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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Il Tempo e l'uomo- soggettività ,fugacità ,dinamismo
Autore: Cantalù Marco
Descrizione: un'analisi dell'importanza del tempo per l'uomo nel corso dell'evolversi della sua mentalità , dal campo umanistico a quello scientifico e artistico, in accordo con la diversa percezione che lo scorrere del tempo acquisì nei diversi periodo storici.
Materie trattate: Latino,filosofia,scienze Della Terra,fisica,inglese,letteratura Italiana,storia Dell'arte
Area: umanistica
Sommario: Latino, Seneca, De brevitate vitae, Epistulae morales ad Lucilium Filosofia, Hegel, la filosofia della storia, Marx, la lotta di classi, Nietzsche, l'eterno ritorno del superuomo, il rifiuto dello Storicismo Scienze della terra, il tempo geologico, Guglielmini, pendolo di Foucault, forze di Coriolis, legge di Ferrel Fisica, la relatività galileiana, i sistemi di riferimento inerziali, le trasformazioni di galileo Inglese, Woolf, il tempo congelato e dilatato, Joyce , Eveline , il flusso di coscienza, Modernism e il Correlativo Oggettivo Italiano, Ungaretti, Il Sentimento Del Tempo, Montale, Le Occasioni, Saturae Storia dell'Arte, Il Futurismo, il movimento e la luce, complementarismo congenito, le macchine, la Modernolatria, la dissoluzione della forma
FILOSOFIA
LA FILOSOFIA DELLA STORIA
- Hegel non nega che la storia possa apparire priva di ogni piano razionale o divino,
ma in realtà lascia intendere che “il grande contenuto della storia del mondo è
razionale, e razionale deve essere”.
- Il fine della storia è che lo spirito giunga al sapere di ciò che esso è veramente, e
che esso oggettivi questo sapere e lo realizzi. Questo spirito è lo spirito del mondo
che si incarna negli spiriti dei popoli che si succedono nella storia.
- I mezzi della storia sono gli individui con le loro passioni.
- Le passioni sono fondamentali secondo Hegel, ed esse guidano i cosiddetti eroi
della storia del mondo.
- Eroi come Napoleone, Cesare o Alessandro Magno sono coloro che guidano verso
il progresso i popoli nel corso della storia. Apparentemente essi seguono la loro
ambizione (passione) per ottenere il successo, ma in realtà si tratta di una astuzia
della Ragione, la quale si serve degli individui per attuare i suoi fini.
LA STORIA COME LOTTA DI CLASSI
- Nel “Manifesto del partito comunista” scritto da Engels e Marx , dove vengono
esposti scopi e metodi dell’azione rivoluzionaria, Karl Marx sostiene che il
Proletariato, oppresso dalla società borghese, non ha potuto fare a meno di
attuare una lotta di classe , volta al superamento del Capitalismo.
- Ciò porta alla conclusione che la storia di ogni società esistita fino a quel tempo, è
storia di lotte di classi ( liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba
…), e ogni lotta è sempre terminata con una trasformazione rivoluzionaria di tutta
la società, o con la comune rovina delle classi in lotta.
RIFIUTO DELLO STORICISMO
- Lo storicismo fa dell’uomo il “risultato” di un processo storico, di un concatenarsi
di eventi che egli può solamente subire. L’uomo “ in balia del passato” è
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impotente anche verso il presente e non può avere fiducia di poter realizzare
nemmeno in proprio futuro a piacimento.
- La storia, pur essendo dannosa è però anche utile all’uomo, ed appartiene ad esso
sotto tre rapporti:
- gli appartiene perché è attivo e perché aspira
- gli appartiene perché conserva e venera
- gli appartiene perché soffre ed ha bisogno di liberazione
- Ad ognuno di questi rapporti corrisponde un “tipo di storia”, distinguibili nello
studio della storia da tre punti di vista:
-Storia MONUMENTALE (Storia come esempio; esaltazione di grandi imprese del
passato: l’uomo conclude che se sono accadute nel
passato, allora vi è speranza anche nel futuro).
-Storia ARCHEOLOGICA (Storia considerata con amore ed ammirazione)
-Storia CRITICA (Uomo “rompe” con la storia; egli esamina criticamente
gli avvenimenti passati e ne tralascia alcuni;
Storia vista come “fardello dell’uomo”, che può
schiacciarlo)
- Nietzsche non condanna la storia, ma la vorrebbe subordinata alla vita e
funzionale alle sue esigenze: per questo motivo egli predilige la storia CRITICA.
L’ETERNO RITORNO
- Nell’ottica nietzschiana, un uomo può diventare Superuomo solo abbandonando la
visione lineare del tempo.
