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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: Il riscatto dell' esistenza
Autore: Daniela Di risio
Descrizione: il tema scelto é: il riscatto dell'esistenza.la mia intezione era quella di dimostrare come anche negli autori in cui domnina questo pessimismo di fondo,la vita continua ad offrire un varco, una speranza.
Materie trattate: storia,italiano,filosofia,latino,francese,inglese
Area: umanistica
Sommario: Contesto storico L'Europa negli anni tra il '20 ed il '30 è ricca di fermenti e di realizzazioni. La guerra ed il dopoguerra hanno ormai messo in luce la crisi liberal-borghese, i cui valori non offrono più credibilità . Questo modello, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, aveva consentito l'allargamento della cittadinanza a classi e gruppi sociali prima di allora esclusi dalla partecipazione alla vita politica, estendendosi in gran parte dei Paesi Europei. Eventi come il trauma della guerra, le conseguenze della crisi economica, la disoccupazione, la paura suscitata dalla rivoluzione russa, la fragilità stessa di molti nuovi stati, portarono alla formazione di un nuovo tipo di regime: il regime autoritario di massa. Alla vigilia della seconda guerra mondiale, i sistemi democratici e parlamentari erano diventati ormai un'eccezione ed in nazioni come la Germania e l'Italia, si stava affermando sempre di più questo tipo di regime; il Fascismo italiano e il Nazismo tedesco ne rappresentarono le più grandi teorizzazioni. In Germania, lo sciopero generale del 1918, l'inflazione, l'occupazione delle miniere della Rhur da parte dei francesi, alimentarono l'estremismo politico e il risentimento nei confronti delle istituzioni democratiche, le quali sembrarono incapaci di far fronte alla situazione. In Italia, la vecchia classe liberale, mette allo scoperto la sua vocazione autoritaria e pensa ad un uso strumentale del fascismo in funzione antisocialista: sarà lo stesso liberale Giolitti, nel 1921, a favorire (se pur indirettamente) l'avvento del regime fascista. Da questo momento in poi, la predicazione di Gobetti per una rivoluzione liberale, cade nel vuoto. Lo stesso Mussolini, con la creazione dell'Accademia d'Italia e le scuole di mistica fascista, cerca di legare al regime anche la cultura. Riviste come Solaria, scelgono una forma d'arte che non si compromette con la linea guida del governo, ma lo ignora; da ciò la scelta del vagheggiamento memoriale, la trasfigurazione del dato reale in una dimensione arcana e simbolica, il rifugio nel proprio io, la solitudine esistenziale, la ricerca di una parola essenziale e di rapporti analogici (sulla scia dei simbolisti francesi), che diventeranno le caratteristiche della "poesia nuova" di Montale.
studiate ( ovvero francese ed inglese) sono state inserite nella parte finale,
proprio per non interrompere la trattazione in italiano.
Spero che tale tesina possa ottenere un adeguato riconoscimento e che possa
essere di esempio per le generazioni future che si troveranno in prenda al
panico dell’ESAME DI MATURITA’!!! Daniela Di Risio
Contesto storico
L’Europa negli anni tra il ’20 ed il ’30 è ricca di fermenti e di
realizzazioni. La guerra ed il dopoguerra hanno ormai messo in luce la crisi
liberal-borghese, i cui valori non offrono più credibilità. Questo modello, a
partire dalla seconda metà dell’Ottocento, aveva consentito l’allargamento
della cittadinanza a classi e gruppi sociali prima di allora esclusi dalla
partecipazione alla vita politica, estendendosi in gran parte dei Paesi Europei.
Eventi come il trauma della guerra, le conseguenze della crisi economica,
la disoccupazione, la paura suscitata dalla rivoluzione russa, la fragilità stessa
il
di molti nuovi stati, portarono alla formazione di un nuovo tipo di regime:
regime autoritario di massa.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale, i sistemi democratici e
parlamentari erano diventati ormai un’eccezione ed in nazioni come la Germania e
il Fascismo
l’Italia, si stava affermando sempre di più questo tipo di regime;
italiano e il Nazismo tedesco ne rappresentarono le più grandi teorizzazioni.
In Germania, lo sciopero generale del 1918, l’inflazione, l’occupazione delle
Rhur
miniere della da parte dei francesi, alimentarono l’estremismo politico e
il risentimento nei confronti delle istituzioni democratiche , le quali sembrarono
incapaci di far fronte alla situazione.
