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Meccanica: Le cinghie
Inglese: Milling machines
Sistemi automatici: Motore asincrono trifase
Organizzazione industriale: Velocità di taglio
Italiano: Giovanni Pascoli
Storia: L'età Giolittiana
Con misure di precisione si è dimostrato che il tubo di nichel varia di
lunghezza proporzionalmente al campo magnetico H il quale, a sua
volta, è dato da:
H = N x I / L [A / m]
essendo:
L = numero di spire del solenoide,
I = intensità della corrente (in ampere),
L = lunghezza del tubo (in metri).
Costruzione della testa del trapano a ultrasuoni
La lavorazione con ultrasuoni, qui ottenuti sfruttando il fenomeno
della magnetostrizione, è un procedimento di asportazione di
materiale per l’azione di piccole particelle abrasive a spigoli vivi
immersi in un liquido.
Con riferimento alla figura a lato:
viene inviata una corrente elettrica alternata lungo il filo che
avvolge il pacco di lamierini di nichel;
il pacco di lamierini per l’azione del campo elettromagnetico
della corrente alternata a cui si sovrappone un campo
magnetico costante creato dal magnete permanente vibra con
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la stessa frequenza della corrente; la sovrapposizione del
campo magnetico dovuto alla corrente alternata al campo
magnetico dovuto al magnete permanente produce un campo
alternato pulsante. Senza la presenza del campo magnetico
costante il pacco di lamierini subirebbe accorciamenti sia
quando il campo fosse positivo sia quando il campo fosse
negativo e, pertanto, le variazioni del pacco sarebbero doppie
della frequenza della corrente alternata applicata;
le vibrazioni del pacco di lamierini vengono trasmesse al cono
di trasmissione e, pertanto, alla testina dell’utensile a esso
collegata che vibra con un’ampiezza di 0,01 mm con la
frequenza della corrente alternata applicata (20 ÷ 60 kHz);
la testina dell’utensile, in genere, di acciaio a carbonio
trasmette la sua energia di vibrazione alle particelle abrasive
portate per mezzo di un liquido tra il pezzo da lavorare e la
testina stessa;
le particelle abrasive, di solito, di carburo di boro agiscono sul
pezzo contro il quale sono lasciate e premute con un’azione
molto simile a quella di uno scalpello;
l’azione delle particelle produce sul pezzo una cavità che ha la
stessa forma e la stessa sezione della testina dell’utensile.
Vale a dire, dato che il movimento dell’utensile non è rotatorio,
è possibile effettuare anche perforazioni di forma molto
complicata (quadrata, rettangolare, triangolare, a stella ecc.). 5
Il trapano a ultrasuoni
La macchina assomiglia a un comune trapano meccanico. Il
procedimento permette di lavorare anche materiali più duri come
vetro, ceramica, carburi, pietre preziose, germanio, semiconduttori
ecc.
La velocità di esecuzione non dipende dalla forma del pezzo da
realizzare ma dal volume di materiale da asportare. La lavorazione
con ultrasuoni non provoca deformazioni, né ritiro, né riscaldamento
locale dei pezzi lavorati.
La precisione di lavorazione dipende dalla granulometria
dell’abrasivo impiegato. Per ottenere una buona precisione, è a
volte utile effettuare due operazioni: la prima durante la quale si
esegue, con un utensile sbozzatore, un foro più piccolo di un decimo
di millimetro; la seconda, con un utensile di finitura, porta alla quota
esatta utilizzando un abrasivo molto fine. Non è necessario che
l’utensile-testina sia di materiale molto duro: spesso, come è già
stato detto, è di acciaio al carbonio. Come abrasivo viene
generalmente usato carburo di boro, carburo di silicio, ossido di
alluminio. Le potenze necessarie per questi trapani ultrasonici sono
modeste: da 0,5 a 7 kW. Con i trapani ultrasonici si effettua la
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produzione degli stampi che in passato venivano costruiti a mano
con apposite fresatrici.
La saldatura a ultrasuoni
L’apparecchio che realizza questo tipo di saldatura è molto simile ai
trapani a ultrasuoni. L’apparecchio dispone anzitutto del generatore
di corrente alternata adeguata alle saldature da eseguire che viene
inviata alla bobina magnetostrittiva che avvolge il pacco di lamierini
in cui si realizzano le onde sonore o ultrasuoni; questi vengono poi
trasformati ed esaltati dal blocco a profilo esponenziale al quale è
rigidamente fissato il puntale di contatto, denominato “sonotrodo”
che è l’organo che esegue materialmente il lavoro di saldatura.
