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INDICE
1. .2
INDICE PAG
2. .3
MAPPA CONCETTUALE PAG
3. .4
INTRODUZIONE PAG
FILOSOFIA PAG.5
4. S F P .5
IGMUND REUD AG
5. S P .5
UDDIVISIONE DELLA PSICHE AG
6. L P .6
A PSICANALISI AG
LETTERATURA ITALIANA PAG.7
7. I : “L Z ” P .7
TALO SVEVO A COSCIENZA DI ENO AG
LETTERATURA INGLESE PAG.9
8. J J : “U ” “S ” P .9
AMES OYCE LYSSES AND TREAM OF CONSCIOUNESS AG
9. P H O P .10
ARALLEL WITH OMERIC DYSSEY AG
STORIA DELL‟ARTE PAG.11
10. S P .11
URREALISMO AG
11. S D : “L ” P .12
ALVATOR ALÌ A PERSISTENZA DELLA MEMORIA AG
FISICA PAG.14
12. P .14
FLUSSO DEL CAMPO ELETTRICO AG
13. F P .15
LUSSO DEL CAMPO MAGNETICO AG
14. D
IFFERENZE ED ANALOGIE TRA IL CAMPO ELETTROSTATICO E IL CAMPO MAGNETICO
SCIENZE DELLA TERRA PAG.16
15. F C P .16
LUSSO DI ALORE AG
16. T T P .16
EMPERATURA INTERNA DELLA ERRA AG
17. B P .18
IBLIOGRAFIA AG
Bianco Andrea Pagina 2
MAPPA CONCETTUALE
Argomento:
IL FLUSSO
Dal punto di vista Dal punto di vista
letterario - filosofico e scientifico
artistico Fisica:
Scienze della Campi a confronto: flusso
Terra: del campo elettrico e
Il flusso di calore flusso del campo
magnetico
Filosofia:
Sigmund Freud e la psicanalisi Storia dell’arte:
Il Surrealismo e
Salvador Dalì
Italiano:
Italo Svevo e “La coscienza
di Zeno” Inglese:
Stream of consciousness
James Joyce and “Ulysses”
Bianco Andrea Pagina 3
INTRODUZIONE
Se si cerca la parola “flusso” sul dizionario, troveremo significati come: movimento scorrevole di un
flusso, movimento continuo di persone o cose in una stessa direzione, divenire e scorrimento del tempo.
Però, la stessa parola è stata utilizzata nel corso della storia in modi diversi, secondo il settore interessato:
letterario o scientifico.
Nel primo caso si può ricordare il “flusso di coscienza” o propriamente chiamato “stream of
consciousness”, applicato dallo scrittore inglese James Joyce nei suoi lavori.
Invece nel secondo caso si può parlare del vettore flusso in fisica e quindi analizzarlo in un campo
elettrico o in un campo magnetico (teorema di Gauss). Se si considera il nostro pianeta Terra, si può
analizzare il flusso termico terrestre e la temperatura interna.
Con questo mio lavoro cercherò d analizzare nel dettaglio i due aspetti seguenti:
Il successo e l‟influsso delle teorie di Freud nella letteratura italiana (Italo Svevo), nella
letteratura inglese (James Joyce) e nell‟arte (Salvator Dalì).
In fisica, il confronto fra il campo elettrostatico quello magnetico descrivendo il flusso di
entrambi i campi. Invece in scienze della Terra, il flusso termico terrestre e la temperatura
interna.
Bianco Andrea Pagina 4
FILOSOFIA
Sigmund Freud
Prima di Freud si riteneva valida universalmente l‟equazione PSICHE = COSCIENZA. Quindi la sfera
della psiche era identificata con quella della coscienza, che era capace di esercitare un dominio sugli
istinti e di fungere da motore delle azioni. Da Freud non sarà più possibile sostenere tale identificazione,
Freud, infatti, attua una vera e propria rivoluzione nello studio della personalità umana con notevoli
influenze sulla psicologia, sociologia, pedagogia, filosofia, sulla letteratura e sull‟arte. La rivoluzione
attuata dal medico e neurologo viennese consiste nell‟affermazione che l‟apparato psichico si presenta non
come un qualcosa di unico e compatto, ma come costituito da più parti distinte e aventi proprie e
specifiche funzioni e scoprirà, infatti, che la causa della psiconevrosi è da ricercarsi in un conflitto tra
forze psichiche inconsce, ossia operanti al di là della sfera di consapevolezza dell‟individuo, i cui sintomi
sono quindi psicogeni, cioè non derivano da disturbi ma da movimenti della psiche stessa. La scoperta
dell‟inconscio segna l‟atto di nascita della psicoanalisi.
Il dottore viennese si avvicina agli studi di fenomeni isterici grazie ad una borsa di studio, che lo porta a
lavorare a Parigi accanto ai dottori Charcot e Breuer. Essi utilizzavano il metodo dell‟ipnosi per curare
l‟isteria: il primo come metodo terapeutico, mentre il secondo come strumento per richiamare alla memoria
avvenimenti penosi dimenticati. Importante fu il caso di Anna O., isterica che soffriva anche d‟idrofobia
acuta: riuscì, tramite l‟ipnosi, a richiamare alla memoria un fatto dell‟infanzia e tramite esso riuscirono
a curarla. Inoltre Freud, arrivò a formulare la teoria secondo la quale le cause della psiconevrosi sono da
ricercarsi in un conflitto tra forze psichiche inconsce.
