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S D F
TORIA EL UMETTO .
La peculiarità del fumetto è quella di raccontare delle storie mettendo in relazione un testo e delle
immagini grazie ad un inseme di regole che ne definiscono la forma specifica.
Può essere definito LETTERATURA DISEGNATA , per sottolineare così la vicinanza con i
romanzi e i racconti, ma anche ARTE SEQUENZIALE, per sottolineare la vicinanze con le arti
visive come il disegno e la pittura.
Nel corso della storia dell'uomo, troviamo fin dalle origini storie raccontate per immagini e
l'integrazione di queste con dei testi, ma è solamente dalla fine del XIX secolo che possiamo
cominciare a parlare di fumetto con legittimità in quanto è da quel momento che si da una
definizione consapevole di questo tipo di espressione.
N
ASCITA.
Possiamo identificare il 1895 come anno di nascita del fumetto, anno in cui il vignettista
americano Outcult disegnò una vignetta che aveva la particolare caratteristica di riportare i
dialoghi dei personaggi racchiusi in una nuvoletta di "fumo", da qui appunto il nome FUMETTO.
Le storie narravano le avventure di Yellow Kid, un bambino vestito appunto di giallo e sono state
pubblicate per la prima volta come supplemento domenicale a colori dal New York World.
Da quel momento il fumetto conobbe negli Stati Uniti una larghissima diffusione divenendo una
potente attrattiva per i lettori di giornali quotidiani.
P
RIMI ANNI DEL XX SECOLO.
I fumetti inizialmente erano presenti quasi esclusivamente nelle pagine supplementari a colori
delle uscite domenicali dei quotidiani (Sunday Pages) e quindi erano subordinati alle esigenze dei
giornali. In questi anni nascono moltissimi personaggi sopratutto umoristici (Braccio di ferro,
Arcibaldo e Petronilla).
Sempre in questo periodo i fumetti cominciano ad avere successo anche in altre parti del mondo:
Francia, Spagna; Argentina, Inghilterra, Italia, Giappone.
A
NNI TRENTA.
La forma di produzione comincia a mutare, non più legata solo alle tavole domenicali. Nascono
le strips giornaliere, strisce di 3 o 4 vignette pubblicate giornalmente. Un'unica storia poteva
coprire svariate decine di strips in diversi mesi di pubblicazione.
Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, sempre negli Stati Uniti, nascono i
comic book, albi appositamente creati per ospitare esclusivamente le storie a fumetti,
possibilmente di un unico personaggio.
Nascono in questi anni e vengono pubblicati su questi albi, le storie dei primi supereroi, figure che
diventeranno poi caratteristiche della storia americana.
A
VANGUARDIE ('60 '70 '80).
A partire dagli anni '60 nascono le prime avanguardie, in America si sviluppa in particolare il
genere underground, riuscendo , col tempo, a presentare opere di rilievo come "Maus" di Art
Spiegelman
(premio Pulizer nel 1992).
A partire dalla fine degli anni '70 nasce una nuova generazione di autori molto apprezzati dalla
critica come Frank Miller e Alan Moore autori di opere come Sin City e Watchmen.
U LTIMI ANNI.
A partire dagli anni novanta si è registrata un'invasione della produzione giapponese (manga) con
personaggi già conosciuti grazie alle versioni animate (anime) uscite negli anni precedenti in
televisione come Ken il guerriero, Lamù e I Cavalieri dello Zodiaco.
La produzione di fumetti di larga diffusione ha offerto invece ben poche novità.
Oggi vengono spesso riproposte le ristampe dei fumetti più conosciuti e i personaggi che hanno
fatto la storia del fumetto hanno invaso le sale cinematografiche.
Interessanti sviluppi sono generati anche con la diffusione di internet, la rete offre al fumetto e
sopratutto a chi i fumetti li crea, una grande visibilità .
F S M
UMETTO E OCIETA' DI ASSA.
Il fumetto nasce contemporaneamente allo sviluppo della società di massa in America. La sua
origine mercantile e massificata è quindi capace di restituire lo spirito del tempo novecentesco,
diventando così un osservatorio privilegiato sulla storia culturale di questo secolo.
