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Sintesi

Introduzione Verga, Rosso Malpelo tesina



La seguente tesina di maturità descrive l'opera letteraria Rosso Malpelo dell'autore Giovanni Verga e permette dei collegamenti interdisciplinari alle varie materie scolastiche trattate, come: in italiano Rosso Malpelo di Giovanni Verga e il verismo, in Storia il periodo storico delle cave, in Inglese Charles Dickens e Coketown, in Chimica i silicati e gli alluminati, in Scienze della terra i magmi, il metamorfismo e le rocce metamorfiche, in Biologia l'apparato respiratorio e le malattie.



Collegamenti


Verga, Rosso Malpelo tesina



Italiano: Giovanni Verga (Rosso Malpelo); il Verismo.

Storia: Il periodo storico delle cave. (fine ‘800 inizi ‘900)

Inglese: Charles Dickens(Coketown) .

Chimica: I silicati e gli alluminati.

Scienze della Terra: I magmi (contiene silicati e alluminati); il metamorfismo (rocce metamorfiche).

Biologia: L'apparato respiratorio e le malattie.
Estratto del documento

“Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva

i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo, che

prometteva di riescire un fior di birbone. Sicché tutti alla cava

della rena rossa lo chiamavano Malpelo; e persino sua madre, col

sentirgli dir sempre a quel modo, aveva quasi dimenticato il suo

nome di battesimo.”

Inizia così la novella di Giovanni Verga. Una novella

il cui protagonista è un bambino maltrattato per

delle credenze popolari, le stesse che gli hanno

rovinato la vita.

La vita di Rosso Malpelo

Rosso Malpelo è un ragazzo che spende la sua

vita in una cava alla periferia di Catania ed è

abituato “agli scapaccioni, alle pedate, ai colpi

di manico di badile, o di cinghia da basto, a

vedersi ingiuriato e beffato da tutti, a

dormire sui sassi, colle braccia e la schiena

rotta da quattordici ore di lavoro”. Come il

padre, anch'egli, è destinato a morire nella cava

perché senza famiglia né affetti.

La visione della vita per Malpelo

“Malpelo soleva dire a Ranocchio: – L’asino va

picchiato, perché non può picchiar lui; e s’ei

potesse picchiare, ci pesterebbe sotto i piedi

e ci strapperebbe la carne a morsi.”

Malpelo, che non conosce altra legge se non

quella della violenza e della sopraffazione,

elabora una sua filosofia di vita e cerca di

trasmetterla all’amico Ranocchio, per difenderlo

e proteggerlo.

Condizioni di lavoro nelle cave

“[...] Dopo poche settimane però il fuggitivo dichiarò

chiaro e tondo che era stanco di quella vitaccia da

talpa, e piuttosto si contentava di stare in galera

tutta la vita, ché la prigione, in confronto, era un

paradiso, e preferiva tornarci coi suoi piedi.”

Le condizioni di lavoro sono disumane: nessun diritto,

nessuna compassione tra i lavoratori. Il caldo

“sotterra” è insopportabile, tanto che alcuni dicono

che quello è l'inferno.

Una città e la sua filosofia

Charles Dickens in “Hard Times” scrive di una città il cui

motto è “FACT, FACT, FACT” e la cui scuola si

chiama M'Choakumchild dove si insegna ai bambini

cosa dovranno fare da grandi: “to work”, dove

“everything was fact between the lying-in hospital and

the cemetery.”

I lavoratori si ammalano

E' proprio con questa mentalità che i lavoratori della

cava devono convivere tutti i giorni. Ed è in

questo clima che essi si ammalano: nessuno si

cura di loro ed alcuno si accorge delle loro

condizioni fisiche.

Ranocchio si è ammalato di tisi e possibilmente era

già ammalato della malattia più diffusa nelle cave

di rena rossa: la silicosi.

Tisi

La tisi (o tubercolosi) può presentarsi in tre modi differenti, ma con

una analogia: portano alla morte, se non curate.

La tubercolosi più frequente è quella miliare o granulia. E’

caratterizzata da lesioni tubercolari di piccole dimensioni (un

grano di miglio) la cui diffusione è estremamente importante,

perché raggiunge non soltanto i due polmoni, ma anche tutti i

principali visceri dell’organismo. Di solito si manifesta con febbre,

isolata o associata a sintomi che orientano verso un’affezione

respiratoria quali la dispnea con segni di asfissia, tosse,

espettorato eccezionalmente sanguinolento. Le moderne terapie

antitubercolari hanno trasformato la prognosi della tubercolosi

miliare, che in passato era mortale. Tuttavia, alcune forme

caratterizzate da grave dispnea mettono ancora in pericolo la

vita, perché possono essere mortali prima che la terapia abbia

avuto il tempo di agire.

Silicosi

La silicosi è la più comune fra le pneumoconiosi (malattie

dovute all'inalazione ed al deposito di polveri minerali

nei polmoni). E' dovuta all'inalazione di polveri

cristalline di biossido di silicio (SiO ). Come per tutte le

2

pneumoconiosi, le cause sono: la durata di

esposizione alle polveri, la sensibilità del soggetto.

La silicosi può evolvere lentamente; al contrario può

essere fulminante ed evolvere in alcuni mesi; può

manifestarsi molto tempo dopo l'esposizione

lavorativa, e molto tempo dopo la sottrazione ad esso.

La malattia può portare ad insufficienza respiratoria o

cardio-respiratoria mortale.

Cos'è la rena rossa?

La rena rossa, conosciuta con diversi termini

(agghiara, agliara, terra rossa, ghiara, ecc.), è

un materiale di natura vulcanica prodotto dalla

cottura di sedimenti sciolti ad opera di colate

laviche con massa considerevole e temperatura

tra gli 800 ed i 900° C su terreni agricoli o

sabbiosi.

Caratteristiche chimico-fisiche

dell'agghiara

L'agghiara contiene silicati ed alluminati che le

conferiscono un colore rosso intenso. Essa ha

granulometria sabbio-limosa con intrusioni di

lapilli di colore biancastro; inoltre è untosa al

tatto e tingente.

Quando avveniva tutto ciò?

Giovanni Verga (Catania, 2 settembre 1840 –

Catania, 27 gennaio 1922) scrive la novella alla

fine degli anni '70 dell'Ottocento. Nel 1878 venne

pubblicata sul “Fanfulla” e nel 1880 venne inserita

nella raccolta “Vita dei campi”.

Rosso Malpelo descrive la realtà di povertà e

sfruttamento delle classi disagiate in Sicilia alla

fine del XIX secolo, realtà che Verga conosceva

perché aveva vissuto nella città di essa.

La ricchezza di Catania

Catania è ricca di cavità naturali e miniere

scavate da mani d'uomo. Infatti Malpelo “[...]

descriveva come l'intricato laberinto delle

gallerie si stendesse sotto i loro piedi

all'infinito, di qua e di là, sin dove potevano

vedere la sciara nera e desolata [...].”

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