
terrieri e da elite di borghesi che riuscirono a mantenere il controllo politico con l'appoggio
1 CAUDILLO: un tipo di leader militare con personalità carismatica che utilizza populisticamente promesse di
riforme per guadagnare consenso politico e che si avvale del culto della personalità. 4
dei militari. Fu così che quest’ultimi, pur non avendo nessuna esperienza di
amministrazione pubblica, presero il comando dei paesi.
Il dittatore, caratterizzato da una personalità ossessiva, egocentrica con componenti
psicopatici, di grande carisma e potere di convincere, arrivava al potere dopo aver
sconfitto il regime preesistente.
La differenza fra un “caudillo” e un dittatore era che il primo aveva il consenso
popolare ed era un leader naturale, mentre il secondo prendeva il potere con la violenza,
attraverso un colpo di stato. Il governo che ne nasceva era di tipo tirannico e totalitario che
disprezzava e ignorava il potere legislativo e l’opinione pubblica.
Le grandi differenze sociali e la povertà dei più, che si venne a creare, favorì la
diffusione delle ideologie marxiste e la lotta armata. A partire dagli anni ‘30 iniziarono così
grandi manifestazioni di protesta e violente insurrezioni che vennero duramente represse
dai militari (rivoluzione cubana, guerriglie in Perù, Bolivia, Guatemala, ecc.). La
contromossa degli stati, infatti, fu la creazione di eserciti professionali per affrontare i
conflitti sociali, etnici e territoriali. La formazione e l’istruzione di queste istituzioni venne
affidata a militari esperti tedeschi i quali orientarono la formazione militare. Per le dittature,
il timore di una possibile rivoluzione giustificava tutti i mezzi di repressione, perfino la
tortura e lo sterminio.
Le dittature si concretizzarono in America Latina giacché trovarono le condizioni
propizie per un loro insediamento:
presenza di una società instabile;
enormi differenze fra le diverse classi sociali;
disprezzo nei confronti degli autoctoni (“los indios”) i quali cercarono a più riprese di
rimpossessarsi delle terre che gli erano state usurpate in spregio ad ogni principio
di diritto e di etica dalle autorità governative.
In conclusione è possibile affermare che nella storia politica dell'America latina la
presenza dei militari fu una costante fin dalla formazione degli stati nazionali. 5
Nel trentennio che va dal 1960 al 1990, la repressione militare fu particolarmente
violenta quando il terrorismo di stato si scatenò con ferocia sulla popolazione inerme con
catture e torture. Casi particolarmente significativi si registrarono in Cile con la dittatura di
2
Augusto Pinochet nel 1973 , la “Guerra sucia” in Argentina con Videla e la persecuzione
dei sacerdoti "teologos de la liberación" Monseñor Romero e Rutilio Grande, assassinati
senza pietà durante la celebrazione della messa nel 1980 in El Salvador da organismi
paramilitari di estrema destra.
2 Vedasi approfondimento in lingua spagnola “Años oscuros. Chile bajo Pinochet” pagg. 7 e 8. 6
AÑOS OSCUROS: CHILE BAJO PINOCHET
En 1970 Salvador Allende fue elegido democráticamente como Presidente de la
República de Chile.
Durante su Gobierno Allende tuvo que enfrentarse a la crisis mundial del 1973 y
también a la oposición del Gobierno estadounidense de Richard Nixon. El país cayó en
una fuerte crisis, y por este motivo, Allende perdió el apoyo del partido socialista y el 11 de
septiembre del 1973 un golpe de estado militar hizo caer el gobierno. Las Fuerza Armadas
de Augusto Pinochet entraron en el Palacio de la Moneda y derrocaron al Presidente
Salvador Allende. Después, con la ayuda de los estadounidenses, bombardearon la
Moneda.
Augusto Pinochet instauró un gobierno dictatorial que produjo una cruel violencia
hacia cualquier forma de oposición al régimen. Gracias a la Dirección de Inteligencia
3
Nacional (DINA ), se introdujo como política de Estado la detención, tortura, asesinato,
desaparición o exilio de quienes estuvieran involucrados con el gobierno anterior,
configurando el concepto de «terrorismo de Estado». El general Sergio Arellano
4
Stark realiza la llamada Caravana de la Muerte al recorrer el país en un helicóptero
Puma para ordenar las ejecuciones sumarias a los detenidos políticos de alta connotación
en los recintos militares. Sus restos son lanzados al mar o enterrados en lugares solo
conocidos por los militares.