È proprio il suo codice iconico e verbale che permette al fumetto di diffondersi con grande
successo in questo periodo storico, mentre la sua capacità di innovarsi nel tempo fa si che
riemerga anche al giorno d'oggi sotto nuove forme .
Il termine "massa" nel senso di aggregato omogeneo in cui i singoli tendono a scomparire rispetto
al gruppo veniva già usato all'inizio del'800, ma è solo con il diffondersi dell'industrializzazione e
dei connessi fenomeni di urbanizzazione e solo nei paesi economicamente più avanzati, che si
vengono a delineare i contorni di società di massa.
In particolare la nascita di questo fenomeno è ben visibile negli Stati Uniti: grazie allo sviluppo
della produzione in serie, guidata dall'industriale automobilistico Henry Ford. Gli anni dal 1896 al
1913 furono caratterizzati da uno sviluppo generalizzato della produzione a cui si accompagnò un
aumento dei salari e del reddito pro-capite. Abbiamo quindi una produzione di merci
standardizzate e un ampio ceto medio che può acquistarle, la popolazione esce dalla dimensione
dell'autoconsumo e entra nell'economia di mercato, nasce così la società dei consumi di massa.
Con la formazione degli agglomerati urbani si sviluppa inoltre una fitta rete di rapporti sociali,
tuttavia, gli uomini entrano in relazione tra loro in modo anonimo e impersonale. Ad instaurare un
"clima d'opinione" comune e dominante all'interno della società di massa sono i mezzi di
comunicazione (media) (giornali, cinema, radio) che forniscono schemi di riferimento
interpretativi, offrendo di solito una scelta di valori e opinioni , per lo più in linea con i valori e gli
interessi prevalenti. La loro funzione è quella di integrazione e unificazione sociale nel momento
in cui forniscono cultura e informazioni simili a un gran numero di individui
contemporaneamente.
Dalla sua nascita fino agli anni '60 il fumetto non può che essere considerato un fenomeno di
massa che ha la capacità di trasmettere un determinato sistema valoriale e che diventa quasi unico
veicolo di comunicazione scritta per la maggior parte degli individui. Negli anni '60 farà infatti
parte degli oggetti, dei miti e dei linguaggi a cui gli artisti esponenti della pop-art rivolgono la
loro attenzione nell'affrontare la sfrontata mercificazione dell'uomo moderno.
Bisogna ricordare che la pop-art entra nella cultura di massa e la interpreta ironicamente
attraverso manipolazioni provocatorie e immagini standardizzate
In particolare Roy Liechtenstein, che compie un'attività di ricerca di una metodologia sia tecnica
che espressiva nell'uso del fumetto, va oltre le pure rappresentazioni di immagini e disegni
fumettistici (come invece fanno altri dello stesso periodo, vd. Warhol), l'artista coglie un
frammento del fumetto e lo ingrandisce evidenziandone anche il retino tipografico e lo ridipinge.
Il fumetto viene così decontestualizzato e riproposto in modo nuovo e inconsueto.
L'ingrandimento abnorme ne sottolinea la presenza nella vita quotidiana e in questo modo
evidenzia la fragilità di un messaggio di pochi secondi che costituisce una componente importante
nella cultura di massa.
I S C L B
UPEREORI OMBATTONO E ATTAGLIE
D A
ELL' MERICA.
(Fumetto come specchio della società.)
Abbiamo già sottolineato la popolarità e la vasta diffusione dei fumetti e la loro capacità di essere
in qualche modo specchio della società, adesso entrando un po' più nel dettaglio, vediamo come i
personaggi dei fumetti più conosciuti, in particolare i supereroi, siano cambiati nel tempo in
relazione al contesto storico in cui si trovavano inseriti.
I problemi politici e sociali degli Stati Uniti sono stati riportati negli albi a fumetti dove
superuomini e paladini della giustizia potevano facilmente risolverli , riportando stabilità e
sicurezza all'interno della società. In questo modo l'immagine era quella di un'America forte, che
non aveva nulla da temere e che poteva sconfiggere qualsiasi nemico, perché c'erano i suoi
supereroi a proteggerla.
G
UERRE VINTE DAI SUPEREROI.
