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Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: Il kite wind generator
Autore: Marco Tiani
Descrizione: Energia, dal greco energheia (azione efficace), è il termine che dall'inizio del seicento viene usato nell'accezione moderna di energia fisica. Fino a che gli esseri umani non impararono come accendere un fuoco, lo sfruttamento dell'energia solare rappresentava la fonte più immediata di luce e calore. Per molti secoli qualsiasi tipo di lavoro poteva essere svolto solo per mezzo della forza muscolare umana o animale. Fin dall'inizio della sua storia l'uomo ha costruito impianti di sollevamento e congegni che permettessero di compiere sforzi con minor fatica; l'acqua ed il vento furono tra le prime fonti di energia sfruttate dall'uomo attraverso l'impiego dei mulini. Nel 1712, con l' invenzione della macchina a vapore, inizia l'era industriale. Inizialmente l'energia era prodotta nelle vicinanze del luogo in cui veniva consumata, ma ben presto, per poter soddisfare le nuove esigenze energetiche legate all'industrializzazione, sorsero delle centrali per la distribuzione del gas e dell'elettricità . I vantaggi di queste nuove forme di energia consistevano sia nella possibilità di trasporto su grandi distanze senza grosse perdite energetiche tramite reti di distribuzione, sia nella varietà del loro impiego. Con il progredire dell'industrializzazione, divenne necessario scoprire nuove fonti di energia . Nel XX secolo inizia la cosiddetta "Era delle reti"; il rifornimento energetico avviene tramite sistemi di trasporto collegati tra loro come oleodotti o linee elettriche: il luogo di produzione e il luogo di consumo dell'energia possono anche essere molto distanti l'uno dall'altro. Per queste ragioni accanto alle tradizionali risorse energetiche (carbone, legno), se ne aggiunsero delle nuove come il metano, il petrolio e l'uranio. Inoltre la corrente elettrica acquistò maggior importanza (sia come forma di energia secondaria che finale). Con l'impiego dell'energia nucleare si pensò di aver finalmente trovato una soluzione al problema energetico; ma le scorie nucleari e la radioattività crearono ben presto nuovi problemi. La crisi petrolifera del 1974 rese consapevoli dell'esauribilità delle scorte petrolifere dando un decisivo impulso alla ricerca di fonti energetiche alternative rinnovabili.
Materie trattate: elettrotecnica, inglese
Area: tecnologica
Sommario: L'energia rinnovabile; l'energia eolica; il kite wind generator; elettrotecnica; english version
I.T.I.S. “A. ARTOM” – Asti - Esame di maturità 2007/2008 – Il Kite Wind Generator
L’ENERGIA EOLICA
L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento.
L’uomo ha impiegato la sua forza sin dall’antichità, per navigare e per muovere le pale dei
mulini utilizzati per
macinare cereali,
per spremere olive
o per pompare
acqua.
Solo da pochi
decenni l’energia
eolica viene
impiegata per
produrre elettricità.
I moderni mulini a
vento sono chiamati
aerogeneratori, il
loro principio di
funzionamento è lo
stesso dei mulini a
vento, ma nel caso
degli aerogeneratori il movimento di rotazione delle pale viene trasmesso ad un
generatore che produce elettricità.
Durante la crisi energetica degli anni ’70, in California, si realizzo la prima “wind farm” con
oltre 200 aerogeneratori.
In Italia le prime macchine eoliche sono state installate nel 1990, ma solo dal 1996 si
è avuto un significativo numero di impianti collegati alla rete di distribuzione elettrica.
Il primo prototipo di aerogeneratore fu installato nel 1989 ad Alta Nurra in Sardegna;
a distanza di oltre 10 anni esistono delle vere centrali eoliche, alcune delle quali sono
costituite da più di 50 aerogeneratori di media taglia (600 kW l’uno). 7
I.T.I.S. “A. ARTOM” – Asti - Esame di maturità 2007/2008 – Il Kite Wind Generator 8
I.T.I.S. “A. ARTOM” – Asti - Esame di maturità 2007/2008 – Il Kite Wind Generator
AEROGENERATORI
L’aerogeneratore è un sistema utilizzato per trasformare l’energia del vento in energia
meccanica di rotazione la quale viene ulteriormente trasformata in energia elettrica
mediante l’impiego di macchine elettriche. In base alla posizione del rotore vengono
classificati in due categorie:
Macchine ad asse verticale in cui l’asse
• del rotore è posto perpendicolare alla
direzione del vento.
Macchine ad asse orizzontale in cui
• l’asse del rotore è posto parallelo alla
direzione del vento.
Gli aerogeneratori ad asse verticale hanno il
vantaggio di non doversi orientale secondo la
direzione del vento, ma sono meno utilizzati
anche perché la loro efficienza è fino al 30%
inferiore rispetto a quelli ad asse orizzontale
Quelli ad asse orizzontale rappresentano la quasi
totalità degli aerogeneratori installati nel mondo e
sono composti dai seguenti elementi: 1 rotore, 2 sistema frenante, 3
Rotore: il rotore più utilizzato è il tripala; sono moltiplicatore di giri, 4 generatore, 5
utilizzati anche rotori a monopala e bipala i quali sistema di controllo, 6 navicella, 7
permettono di sfruttare venti più veloci, essi sono torre fondamenta
meno costosi ma vibrano di più; in presenza di
venti molto deboli si utilizzano rotori multi pala o circopala.
