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Sintesi
Biologia: dalla fecondazione al parto;

Fisica: Basi fisiche dell'ecografia;

Filosofia: Sigmund Freud (tappe dello sviuppo infantile e complesso edipico);

Educazione fisica: Gravidanza e attività fisica.
Estratto del documento

Presentazione

Forse è un po’ strano che una ragazza di diciotto anni scelga un

titolo di questo tipo, ma per me ha un grande significato.

19 Luglio 2011.

In questo periodo corro in bici a livello agonistico ma sono costretta

a fare un periodo di riposo per un problema al nervo sciatico. Al

pomeriggio faccio un’ecografia per verificare ulteriori complicazioni.

Tutto a posto per fortuna, ma l’ecografo mi dice che sono incinta.

Di primo impatto mi sono vista cadere il mondo addosso: non

potevo più correre in bici, dovevo cominciare l’ultimo anno di liceo,

e ci tenevo ad entrambe le cose.

Ma poi resami conto della meravigliosa avventura che stavo per

intraprendere, tutto è passato e tutto si è risolto.

Affrontare una gravidanza nell’anno della maturità mi ha dato una

grande forza di volontà.

MATERIE COINVOLTE

Biologia: dalla fecondazione al parto

Fisica: basi fisiche dell’ecografia

Filosofia: Freud: tappe dello sviluppo infantile

Educazione fisica: gravidanza e attività fisica

Introduzione

Da come avrete capito la scelta dell’argomento è stata influenzata

dall’aver vissuto questa esperienza in prima persona. Sono mamma

da quasi sei mesi e in questo periodo di tempo ho imparato molte

cose a me prima sconosciute, e ogni giorno ne imparo altrettante.

La gravidanza per me è stata l’esperienza più bella della mia vita e

credo che sia così per ogni donna che l’ha affrontata.

Per introdurre l’argomento su cui si basa la mia tesina vorrei

spiegare brevemente le fasi dello sviluppo embrionale; in seguito

spiegherò come funziona un’ecografia: l’esame più importante in

gravidanza tanto da poter salvare, in alcuni casi, anche la vita del

feto.

Passerò poi a parlare delle tappe dello sviluppo infantile secondo la

concezione di Freud.

Infine, vorrei far capire l’importanza dell’attività fisica in

gravidanza, visto che a me ha comportato benefici.

1) Dalla fecondazione al parto

La fecondazione, cioè la fusione dello spermatozoo con la cellula

uovo, avviene entro 24-36 ore dall’ovulazione, generalmente nelle

parte alta di una delle tube di Falloppio dove gli spermatozoi

giungono grazie ai movimenti della coda. Durante l’accoppiamento

solo uno dei molti milioni di spermatozoi riesce a penetrare nella

cellula uovo, dove entra solo il nucleo dello spermatozoo portandovi

i 23 cromosomi paterni. Si forma così la prima cellula del nuovo

organismo, chiamata zigote.

1.1 Lo sviluppo embrionale

Avvenuta la fecondazione, lo zigote incomincia a dividersi per mitosi

e a ogni divisione il numero delle cellule raddoppia fino a costituire

un ammasso di cellule a forma di mora: stadio di morula. Questa

accrescendo assume la forma di una palla, stadio di blastocisti, che

verso il 7° giorno dalla fecondazione si impianta nell’utero.

La blastocisti presenta uno strato esterno di cellule, il trofoblasto, e

un grappolo di cellule, il bottone embrionale. Da questo si

svilupperà l’embrione; mentre il trofoblasto emetterà delle

estroflessioni, i villi coriali, che per una parte penetrano nello

spessore della parete uterina contribuendo a formare la placente.

Attraverso la placenta avvengono gli scambi tra la madre e

l’embrione, mentre le sostanze di rifiuto e l’anidride carbonica

passano dall’embrione alla madre, che provvederà a eliminarli

all’esterno. Ben presto l’embrione viene circondato da una

membrana, l’amnios, e si trova immerso in un liquido, il liquido

amniotico, nel quale galleggerà fino al momento del parto. Il sacco

vitellino darà origine alle prime cellule del sangue e ai primi vasi

sanguigni.

Durante l’intero sviluppo, i collegamenti tra la placenta e l’embrione

vengono assicurati dai vasi sanguigni contenuti nel cordone

ombelicale. Non esiste contatto diretto tra sangue embrionale e

sangue materno, e tutti gli scambi vengono filtrati dalla placenta.

