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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: La gomma
Autore: Marco Monticelli
Descrizione: questa tesi è nata dopo la mia esperienza di stage scolastico presso il laboratorio chimico-fisico dela pirelli-labs nel giugno scorso. ho quindi voluto trattare la gomma sia da un punto di vista scientifico e tecnologico sia esaminando cambiamenti che
Materie trattate: chimica, fisica, laboratorio fisico-chimico, scienze, inglese, filosofia, storia, italiano
Area: scientifica
Sommario: Cosa sarebbe il mondo senza la gomma e le materie plastiche in generale? Difficile dirlo e, molto probabilmente, difficile anche vivere in un mondo così. Partendo dalla mia esperienza, molto interessante ed entusiasmante, fatta durante le tre settimane di stage didattico presso la Pirelli-Labs , ho incentrato la trattazione sul tema della gomma e dei cambiamenti che la sua introduzione ha portato nella società e li ho esaminati da più punti di vista,non solo prettamente scientifici e tecnologici, ma anche culturali, nel senso più ampio del termine. Comincio dalla Chimica e descrivo brevemente la gomma in generale, considerandone gli aspetti microscopici quali la conformazione e la struttura dei polimeri e il loro utilizzo. Mi soffermo pure sulle varie fasi del processo di lavorazione industriale dei pneumatici. Per quanto riguarda la Fisica studio la forza che consente al pneumatico di svolgere la trasmissione del moto, ovvero l'attrito. Per il Laboratorio fisico mostro un grafico di termo gravimetria, risultato di una prova da me personalmente effettuata presso la Pirelli-Labs per valutare i cambiamenti subiti da un frammento di gomma all' aumentare della temperatura. Mi sono posto anche il problema di considerare quale sia la fine dei pneumatici usati vista l'enorme quantità che ogni hanno ne viene prodotta e ho affrontato, per Scienze, il problema del riciclaggio di questo materiale scoprendo quanti e quali usi ne derivino. Riciclare,nella società attuale, è un imperativo categorico per ridurre e contenere, per quanto possibile, i danni già arrecati all'ambiente e per evitare l'aggravamento della situazione. Considero, per Inglese, il contesto storico - fine "800 - durante il quale la gomma ha iniziato ad essere impiegata in maniera massiccia, soprattutto nei trasporti. Questo particolare periodo va sotto il nome di Seconda Rivoluzione Industriale, che tratto in lingua, caratterizzato da una parte da un grande sviluppo tecnico e da un evidente progresso e dall'altra dalle difficili condizioni di vita dei lavoratori, soprattutto donne e bambini. Affronto anche brevemente la storia dei grandi marchi aziendali di pneumatici nel mondo, raccontandone aneddoti o particolari poco conosciuti. Il clima culturale della seconda metà del XIX è caratterizzato da un' incondizionata e, forse, anche ingenua fiducia nel progresso inarrestabile della scienza, come garanzia del progresso lineare della storia. In questo contesto di forte industrializzazione si diffonde il Positivismo . Per illustrarlo , in Filosofia, faccio riferimento ad un filosofo francese, Auguste Comte, il massimo esponente del Positivismo francese, prendendo spunto da un saggio su questo autore. Infine considero due aspetti culturali rispetto ai quali la gomma e il conseguente sviluppo delle automobili sono stati fattori determinanti. In Letteratura Italiana approfondisco il movimento futurista, i cui seguaci esaltavano la velocità delle auto quasi alla follia e consideravano l'industrializzazione del mondo avvolta da un alone di magia. In Storia affronto il boom economico degli anni sessanta in Italia,il miracolo italiano, durante il quale gran parte delle famiglie inizia a possedere un' auto di proprietà e a spostarsi.
CHIMICA
Brevicennistorici
CHIMICA
Primadidareunadescrizionedellecaratteristichemicroscopichedellagommavorreidistinguere
lecaratteristichedellagommanaturaleedellagommasintetica.
Lagommavennescopertaintornoal1600inAmericaLatina,masolonel1700venneimportatain
Europaprelevandoladallapiantadicaucciù.Finoaiprimiannidel1800venivaimpiegatasoloper
cancellarelamatita.
Il primo che cominciò a pensare ad un uso pratico per la gomma fu il chimico scozzese Charles
Macintosh che impiegò il caucciù per ottenere dei tessuti impermeabilizzati; che , però ,
presentaronol’inconvenientediesserefragiliabassetemperatureeappiccicosiallealte.
