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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: Le moto della grande guerra

Autore: Nocent Alberto

Descrizione: la tesina nasce per in interesse personale alle moto d epoca e ai motori in generale..

Materie trattate: Storia,Italiano,Tecnologia&Meccanica,Diritto

Area: umanistica

Sommario: Storia,,, la prima guerra mondiale Italiano,,, Ungaretti Tecnologia& mecca. motore a scoppio e l invenzione dell moto diritto,,,il marchio e la sua tutela

Estratto del documento

Alberto Nocent Vª AM____________________________________________________________________8

Primavera 1918 Germania e Austria tentarono la prova suprema prima dell’arrivo

effettivo dei soldati americani. Ma l’ esercito francese seppe

opporre resistenza e costrinse i tedeschi a un lento

indietreggiamento; anche gli Austriaci furono fermati sulla linea del

Piave e in ottobre l’esercito austriaco fu sconfitto a Vittorio

Veneto

3 novembre 1918 a Villa Giusti, nei pressi di Padova, l’Austria firmò l’armistizio e il

generale Diaz annunciò con un proclama agli italiani, la vittoria.

11 novembre 1918 "L'armistizio di Villa Giusti"

la Germania dopo aver

ripudiato la monarchia e 3 novembre 1918,

proclamato la Rovereto, Museo della Guerra

repubblica, chiese

la sospensione della

guerra.

12 novembre 1918 anche l’Austria si proclamò repubblica

13 novembre 1918 l’ Ungheria diventa nazione indipendente

Trattato di Versailles Trattato di Versailles

Nel 1919, dopo la sconfitta subita dalla Germania , i

rappresentanti degli stati vincenti si riunirono a Versailles

per stabilire le condizioni di pace. Parteciparono ai

negoziati (da sinistra a destra) Lloyd George, primo

ministro britannico, Giorgio Sidney Sonnino, ministro degli

Esteri italiano, Georges Clemenceau, primo ministro

francese, e il presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson

Alberto Nocent Vª AM____________________________________________________________________9

La guerra era durata 4 anni, 3 mesi e 14 giorni di

combattimenti. Le vittime nelle forze di terra furono più di 37

milioni. Nonostante la speranza che gli accordi raggiunti alla

fine della guerra potessero ristabilire una pace duratura, la

prima guerra mondiale pose al contrario le premesse di un Alcuni dati

conflitto ancor più devastante

Le potenze centrali dichiararono la loro accettazione dei

“quattordici punti” del presidente Wilson come base per

l’armistizio, aspettandosi che i loro princìpi ispiratori avrebbero

costituito il fondamento dei trattati di pace Non vengono rispettate le

Al contrario, gli alleati europei si presentarono alla conferenza condizioni dell’armistizio,

di Versailles e a quelle successive determinati a esigere dalle vengono imposte durissime

potenze centrali riparazioni equivalenti all’intero costo della condizioni agli imperi

guerra, nonché a spartirsi tra loro i territori e i possedimenti centrali

delle nazioni sconfitte. I trattati di pace prodotti dalle

conferenze di Versailles, Saint-Germain, Trianon, Neuilly e Forte squilibri nei

Sèvres risultarono così squilibrati da divenire fattori di trattati di pace =

instabilità nel futuro dell’Europa. instabilità e malcontento

nei decenni futuri

La soluzione diplomatica che prevalse disegnò un quadro politico

dell’Europa completamente differente da quello del 1914.

Il trattato, che fu firmato a Versailles il 28 giugno 1919, fu una Pace punitiva

vera e propria imposizione (diktat). Dal punto di vista

territoriale il trattato prevedeva, oltre alla restituzione

dell’Alsazia-Lorena alla Francia, il passaggio alla ricostituita

Polonia di alcune regioni orientali abitate solo in parte da

corridoio polacco

tedeschi: in particolare il che permetteva alla Spartizione territoriale

Polonia di affacciarsi sul Baltico e di avere accesso al porto di

Danzica. La Germania perse anche le sue colonie, spartite tra

Francia, Gran Bretagna e Giappone.

Ma la parte più pesante del Diktat era costituita dalle clausole

economiche e militari. Indicata nel testo stesso del trattato

come responsabile della guerra, la Germania dovette impegnarsi

a rifondere ai vincitori i danni subiti, ridurre il proprio esercito Condizioni umilianti per la

e lasciare smilitarizzata la regione del Reno. Germania

Alberto Nocent Vª AM____________________________________________________________________10

Erano condizioni umilianti, tali da ferire profondamente la

Germania nel suo orgoglio nazionale, oltre che nei suoi interessi.