Nell’antichità il tempo era visto come ciclico (nei “culti Misterici” per esempio si
pensava che le divinità morissero al termine di ogni stagione per poi rinascere
l’anno dopo), mentre con l’avvento del Cristianesimo venne introdotta una visione
lineare del tempo ( Creazione – Vita eterna \ Nascita – Morte – Resurrezione ).
- Questa visione si ricollega a quella Edipica, elaborata in periodo a noi
contemporaneo, secondo la quale il presente non viene vissuto pienamente,
perché il senso della vita viene collocato nel futuro, vivendo con l’unico scopo di
conseguire la “Vita eterna” dopo la morte, e non di “godersi” il presente.
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- Nietzsche, in conclusione, vuole che l’uomo viva la sua esistenza terrena,
pensando che ogni cosa che fa possa ripetersi all’infinito (L’ETERNO RITORNO), e
che quindi viva il presente con pienezza.
- Credere nell’Eterno Ritorno significa ritenere che il senso dell’essere non stia fuori
dell’Essere, ma nell’Essere stesso, cioè nel Dionisiaco delle cose; inoltre significa
disporsi a vivere ogni attimo della vita come coincidenza di Essere e di Senso,
realizzando la “Felicità del circolo”.
- Il prospettivismo nietzschiano indica proprio come mettersi nella prospettiva di
vivere il presente senza rimandare nel futuro il senso della vita (attribuire perciò
un significato IMMANENTE a ogni cosa, e NON uno TRASCENDENTE)
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SCIENZE DELLA TERRA
La determinazione dei tempi geologici è difficoltosa per l’uomo; essi sono
eccessivamente estesi se rapportati alla durata della vita umana.
La Geologia si occupa della ricostruzione storica dell’evoluzione della Terra :
solo se la successione dei fenomeni è ripetibile e regolare è allora possibile
fare ricostruzioni e formulare previsioni.
La Geologia diventa quindi una scienza “storica” solo quando:
si accetta l’esistenza di un passato lunghissimo nella storia della Terra;
vengono formulati i principi dell’ Uniformismo (lenta gradualità
dell’Evoluzione) e poi dell’ Attualismo( il ripetersi in tempi
contemporanei di eventi passati) superando la concezione
Catastrofista di Cuvier (rifiuto della ripetibilità e della progressione
lineare degli eventi);
Oggi la visione più generale accettata è quella delle Teorie Mobiliste ( lineare
concatenazione di eventi che si ripetono in modo progressivo: la Deriva dei
continenti, la Teoria di Hess e la Tettonica delle Placche.)
Scoperta la radioattività e i meccanismi che la regolano, furono datate le
rocce del Pianeta, scoprendo che i materiali più antichi presenti sulla Terra
risalivano a 3.500.000.000 di anni fa
La datazione di rocce lunari e meteoritiche portò l’età della Terra ad almeno
4,5 o 5 miliardi di anni fa, in accordo con l’ipotesi attuale sull’origine della
Terra (che riprende e precisa quella della Nebulosa di Kant e Laplace: il
Pianeta si è formato assieme al Sistema Solare).
E’ possibile verificare l’esistenza del moto di rotazione della
Terra con alcuni esperimenti di Fisica eseguiti sulla Terra
stessa; si mettono in evidenza fenomeni in apparenza
strani, ma in realtà spiegabili come moti relativi, risultato
del combinarsi del moto in oggetto con, appunto, il moto di
rotazione della Terra.
Uno di questi si basa sull’osservazione della caduta libera dei
corpi: un grave che viene lasciato cadere da un punto
elevato sulla superficie terrestre devia dalla verticale del
punto di partenza e giunge al suolo spostato verso Est.
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Questa esperienza, già prevista da Galileo e Newton, fu verificata da Guglielmini nel
1791 sulla Torre degli Asinelli di Bologna. Egli osservò che un grave , lasciato cadere
dalla sommità della torre ( circa 100 m), atterrava a terra spostato ad Est di 17 mm
rispetto alla verticale del punto di partenza.
Il moto che apparentemente compie il grave, è in realtà un moto relativo: il punto
della superficie terrestre lungo la verticale si sposta verso Est nel moto di rotazione
con una data velocità lineare
E.L.Palmieri M.Parotto - Il globo terrestre e la sua evoluzione Zanichelli
La sommità della torre, e con essa il grave fino a quando è vincolato alla mano, si
muovono nella stessa rotazione con una velocità lineare maggiore.
Quando il grave viene liberato, mantiene per inerzia la componente rotatoria del
suo moto che aveva al punto di partenza, che è maggiore i quella dei punti che
man mano incontra; quando arriva a Terra è “in anticipo” rispetto al punto della
verticale che era sotto di lui all’inizio.
