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Sintesi
Introduzione Midnight in theatre, realtà o finzione tesina


Questa tesina di maturità riporta un testo teatrale, realizzato dall'alunna, dal titolo: Midnight in theatre, realtà o finzione . Gli argomenti che la tesina permette di sviluppare sono i seguenti: in Italiano Pirandello, Sei personaggi in cerca d'autore, in Francese Ionesco, La Cantatrice chauve, in Tedesco Brecht, Mutter Courage und ihre Kinder, in Inglese Beckett, Waiting for Godot, in Filosofia Sartre, L'essere e il nulla.

Collegamenti

Midnight in theatre, realtà o finzione tesina


Italiano - Pirandello, Sei personaggi in cerca d'autore.
Francese- Ionesco, La Cantatrice chauve.
Tedesco-Brecht, Mutter Courage und ihre Kinder.
Inglese-Beckett, Waiting for Godot.
Filosofia-Sartre, L'essere e il nulla.
Estratto del documento

MIDNIGHT

IN

THEATRE

Realtà o finzione ?

Liberamente ispirato

da Midnight in Paris

scritto e diretto da Woody Allen (2011)

Quadro 1:

La scena si compone di un tavolo consunto e 4 sedie.

Sul tavolo ci dovranno essere 4 bicchieri di vino ed una bottiglia di vino

mezza piena.

Una chitarra giace a terra abbandonata ed alcuni libri fra cui spicca

Verlaine e Rimbaud.

Entrando in un vecchio teatro, polveroso, buio, intravedo sul

palcoscenico illuminato da un unico occhio di luce alcune figure

misteriose, sedute ad un tavolo al centro del palco, e ciò che più mi

colpisce è l’atmosfera serena che li circonda anche se si percepisce

tutt’intorno un’aria frizzante.

Mi stupisco perché non vi è comunicazione fra queste figure, vi è solo

il rumore del silenzio.

Sono curiosa e mi avvicino al palcoscenico tanto da poter riconoscere

le due figure misteriose: non ci posso credere … sul palco ci sono

Brecht e Pirandello.

Mi accomodo sulle poltrone e li guardo rapita, non ho parole per

descrivere la mia emozione….

Improvvisamente, però, questo magico silenzio, viene spezzato da un

vociare frastornante

IONESCO (francese) Mr e Mrs Smith hanno mangiato patate ma non hanno bevuto del buon

vino … non hanno bevuto del buon vino ma hanno mangiato patate o

hanno mangiato del vino e bevuto delle patate?

Entra in scena il grande IONESCO e si ferma in mezzo al palcoscenico per osservare i presenti sul

palcoscenico e fuori dal palcoscenico.

IONESCO (francese) Oh anche voi qui? Che piacere vederVi. Carissimo (rivolgendosi a

Brecht), quanto tempo è passato. E’ da molto tempo che volevo

complimentarmi con te e finalmente posso dirti personalmente che ho

molto apprezzato la tua volontà di delineare una divisione netta fra

teatro epico” (narrativa e spettatore che diventa osservatore) e teatro

drammatico, ma mi dispiace che tu non abbia ricevuto un particolare

apprezzamento dal pubblico. Forse hai richiesto troppo sia dal pubblico

che da te stesso, ma se posso anche dai tuoi attori?

Penso che se tu fossi stato nell’epoca del Medioevo avresti preteso che si

comportassero come dei giullari che sanno far tutto, non hai pensato che

avrebbero potuto risponderti che sapendo fare tutto non avrebbero avuto

bisogno del regista.

Brecht tedesco Io sono BRECHT BERTHOLD BRECHT, un autore di teatro,

considerato dai posteri un MAESTRO e non un boy scout come

qualcuno mi ha definito (senza nulla togliere ai boyscout)

Sei il solito…. Intanto avresti dovuto iniziare presentandoti… e

comunque la mia idea è di rendere l’attore libero nei confronti del

pubblico; egli ha il compito di stimolare una riflessione non solo politica,

ma anche etica e culturale e non limitarsi a suscitare una reazione

emotiva. Penso che sia arrivato il momento che il pubblico vada a teatro

non solo per puro svago o divertimento , durante la rappresentazione

dovrà prestare molta attenzione, perché al termine della stessa

diventerà giudice .. ma il dramma non gli offrirà la sentenza. E’ ora che

il pubblico utilizzi il teatro anche come strumento di insegnamento. E’

vero alcune mie opere sono state incomprese e fischiate anche se ora il

mio teatro è ancora vivo e fa scuola…. Anche il nostro amico Pirandello

alla sua prima di SEI PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE

non ha ricevuto molti complimenti, anzi ricordo lanci di monetine e

fischi assordanti..”

