Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 25
Maschera - tesina Pag. 1 Maschera - tesina Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Maschera - tesina Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Maschera - tesina Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Maschera - tesina Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Maschera - tesina Pag. 21
1 su 25
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Introduzione Maschera - Tesina



Siamo costantemente scissi e frammentati in mille maschere con le quali ci proponiamo dinanzi agli altri. Spesso la maschera nasconde il vero sé che noi consideriamo troppo “spaventoso” per essere mostrato agli altri ed il timore del giudizio altrui ci porta a preferire un abito di circostanza. Nella mia tesina ho scelto questo tema perché credo che la maschera sia un elemento inscindibile dall’esperienza umana e ho deciso di analizzarlo, poiché in essa si mette in evidenza la maschera come nascondiglio del nostro vero essere, ma allo stesso tempo come espediente paradossale. La maschera non è solo un trucco teatrale riservato a degli attori che recitano su un palco, ma è il trucco usato da tutti noi in ogni momento della giornata nel relazionarci agli altri.
Indossiamo la maschera di studente, di figlio, di insegnante, di sportivo, di amico. Indossare una maschera non significa essere falsi, ma significa che, fin dal momento in cui nasciamo, abbiamo dei ruoli, alcuni scelti da noi e altri no. Per far sì che non sia la maschera il centro dell'attenzione deve essere l'attore a caratterizzarla dandole forma, espressione e sostanza. Così nella vita di ogni giorno mi maschero per presentarmi agli altri; ma per non rimanere solo una maschera, solo un'etichetta, devo saper dare spessore a ogni mio comportamento, alla mia voce, alle mie parole, ai miei gesti, ai miei pensieri. La scelta effettuata nella mia tesina di maturità è stata, quindi, determinata da un’esperienza che io sento di vivere quotidianamente . E' comodo vivere con indosso una maschera che filtra il contatto col mondo. Questo diventa molto rischioso nel momento in cui ci facciamo sopraffare dal ruolo che ci viene assegnato (dalla vita o dalle persone che ci circondano). Il tema della maschera quindi, intesa come “scudo”, come forma, lo troviamo all’interno del pensiero pirandelliano, ma allo stesso tempo il tema della maschera , lo troviamo all’interno del percorso storico del nazismo e della persecuzione ebraica, che non è altro che una vera e propria maschera oscura nei confronti del popolo ebraico, a quel tempo molto ricco. Sempre analizzando il tema della maschera, possiamo intendere la stessa , in ambito informatico, riguardo la crittografia, che non è altro che una tecnica per “mascherare” , offuscare , un qualunque messaggio che si vuole trasmettere senza dare la possibilità a terzi di intercettarlo. Il tema della maschera , inteso come “mascherare” un qualcosa , talvolta di scomodo, lo troviamo anche in episodi di anni addietro , precisamente nel 1936, quando fu mascherata nel vero senso della parola , la vittoria al campione americano Jesse Owens , capace di vincere ben 4 medaglie in una solo edizione olimpica. Il tema della maschera quindi , anche se in diversi ambiti , è sempre stato un tema molto importante per quanto riguarda l’uomo e la sua evoluzione e per questo motivo ho deciso di parlarne nella mia tesina di maturità.

Collegamenti


Maschera - Tesina



Italiano -

Luigi Pirandello

.
Storia -

Il nazismo

.
Ed.fisica -

Jesse Owens e le olimpiadi

.
Gestione Progetto -

Il Progetto e le sue fasi

.
Informatica -

I database

.
Inglese -

The database


Sistemi e Reti -

La Crittografia

.
Estratto del documento

IL NAZISMO AL POTERE

A neppure un mese di distanza dalla nomina di Hitler a cancelliere, la sera del

27 febbraio, giunse improvvisa la notizia che la sede del Parlamento, a Berlino,

era stata incendiata. Subito dopo fu sparsa la voce, falsa, che l’incendio fosse

frutto di un complotto comunista per impadronirsi del potere. Ebbe inizio cosi

una vera e propria caccia all’uomo, che provocò in poche ore la morte di decine

e decine di membri dell’opposizione.

Hindenburg sciolse il Parlamento e indisse nuove elezioni per il 5 marzo del

1933. Confermato cancelliere Hitler si affrettò a far votare una legge-delega,

destinata a concedere per quattro anni i pieni poteri al suo governo, che ne

approfittò per instaurare un regime totalitario, riconoscendo ufficialmente come

partito unico quello nazista. Attraverso queste leggi, Hitler, che sin dal 1921

aveva assunto il titolo di Fuhrer, cioè di “duce”, instaurò un regime di terrore

che fu messo in atto con freddezza e ferocia attraverso la polizia politica o

Gestapo, creata in seno alle istituzioni dello stato, e le SS che erano utilizzate

anche come guardia personale di Hitler.

