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Sintesi
Italiano: G. Verga (I Malavoglia), U. Saba (Ulisse), G. Ungaretti (Finale), E. Montale (Ossi di seppia);

Filosofia:
F. Nietzsche;

Latino: Seneca (Naturales Quaestiones), Plinio il Vecchio (Naturalis Historia);

Storia dell'arte: Theodore Géricault (La Zattera della Medusa), Impressionismo;

Inglese: Virginia Woolf, Samuel Taylor Coleridge (The Rime of the Ancient Mariner);

Storia: la guerra sottomarina (prima Guerra Mondiale); Pearl Harbor (seconda Guerra Mondiale);

Geografia: i maremoti;

Fisica: il movimento ondulatorio e le onde;

Matematica: funzioni sinusoidali.
Estratto del documento

Giuseppe

Più non muggisce, non sussurra il mare,

Il mare.  Mare quasi privo di onde e quindi senza

Senza i sogni, incolore campo è il mare, Ungaretti

vitalità: è così calmo da sembrare

Il mare. irreale; le onde lasciano viaggiare la

Fa pietà anche il mare, fantasia: non essendoci, il mare è privo

Il mare. di sogni e si riduce a un campo senza

colori, triste, vuoto insignificante, che

Muovono nuvole irriflesse il mare, non può far altro che cedere il posto a

Il mare. "tristi fumi", che recano angoscia e

A fumi tristi cedé il letto il mare, dolore tanto che il mare stesso muore.

Il mare.

Morto è anche lui, vedi, il mare.  Mare come simbolo dell'uomo che tace,

Il mare. non reagisce e si lascia travolgere dai

"fumi", dagli eventi tristi delle guerre e

(Finale) finisce con il diventare privo di vitalità

fino alla morte: esortazione per l'uomo a

reagire e a ritrovare i propri "colori".

 Anafora e epifora della parola “mare”,

soggetto di tutta la lirica.

 Allitterazione della “m”.

Antico (mare), sono ubriacato dalla voce

ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono

come verdi campane e si ributtano

Eugenio indietro e si disciolgono.

La casa delle mie estati lontane,

t'era accanto, lo sai,

 Ossi di seppia” è una raccolta poetica (risposta negativa e là nel paese dove il sole cuoce

Montale

parodistica all’ Acyone dannunziano, poiché è anch’essa il diario di un e annuvolano l'aria le zanzare.

viaggio) contenente 23 liriche, organizzate in 8 sezioni, a cui fanno da Come allora oggi in tua presenza impietro,

(“In limine”) (“Riviere”):

cornice un’introduzione e una conclusione il mare, ma non più degno

titolo allude allo scheletro dell’animale marino che, una volta morto, mi credo del solenne ammonimento

galleggia sulle onde fino ad essere trasportato a riva insieme ai detriti del tuo respiro. Tu m'hai detto primo

‘inutile maceria’

degli abissi marini, come (sensazione di rigetto che il piccino fermento

spolpato di qualcosa precedentemente assorbito: senso di aridità). del mio cuore non era che un momento

del tuo; che mi era in fondo

 Al centro della poetica montoliana vi è un rapporto sofferto con il la tua legge rischiosa : esser vasto e diverso

e insieme fisso:

mondo e con le cose, denunciato in un’irresolutezza esistenziale; la e svuotarmi cos^ d'ogni lordura

più compiuta espressione di questo dramma, la si trova nella sezione

“Mediterraneo” come tu fai che sbatti sulle sponde

(9 liriche fuse in un unico poemetto), poiché nei suoi tra sugheri alghe asterie

versi vibra un senso misto di rassegnazione e di rimpianto, che le inutili macerie del tuo abisso.

prende forma in una natura cupa e tesa, popolata solo da reliquie e Ossi di Seppia)

(Mediterraneo,

non da forme di vita vere e proprie: il colloquio con il mare diventa

allora soliloquio, un ispezione nel proprio animo alla ricerca dei tempi

dell’infanzia, in cui era ancora forte il legame con la natura.

 Il mare assume allora significato polivalente: è insieme simbolo di

vita (ricordo del paesaggio ligure conosciuto in infanzia) e di morte;

letto in chiave freudiana, può rappresentare, da un lato, il liquido

amniotico, dall’altro il ‘padre’ verso il quale il soggetto prova

avversione da cui cerca di svincolarsi per affermare la propria

personalità (ma sarà sempre una personalità amorfa); inoltre, il

ripetersi ciclico delle onde, ha anch’esso una valenza simbolica,

poiché ricorda il ripetersi continuo del tempo, sempre uguale a se

stesso.