La saldatura si ottiene premendo i due pezzi da saldare, tramite un
cilindro pneumatico o idraulico, contro il sonotrodo. Non è ancora
del tutto chiaro il fenomeno secondo cui si realizza la saldatura:
probabilmente avviene per i materiali metallici una specie di
grippatura tra i cristalli dei pezzi in contatto. Nel caso delle materie
plastiche entra in gioco anche l’elevata temperatura che viene a
prodursi.
La saldatura con ultrasuoni ultimamente ha avuto un certo sviluppo
soprattutto per questi motivi:
realizza l’unione di materiali difficilmente saldabili come il
titanio; oppure di pezzi di materiali diversi come per esempio
pezzi di alluminio con pezzi di rame;
realizza l’unione di pezzi di spessore molto sottile: da 0,005 a
qualche millimetro;
dato che la saldatura dei metalli non avviene per fusione ma
solo con un leggero riscaldamento dei pezzi saldati, non si ha
l’inconveniente della dissipazione del calore su altre parti del
pezzo o sul portapezzi;
realizza la saldatura di materie termoplastiche, è inoltre anche
possibile l’inserimento di parti metalliche. 7
Con questo metodo la velocità di saldatura è elevata. Le saldature
ottenute presentano una buona resistenza meccanica e i pezzi non
subiscono alcuna deformazione.
Meccanica
LE CINGHIE
Generalità
· Necessarie per trasmissioni a lunga distanza;
· ideali in caso di trasmissioni con urti e vibrazioni;
· non adatte per trasmettere potenze molto grandi;
· piccoli scorrimenti non garantiscono la costanza del rapporto di
trasmissione (eccetto per le cinghie dentate).
Le cinghie devono la flessibilità al materiale di cui sono fatte.
Le catene devono la flessibilità al moto relativo tra gli elementi che
le compongono. 8
Tipi di cinghie
a) cinghia piatta
b) cinghia trapezoidale
c) cinghia dentata
Le trasmissioni con cinghie e pulegge sfruttano prevalentemente
aderenza e attrito.
I materiali usati sono cuoio, gomma, nylon. Hanno forma anulare
ma quelle in cuoio, non potendo essere prodotte in un solo pezzo,
vengono chiuse con opportune graffette.
· Cinghie piatte: a) sezione rettangolare su pulegge piane o
leggermente bombate;
· cinghie trapezoidali: b) sezione trapezia. Costituite da una serie di
cavi immersi in sezione cuneiforme in elastomero.
Commercializzate in lunghezze unificate e di sezione unificate Z-A-
B-C-D-E;
· cinghie dentate: c) costituite, come le trapezoidali, da una serie di
cavi immersi in
rivestimento di neoprene. Dotate di denti che alloggiano in
opportuni vani realizzati sulle pulegge. 9
Aderenza e attrito
a) tensione di montaggio e forza premente
b) triangolo di equilibrio
Con la pre-tensione T (necessaria per evitare slittamento all’avvio)
m
nasce la forza premente R.
Per cinghie piatte, se f è il coefficiente d’attrito tra cinghia e
puleggia, si avrà una forza di aderenza:
A f x R
= 10
Nel caso di cinghie trapezoidali, con
α
gola avente angolo di apertura 2 x
avremo che la forza R darà luogo a due
spinte laterali N
R N x senα ->N = R senα
/ 2 = /2 x
L’aderenza in tal caso sarà:
A f N f x R senα
= x 2 x = /
La formula andrebbe poi corretta per
tener conto anche dell’aderenza nel
piano della sezione della cinghia che
contribuisce in parte ad equilibrare la
R. In definitiva avremo per la cinghia
trapezoidale un’aderenza calcolata
come per la piatta
A f’ x R
= f’
Dove il coefficiente d’attrito fittizio è
dato da:
f’ f senα f cosα
= / + x
Inglese
MILLING MACHINES 11
Milling machinesare used for roughing , semi-finishing, finishing and
high-finishing operations, mould and die machining.
The workpiece is fixed to a carriage and a rotating tool with multiple
cutting edges is moved to create a smooth surface.