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Un aereo o una nave che si muovono, mantengono per inerzia la componente
rotatoria del loro moto che avevano al momento della partenza sulla Terra.
Se si spostano a latitudini diverse, incontrano punti che hanno una velocità
lineare maggiore di loro (se vanno verso l’equatore), o minore di loro (se vanno
verso i poli).
Finiscono così per essere in anticipo o in ritardo (rispetto alla rotazione terrestre,
che avviene da ovest a est), e quindi subiscono una DEVIAZIONE APPARENTE.
Esiste una legge che generalizza il risultato che ci possiamo aspettare:
LA LEGGE DI FERREL
Un corpo qualsiasi che si muova sulla Terra nella direzione dei meridiani viene
deviato dalla sua direzione iniziale, e si sposta:
- verso DESTRA rispetto al suo moto, se si trova nell’Emisfero Boreale
- verso SINISTRA rispetto al suo moto se si trova nell’Emisfero Australe
La forza di Coriolis è quindi una forza inerziale che genera un moto apparente.
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Jean Bernard Foucault nel 1951 sospese alla cupola del Pantheon di Parigi un
pendolo.Il pendolo era una sfera in bronzo di 30 kg; Il filo che lo sosteneva
misurava 68 m.
Alla sfera era fissata un’asticina, la quale sfiorava un disco sul pavimento, cosparso
di sabbia.
Osservando i segni che la sfera lasciava sulla sabbia, si osservò che il piano delle
oscillazioni pendolari girava in senso orario per chi lo guardasse dall’alto.
Le leggi della Fisica sostengono che il piano di oscillazione di un pendolo rimane
fisso nello spazio, se su di esso agisce solo la forza di gravità.
Osservando il pendolo, apparentemente sembra che esso ruoti in senso orario. In
realtà è la Terra che ruota nel senso contrario.
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FISICA
I SISTEMI DI RIFERIMENTO INERZIALI
- Un sistema di riferimento in cui vale il primo principio
della dinamica si chiama sistema di riferimento inerziale.
- Esso deve aver origine nel centro del sole e i tre assi che
puntano verso tre stelle molto lontane (stelle fisse).
- Un sistema che si muove di moto accelerato rispetto al
sistema del Sole non è inerziale. 12
Galileo descrisse il seguente
esperimento:
In una nave ferma, l’acqua che
scende goccia a goccia da un
secchiello entra nel collo di una
bottiglia, e si supera la stessa
distanza saltando a piedi pari con
la stessa forza, che sia verso prua
o verso poppa.
Quando la nave è in moto ( a velocità costante e senza scosse), gli stessi fenomeni
avvengono alla stessa maniera: saltare verso prua non è più faticoso che farlo verso
poppa, e le gocce d’acqua non “rimangono indietro” in modo da non c’entrare più
l’apertura della bottiglia.
- Questa scoperta di Galileo venne espressa come principio di relatività galileiana:
Le leggi della meccanica sono le stesse in tutti i sistemi di riferimento
inerziali, qualunque sia la velocità(costante) con cui essi si muovono gli uni
rispetto agli altri. - Di conseguenza nessun
esperimento di meccanica
compiuto al chiuso può permetterci
di capire se si è fermi in un sistema
di riferimento ( la Terra), oppure
se, rispetto al questo sistema di
riferimento si è in movimento a
velocità costante.
LE TRASFORMAZIONI DI GALILEO
- Un oggetto posto in un treno in movimento si può considerare fermo se si pone
come sistema di riferimento il treno stesso;
- Analogamente l’oggetto si può considerare in movimento se si pone come
sistema di riferimento la Terra. 13
E’ possibile trovare le leggi che descrivono quantitativamente un moto in un
determinato sistema di riferimento inerziale S, se si conoscono le caratteristiche dello
stesso moto in un altro sistema di riferimento inerziale S’.
Sia t l’istante di tempo misurato in S, e sia t’ quello misurato in S’ ( t=t’, siccome i
cronometri partono nello stesso istante).
La distanza tra l’origine O e O’ è data dal vettore Vt
Così conoscendo le grandezze misurate in S’ è possibile calcolare le corrispondenti in S
attraverso le seguenti relazioni:
Queste formule sono dette Trasformazioni di Galileo
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INGLESE
Clarissa and Septimius” from Mrs. Dalloway
o Presence of “flow of thoughts” into a “frozen\expanded time”: a single
event can take many pages of narration.
Influence of H. Bergson:
o He shows a new concept of time: it isn’t “time of the clock”(external
time), but it’s a fictitious “time of the mind”: an Internal time.
o This fictitious time it’s the same used in poems or writings, where we can