Il mare impetuoso

C'era lui nelle mani che uccidevano,

nei morti che morivano, c'era lui,

nella sete e nella fame, nell'agonia c'era lui,

nella viltà e nella pazzia, lui era l'odio e

la disperazione, era la pietà e la rinuncia, lui era questo sangue

e questa carne, lui è questo orrore e questo splendore. Non c'è

zattera, non ci sono uomini,

non ci sono parole, sentimenti, gesti, niente.

Non ci sono colpevoli e innocenti, condannati e salvati.

C'è solo il mare. Ogni cosa è diventata mare.

Noi abbandonati dalla terra siamo diventati il ventre del mare, e il

ventre del mare è noi, e in noi respira e vive.

- Oceano mare, A. Baricco

Theodore

 Dipinto di grandi dimensioni di

Géricault

La Zattera della Medusa gusto neoclassico: perfezione

formale classicista piegata alla

nuova sensibilità romantica

(numerosi bozzetti).

 Soggetto desunto da un fatto di

I maremoti

cronaca: scampati al naufragio

Medusa

della fregata francese

inabissatasi al largo delle coste

africane nel 1816.

 Composizione piramidale nelle

funi che tengono l’albero e

nell’ammasso di uomini:

riferimenti a “La Libertà che

guida il popolo” di Delacroix.

 Gruppo di cadaveri in primo

piano (sofferenza patita)

contrapposto al gruppo di

sopravvissuti nel fondo che

cercano la salvezza.

I maremoti

 tsunami)

Il maremoto (o è un anomalo moto ondoso del mare, originato da un terremoto sottomarino o da altri

eventi che comportino uno spostamento improvviso di una grande massa d'acqua quali, per esempio,

una frana, un'eruzione vulcanica sottomarina o un impatto meteoritico.

 Di solito un maremoto si genera in mare aperto, dove l'onda rimane poco intensa e poco visibile, e concentra

la sua forza in prossimità della costa, quando l'onda si solleva e si riversa (una barca in mare aperto nemmeno

si accorge del passaggio di un'onda di maremoto): l'intensità è quindi valutabile soltanto quando l'onda

raggiunge le coste.

 Un forte sisma non genera necessariamente un maremoto: dipende dalla modalità con cui si altera il fondale

oceanico nei dintorni della faglia, ovvero dipende dal tipo di scorrimento della crosta oceanica in

corrispondenza della frattura tra placche; non è necessario che l’epicentro sia al di sotto della superficie

oceanica: può trovarsi anche nell’entroterra a pochi chilometri dalla costa.

 Lo spostamento d’acqua prodotto, si propaga progressivamente creando onde molto lunghe (lunghezza

d’onda di qualche centinaia di chilometri) e di lungo periodo (qualche decina di minuti): a differenza delle

comuni onde marine, inoltre, non è solo il volume d’acqua degli strati superficiali a venir mosso dal vento, ma

è coinvolta l’intera colonna d’acqua, dal fondale alla superficie.

 Come avviene per le comuni onde del mare, quando l’onda si avvicina alla costa incontra un fondale marino

sempre più basso e rallenta il suo fronte a causa dell’attrito col fondo oceanico, diventando così più corta: per

il principio di conservazione dell’energia, la diminuzione della profondità del fondale di propagazione, implica

una trasformazione dell’energia da cinetica a potenziale, che comporta sollevamento o crescita in

altezza/ampiezza dell’onda la quale, estremamente potente, non può venir fermata né dalla linea di costa né

da eventuali barriere artificiali, e si riversa perciò pesantemente nell’entroterra.

 locale;

Quando un terremoto si origina e si propaga nei pressi della linea costiera, lo si definisce molti

maremoti, però, riescono a propagarsi per migliaia di chilometri, attraversando interi oceani (sono di origine

tettonica). Samuel Taylor

Coleridge

The Rime of the Ancient Mariner

 It’s S. T. Coleridge’s masterpiece: it is made up of seven parts and it is set in the infinity of the sea; it was

“Lyrical Ballads”:

published in the first edition of along with other poems in the collection, it signed the

beginning of British Romantic literature.

 In this story, sea is presented like a horrible monster, that eats the crew: it is personified, in fact, it is

populated by sea snakes and ghostly vessel that attacks the Mariner’s ship.