There is a wide range of milling machines used to machine different
types of metals.
Milling machines have the following characteristics:
maximum performance in speed and acceleration;
high accuracy and finish quality;
flexibility thanks to the use of various types of materials such
as steel and aluminium;
silent functioning;
goodergonomics and maximum safety for the operators.
The main fields of application are:
car design and prototyping;
machining of models;
tools;
moulds and dies;
aeronautic structures;
high-precision mechanical components.
Among the main types of milling machines are:
- vertical milling machines
They consist of a vertical spindle and three axes: a longitudinal axis
used as a worktable; a cross axis consisting in a moving column;
and a vertical axis as a splinde slide;
- vertical bed milling machines 12
They consist of a bed and a column which are connected to each
other, forming a compact L-shape.
Sistemi automatici
MOTORE ASINCRONO TRIFASE
Generalità 13
Il motore asincrono trifase, conosciuto anche come motore ad
induzione o motore a campo rotante, è una macchina che per il suo
funzionamento si basa sui principi dell’elettromagnetismo;
trasformando così l’energia elettrica in energia meccanica. Queste
macchine sono classificate in base a:
- potenza fornita;
← - corrente;
← ←
Una semplice spiegazione del funzionamento del motore è che le
correnti indotte nel nucleo per la legge di Lenz si oppongono alle
cause che le hanno generate: la causa altro non è che la velocità
relativa fra campo magnetico e rotore, che pertanto deve mettersi
in rotazione per seguire il campo magnetico stesso.
Poiché una perfetta sincronia annullerebbe totalmente le correnti
indotte, in queste condizioni non vi sarebbero interazioni fra nucleo
e avvolgimenti statorici, pertanto anche la coppia si annullerebbe.
Il regime ottimale di funzionamento è pertanto minore di quello di
sincronia ed è compreso fra 95% e il 98% di quest’ultimo.
Ai bassi regimi però non solo la coppia non aumenta, ma anzi può
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diminuire notevolmente rispetto alla massima, il che, come noto,
rende difficili gli avviamenti di questo motore, le cui caratteristiche
positive e negative come attuatore nelle catene di controllo e
regolazione si possono così sintetizzare.
Caratteristiche positive
-robustezza meccanica;
- semplicità costruttiva;
- basso costo;
- ampia disponibilità commerciale;
- alimentazione elettrica sempre disponibile.
Caratteristiche negative
- modesta coppia di spunto;
- rigidità di utilizzo dovuta al regime praticamente costante;
- impossibilità di inversione del moto senza modifiche nelle
connessioni.
È detto trifase perché per funzionare necessita l’uso di un sistema
trifase di correnti, sfasate fra loro di 120°. Fu inventato da Galileo
Ferraris nel 1885.
La struttura è semplice: vi è una parte fissa detta statore che
contiene al suo interno una parte mobile detta rotore. entrambe di
forma cilindrica ed entrambe dotate di fori paralleli al cilindro,
destinate ad ospitare gli avvolgimenti, ovvero i conduttori. 15
INCLUDEPICTURE "\\\\localhost\\Volumes\\TOSHIBA\\sist2.gif" \* MERGEFORMATINET
Lo statore è attraversato da tre bobine doppie in cui vi passa
corrente generando un campo magnetico variabile il cui valore sarà
pari alla somma delle tre. Generalmente si hanno due avvolgimenti,
essendo tre le bobine, avremo sei avvolgimenti ovvero tre coppie
polari.
Gli avvolgimenti statorici, collegati a stella o a triangolo, sono in
genere inglobati in resine che garantiscono un’ottima protezione
dall’acqua e dagli agenti atmosferici. Questi motori sono
frequentemente alimentati da inverter elettronici che possono
variare la velocità variando in modo coordinato la frequenza e la
tensione di alimentazione. L’uso di inverter permette di azionare il
motore anche a partire da una corrente continua.
Esistono due tipi di rotore:
a gabbia di scoiattolo
-
- avvolto
Il rotore a gabbia di scoiattolo si ha infilando nei canali altrettante
barre di rame, ciascuna delle quali riempie completamente un
canale. Le testate delle sbarre che sporgono dal pacco lamellare
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vengono direttamente collegate fra loro, da una parte e dall’altra,
mediante un grosso anello di rame. È la soluzione più robusta ed