In Italia, la vecchia classe liberale, mette allo scoperto la sua vocazione
autoritaria e pensa ad un uso strumentale del fascismo in funzione
antisocialista: sarà lo stesso liberale Giolitti, nel 1921, a favorire (se pur
l’avvento del regime fascista.
indirettamente) Da questo momento in poi, la
predicazione di Gobetti per una rivoluzione liberale, cade nel vuoto. Lo stesso
Accademia d’Italia scuole di mistica
Mussolini, con la creazione dell’ e le
fascista, cultura.
cerca di legare al regime anche la
Solaria
Riviste come , scelgono una forma d’arte che non si compromette
con la linea guida del governo, ma lo ignora; da ciò la scelta del
memoriale
vagheggiamento , la trasfigurazione del dato reale in una dimensione
proprio io la solitudine esistenziale, la
arcana e simbolica, il rifugio nel ,
ricerca di una parola essenziale e di rapporti analogici (sulla scia dei
simbolisti francesi), che diventeranno le caratteristiche della “poesia nuova” di
Montale . Uomo riservato, lontano da ogni appariscenza, trova se stesso nella
petraia del paesaggio ligure, colto nel suo dimesso squallore, nella sua aridità.
Il linguaggio realtà paesistica
e la , infatti, sono mezzi per estrinsecare
mondo interiore
un , una concezione di vita i cui elementi essenziali sono: una
cupa angoscia esistenziale, un fermo rifiuto di ogni facile consolazione, la
consapevolezza del male di vivere nella realtà quotidiana, la coscienza dello
scacco , della sconfitta dell’uomo, prigioniero di determinazioni di cui gli sfugge
poesia,
il senso. La non può indicare la strada per uscire da questa situazione
(non domandarci la formula che mondi possa aprirti - può solo offrire qualche
storta sillaba e secca come un ramo) . positività
Ma questo disagio profondo, non esclude l’esistenza della
(Montale spesso parla di negatività dialettica e pessimismo attivo); questo è
visibile tutte le volte che il poeta parla dell’angoscioso tentativo di trovare un
varco/una maglia rotta nella rete che ci stringe .
Tale aspirazione ,volta allo scacco, è evidente sin dalla prima sezione di
“Ossi di Seppia” Movimenti I Limoni”
, , nel componimento “ , che sottolinea la
una misteriosa forza liberatrice e salvifica,
ricerca da parte dello scrittore di
nascosta dietro l’apparenza della realtà.
Nel componimento Montale parla di un silenzio metafisico nel quale le
cose lasciano le difese cui la vita sembra costringerle con la sua confusione ed
il suo tumulto e nell’errore della loro disorganica costruzione si rivelano. Il
tedio invernale rende amare l’anima, tuttavia la conclusione ripropone la
possibilità del miracolo, legato all’improvvisa scoperta dei limoni, oltre il
portone di qualche cortile cittadino.
Mediterraneo, mito del mare
Nella sezione viene celebrato il , quale
emblema di una natura capace di rigenerazione e di rinascita. Il mare
rappresenta ciò che il poeta pur volendo non è riuscito a realizzare.
L’accettazione dello scacco, presuppone una battaglia, presente anche
Riviere.
nell’ultima lirica della raccolta L’esperienza del fanciullo,
protagonista del testo, sembra condurre per un attimo l’io poetico fuori dalla
La morte
prigionia del reale. , anziché una chiusura, rappresenta il principio di
una molteplicità di esperienze, di sogni e di volti che affollano la scena, segna
rifiorire.
per l’io poetico l’inizio di un’altra storia, rappresenta il suo
Occasioni,
Nella seconda raccolta del ’39, la figura di Clizia, diventa
apparizione angelica, al di sopra dei conflitti e delle debolezze umane, simbolo di
un ideale che forse non può essere raggiunto nella vita, ma che sembra l’unico
che possa dare alla vita stessa un senso; rappresenta la salvezza ma non può
esserne tramite, perché appare di lontano o nel sembiante della fuga, in
un’assenza fisica ormai irrimediabile. Diverso nelle Occasioni anche il ruolo
della poesia, che si prefigge di svelare l’inconoscibile, capace di riscattare il
grigiore ed il fondamentale non senso della realtà storica. Particolarmente
evidente è il contrasto tra non poesia (cioè le circostanze che preparano la
rivelazione) e la poesia (cioè la rivelazione stessa). Il nucleo ispiratore
tende a coincidere con la non poesia, con lo sforzo di rintracciare sul filo della
passato perduto
memoria, un .