Ma erano anche, agli occhi dei francesi, l’unico mezzo per

impedire alla Germania, che restava pur sempre lo stato più

popoloso, più industrializzato e potenzialmente più ricco

dell’Europa continentale, di riprendere la posizione di grande

potenza che naturalmente le competeva. Per quando riguarda

l’Impero asburgico esso subì una profonda dissoluzione: infatti Nuovo quadro politico in

il crollo dell’Impero asburgico determinò la nascita della nuova Europa

Polonia, della Repubblica di Cecoslovacchia, del regno di

Jugoslavia, che univa alla Serbia gli sloveni e i croati già

soggetti alla monarchia austro-ungarica. Conseguenze economiche

L’Europa uscita dalla conferenza di Parigi contava dunque ben

otto nuovi Stati sorti dalle rovine dei vecchi imperi. Ad essi si

Stato libero d’Irlanda,

sarebbe poi aggiunto lo cui la Gran

Bretagna concesse una semi-indipendenza.

Ancor più grave fu il dissesto finanziario i cui effetti negativi si

aggiunsero ai problemi derivanti non solo dalla riconversione Fine del ruolo di egemonia

delle industrie dalla produzione militare a quella civile, ma più in della vecchia Europa e

generale dal riassetto di un intero sistema economico. La guerra affermazione di nuove

per oltre quattro anni aveva finalizzato la produzione, gli potenze quali Stati Uniti

scambi, la gestione monetaria, la macchina burocratica degli e Giappone

stati, realizzando la mobilitazione totale delle risorse umane e

materiali.

La prima guerra mondiale segnò infine il declino dell’Europa, che

dopo tre secoli di espansione vedeva il suo ruolo emarginato da

nuove grandi potenze, quali gli Stati Uniti e il Giappone.

Alberto Nocent Vª AM____________________________________________________________________11

l nuovo disegno geo-politico dell'Europa (prima e dopo la guerra):

Uomini Prigionieri Totale delle % delle

Nazione mobilitati Caduti Feriti e dispersi vittime vittime

rispetto ai

mobilitati

Russia 12.000.000 1.700.000 4.950.000 2.500.000 9.150.000 76,3

Francia 8.410.000 1.357.800 4.266.000 537.000 6.160.800 73,3

Impero 8.904.467 908.371 2.090.212 191.652 3.190.235 35,8

britannico

Italia 5.615.000 650.000 947.000 600.000 2.197.000 39,1

Stati Uniti 4.355.000 126.000 234.300 4500 350.300 8,0

Giappone 800.000 300 907 3 1210 0,2

Romania 750.000 335.706 120.000 80.000 535.706 71,4

Serbia 707.343 45.000 133.148 152.958 331.106 46,8

Belgio 267.000 13.716 44.686 34.659 93.061 34,9

Grecia 230.000 5000 21.000 1000 27.000 11,7

Portogallo 100.000 7222 13.751 12.318 33.291 33,3

Montenegro 50.000 3000 10.000 7000 20.000 40,0

Totale 42.188.810 5.152.115 12.831.004 4.121.090 22.089.709 52,3

Intesa

Germania 11.000.000 1.773.700 4.216.058 1.152.800 7.142.558 64,9

Austria- 7.800.000 1.200.000 3.620.000 2.200.000 7.020.000 90,0

Ungheria

Turchia 2.850.000 325.000 400.000 250.000 975.000 34,2

Bulgaria 1.200.000 87.500 152.390 27.029 266.919 22,2

22.850.000 3.386.200 8.388.448 3.629.829 15.404.477 67,4

Tot. Imperi

centrali

Totale 65.038.810 8.538.315 21.219.452 7.750.919 37.494.186 57,6

complessivo

Alberto Nocent Vª AM____________________________________________________________________12

Un uomo e il suo canto di dolore

La prima guerra mondiale porta con sé un’esperienza di dolore, di solitudine e di irrazionalità

della vita, e ciò sconvolse anche la lirica che divenne voce di una sofferta testimonianza

esistenziale.

La principale corrente poetica italiana fu l’Ermetismo, una poesia oscura, a volte ambigua,

misteriosa, definita appunto ermetica dal critico Flora.

La forma della poesia ermetica è caratterizzata da:

versi brevi e spezzati

 abolizione della punteggiatura

 frequente ricorso all’analogia e al simbolo

I temi sono legati al dolore intimo dell’uomo, alla difficoltà di vivere alla solitudine

dell’individuo, si utilizzano non forme descrittive, esplicite ma allusive, suggestive. E‘ una poesia

l’analogia la parola è ridotta all’essenzialità

che usa e

Esempio:. Soldati = foglie in autunno

Figure poetiche significative di questo periodo furono Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale,

Salvatore Quasimodo.