IONESCO Madame et monsieur Smith ont mangé des pommes de terre mais

ils n’ont pas bu du bon vin…. Ils n’ont pas bu du bon vin mais ils

ont mangé des pommes de terre ou bien ont-ils mangé du vin et

bu des pommes de terre?

Entra in scena il grande IONESCO e si ferma in mezzo al palcoscenico per osservare i presenti sul

palcoscenico e fuori dal palcoscenico.

IONESCO Oh, Êtes-vous aussi ici? Quel plaisir de vous voir (je suis très

content de vous voir)

Mon cher, Ça faisait beaucoup de temps que je volais me

congratuler avec vous et, en fin, je peux vous dire

personnellement que j’ai beaucoup apprécie votre volonté de

marquer une nette division entre théâtre épique (narrative et

spectateur qui devient observateur) et théâtre dramatique, mais

je regrette que vous n’avez pas reçu une bonne appréciation de la

part du public. Peut – être avez – vous trop demande non

seulement du public que/et de vous-même, mais, si je peux le

dire, aux acteurs aussi? Je crois que si vous aviez vécu dans le

Moyen âge vous auriez prétendu qu’ils agissent comme des

ménestrels qui savant tout faire mais vous n’avez pas pensé qu’ils

auraient pu bien vous répondre que, sachant tout faire, ils

n’auraient pas eu besoin d’un régisseur

BRECHT Ich bin Brecht, Berthold Brecht, ein Theaterautor, betrachtet von der

Nachwelt als Meister und nicht als Pfadfinderjunge wie mich

einer genannt hat ( ohne Pfadfindern zu Nahe zu kommen). Du

bist immer derselbe, jetzt solltest du beginnen dich vorzustellen

und sowieso ist meine Idee ein freier Autor zu werden für das

Publikum; er hat die Verantwortung eine Reflexion zu

stimulieren und nicht nur politisch, sondern auch kulturell und

ethisch und nicht nur eine emotionale Reaktion zu wecken. Ich

denke, es ist der Moment gekommen, in dem das Publikum ins

Theater geht nicht nur zur reinen Unterhaltung oder zum Spaß,

der Darstellung müsste sehr viel Acht geschenkt werden, denn

am Ende der gleichen werden sie zum Richter… aber das Drama

gibt ihnen kein Urteil. Es ist Zeit, das das Publikum, das Theater

auch als Instrument der Lehre nutzt . Es ist wahr, einige meine

Werke wurden missverstanden und ausgepfiffen, auch wenn

mein Theater heute noch am Leben ist und Schule macht….

Auch unser Freund Pirandello hat zu seiner Premiere, der SPIA

nicht viele Komplimente erhalten, in der Tat erinnere ich mich

an Münzen geworfen und an Buhrufe.

IONESCO inglese E’ vero, ma anche la sua opera successivamente è stata portata in

tutto il mondo e tutt’ora viene rappresentata.

Chapeau Luigi, hai proseguito ciò che tu Brecht avevi cominciato:

rendere il teatro più moderno, ovvero sradicare il teatro

tradizionale con un procedimento al rovescio, infatti è il teatro ad

entrare nella vita . L’idea è innovativa e assolutamente geniale

quei 6 personaggi che irrompono sulla scena teatrale in cerca di un

capocomico, perdonatemi nei tempi moderni si direbbe regista, che

metta in scena il loro dramma direi che è qualcosa di sublime.

Con te si ha la più alta espressione del metateatro e il concetto di

realtà e finzione ha confini molto labili per poter essere nettamente

definiti.

A questo punto posso dire che la tua Pirandello è la constatazione

che la vita non può essere rappresentata con i tradizionali mezzi di

comunicazione, il dramma trova espressione attraverso la sua

frantumazione…..

Brecht francese Perdonami, se sono così terra a terra, ma mi piacerebbe sentire

dalla tua bocca come concludi l’opera…

Pirandello francese Ma certamente………

Pirandello italiano Però vorrei dare anch’io la mia personale lettura della mia opera. I

miei personaggi senza volerlo e senza saperlo, troppo presi nel

difendersi dalle accuse dell’altro, esprimono con passione quelli che

sono stati per tanti anni i travagli del mio spirito: l’inganno della

comprensione reciproca fondato irrimediabilmente sulla vuota

astrazione delle parole; la molteplice personalità d’ognuno secondo

tutte le possibilità d’essere che si trovano in ciascuno di noi; e infine

il tragico conflitto tra la vita che di continuo si muove e cambia e la

forma che la fissa immutabile.