La soluzione venne trovata dallo studioso americano Charles Goodyear che aggiunse poche
percentuali di zolfo alla gomma e in questo modo riuscì a risolvere quei problemi descritti in
precedenza. Da quel momento se ne intensificò lo sviluppo e si scoprì anche che, ad alte
temperatureeconpercentualimaggioridizolfo,siottenevauncompostoduroemoltoresistente.
Apartiredaiprimidecennidel1900sicercòunasoluzioneperprodurreautonomamente,senza
importaredaAmericalatinaodalsudͲestasiatico,lagomma.Partendodall'acetileneͲilgascol
quale si facevano funzionare un tempo le lampade Ͳ che si ottiene facendo reagire l'acqua e il
carburo di calcio, e attraverso una serie di composti intermedi molto complessi, si arrivò ad un
prodottosimileallatticechefuchiamatobuna.Unaltroprocedimentoimpiegavacomemateria
prima l'alcol, per arrivare a un prodotto quasi analogo alla buna, pur seguendo un processo
completamente diverso di produzione. Oggi per la produzione di gomme viene impiegata una
partedicompostinaturalieunapartedipolimerisintetici.
Gli impieghi sono soprattutto per il settore dei trasporti, ma anche in settori quali l’edilizia,
l’elettronicaepergliimballaggi.
Polimeri
Le gomme sintetiche oggi sono definite con precisione polimeri. Il termine deriva dal greco e
significa molte parti. La gomma, infatti, è una macromolecola costituita da un gran numero di
piccolemolecole,dettimonomeri,ugualioanchediverseuniteacatenamediantelaripetizione
dellostessolegame.
Ipolimerisidividonoperlaformaindueclassi:
x Amorfi=ladisposizionedellecatenenellospazioècasuale,privadiordinetridimensionale.
x Semicristallini =oltre a zone amorfe vi sono zone in cui c’è un ordine nella disposizione
dellecatene.Questeparticolariareesonodettestruttureplanario“lamelle”.
Ipolimeri,asecondadellelorocaratteristiche,sonoutilizzatiperlapreparazioneditrecategorie
fondamentalidimateriali:materieplastiche,elastomeri,fibretessili.Vaprecisatocheunpolimero
raramentevieneimpiegatoallostatopuro.
Nellapratica,perottenereunmaterialecheabbiacaratteristicheprecise,ènecessariopreparare
deiformulati,lacuicomposizionegeneraleèlaseguente:
ͼpolimerodibase,oresina;
ͼadditivi:plastificanti,cariche,coloranti,lubrificanti,solventiestabilizzanti.
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Materieplastiche.Lematerieplastiche(lacuidefinizionetecnicoscientificaèquelladiplastomeri,
cioè polimeri plastici) sono materiali a base polimerica che possono essere lavorati nelle più
svariate forme, di solito a caldo, per laminazione, stampaggio, pressione, trafilatura, estrusione CHIMICA
ecc.Spessovengonoanchechiamateresine,distinguendotraresinesinteticheeresineartificiali,a
seconda che vengano preparate interamente in laboratorio a partire dai loro monomeri o che
derivino dall'elaborazione di materie prime naturali, come la cellulosa (a rigore, il termine di
"resine"dovrebbeessereriservatosoloaimaterialiallostatogrezzooinpolvereoaiprodottiusati
insospensioneperpitture,vernici,adesiviecc.).
Il sistema più usato per la lavorazione delle resine termoindurenti è quello per compressione
medianteimpiegodistampi.Perleresinetermoplastichesifaricorsoaspecialimacchine,dettea
iniezione, nelle quali le polveri di stampaggio, dosate, vengono riscaldate (e quindi rese fluide),
iniettate nello stampo e raffreddate in modo da indurire il manufatto, che viene poi
automaticamenteestratto(operazionedettaestrusione).
Elastomeri. Con il termine generale di elastomeri si indicano i poli meri, naturali o sintetici, che
hanno la caratteristica di potersi allungare sotto sforzo (da 1 a 10 volte e più), con un rapido
laforzachenehaprovocatol'allungamento.
ritornoalledimensioniprimitive,unavoltacessata
Sotto questa denominazione si comprendono la gomma naturale e le gomme sintetiche.