En 1980 se redactó la nuova Constitución, fijando en 8 años el mandato de
Pinochet para luego convocar elecciones.
En 1985, después de un período de crisis, se vió una mejoría económica a través
de un reforzamiento del sector privado, llamado el “Milagro del Chile”.
3 DINA: fue la policía secreta del régimen militar de Augusto Pinochet en Chile entre 1973 y 1977. La DINA
fue responsable de numerosos casos de infiltración política, y violaciones a los derechos humanos entre los
que se cuentan asesinatos, secuestros y tortura de personas
4 CARAVANA DE LA MUERTE: es el nombre que recibió una comitiva del Ejército de Chile que recorrió el
país en 1973, que por orden de Augusto Pinochet tenía la misión de agilizar y revisar los procesos de los
detenidos tras el golpe militar. Esta comitiva asesinó a un centenar de opositores al régimen militar, durante
su paso por varias ciudades del norte y sur de Chile. 7
Dura poco y en 1986 empezó el movimiento de las fuerzas de oposición y el
tentativo fracasado de asesinar al dictador. La represión fue durísima y el gobierno chileno
se encontró aislado del mundo internacional.
En 1990 tuvo lugar el final de la dictadura y el regreso de la democracia cuando
Pinochet entregó el poder al presidente Aylwin elegido dos años antes con plebiscito y
abandonó tranquilamente el país.
En 1998 el juez español Garzón aprovechó el momento en que Pinochet se
encontraba en Inglaterra para pedir su extradición a España e interrogarlo sobre la
desaparición de españoles en Chile. A este punto, la opinión de los chilenos se dividió: a
favor de Garzón o en contra de la intervención de España. Pinochet muere sin haber sido
juzgado en el 2006. 8
IL SUPERUOMO ED IL NAZISMO
Il mito del Superuomo, nella prima metà del secolo scorso, non ha influenzato il
pensiero solo nell'ambito letterario, ma anche in quello politico. Tuttavia, Nietzsche si
estranea fortemente dalla linea di ideali nata in Germania sul nazionalismo e
antisemitismo. Il suo rifiuto energico di questo movimento determinò la rottura perfino con
l'unica sorella. Come si spiega, quindi, l’incomprensibile fatto che la Germania razzista del
1933 potesse esaltare proprio Nietzsche come "suo" filosofo?
L’errata interpretazione filo-nazista di Nietzsche è stata facilitata da una singolare
vicenda filologica, consistente nel fatto che la sorella, Elisabeth Forster - Nietzsche, nel
desiderio di fare del fratello il teorico di una palingenesi reazionaria dell’umanità, non esitò,
dopo essersi impadronita degli inediti, a manipolare i testi del filosofo, pubblicando nel
1906 la "Volontà di potenza" nella quale il pensiero di Nietzsche assume quella fisionomia
anti-umanitaria ed anti-democratica sulla quale farà leva la lettura nazista.
OEHLER:
Interprete del pensiero di Nietzsche è Oehler. Egli vede nel filosofo il momento
culminante di tutta l’anima tedesca che nel corso della storia tende nostalgicamente a
realizzare il sogno romantico di grandezza di tutto un popolo, che diventa realtà solo
grazie a Hitler. Purtroppo Oehler è affascinato dalla figura di Hitler in modo tale che
talvolta arriva ad offuscare la stessa figura del filosofo. Così, Hitler viene considerato non
solo come uomo d’eccezione per le sue qualità personali, ma soprattutto come uomo del
destino, il cui compito sarebbe proprio quello di realizzare la missione storica del popolo
tedesco. Hitler diventa la più autentica concretizzazione storica del Superuomo
nitzscheano. Ciò spiega perché Oehler intrecci di continuo, alla tematica di Nietzsche, dei
brani presi dall'opera Mein Kampf di Hitler. L'interpretazione nazista del filosofo trova una
sua giustificazione anche nella critica nietzscheana del popolo tedesco e della Germania:
secondo Oehler, infatti, egli critica solo la cultura tedesca del suo tempo, poiché la
struttura dello stato è molto lontana dal creare ciò che solo il Terzo Reich stava creando;
inoltre, il filosofo si mostra contro la democrazia perchè essa rivela un triste livellamento
dei più autentici valori della persona. La democrazia rappresenta la perdita della fede nei
confronti dell'uomo grande. Di conseguenza, tale forma di stato porta al nichilismo, la cui