GIUSEPPE UNGARETTI

1888 -1970

nacque ad Alessandria d’Egitto da emigrati italiani provenienti dalla provincia di

1888 Lucca. Ad Alessandria compì gli studi superiori

1912 Si trasferì dapprima in Italia e successivamente a Parigi dove frequentò la

Sorbona.

1915 Si trasferì a Milano e si arruolò volontario nella prima guerra mondiale, come

soldato semplice. Combattè nel Carso e successivamente nel fronte francese.

Finita la guerra si stabilì a Parigi

1920 Tornò in Italia con la moglie Jeanne Dupoix

Alberto Nocent Vª AM____________________________________________________________________13

1931-1935 In qualità di inviato speciale per la Gazzetta del Popolo viaggio nelle varie regioni

italiane e tenne numerose conferenze sulla letteratura italiana e europea.

1936 ricevette la cattedra di letteratura italiana presso l’Università di san Paolo in

Brasile e si trasferì in Sudamerica fino al 1942

1942 rientrò in Italia, ottenne la cattedra all’Università di Roma. In quegli anni visse

numerosi lutti per la perdita del fratello, del figlio e nel 1958 rimase vedovo.

1970 Ungaretti muore a Milano il 2 Giugno 1970 dopo una vecchiaia attivissima.

L’ opera di Ungaretti può essere proposta sinteticamente in tre fasi:

La fase della sperimentazione (1915-1932) Il porto

Sulla scia della poesia simbolista francese, Ungaretti realizza le prime raccolte,

sepolto e Allegria di naufragi, componente autobiografica,

dove è forte la sia nel ricordo

giovinezza in Egitto, cruda esperienza del fronte.

della sua sia la

Il poeta deve recuperare l’essenza più intima della realtà, le novità sul paino stilistico sono:

L’abolizione della rima e del verso tradizionale

 La scomparsa della punteggiatura

 La riduzione del verso anche alla singola parola

 L’uso frequente di spazi bianchi, pause, silenzi che inducono il lettore ad attivare un

 proprio pensiero, a “integrare” la trama solo in parte visibile, una trama che coglie

l’attimo , il frammento.

L’esperienza della guerra rimane sempre presente nella poesia di Ungaretti, gli orrori che

visse in prima persona influirono sulla scelta e sulla creazione di un linguaggio scarno ed

essenziale.

Il recupero della tradizione (1933-1942) Sentimento del tempo.

La seconda fase della sua attività poetica coincide con la raccolta

La novità a livello formale, consiste nel recupero della sintassi e della punteggiatura e delle

forme metriche tradizionali, in particolare l’0endecasilalbo. Alla poetica dell’attimo e del

frammento i poeta sostituisce una diversa percezione dl tempo inteso come continuità, ma

anche come fugacità Anche i linguaggio si fa più ricercato e ricco di affettivi.

Le ultime raccolte /(1943-1970) Il dolore, La terra promessa, Un grido e paesaggi,

La terza fase che comprende le raccolte

Il tacchino della vecchiaia.

Alberto Nocent Vª AM____________________________________________________________________14

Il poeta recupera la tradizione classica con nuove liriche con una forma più ampia. Il tono è

meno intimo ma si apre al colloquio con altri uomini, per comunicare il proprio dolore, legato

alla morte del figlioletto, ma anche è un grido di dolore dell’intera umanità che subisce la

seconda guerra mondiale.

Ho scelto alcune poesie tratte dalla prima raccolta poetica di Ungaretti dove è presentato

il tema della vira del soldato durante la guerra, vista sia come unì’assurda tragedia, sia come

un magico momento di contatto con la natura. Tutte le liriche del’Allegria sono state scritte

da Ungaretti mentre prestava servizio, come soldato, nelle varie zone dell’Italia del nord.

SAN MARTINO DEL Commento

CARSO 1916

(da l’ALLEGRIA)

San Martino del Carso Solo parole essenziali per

1916 esprimere, con ritmo

spezzato, il senso tragico della

Di queste case distruzione di un paese. Le

non è rimasto case ridotte a qualche

che qualche “brandelli di muro” e tanti cari

brandello di muro amici uccisi dalle cannonate.

Di tanti Ma tutti sono presenti e vivi

che mi nel cuore dl poeta, straziato

corrispondevano dai ricordi di morte e di rovina

non è rimasto di quei giorni.

Dettagli
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