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Sintesi

Introduzione Mostri nel profondo - Tesina



Il mostro interiore è da sempre compagno dell'uomo nel suo più remoto e recondito angolo della coscienza. Questo tema doveva essere il nucleo centrale del mio ultimo discorso da maturanda nell'ambito della mia tesina di maturità. Trovare una spiegazione, al perché il mostro interiore esista. Cercare di argomentare, cercare nella storia testimonianze del mostro interiore che diventa esteriore. La parte più interessante è stata proprio quella di cercare una spiegazione tra le materie e gli argomenti studiati durante l’anno scolastico. Ho scoperto che secondo le teorie di Freud quello che in realtà Pascoli chiamava 'mostro interiore', altro non è che quella parte dell’inconscio che nasce nel momento in cui gli impulsi di morte vincono sulle pulsioni vitali, nell’eterna lotta che esiste all’interno dell’uomo. Ho capito che proprio per questo l’uomo è per natura agressivo e che le guerre, per quanto disastrose siano, sono necessarie per gli impeti di distruzione dell’uomo. Infatti se razionalmente cerca di mantenere in equilibrio questa sua naturale pulsione alla violenza, rinuncia alla sua «felicità» come vera espressione umana. Ciò che non riesce a controllare in modo razionale sono i sogni, nei quali tutti i pensieri e i ricordi che restano nell’inconscio (''Il rimosso'' come lo chiamerà Freud) assumono immagini apparentemente prive di senso. Costruzioni mostruose che artisti tra cui Dalì, hanno tentato di rappresentare. È risultato inoltre chiaro e lampante che nella storia alcuni uomini non sono riusciti sempre a mantenere sotto controllo gli impulsi. Parliamo di Giulio Cesare, descritto come un uomo che obbediva soltanto all’impeto bellicoso. Oppure basti pensare a Hitler e ai suoi crimini contro l’umanità, come saranno definiti nel processo a Norimberga tutte quelle violenze e quell’orrore compiuto nei campi di sterminio. Fatti che ho deciso di mostrare attraverso gli occhi dei Sonderkommando, vittime costrette ad essere carnifici. C’è chi ha proposto una soluzione di tipo fiabesco all’estirparzione del male dall’uomo e dal mondo. Ma a differenza di fiabe e favole dove esiste sempre un lieto fine, per R.L. Stevenson l’unica cura al male interiore, all’incontrollabilità di quegli impulsi primordiali è la morte. Ma è davvero impossibile trovare una soluzione all’aggressività dell’uomo? L’unica soluzione è davvero arrivare alla guerra e alla violenza? È la stessa domanda che si porrà Einstein nel carteggio con Freud, intitolato ''Perché la Guerra?'', risalente al 1931. Freud spiegherà che la guerra, paradossalmente è l’unica soluzione, l’unico modo in cui l’uomo placherà la guerra interiore fatta di attrazione e ripulsione. Un po’ come quella che avviene tra due cariche elettriche, o tra due poli magnetici, nel concetto di campo in ambito fisico. Legami elettrici che esistono anche all’interno delle cellule, all’interno del DNA stesso. Il DNA, costituito da cariche negative e positive inseparabili se non ad alte temperature. Quelle necessarie alla denaturalizzazione del DNA stesso, che una volta denaturalizzato viene a ibridarsi con nuovi segmenti di DNA, detti transgeni a formare i nuovi mostri interiori. Mostri che all’apparenza sono programmati per essere perfetti e privi di parassiti, ma che all’interno sono geneticamente sintetici, non naturali.

Collegamenti


Mostri nel profondo - Tesina



Italiano - Il Grande Pascoli Decadente.
Latino - La guerra fratricida, il Pharsalia di Lucano.
Inglese - Dr Jekyll and Mr Hyde a novel by Stevenson.
Arte - Surrealismo, Dalì, analisi del quadro Premonizione di Guerra civile.
Chimica - OGM Mostri dal bell'aspetto.
Filosofia - Freud: Il conflitto interiore.
Storia - Sonderkommando e testimonianze di mostruosità umana.
Fisica - Tra forze di repulsione e attrazione.
Estratto del documento

I sonderkommando erano speciali gruppi di deportati, per la maggior parte di origine ebraica, obbligati a collaborare con le autorità nazionalsocialiste

all'interno dei campi di sterminio. Era un modo per far sentire le vittime colpevoli, ricevevano trattamenti speciali, ma per la sicurezza del segreto anche

loro non potevano lasciare il campo se non da morti.

Tuttavia a modo loro, i sonderkommando si ribellarono; lasciavano testimonianze, come foto, o lettere in giro per i campi, in posti dove erano sicuri che

sarebbero stati ritrovati con facilità dagli alleati, capsule del tempo che avranno un grande compito, tramandare ai posteri storie vere che non devono essere

dimenticate.

Tuttavia la storia dell’uomo è macchiata da guerre atroci e sanguinolente.