Elenchiamoleprincipaligommesintetiche:
ButadieneͲstirene:E’lapiùimportantedellegommesintetiche,ècopolimerodelbutadieneedello
stirene; fu preparata per la prima volta in Germania nel 1930. Si impiega soprattutto per
pneumatici per autovetture. Tra i numerosi suoi altri impieghi, ricordiamo la produzione di
cinghie,tubi,suoleetappeti.
fu prodotta per la prima volta nel 1935 negli USA mediante polimerizzazione
Poliisoprene:
dell'isoprene. Riproduce quasi perfettamente la struttura della gomma naturale e si impiega in
sostituzionediquesta.
Polibutadiene: polimero del butadiene, ha proprietà meccaniche di poco inferiori a quelle della
gommanaturale.Èlaprimagommasinteticachehapotutoessereutilizzataperlafabbricazionedi
pneumaticiperautocarri. Italianel1956inseguitoaglistudi di
CopolimerietileneͲpropilene:prodottiperlaprimavoltain
Giulio Natta. Si utilizzano per articoli tecnici dove è richiesta resistenza agli agenti ossidanti e
atmosferici(nastritrasportatoriacaldo,guarnizionipercavielettricietubi).
copolimero dell'isobutilene con piccole quantità c isoprene. Possiede un'
Gomma butile:
eccezionaleresistenzaall'invecchiamentoedèimpermeabileaigas.Perquestoèimpiegatanella
fabbricazionedituttelecamered'ariadeipneumatici.
Fibretessili.Sonomaterialicostituitidacatenedipolimeriche,attraversoopportuneoperazioni,
possonoesseretrasformatiinfilicontinui,sottili,tenacieattiaesseretessuti.Sonosuddivisein
fibre naturali che provengono dal regno vegetale e animale e in fibre chimiche, queste ultime
comprendonolefibreartificiali(ottenute,comeilraion,partendodaprodottinaturalieartificiali)
efibresintetichechesiottengonoapartiredavarieclassidipolimeridisintesi.Lesintetichesono
moltotenaci,elasticheeresistenti,risentonopocodell'azionedegliagentiatmosfericienon
vengono intaccate dalle muffe e dalle tarme. Un inconveniente delle fibre sintetiche è quello di
nonassorbirel'umidità,ilchelerendepocoigieniche.Oltrechenelsettoredell'abbigliamento,le
fibresintetichesonolargamenteimpiegateperusitecnici(es.cordeefuni).
Polimerizzazione
Alla base della costruzione di uno pneumatico, come detto, c’è appunto la polimerizzazione,
ovvero la reazione cheporta alla formazione di un polimero in seguito all’unione di molecole di
monomeri. Si distinguono due tipi di reazioni di polimerizzazione: reazioni di poliaddizione e di
policondensazione.
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Poliaddizione.Inquestareazionenumeroseunitàmolecolari,costituitedapiccolemolecolediun
monomero, generalmente insature per un doppio o triplo legame (alcheni o alchini), si
addizionano formando una macromolecola senza che ne risultino prodotti secondari. La
poliaddizioneavvienemedianteunmeccanismodireazioneacatena.Seilmonomerocontieneun CHIMICA
doppio legame C = C, nelle condizioni di reazione si ha la rottura del legame ʋ e formazione, a
secondadeicasi,diradicaliodiioni(fasediinizio).Nelmeccanismoradicalico,nellafasediinizio
interviene di solito un iniziatore della polimerizzazione (per esempio un perossido organico) che
produce radicali liberi R; questi ultimi si sommano a una molecola di monomero provocando la
rotturadellegameʋelaformazionediunnuovoradicaleprontoareagireconun'altramolecola
di monomero. Nella fase di propagazione le catene crescono addizionando molecole di
monomero.Nellafasediterminazionelecatenesubisconoreazionididisattivazione,peresempio
inseguitoallacombinazionedidueradicali.
Unesempiodipolimerizzazioneperaddizioneèquellocheportaallaformazionedipolietilenea
partire dall'etilene. Il polietilene è un prodotto molto resistente e flessibile che ha numerose
applicazioni; viene usato per pellicole per imballaggio e per contenitori. Polimerizzando per
il tetrafluoroetilene (F C = CF,) si ottiene il politetrafluoroetilene, noto con il marchio
addizione 2
Teflon.IlTeflonèunmaterialeincuiilegamiCͲFpresentanounanotevoleresistenzaagliattacchi
chimici,nonèinfiammabileevieneusatocomeisolanteelettricoeperrivestireutensilidacucina.