La conclusione è quanto mai aperta con l’irruzione della vita sulla

scena: cioè quando muore la bambina e il bambino, perché

trascurati dagli adulti.

E qui colpo di scena, il regista è molto contrariato pertanto

comunica che le prove sono finite, di spegnere le luci, ma grazie ad

un piccolo riflettore si vedono le ombre proiettate di tutti i

personaggi ma non vi sono quelle dei due piccoli.. Il regista, allora,

fugge terrorizzato; i personaggi si fermano sul palco come forme

IONESCO It is true, but also his work was subsequently carried all over the

world and it is performed still now.

Chapeau Luigi, you have continued what you, Brecht, had

started: to make the theatre more modern, or to eradicate the

traditional theatre by an opposite procedure, in fact it is the

theatre that enters into the life. The idea is innovative and

absolutely brilliant the six characters that burst onto the theatre

scene looking for an actor-manage, forgive me in modern times

we call him director, who put on the scene their drama I would

say that it is something sublime.

With you we have the highest aspect of meta-theatre and the

concept of reality and fiction has boundaries too faint to be

clearly defined.

At this stage I can say that yours, Pirandello, is the realization

that life can not be represented by traditional mass-media, the

drama finds manifestation through its fragmentation.

BRECHT Excusez- moi ,mais je veux savoir comme tu as terminé ton

œuvre.

PIRANDELLO oui certainement, mon ami !

Però vorrei dare anch’io la mia personale lettura della mia opera.

I miei personaggi senza volerlo e senza saperlo, troppo presi nel

difendersi dalle accuse dell’altro, esprimono con passione quelli

che sono stati per tanti anni i travagli del mio spirito: l’inganno

della comprensione reciproca fondato irrimediabilmente sulla

vuota astrazione delle parole; la molteplice personalità d’ognuno

secondo tutte le possibilità d’essere che si trovano in ciascuno di

noi; e infine il tragico conflitto tra la vita che di continuo si

muove e cambia e la forma che la fissa immutabile.

La conclusione è quanto mai aperta con l’irruzione della vita

sulla scena: cioè quando muore la bambina e il bambino, perché

trascurati dagli adulti.

E qui colpo di scena, il regista è molto contrariato pertanto

comunica che le prove sono finite, di spegnere le luci, ma grazie

ad un piccolo riflettore si vedono le ombre proiettate di tutti i

personaggi ma non vi sono quelle….. dei due piccoli.. Il regista,

allora, fugge terrorizzato; i personaggi si fermano sul palco come

forme

trasognate. Esce per ultima la figliastra che conferma la sua scelta

di perdizione, e con una sua tipica risata stridula scompare dalla

sala.

Comprendo che questo suo atteggiamento desta un ombra di

inquietudine su tutta l’opera.

(forse Hitchcock ha tratto spunto da me per i suoi film gialli?)

Eh mio caro Ionesco, non sono il solo a rappresentare con il teatro

tematiche che riscontrano connotazioni ancora attuali, anche tu hai

rappresentato l’incapacità di comunicare, la solitudine,

l’alienazione, l’abbruttimento, la crudeltà e lo scetticismo e li hai

tradotti in una dimensione poetica irreale che rappresenta il vuoto

esistenziale dell’uomo moderno.

La sfera emozionale si riduce, tutto diventa Magico e assurdo e

viene espresso attraverso un linguaggio senza significato fatto di

parole e gesti frammentati.

Ma se non c’è niente sotto le parole, se parlare non vuol dire niente

allora vivere è una ridicola assurdità?

Si sente un enorme cigolio e compare improvvisamente un altro

uomo… SARTRE ???…

Scusate la mia intromissione, miei cari autori, ma la vostra

conversazione mi coinvolge fortemente. Tutto questo parlare

d’essenza e d’esistenza mi porta a delineare una mia precisa visione

filosofica della vita dell’uomo. Secondo me l’uomo è inventore di sé

stesso in quanto progetta in prima persona la propria vita

assumendosene le responsabilità, facendosi carico non solo delle

conseguenze che i suoi gesti rivestono non solo per sé ma anche per

tutti gli altri esseri umani. Ma non è possibile individuare una

definizione di uomo che sia stabile e sempre valida. L’uomo è ciò

che si fa, non è a priori, l’esistenza viene prima dell’essenza. Perciò

non può essere definito in quanto prima non è nulla , sarà qualcosa

in seguito quando si fa. Sarà quello che avrà progettato di essere e

non quello che vorrà essere. L’uomo esiste progettandosi, è

legislatore della sua vita e non è chiuso in se stesso, ma sempre

presente in un universo umano.

trasognate. Esce per ultima la figliastra che conferma la sua scelta

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