Ricade l’attenzione sulla guerra fratricida, narrata nel Pharsalia (o Bellum Civile) di Lucano.

Rimasta incompiuta, perché presumibilmente avrebbe dovuto rispecchiare l’opera virgiliana in 12 libri.

e l’impero romano (è importante ricordare infatti che Lucano visse al tempo di Nerone,

Il Bellum Civile di Lucano, non vuole decantare e elogiare Roma

epoca di decadimento e di quelli che Persio definì pallentes mores), ma raccontare quella guerra fratricida, che vide romani uccidere altri romani, e dalla

ebbe origine l’impero, che si sostituiva in maniera definitiva alla

quale Res Pubblica.

personaggi attorno a cui l’opera

È un opera senza protagonista principale. Abbiamo tre è impostata, Cesare, presentato come genio del male, in cui gli

impulsi primordiali di cui parlavamo in precedenza, non sono controllati. Infatti viene dipinto da Lucano come un fulmine che agisce nel pieno del suo furor,

schiavo di se stesso e dei suoi indomiti impulsi.

Pompeo è invece un eroe in negativo, difensore della realtà repubblicana, ma abbandonato dalla fortuna. Gli dei infatti parteggiavano per cesare, invidiosi

della grandezza di Roma, tramavano per la sua rovina.

la figura di Catone l’uticense,

Tutta positiva che si sostituisce a Pompeo. Manca la narrazione del suo suicidio eroico, momento di maggior gloria.

tipo di mostro nel profondo è quello di tipo genetico, “mostri dal bel aspetto”, gli OGM. Si tratta di organismi geneticamente

Altro modificati, attraverso

diverse tecniche di ingegneria genetica.

Per la loro creazione è necessario prendere da un altro organismo, un gene del quale si conosce il fenotipo, ossia le caratteristiche che il gene in questione

mostrerà nell’organismo adulto. Nel caso di piante, si può trattare di un particolare gene che, ad esempio, darà al riso, color oro.

viene impiantato nell’organismo che si intende modificare, dopo averlo clonato

Questo gene, detto transgene, più volte e maneggiato in laboratorio.

Salvador Dalì, Costruzione molle con fagioli bolliti: presagio di

guerra civile spagnola, 1936, olio su tela. 100x99 cm, Filadefia,

Philadelphia Museum of Art

Questo quadro è stato ispirato dalla Guerra Civile Spagnola

avvenuta tra il 1936 ed il 1939 combattuta fra forze

nazionaliste (di destra) e repubblicane (di sinistra); dopo

aver condotto i primi alla vittoria, il generale Franco governò

una sollevazione militare contro il Governo democratico del

Fronte Popolare che aveva vinto le elezioni della Seconda

Repubblica spagnola e instaurò nel paese una dittatura.

Jekyll’s experiment

Robert Louis Stevenson The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde, Chapt 10(1886)

I, for my part, from the nature of my life, advanced infallibly in one direction and in one direction only. It was on the moral side,

and in my own person, that I learned to recognise the thorough and primitive duality of man; I saw that, of the two natures that

contended in the field of my consciousness, even if I could rightly be said to be either, it was only because I was radically both; and

from an early date, even before the course of my scientific discoveries had begun to suggest the most naked possibility of such a

miracle, I had learned to dwell with pleasure, as a beloved day-dream, on the thought of the separation of these elements. If each, I

told myself, could but be housed in separate identities, life would be relieved of all that was unbearable; the unjust delivered from

the aspirations might go his way, and remorse of his more upright twin; and the just could walk steadfastly and securely on his

upward path, doing the good things in which he found his pleasure, and no longer exposed to disgrace and penitence by the hands

of this extraneous evil. It was the curse of mankind that these incongruous faggots were thus bound together that in the agonised

womb of consciousness, these polar twins should be continuously struggling. How, then, were they dissociated?[…]

I purchased at once, from a firm of wholesale chemists, a large quantity of a particular salt which I knew, from my experiments, to

be the last ingredient required; and late one accursed night, I compounded the elements, watched them boil and smoke together in

the glass, and when the ebullition had subsided, with a strong glow of courage, drank off the potion.

The most racking pangs succeeded: a grinding in the bones, deadly nausea, and a horror of the spirit that cannot be exceeded at the

hour of birth or death. Then these agonies began swiftly to subside, and I came to myself as if out of a great sickness. There was

something strange in my sensations, something indescribably new and, from its very novelty, incredibly sweet. I felt younger,

lighter, happier in body; within I was conscious of a heady recklessness, a current of disordered sensual images running like a mill-

race in my fancy, a solution of the bonds of obligation, an unknown but not an innocent freedom of the soul. I knew myself, at the

first breath of this new life, to be more wicked, tenfold more wicked, sold a slave to my original evil; and the thought, in that

moment, braced and delighted me like wine. I stretched out my hands, exulting in the freshness of these sensations; and in the act, I

was suddenly aware that I had lost in stature.