 The atmosphere of the poem is charged with irresistible mystery, because of the combination of the

supernatural and the commonplace, dream-like elements and realism; the poem has been interpreted in many

ways: it could be the description of a nightmare, but it could also be an allegory of the life of the soul

 The story talks about the experiences of a sailor who has returned from a long sea voyage. The mariner stops

a man who is to a wedding ceremony and begins to narrate a story: the wedding-guest’s reaction turns from

impatience and fear to fascination as the Mariner’s story progresses. The Mariner’s tale begins with his ship

driven by a storm towards the South Pole, that caught in an iceberg; an albatross arrives, and the sailors see it

as a signal of good luck: so the ship sailes North, until the Mariner suddenly shot the albatross without a

reason. Sailors become angry and force the Mariner to wear the dead albatross on his neck. From this moment

on, the Mariner and the sailors live some troubles: they meet a ghostly vessel on which there is the

personification of Death, that wins the lives of the crew members, that one by one, begin to die, while Mariner

lives; he sees sea creatures swimming in the water and starts to pray: the albatross falls from his neck and so

his guilt is expiated. The bodies of the crew steer the ship back and the Mariner is saved: as punishment for

shooting the albatross, he, driven by guilt, had to tell his story and teach a lesson to those he meets.

Prima Guerra

Mondiale

Il mare è stato, da sempre, anche teatro di orrori, di guerre e scontri navali. Durante sia la Prima che la

Seconda Guerra Mondiale, le grandi potenze europee hanno attaccato flotte e sottomarini nemici: in

questo modo si voleva rendere esplicita la propria supremazia nel campo dell’industria bellica (che nel

frattempo sfornava sempre più nuovi e bellicosi armamenti), e inoltre, si mettevano in ballo le varie

alleanze che si erano andate via via instaurandosi.

La guerra sottomarina

Durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1916, presso la penisola danese dello Jutland, nel Mare del Nord,

si verificò un importante scontro tra le due nazioni al tempo più potenti, ovvero Germania e Inghilterra:

la vittoria fu tedesca, ma la flotta inglese fu comunque in grado di garantire il blocco della flotta

nemica e l’arrivo di generi di prima necessità dalle colonie. Ciò indusse il comando tedesco a fare

propria un’idea considerata fino a quel momento solo marginalmente: una guerra sottomarina a danno

del traffico mercantile dei paesi nemici. I Tedeschi, tuttavia, non considerarono i danni che una tale

iniziativa avrebbe causato agli Stati Uniti, né l’eventualità che questi ultimi avrebbero potuto reagire

nel vedere compromessi i loro rapporti commerciali con la Gran Bretagna: probabilmente, non

ritenevano questa nuova potenza economica in grado di affermarsi sul piano militare. Pertanto, a causa

forse di un’eccessiva sopravvalutazione delle proprie forze, nel 1917 la Germania cercò di sollevare il

Messico e il Giappone contro gli Stati Uniti. Quest’iniziativa, fu intrapresa proprio mentre il presidente

Wilson, “14 punti”

americano con i suoi cercava di ristabilire la pace nel mondo: venuto però a

conoscenza del trattato segreto che il ministro degli Esteri tedesco inviava al Messico, per incitarlo ad

entrare in guerra accanto alla Germania, nell’aprile 1917, decise di dichiarare guerra agli imperi

centrali. Gli Stati Uniti entravano così ufficialmente nel conflitto: dopo tale evento, la guerra subirà una

vera e propria svolta. Seconda Guerra

Mondiale

Il più importante degli scontri avvenuti per mare durante la Seconda Guerra Mondiale è, senza dubbio,

Pearl Harbor

l’attacco subito dalla flotta americana a da parte dei Giapponesi.

Attacco a Pearl Harbour

Quest’operazione aereonavale ebbe luogo la mattina del 7 Dicembre 1941, quando delle forze aeree

nipponiche attaccarono, in meno di 90 minuti di bombardamenti, la base navale americana di Pearl

Harbor, nelle Hawaii, distruggendola. L’azione giapponese fu improvvisa, senza dichiarazione di

guerra, e segnò una svolta fondamentale nella Seconda Guerra Mondiale: sia perché causò un elevato

numero di vittime, ma soprattutto perché portò all’entrata in guerra degli Stati Uniti, il che mutò

notevolmente l’esito finale del conflitto. Italia e Germania invece, nel rispetto del Patto Tripartito,

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