Nella sua scalata al potere, Hitler si trovò ad affrontare anche un’opposizione

interna al partito, rappresentata da alcune frange delle vecchie SA, che erano

guidate da uno dei primi collaboratori del Fuhrer, Ernst Rohm. Hitler, per uscire

da tale situazione, procedette ad una radicale epurazione del partito,

accusando Rohm ed i suoi uomini di un immaginario colpo di stato e

decidendone la soppressione fisica. L’ordine fu eseguito la notte tra il 30

giugno e il 1° luglio 1934, passata alla storia con il nome di “notte dei lunghi

coltelli”: furono le fedelissime SS a uccidere Rohm, arrestato mentre si trovava

Baviera, e molti altri membri delle sue SA.

Alla morte di Hindenburg, nell’agosto 1934, Hitler ottenne il potere assoluto,

riunendo illegalmente nelle proprie mani le due cariche supreme dello stato,

quelle cioè di cancelliere e di presidente dello stato, ribattezzato Terzo Reich.

Il progresso e il benessere che conobbe la Germania negli anni Trenta, furono

solo uno dei pilastri su cui il regime nazista consolidò il consenso. L’altro fu una

politica estera nazionalista, spregiudicata ed aggressiva. A tale scopo il regime

promosse una politica di riarmo, in aperta violazione delle clausole del trattato

di Versailles. L’espansionismo nazista si esercitò prima di tutto nei confronti dei

paesi “naturalmente tedeschi”, come l’Austria e il territorio dei Sudeti, in

Cecoslovacchia. Hitler riteneva che questi paesi costituissero parte dello spazio

vitale irrinunciabile per la Germania, ma soprattutto considerava la loro

acquisizione come la prima tappa di un processo di espansione che avrebbe

5

portato i tedeschi ad avere un’unica “grande patria germanica”

(pangermanesimo).

L’IDEOLOGIA NAZISTA E L’ANTISEMITISMO

I fondamenti dell’ideologia nazionalsocialista vennero delineati dallo stesso

Hitler nella sua opera “Mein Kampf ” , che egli dettò al suo amico e

collaboratore Rudolf Hess durante la prigionia per il fallito putsch di Monaco. Il

nazismo sosteneva la teoria della superiorità assoluta e indiscutibile della

cosiddetta “razza ariana”, alla quale andava attribuito il merito esclusivo del

progresso dell’umanità. Dato che secondo Hitler la razza ariana si identificava

nella razza germanica, compito principale dello stato nazista doveva essere

quello di dare corso a un intenso processo di “purificazione”, allo scopo di

ricreare un solido gruppo razziale tedesco, destinato ad esercitare un

incontrastato predominio sulle altre razze “impure” e inferiori: era infatti ferma

convinzione che se una razza dominante necessitava di uno “spazio vitale”,

avesse pienamente il diritto di occuparlo, eliminando o riducendo in schiavitù le

“razze locali”.

Più in particolare il razzismo nazista individuò il principale nemico nel popolo

ebraico, considerato come l’origine di tutti i mali del mondo, compresi quelli

della Germania. Ne conseguì una politica che mirava a una progressiva e

spietata persecuzione degli ebrei. In principio vi furono provvedimenti

discriminatori tesi a impedire la frequenza scolastica, l’esercizio di libere

professioni e di altre particolari attività. La persecuzione divenne poi

sistematica con la promulgazione delle leggi di Norimberga: attraverso questi

provvedimenti gli ebrei furono privati della cittadinanza tedesca, fu loro vietato

contrarre matrimoni con altri cittadini tedeschi e furono obbligati a esibire sugli

abiti la stella gialla di David, in modo da essere ben riconoscibili in pubblico.

Nella notte fra il 9 e il 10 novembre 1938, in molte città tedesche vennero

devastati negozi appartenenti agli ebrei, sinagoghe ed abitazioni; decine di

ebrei furono uccisi, mentre ne vennero arrestati e internati alcune decine di

migliaia. Quest’avvenimento passò alla storia come la “notte dei cristalli”

IL NAZISMO: LA “MASCHERA” PER ESPROPRIARE LE RICCHEZZE DEGLI

EBREI

Gli Ebrei erano sempre stati il capro espiatorio in tutti i paesi cristiani d'Europa

da secoli. Quando qualcosa non andava la colpa era sempre stata del malvagio

ebreo, il diverso, l'uccisore di Cristo. Gli Ebrei erano un popolo testardo e

intelligente ed erano riusciti non solo a non estinguersi come etnia culturale,

ma ad affermarsi sfruttando proprio i limiti che avevano imposto a loro i

6

Cristiani (divieto di coltivare la terra, divieto di fare gli artigiani). Si erano

specializzati nell'attività economica, mestiere vietato un tempo ai Cristiani.