There was no mirror, at that date, in my room; that which stands beside me as I write, was brought there later on and for the very

purpose of those transformations. The night, however, was far gone into the morning the morning, black as it was, was nearly

ripe for the conception of the day the inmates of my house were locked in the most rigorous hours of slumber; and I determined,

flushed as I was with hope and triumph, to venture in my new shape as far as to my bedroom. I crossed the yard, wherein the

constellations looked down upon me, I could have thought, with wonder, the first creature of that sort that their unsleeping vigilance

had yet disclosed to them; I stole through the corridors, a stranger in my own house; and coming to my room, I saw for the first

[…]

time the appearance of Edward Hyde.

And yet when I looked upon that ugly idol in the glass, I was conscious of no repugnance, rather of a leap of welcome. This, too,

was myself. It seemed natural and human. In my eyes it bore a livelier image of the spirit, it seemed more express and single, than

the imperfect and divided countenance I had been hitherto accustomed to call mine. And in so far I was doubtless right. I have

observed that when I wore the semblance of Edward Hyde, none could come near to me at first without a visible misgiving of the

flesh. This, as I take it, was because all human beings, as we meet them, are commingled out of good and evil: and Edward Hyde,

alone in the ranks of mankind, was pure evil.

I lingered but a moment at the mirror: the second and conclusive experiment had yet to be attempted; it yet remained to be seen if I

had lost my identity beyond redemption and must flee before daylight from a house that was no longer mine; and hurrying back to

my cabinet, I once more prepared and drank the cup, once more suffered the pangs of dissolution, and came to myself once more

[…]

with the character, the stature, and the face of Henry Jekyll.

At that time my virtue slumbered; my evil, kept awake by ambition, was alert and swift to seize the occasion; and the thing that was

projected was Edward Hyde. Hence, although I had now two characters as well as two appearances, one was wholly evil, and the

other was still the old Henry Jekyll, that incongruous compound of whose reformation and improvement I had already learned to

despair. The movement was thus wholly toward the worse.

Alcune Testimonianze Dai Lager Nazisti

 Davanti alle camere a gas - Birkenau

Molte donne nascondevano i bambini lattanti nei mucchi di abiti.

Ma gli uomini del Sonderkommando vigilavano, e a forza di parole riuscivano a persuaderle a riprendersi i bambini. Esse credevano che la

disinfestazione potesse essere nociva ai piccoli, e per questo li nascondevano. I bambini piccoli per lo più piangevano durante la svestizione,

impressionati da tante novità, ma quando le madri, oppure quelli del Sonderkommando, gli parlavano dolcemente, si calmavano e si avviavano

tranquilli nelle camere a gas, stuzzicandosi l'un l'altro o tenendo in mano dei giocattoli. Ho notato spesso che donne le quali intuivano o addirittura

sapevano ciò che le attendeva, pur con l'angoscia della morte negli occhi, trovavano la forza di scherzare coi figli, di parlargli amorevolmente. Una

volta una donna passando mi venne vicina e mi sussurrò, indicandomi i suoi quattro figli, che aiutavano fraternamente i più piccoli a superare gli

ostacoli del terreno: - Come potete avere il coraggio di ammazzare questi bambini? Ma non avete un cuore nel petto?-. […] Sopra tutti gli altri mi colpi

una giovane, che correva freneticamente avanti e indietro, aiutando i bambini e gli anziani a spogliarsi. Durante la selezione aveva accanto a sé due

bambini piccoli; mi avevano colpito la sua eccitazione e in generale il suo aspetto: non sembrava affatto un'ebrea. Ora non aveva più i bambini accanto

a sé. Fino all'ultimo si diede da fare per aiutare alcune donne che avevano parecchi bambini, parlando loro gentilmente, calmando i bambini. Fu tra

gli ultimi a entrare nel bunker. Sulla porta si fermò e disse: - Ho saputo fin dal principio che ad Auschwitz saremmo stati gasati. Quando avete fatto la

selezione, ho evitato di essere messa tra gli abili al lavoro, perché volevo seguire i bambini. Volevo fare questa esperienza in piena coscienza. Spero

che presto tutto sarà finito. Addio.-.

Talvolta avveniva anche che alcune donne, mentre si spogliavano, rompessero d'improvviso in grida laceranti, strappandosi i capelli e comportandosi

come isteriche. Subito venivano allontanate dalla massa e portate dietro la casa per essere uccise con un'arma di piccolo calibro, mediante il colpo

alla nuca. Avveniva anche che, nel momento in cui quelli del Sonderkommando lasciavano il locale, le donne, intuendo perfettamente ciò che stava

per accadere, ci urlassero dietro tutte le maledizioni possibili. Mi ricordo anche di una donna che, mentre stavano per chiudere le porte, cercò di

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