1.2 Il feto

Il cuore comincia a battere già nel corso del 2° mese di gravidanza,

ma l’embrione é ancora piccolissimo, pesa pochi grammi ed è lungo

appena 5 mm. Alla fine del 2° mese esso ha assunto la forma

umana: è un feto. Si muove attivamente e si sviluppa rapidamente.

Al 6° mese il feto è completamente formato e si completa la

formazione degli organi interni. Alla fine del 9° mese è pronto per

nascere.

1.3 Il parto

Quando il feto ha completato il suo sviluppo, arriva il momento del

parto, in genere dopo 9 mesi dal concepimento, cioè dalla

fecondazione della cellula uovo. Il cordone ombelicale che unisce il

bambino alla placenta viene tagliato chirurgicamente subito dopo la

nascita. Il moncone rimasto attaccato al bambino cade

spontaneamente dopo pochi giorni lasciando una cicatrice,

l’ombelico.

2) L’ecografia: l’esame più importante in

gravidanza

2.1 In che cosa consiste ?

L'ecografia è un esame assolutamente indolore che dura, in genere,

tra i 15 e i 30 minuti e viene praticato, durante la gravidanza, per

seguire lo sviluppo del bambino e verificarne le condizioni di salute.

Si tratta di una tecnica che sfrutta gli ultrasuoni (impulsi sonori ad

elevata frequenza e bassa intensità) per riuscire a ottenere

un'immagine del piccolo all'interno dell'utero della mamma. Una

sonda invia un fascio di queste onde che oltrepassano l'utero della

mamma e raggiungono il feto che riflette sul monitor la propria

immagine, permettendo una visione della struttura e della

funzionalità degli organi e dei tessuti. Lo specialista sarà poi in

grado di leggere le immagini proiettate sullo schermo ed individuare

eventuali problemi del piccolo. Per questa ragione, è importante

scegliere un medico molto preparato che conosca bene le tappe di

sviluppo del feto e sia in grado di identificare subito eventuali

anomalie.

2.2 Le ecografie previste

Durante l'attesa vengono generalmente effettuate tre ecografie di

controllo, una al primo, una al secondo e una al terzo trimestre.

Questi esami permettono di controllare con precisione la salute del

piccolo e di seguire con attenzione il suo sviluppo. Talvolta nei nove

mesi i medici preferiscono effettuare un numero superiore di

ecografie. Poiché non esistono controindicazioni a questo esame è

bene seguire il consiglio del proprio ginecologo di fiducia. Spesso il

medico utilizza l'ecografo (l'apparecchiatura che fa le ecografie)

soltanto per ascoltare il battito del cuore del bimbo e controllare

così che tutto proceda per il meglio.

Prima ecografia

La prima ecografia viene effettuata durante il primo trimestre della

gravidanza, tra la prima tredicesima settimana di gestazione.

Con la prima ecografia si controlla se la gravidanza è iniziata bene,

cioè se l'embrione si è impiantato correttamente nell'utero e non in

sedi improprie come le tube di Falloppio. Quest'esame, inoltre, è in

grado di datare la gravidanza, e di stabilire cioè, in modo

abbastanza preciso, la data del concepimento. Sarà così possibile

determinare anche la data prevista del parto. Già dalla prima

ecografia si può capire se si tratterà o meno di un parto gemellare,

stabilendo il numero di embrioni presenti.

Seconda ecografia

La seconda ecografia viene eseguita fra la quattordicesima e la

ventiseiesima settimana di gestazione.

É chiamata morfologica perché permette di valutare il corretto

sviluppo e l'aspetto dei diversi organi del feto.

La seconda ecografia è considerata la più importante della

gravidanza, in quanto permette di controllare che gli organi del

piccolo (cuore, testina, colonna vertebrale, braccine, gambine,

fegato e reni) si siano sviluppati in modo corretto. Con quest'esame

è spesso possibile stabilire il sesso del nascituro, che è visibile già

all'inizio del quarto mese, se la posizione del feto lo permette.

Terza ecografia

La terza ecografia di controllo viene effettuata durante l'ultimo

trimestre di gravidanza, tra la ventisettesima e la quarantesima

settimana di gestazione. Viene definita ecografia biometrica; serve

infatti a verificare che il piccolo sia cresciuto bene in rapporto all'età

gestazionale.