Altri polimeri che si ottengono per poliaddizione comprendono il cloruro di polivinile o
polivinilcloruro,ilpolipropilene,ilpolistirene,ilpoliacrilonitrileeilpolimetilmetacrilato.
Policondensazione.Unareazionedipolicondensazioneèunprocessodipolimerizzazionenelquale
la formazione del polimero procede per reazioni successive tra due diversi gruppi funzionali
appartenenti a due monomeri. Questo meccanismo è seguito da monomeri che hanno nella
).Nel
propriamolecoladueopiùgruppifunzionalicapacidireagiretraloro(ͲOH,ͲCOOH,ͲNH 2
corsodiognireazionedicondensazionesihalaformazione,accantoalprodottoprincipale,diuna
molecoladiprodottosecondario(peresempioH,O,NH ).
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Unesempiodireazionedicondensazioneèl'esterificazione,cioèlareazionetraacidicarbossilicie
Ocomeprodottosecondario.Per
alcoli,cheportaallaformazionediesteri,coneliminazionediH 2
avereunapolicondensazioneperesterificazioneoccorrepartiredaunacidodicarbossilicoedaun
polialcol(peresempiounglicol)comenelcasoincuisiottieneunpoliestere(XeYsonocatene
idrocarburiche).Unaclassicareazionedipolicondensazioneèquelladiformazionediunpolimero
molto noto, il nailon 6,6 realizzata dal chimico americano Carothers alla fine degli anni ‘20.
Carotherseisuoicollaboratoritrovaronoche,polimerizzandounamisceladiacidoadipicoe1,6Ͳ
diamminoesano,sipotevaprodurreunpolimero,ilnailonappunto,chepotevaesseretrasformato
infilimoltoforti,similiaquellidellaseta.Inquestareazionedicondensazionesihaeliminazionedi
acquafraungruppocarbossilicoeungruppoamminico.
Processodilavorazioneindustrialedelpneumatico
La produzione delle gomme è un procedimento assai complesso e lungo. La prima fase è la
miscelazionedurantelaqualevariequantitàdigommanaturaleesinteticavengonomiscelatecon
nerofumo e altre piccole quantità di additivi chimici. Il nerofumo è un materiale composto da
carboniopolverizzatoderivatodaalcuniidrocarburi.E'principalmenteutilizzatocomerinforzante
nelle mescole di gomma e come pigmento di inchiostri e vernici. Di seguito si ha la
calandratura,durantetalefaseunastrutturadiacciaioecordeintessuto(scheletrodellagomma)
vienerivestitaconunapellicoladigommasuentrambiilati.Sihapoil’estrusionedurantelaquale
vengono realizzati il battistrada e i fianchi del pneumatico come pure le intagliature.
Successivamente la gomma subisce la vulcanizzazione per un tempo di 15’ in una pressa che fa
anche assumere alla gomma il profilo finale. Vi è un’ultima fase, la rifinitura, durante la quale
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viene eliminata la gomma in eccesso dovuta alla vulcanizzazione. Infine ogni pneumatico è
controllatoelettronicamenteperverificarnelaqualitàel’uniformità.
CHIMICA
Ciclodivitadellagomma
Osservando un generico oggetto di gomma in maniera microscopica, con un accurato
ingrandimento,riusciamoaosservarelasuaunitàmolecolare,lasuacatenapolimerica.
Questa catena è formata prevalentemente da atomi di Carbonio, Idrogeno e con possibile
presenzadiOssigeno,Azotoedaltrielementichimici.Laproduzionediquestipolimeripartedal
petrolio greggio, successivamente viene effettuata una prima raffinazione e da questa si ricava
una frazione leggera di petrolio, che verrà poi manipolato per ottenere le molecole che
costituisconounacatenapolimerica.Avviene,infine,lasintesi,cioèlapolimerizzazionecheviene
effettuata in opportuni impianti chimici. Ad essa segue la fase di stabilizzazione per rendere il
polimeroresistentealleavverseediversecondizioniambientali.Comeultimafasesihal’aggiunta
dialcuniadditivi.Ilmaterialepolimericoècosìprontoallavenditadopoesseresottopostoaduna
trasformazionechelisminuzzainpolvereoinpiccoligranuli.Alterminedelsuociclodivitacisarà
ladismissionechepotrebbeessere:smaltimentoindiscaricaoppurel’incenerimentocheconsente