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PCTO - Nati per Leggere
Tra tutti i percorsi di alternanza scuola-lavoro che ho svolto nel triennio, quello che più mi ha coinvolta è stato il progetto di “Nati per Leggere” a causa della sua particolarità. Fin da piccola ho visto il suo logo negli studi pediatrici in cui mi recavo e finalmente mi si è presentata l’occasione di conoscere ciò che c’è dietro:
NpL è una campagna italiana nata nel 1999, che vuole promuovere un momento intimo quale è la lettura sin dalla nascita, con il fine di regalare al bambino momenti importanti per il suo sviluppo intellettivo, linguistico, affettivo e relazionale.
Come ho già detto è un progetto nato in Italia che opera a livello nazionale, che ha contribuito alla creazione di progetti simili nei Paesi appartenenti all’Unione Europea e con il tempo si è esteso anche a livello mondiale. Inoltre, questa iniziativa è stata ed è tutt’ora sostenuta da vari promotori, come l’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino.
Il ruolo che ho svolto in questo progetto è quello di volontario, ossia quello di una figura che rappresenta il programma NpL e che ha deciso liberamente di dedicare del tempo alla promozione della lettura verso i bambini in età prescolare. Solitamente chi ricopre questo ruolo è già una figura professionale, come un insegnante o un educatore, ma talvolta può essere anche uno studente come me, un genitore o un nonno.
Come volontario si deve adempiere a dei compiti, tra cui la sensibilizzazione degli adulti sull’importanza della lettura nei primi anni di vita, la creazione di un’atmosfera rilassata e tranquilla per favorire l’ascolto, la selezione dei libri da usare soprattutto in base all’età, offrire ai genitori i mezzi e informazioni per leggere efficacemente, ma un volontario deve anche aggiornare le proprie conoscenze.
La mia esperienza è iniziata con la formazione presso la Biblioteca Basaglia, durante la quale ci è stato insegnato come riconoscere le tipologie di libro adatte in base alla catalogazione: ad esempio questo simbolo indica un albo illustrato, questo fiabe e favole, questo poesie e filastrocche e questo i primi libri. Oltre a questi ci sono stati mostrati diversi libri per bambini con esigenze specifiche, quali possono essere libri per la dislessia, libri scritti in braille o libri in simboli per bambini affetti da autismo. Dunque, ci hanno dato consigli su come modulare la voce in base al racconto e alle tematiche che affronta, o su come tenere in mano i libri quando si è da soli a leggere piuttosto che in due, ma anche sul comportamento da adottare nel caso in cui siano presenti bambini poco interessati o molto vivaci.
La seconda parte della mia esperienza è stata “svolta sul campo”, ossia l’ho attuata in vari luoghi che ospitano questa iniziativa come studi pediatrici, reparti ospedalieri o scuole.
La mia prima esperienza pratica si è svolta presso un ambulatorio pediatrico di via Torrevecchia. E' stato difficoltoso poiché io e la mia compagna non eravamo pronte ad affrontare un ambiente così dispersivo e vasto dal punto di vista dell’età, perciò precedentemente ci siamo dovute munire di libri molto generici che spaziavano da primi mesi ai 12 anni di età ed è stato piuttosto complicato riuscire ad attirare l’attenzione che era continuamente interrotta dalle visite o dall’arrivo di nuovi bambini, alcuni dei quali molto timidi e necessitavano di essere invogliati e introdotti agli altri.
Io e la mia compagna di classe abbiamo avuto la possibilità di proseguire quest’attività e l’anno successivo abbiamo affrontato un’esperienza più duratura nel tempo in un asilo del quartiere Ottavia, durante la quale abbiamo stretto un legame con i bambini che abbiamo intrattenuto. E’ stata nettamente diversa dall’episodio nello studio pediatrico poiché non trattandosi di un momento sporadico, bensì di incontri ripetuti nell’arco di alcuni mesi, i bambini erano più partecipi e abbiamo riscontrato che aspettavano con ansia e gioia il momento della lettura. Conoscendoli, abbiamo anche iniziato a selezionare libri più mirati a le loro esigenze, la loro età e le loro paure: ad esempio, abbiamo trattato attraverso i libri tematiche riguardanti la paura del buio, che abbiamo visto appartenere solo a pochi bambini, ma che avrebbe potuto coinvolgere tutta la collettività.
In ultimo, mi sono avvicinata ad una realtà che non mi era assolutamente familiare e che è stata molto intensa dal punto di visto emotivo, ossia quella del carcere di Rebibbia, di cui vorrei parlare sotto altri aspetti nel percorso di cittadinanza e costituzione.
dell'appunto.
Nome Cognome
Classe
NATI PER LEGGERE
Presentazione
PCTO
Nati per leggere: l'associazione
NASCE IL 6 NOVEMBRE PROGRAMMA NAZIONALE GARANTISCE AI BAMBINI OPERA A LIVELLO PROMOSSA DA ACP, AIB,
1999; DI PROMOZIONE ALLA UNO SVILUPPO NAZIONALE E HA CSB.
LETTURA NELL'INFANZIA COGNITIVO, CONTRIBUITO A CREARE
SIN DALLA NASCITA; EMOZIONALE E PROGETTI SIMILI NEI
RELAZIONALE; PAESI EUROPEI ED
EXTRAEUROPEI;
Il volontario NpL
Chi è?
E' una persona che
rappresenta NpL come
programma di comunità e si
impegna nel sostenere la
lettura per i più piccoli;
Può essere un insegnante o
un educatore, un operatore
culturale, un impiegato, uno
studente, un genitore o un
parente.
Il volontario NpL
Che cosa fa?
Sensibilizza gli adulti e
offre informazioni;
Crea un'atmosfera
favorevole all'interazione;
Seleziona i libri da leggere;
Mostra ai genitori come
leggere efficacemente;
Aggiorna le proprie conoscenze.