Sistema frenante: interviene per regolare il numero di giri del mozzo e per arrestare il
rotore,
Moltiplicatore di giri: serve per aumentare il numero di giri del rotore.
Generatore: viene utilizzato per trasformare l’energia meccanica in energia elettrica, i tipi
di generatore utilizzati sono: la dinamo, il generatore sincrono o asincrono.
Sistema di controllo: è formato da un insieme di sensori che gestisco il funzionamento
dell’aerogeneratore interagendo con il sistema frenante in caso di mal funzionamento.
Navicella: contiene i componenti sopra citati ad eccezione del mozzo, essa è posizionata
sopra la torre o traliccio; tramite un meccanismo meccanico è possibile farla ruotare
permettendo cosi un allineamento il più continuo possibile tra l’asse del rotore e la
direzione del vento.
Le wind-farm
Più aerogeneratori collegati insieme formano una wind-farm (fattoria del vento), che è una
vera e propria centrale elettrica.
Nelle wind-farm la distanza tra gli aerogeneratori non è casuale, ma viene calcolata per
evitare interferenze reciproche che potrebbero causare cadute di potenza. 9
I.T.I.S. “A. ARTOM” – Asti - Esame di maturità 2007/2008 – Il Kite Wind Generator
Gli impianti offshore
Sono le wind-farm costruite in mare. Rappresentano un’utile soluzione per quei paesi
densamente popolati e con forte impegno del territorio che si trovano vicino al mare. 10
I.T.I.S. “A. ARTOM” – Asti - Esame di maturità 2007/2008 – Il Kite Wind Generator
IL KITE WIND GENERATOR
Il kite wind generator è un nuovo sistema di produzione d’energia il quale sfrutta il vento
ad alta quota, questo nuovo sistema permette di catturare maggiore quantità di vento,
l’area che va ad intercettare non e limitata dalle dimensioni delle pale come avviene con i
tradizionali aerogeneratori ma è notevolmente più ampia.
Il vento viene catturandolo tramite batterie di profili alari (kites) pilotati automaticamente
che azionano un dispositivo di conversione energetica posto al suolo.
Il progetto è ancora in fase di sviluppo ma i risultati ottenuti dal primo prototipo (mobilgen)
evidenziano la fattibilità del progetto.
MOBILGEN Il mobilgen è il prototipo di kite wind
generator, costruito nel 2006, attualmente
funzionante con una potenza di 40 kW di
picco, esso è composto da un profilo alare di
potenza connesso a una piattaforma base
mediante due funi.
In corrispondenza di tale
piattaforma, ciascuna fune è avvolta
su un verricello che aziona,
attraverso un riduttore, un
generatore che funge anche da
motore. In corrispondenza di ciascun
verricello vi è un modulo di guida
che obbliga la fune ad un
avvolgimento ordinato sul verricello
e una serie di bozzelli che guidano
4
3F
la fune verso il profilo alare.
Il kite è manovrato srotolando e
riavvolgendo le funi sui verricelli.
La base del dispositivo è composta
dunque dalla piattaforma su cui sono montati i verricelli, i generatori/motori e un sistema di
controllo intelligente che provvede a manovrare il kite.
Bozzello: nome generico delle carrucole in Uso nella marina.
4 11
I.T.I.S. “A. ARTOM” – Asti - Esame di maturità 2007/2008 – Il Kite Wind Generator
Principio di funzionamento
Il processo di conversione energetica messo in atto dal MobileGen è una procedura
intermittente che può essere scomposta in tre fasi.
Durante la prima fase il vento solleva il kite
mettendo in tensione le funi di connessione
alla piattaforma base. Questa trazione è
convertita in rotazione a livello dei verricelli e
trasmessa per mezzo del riduttore al
generatore ove, vincendo la coppia di forze
da esso opposta, avviene la produzione di
energia elettrica. Il percorso di volo del profilo
alare durante questa fase è tale per cui sia
massima l’energia meccanica che è possibile
sottrarre al vento. In particolare, il sistema di
controllo intelligente manovra il kite in modo
da sfruttare la lift force, ossia la componente
della forza perpendicolare alla velocità del
vento. In tal modo il profilo ascende
continuando a spazzolare la superficie del
fronte vento.
La seconda fase del processo consiste nella
manovra automatica del kite in modo da
raggiungere una posizione di quasi stallo in
corrispondenza della quale la spinta eolica è
scarsa.