Questo aveva reso molto ricchi alcuni di loro, aumentando nei loro confronti

l'invidia e l'odio. Nei tempi successivi al disastro della prima guerra mondiale

gli Ebrei si presentavano più che mai come i nemici, i responsabili di tutti i

danni a cui aveva condotto il folle nazionalismo delle monarchie europee. Era

facile, troppo facile dirigere contro di loro tutta la frustrazione, il senso di

insicurezza , ovvero “mascherare “ le proprie sconfitte . Proprio da questo,

iniziarono le persecuzioni contro gli ebrei, sia come motivo economico-sociale,

sia per un motivo di frustrazione da parte di Hitler. Individuato quindi il

bersaglio e definito legalmente i suoi limiti, lo Stato nazista poté agire contro i

suoi nemici. Durante gli anni che seguirono, l'apparato di distruzione nazista

prese di mira la “ricchezza” degli ebrei, quasi tutti con un lavoro e beni

ragguardevoli. Le famiglie ebraiche si trovarono sempre più nella miseria. Gli

ebrei (meno del 1% della popolazione tedesca) persero le professioni, le

imprese, i risparmi, i loro stipendi, il diritto al nutrimento e alla casa. Tutte

queste decisioni drastiche verso il popolo ebreo, non andavano tanto male però

alla popolazione tedesca, che vide in poco tempo non solo cancellare gli enormi

debiti che avevano nei confronti delle banche appartenenti agli ebrei, ma

vedevano la possibilità di trovare lavoro, e inoltre capirono che il paese così

facendo si avviava verso una rapida ripresa economica. Alla luce di ciò, quasi

tutta la popolazione tedesca appoggiò Hitler , nelle sue operazioni contro gli

ebrei.

PIRANDELLO E IL DECADENTISMO

Il Decadentismo è una corrente artistica-letteraria che, nata in Francia intorno

al 1880 , si diffonde ben presto in tutta Europa. I caratteri fondamentali del

Decadentismo sono: 7

-mancanza di fiducia nella ragione e nella scienza: solo l'intuizione e la pura

sensibilità possono aiutarci a penetrare nei misteri profondi della vita;

-isolamento rispetto alla società circostante: si perde la fiducia nella possibilità

della letteratura di incidere nelle grandi trasformazioni sociali e politici della

nuova epoca;

-esaltazione della propria individualità ,del proprio "io";

-senso di crisi, di morte di angoscia e di solitudine.

L'esigenza di scrivere queste nuove concezioni determina un profondo

cambiamento nelle forme letterarie, specialmente in quelle della poesia.

La poesia è per i decandetisti la sola possibile intuizione della realtà e il poeta è

considerato come veggente, cioè come colui che fra tutti gli uomini è in grado

di cogliere il significato nascosto dalla realtà. Ne deriva che le parole poetiche

non hanno piú peso ,diventano musica i versi, svincolati da ogni regola

metrica, diventano rapidi, carichi di significato e di simbologia.

In Italia gli autori decandenti sono riconoscibili nelle opere di altre due grandi

personalità letterarie, gli scrittori Italo Svevo e Luigi Pirandello

LA VITA

Luigi Pirandello nasce il 28 giugno 1867 ad Agrigento da un’agiata famiglia

borghese. Si iscrive alla facoltà di lettere di Roma e grazie al conterraneo Luigi

Capuana entra in contatto con l’ambiente letterario ma a causa di un contrasto

con un professore universitario, Pirandello sceglie di concludere gli studi in

Germania. Pirandello sposa Maria Antonietta Portulano, da cui avrà tre figli. Il

1903 segna nella vita di Pirandello una svolta tragica, in seguito ad una frana

che devasta la miniera di zolfo di cui il padre di Pirandello aveva investito i

propri averi, la famiglia subisce un grave tracollo finanziario . Alle crescenti

difficoltà economiche si somma la malattia mentale della moglie , che viene

colpita da una paralisi nervosa che la porterà alla pazzia. Il 1921 è l’anno del

Sei personaggi

grande successo : il 10 maggio la rappresentazione a Roma dei

in cerca d’autore è un fiasco clamoroso, ma il 27 settembre a Milano lo stesso

Enrico IV ,

dramma ottiene un vero trionfo. Un altro trionfo riscuote sempre a

Sei personaggi

Milano , il 24 Febbraio 1922. Poco dopo va in scena a Londra ,

due mesi dopo a New York : la fama di Pirandello acquista una dimensione

mondiale. Nel 1924 , Pirandello si schiera pubblicamente con Mussolini,

aderendo al partito fascista e nel 1934 gli viene conferito il premio Nobel per la

letteratura . Muore il 10 dicembre 1936. 8

IL PENSIERO

Riprendendo in parte le teorie del filosofo francese Henri Bergson , Pirandello

fonda il proprio pensiero su una concezione vitalistica del reale . Come egli

stesso afferma , la realtà è percorsa da un flusso vitale inarrestabile , in

continua trasformazione e dominato dal caso. Anche l’uomo è parte di questo

libero fluire , ma a differenza delle altre creature , sente il bisogno di fissare il

flusso della vita in “forme “ fittizie, che coincidono con le convenzioni sociali e

con le regole del vivere collettivo. Secondo

Dettagli
Publisher
25 pagine
2 download