La terza ecografia permette di valutare se il bimbo è cresciuto nel

modo giusto e se il suo sviluppo rientra nella norma. La valutazione

del medico si basa sulla misurazione di alcuni dati (circonferenza

della testina, lunghezza del femore) che vengono confrontati con

valori standard contenuti in particolari tabelle di riferimento. Questa

ecografia può essere videoregistrata.

Nel caso di gravidanze a rischio, se la madre soffre di problemi di

salute come diabete o pressione alta o se ha già avuto in passato

gravidanze con problemi, verranno eseguite più ecografie rispetto

alla norma , anche una alla settimana. Questo non deve spaventare

la futura mamma: le ecografie , infatti, non arrecano alcun danno al

bambino ed una verifica medica frequente permette di monitorare

la situazione e di evitare così problemi al piccolo. Un’ecografia in più

può essere necessaria al momento del parto se il piccolo si presenta

in posizione podalica in modo da stabilire se sia necessario un parto

cesareo.

2.3 Principi fisici e pratici dell’ecografia

L'ecografia è una metodica che permette di ottenere immagini degli

organi interni del corpo umano utilizzando onde ultrasonore ad alta

frequenza per mezzo di sonde chiamate “sonde ecografiche”.

Gli echi derivanti dalle onde ultrasonore sono registrati e visualizzati

su monitor in tempo reale.

Le immagini, visualizzate in tempo reale, mostrano il movimento di

organi e tessuti interni e il flusso sanguigno nei vasi.

Gli ultrasuoni utilizzati sono compresi tra 1 e oltre 20Mhz. La

frequenza è scelta tenendo in considerazione che frequenze

maggiori hanno maggiore potere risolutivo dell'immagine, ma

penetrano meno in profondità nel soggetto. Queste onde sono

generate da un cristallo inserito in una sonda

1

piezoceramico

mantenuta a diretto contatto con la pelle del paziente con

l'interposizione di un apposito gel (che elimina l'aria interposta tra

sonda e cute del paziente permettendo agli ultrasuoni di penetrare

nel segmento anatomico esaminato); la stessa sonda è in grado di

raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente

elaborato da un computer e presentato su un monitor. Variando

l'apertura emittente della sonda, è possibile cambiare il cono di

apertura degli ultrasuoni e quindi la profondità fino alla quale il

fascio può considerarsi parallelo.

1. La piezoelettricità è la proprietà di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale

quando sono soggetti ad una deformazione meccanica. Tale effetto è reversibile e si verifica su

scale dell'ordine dei nanometri.

Il funzionamento di un cristallo piezoelettrico è abbastanza semplice: quando viene applicata

una pressione (o decompressione) esterna, si posizionano, sulle facce opposte, cariche di

segno opposto. Il cristallo, così, si comporta come un condensatore al quale è stata applicata

una differenza di potenziale. Se le due facce vengono collegate tramite un circuito esterno,

viene quindi generata una corrente elettrica detta corrente piezoelettrica. Al contrario, quando

si applica una differenza di potenziale al cristallo, esso si espande o si contrae.

In cosa consistono le apparecchiature?

Un apparecchio per ecografia o ecografo è composto da una

console che contiene un computer e materiale elettronico, da un

monitor e da sonde ecografiche. Queste ultime sono strumenti

piccoli quanto una saponetta che si tengono in mano e collegate

alla console da un cavo. Il medico, dopo aver messo un po' di gel sul

corpo del paziente nella zona da studiare vi appoggia la sonda ed

ottiene immagini sul monitor in tempo reale.

Come funziona l’esame ecografico?

L'ecografia si basa sugli stessi principi fisici utilizzati dai sonar sulle

navi o dagli ecoscandagli marini per la pesca. Quando un fascio

ultrasonoro colpisce un oggetto, gli echi di ritorno possono essere

utilizzati per capire quanto è lontano, quanto è grande e quanto è

uniforme.

La sonda ecografica funziona sia da trasmittente (invia il fascio

ultrasonoro) che da ricevente (riceve gli echi di ritorno). Quando si

poggia la sonda sulla cute essa invia un fascio di ultrasuoni ad alta

frequenza nel corpo. Il microfono presente nella sonda cattura e

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