Nel 1938 Joe Shuster e Jerry Siegel, fumettisti di origine ebrea, diedero vita , per la DC comics, a
uno dei personaggi più famosi dei comics: Superman. All' origine questo supereroe era molto
lontano dalla figura conosciuta da tutti oggi : "ha la forza di dieci uomini, può correre più veloce
di una locomotiva, può superare con un balzo un grattacielo".
Nel momento storico in cui nasce assistiamo all'ascesa del nazismo in Germania, del Fascismo in
Italia e alla diffusione delle leggi razziali contro gli ebrei , tutto questo minava gli ideali di
giustizia, libertà e democrazia portati avanti dall'America . Superman rappresentava la salvezza:
era l'infallibile e misericordiosa sentinella che osservava e proteggeva tutti dal cielo.
In risposta a Superman Joe Simmons e Jack Kirby crearono per la casa editrice Marvel (rivale
della Dc) ,il super soldato Capitan America. Il personaggio nasce come elemento di propaganda
durante la seconda guerra mondiale, e incarnava quell'America libera e democratica, in
contrapposizione con l'Europa, imperialistica e bellicosa. A partire dal primo numero del 1941 in
cui in copertina il Capitano dava un pugno a Hitler, si ritrovò in diverse occasioni ad affrontare
soldati del Reich.
Con l'avvento della guerra fredda, gli USA vennero messi di fronte ad un nemico ancora più forte
e pericoloso della Germania nazista, il rischio era che il conflitto sfociasse in una terza guerra
mondiale con l'uso di armi nucleari. La paura di una nuova Hiroshima o Nagasaki aveva gettato
nel terrore i cittadini di tutto il mondo. All'America serviva dunque un protettore, anche se solo
immaginario ancora più forte. Superman divenne praticamente onnipotente, anche in pieno
accordo con le correnti fantascientifiche che si stavano diffondendo in USA, divenne ultimo
discendente di una razza aliena, poteva viaggiare oltre la velocità della luce, e la kryptonite (unico
suo punto debole) venne quasi completamente bandita dai fumetti. L'idea che bisognava dare,
sopratutto ai giovani che maggiormente fruivano dei fumetti , era quella di un' America forte e
invincibile.
B
ATMAN RISTABILISCE L'ORDINE NELLE GRANDI CITTA'USA.
Nel 1939 sempre la Dc comics presentò anche un altro eroe, atipico per i fumetti di allora:
Batman. Realizzato da Bob Kane e Bill Finger.
La sua atipicità consiste nel non avere alcun tipo di super potere, ma è solo dotato di grandi
capacità fisiche e intellettuali, e nel modo in cui si presenta: un costume nero che richiama i
pipistrelli, creatura della notte generalmente considerata spaventosa.
L'immagine di Batman è quella di un vigilante mascherato che riporta l'ordine a Gotham City,
città pervasa dal crimine in cui la polizia stessa è corrotta ed è incapace quindi di ristabilire
l'ordine.
Il clima che traspare è lo stesso clima di criminalità e bisogno di sicurezza del popolo americano
degli anni '30 , anni in cui le bande mafiose italiane e irlandesi avevano il controllo del racket
degli alcolici e si facevano la guerra per le strade. È notoriamente riconosciuto infatti che Gotham
City sia stata ispirata da Chicago, patria di Al Capone.
A partire dagli anni '50 il fumetto supereroistico conobbe un gran successo sopratutto tra i più
giovani e la Dc comics cominciò quindi ad addolcire sempre più i toni drammatici di Batman .
Negli anni '70 i disordini sociali e il ritorno alla crescita del livello di criminalità nelle grandi
metropoli fa si che i vigilanti senza poteri, e in particolare Batman ritornino a riscuotere un grande
successo. È dunque evidente che il successo di Batman come vigilante mascherato che riporta
l'ordine prestabilito dove c'era solo caos è strettamente legato all' aumento della criminalità, della
corruzione e ai disordini sociali nelle grandi città americane.
S M S S
UPEREROI IN UN ONDO ENZA PIU' UPERCATTIVI.
A partire dagli anni '80 l'URSS comincia ad entrare in crisi fino ad arrivare al 1989 con la
conclusione della guerra fredda e la vittoria degli USA che si ritrovano improvvisamente senza
più il nemico giurato sovietico. Sono anni di confusione dai quali nessuno sa cosa aspettarsi e