Quest’ultimo tema, trova riscontro anche nella letteratura francese di
Proust( vedi sezione sottostante). La sensibilità nei confronti della sofferenza
e dei limiti invalicabili dell’esistenza, sono presenti anche nel filosofo
Sartre.
esistenzialista Tuttavia, anche nelle sue opere, è presente un
teoria dell’impegno e dell’azione
riscatto dell’uomo che approderà alla .
La strada che Sartre imboccherà dopo l’esperienza della resistenza
Nausea
francese, lo porterà a risolvere il problema posto nella . Il circolo
Roquentin
chiuso del sentirsi esistere di (protagonista della Nausea), si
spezza se l’uomo opera delle scelte ed assume delle responsabilità; è questo
legittimare la propria esistenza, di riscattarla dalla morsa del
l’unico modo di
gratuito e del di troppo . Per il credente, l’esistenza si giustifica con il
ricorso a Dio, ma per Sartre l’unica giustificazione e l’unica possibilità di dare
mani dell’uomo e della sua az silenzio
senso all’esistenza è nelle ione; anche il
implica responsabilità (tacere non è essere muti, è rifiutare di parlare, dunque
“a priori” “ente”
parlare ancora). L’uomo non è un , non è un , ma sarà ciò
che si sarà fatto: si configura nel suo scegliere, nel suo giornaliero
impegnarsi, nell’assunzione di responsabilità, con la quale realizza la propria
esistenza. Umanesimo
La filosofia di Sartre si risolve in un , cioè nella
valorizzazione dell’uomo e nell’attribuire all’uomo stesso, ogni potere di
riscatto. Seneca
Anche in , uno dei più grandi autori della letteratura latina, il
L’Euthimìa
principio di salvezza del sapiente, (cioè la tranquillità interiore,
necessaria al raggiungimento della felicità), può essere attinta soltanto nella
propria coscienza.
Seneca, infatti, crede nella fede dell’uomo, nella sua ragione, che
trionfa sugli istinti.
L’uomo diventa così padrone del proprio destino ed esclude la necessità
della grazia divina. “Consolatio ad Marciam”
L’autore, tuttavia, nella , nella quale consola
Marcia per la morte del figlio Metilio, non esclude una speranza di tipo
religioso ed immagina che alle anime grandi, dopo il distacco del corpo, sia
riservata una sopravvivenza di tipo celeste.
Contro l’ansia, l’irrequietezza, la noia, giovano non tanto la
partecipazione alla vita sociale e politica, che talvolta può apparire rischiosa e
L’otium del saggio
non sempre possibile, ma piuttosto che, attraverso la
filosofia, concepita come scienza del vivere, prepara l’io contro le prove
dolorose, attingendo così ad una condizione di salvezza.
Proust est reconnu comme le précurseur du roman moderne, celui qui a trouvé
le chemin pour explorer les sentiments dans leur profondeur à travers l’art
et la littérature qui lui a permis d’accedéder à la vrai vie. En effet, la
littérature fixe le passé sinon voué à la destruction.
A’ la Recherche du temps perdu
Proust a écrit une seule grande oeuvre, que
retrace l’itinéraire d’une conscience à la recherche de son identité .Pour
retrouver son identité on doit se tourné vers le passé pour essayer de
comprendre ce qu’il a été. Or le Temps abolit tout en particulier le “moi”.Les
plus grandes douleurs comme les plus grands bonheurs qui semblent
inoubliables au moment où on les vit se diluent dès que la cause qui les a
les intermittences du coeur
provoqués s’évanouit. C’est ce que Proust appelle .
Pour retrouver dans leur verité les émotions d’autrofois, il faut le secours
mémoire involontaire
de la ( à chaque sensation présente sont liés des
souvenirs).Proust explique cette théorie du souvenir dans le célèbre passage
de la petite madeleine.
Beckett went on writing for the theatre for over twenty years introducing
Theatre of the Absurd.
what is know today as the
By far Beckett’s most famous play it was written in French and then
Waiting
translated into English. It contains Beckett’s most relevant themes.