Durante la terza fase del processo avviene il
riavvolgimento delle funi sui verricelli per mezzo dei generatori che fungono anche da
motori. Le funi sono riavvolte con un minimo consumo energetico circa il 10% di quella
prodotta, terminato il recupero delle funi, il kite è posizionato in modo da tornare in una
condizione di massima trazione. A questo punto, il ciclo si ripete.
Sensori
Il SeTAC (TRIAXIAL ACCELERATION COMPUTER) è un
sensore che permette di monitorare l’accelerazione triassiale,
esso elabora i dati al suo interno grazie a un microprocesso e
fornisce in uscita una serie di segnali, i quali in modalità
wireless, vengono inviati al sistema di controllo a terra.
Il sistema integra queste informazioni con i dati provenienti
dalla sensoristica di terra (ad esempio il valore del carico delle
funi determinato dalla lettura della coppia del motore) ed
effettua elaborazioni per manovrare automaticamente il kite
durante l’intero ciclo di funzionamento.
Manovra del kite
La manovra del profilo alare avviene regolando lo srotolamento e il riavvolgimento delle
funi sugli stessi verricelli tramite i quali si ha produzione di energia.
Le funi che connettono il kite alla piattaforma base sono dunque sia funi di potenza che
funi di manovra. 12
I.T.I.S. “A. ARTOM” – Asti - Esame di maturità 2007/2008 – Il Kite Wind Generator
La generazione di energia dipende esclusivamente dal senso di rotazione dei tamburi dei
verricelli:
si ha produzione di elettricità quando la rotazione dei tamburi è determinata dalle
• funi e aziona i generatori.
si ha consumo di energia quando la rotazione dei tamburi è determinata dai motori
• e consente il riavvolgimento delle funi.
La manovra del profilo alare dipende sia dal senso che dalla velocità di rotazione dei
tamburi dei verricelli.
Il kite è infatti manovrato modificando in modo opportuno l’angolo di attacco del vento.
Tale angolo dipende dalla posizione relativa del kite rispetto alla velocità del vento e
dunque dalla lunghezza di ciascuno dei due tratti di fune srotolata.
Se, ad esempio, per far assumere al profilo alare una determinata inclinazione bisogna
accorciare un tratto di fune srotolato rispetto all’altro, per ottenere tale risultato bisognerà
accelerare o rallentare la rotazione di un tamburo rispetto all’altro.
Senza dunque compromettere la generazione di energia o il recupero del kite, la manovra
del profilo alare avviene differenziando la velocità di rotazione dei due verricelli.
Sistema di controllo
Il sistema di controllo è il sistema mediante il quale il kite è manovrato esso acquisisce le
informazioni dai sensori per comandare il funzionamento dei generatori/motori e di
conseguenza le funi collegate al kite.
Eventi improvvisi
Il sistema di controllo deve riconoscere e far fronte con la massima tempestività a eventi
improvvisi quali colpi di vento e cadute di carico. In caso di colpi di vento, il sistema di
controllo interviene riducendo la tensione delle funi per evitare che il carico eccessivo
danneggi il dispositivo.
Ciò avviene azionando i verricelli in modo da consentire un rapido srotolamento delle funi.
Le diminuzioni improvvise di carico vanno evitate in quanto una scarsa tensione sulle funi
fa precipitare il kite senza possibilità di manovra.
In caso si verifichi una diminuzione di carico, il sistema di controllo intelligente interviene
accelerando la rotazione dei verricelli (nel caso in cui l’evento si verifichi durante il
riavvolgimento) oppure invertendone il senso di rotazione (se la caduta di carico ha luogo
durante lo srotolamento). In tal modo, il controllo del profilo alare è recuperato.
Le funi
Le funi sono costituite da una fibra capace di reggere trazioni di 30 ton/cm2 aventi un peso
specifico inferiore a quello dell’acqua e un diametro da 6 a 30 millimetri.
Sono rivestite da una calza in Teflon che garantisce la resistenza agli UV e li protegge da
5
4F
possibili abrasioni.
Nell'accezione più comune si intende come Teflon il polimero del tetrafluoroetilene, (PTFE) al quale vengono aggiunti
5
altri componenti per modificarne le proprietà e quindi aumentarne le possibilità applicative.
Il teflon è resistente alle alte temperature (fino a 200 °C e oltre) ed è usato per manufatti o per ricoprire superfici
sottoposte ad alte temperature alle quali si richiede una "antiaderenza" e una buona inerzia chimica. 13
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LA CENTRALE KITE WIND GENERATOR
La centrale è composta da più unità di manovra trainate dai profili alari lungo un percorso
circolare ad anello posto a livello del suolo.
Il moto dell'anello mobile ovvero del convoglio subisce la trazione verso l'alto da parte dei
kite quindi avrà le ruote sotto la rotaia fissa.
L'anello mobile trasmette il moto a dei generatori elettrici ancorati al suolo.
Per una equa distribuzione delle forze si possono usare più generatori elettrici a distanze
regolari che sfruttano il moto dell'anello dotato di cremagliera .
6
5F
La giostra viene messa in rotazione grazie al vento, che trascina in quota i profili alari
uscenti dai bracci stessi.