Suddivisione della psiche
Per spiegare i fenomeni psichici bisogna tenere conto della distinzione tra un livello conscio e un livello
inconscio e attribuire a quest‟ultimo un‟azione causale sul primo. Da ciò deriva che i moventi del
comportamento umano, hanno la loro sistemazione, più che nella coscienza, nelle profondità
dell‟inconscio (raffigurato dall‟immagine dell‟iceberg: la parte sommersa, la più grande è appunto
l‟inconscio; la parte che emerge, più piccola, è il conscio; le onde che toccano la superficie sono il
preconscio).
La psiche è dunque una realtà complessa che è divisa da Freud in un primo tempo in tre luoghi che
definiscono la prima topica (dal greco topoi, luoghi) descritta nel cap. 7° dell‟Interpretazione dei sogni.
Essi sono il conscio, il preconscio e l‟inconscio.
L‟inconscio è una forza attiva, dotata di proprie finalità e operante con una propria logica, diversa dalla
logica della vita cosciente (che è basata ad es. sul principio di causalità, di non contraddizione, sulle
sequenze temporali ordinate di passato, presente e futuro ecc.). Esso comprende la rimozione (è quel
meccanismo psichico che rimuove, cioè allontana dalla coscienza le nostre esperienze e i nostri pensieri,
soprattutto se sono spiacevoli; è dunque in pratica un meccanismo di difesa), e che possono tornare consci
solo con grande sforzo e con tecniche analitiche apposite. Allontanare dalla coscienza non vuol dire però
annullare del tutto il ricordo delle esperienze traumatiche, ed è qui che possono sorgere problemi; se vi è
stata un‟esperienza traumatica, essa può, infatti, prima o poi, “tornare a galla”, e in modi in parte
spiacevoli (ad es. nel caso dell‟isteria i sintomi somatici della malattia sono appunto ciò che è stato
rimosso).
Bianco Andrea Pagina 5
Il preconscio comprende l‟insieme dei ricordi, rappresentazioni, desideri, cioè dei fattori psichici che, pur
essendo momentaneamente inconsci, possono, in virtù di un piccolo sforzo, diventare consci.
Il conscio s‟identifica con la nostra coscienza o, meglio, con la nostra attività diurna. Quando mai,
infatti, siamo perfettamente consapevoli di tutto quello che facciamo e che vogliamo?
Nella seconda topica, Freud distingue tre “Istanze”: Es, Io e Super-Io.
L‟Es è la forza impersonale e caotica che costituisce la matrice originaria della nostra psiche. L‟Es non
riconosce “né il bene, né il male, né la moralità”, ma obbedisce solamente al principio del piacere (libido) e
ignora le leggi della logica.
Il Super-Io si chiama coscienza morale ed è l‟insieme delle proibizioni che sono state instillate all‟uomo
nei primi anni di vita.
L‟Io è la nostra personalità ed è l‟istanza che si trova a dover equilibrare, tramite opportuni compromessi,
le forze dell‟Io, del Super-Io e del mondo esterno. In un individuo normale, c‟è una soluzione pacifica tra
le diverse forza. Ciò non è sempre possibile: le esigenze dell‟Es potrebbero essere eccessive e il Super-Io
troppo debole o viceversa. Nel primo caso, il soggetto diventa un delinquente o il perverso, e nel secondo
caso l‟individuo presenta sintomi nevrotici. La psicanalisi
Com‟è possibile forzare la barriera costituita dalla rimozione, accedere all‟inconscio, ricostruendo il
passato rimosso e curare, ad es., una nevrosi? Secondo Freud la via di accesso è data dalla psicoanalisi.
Essa non usa l‟ipnosi ed è una cura con le parole, che analizza i sogni e usa il metodo delle libere
associazioni. Questo metodo consiste nel mettere il paziente in uno stato di rilassamento in modo che egli
possa abbandonarsi al corso dei propri pensieri che sono espressi ad alta voce. Il paziente è invitato a dire
tutto quello che gli passa per la testa, senza nessuno scrupolo e senza omettere nulla, neppure quello che
può sembrargli irrilevante, ridicolo o sgradevole. Lo scopo è appunto quello di eliminare il più possibile
quelle resistenze, quelle selezioni in parte volontarie dei propri pensieri che sono messe in atto dal
paziente.
Accade però che il fluire delle parole abbia a volte un blocco improvviso: è qui che si avverte che c‟è qualcosa
che non va, che è stato probabilmente rimosso, cioè tenuto lontano dalla coscienza per evitare le sofferenze
del ricordo. Compito dell‟analisi è ricostruire ciò che non va e scoprirne le cause per poi riequilibrare le
forze psichiche in conflitto. Con questo metodo, la persona non è più il destinatario passivo della terapia
ma diventa essa stessa colei che sì “cura”, chi vuole “guarire”. Freud evidenzia l‟importante ruolo rivestito
dalla relazione affettiva che s‟instaura tra l‟analizzato e l‟analista, ossia dal transfert (= trasferire
sull‟analista stati d‟animo ambivalenti di amore e di odio provati dal paziente). Grazie al transfert, il
“nevrotico” è indotto gradualmente ad abbandonare le sue resistenze, ossia tutto quello che nei suoi
discorsi e nei suoi atti gli impediva di accedere a quei conflitti psichici di cui non era conscio ma che
producevano la sua nevrosi. Ciò porterà sulla buona strada per la guarigione.
Un‟altra via d‟accesso all‟inconscio è l‟interpretazione dei sogni: non si tratta solo di un accostamento
casuale d‟immagini, ma di un‟attività connessa con la vita profonda dell‟individuo. Parzialmente libero
dalle proprie censure e dai propri condizionamenti, l‟individuo dormiente esprime nel sogno i propri
bisogni, desideri, e il loro appagamento. Ma li, esprime in modo tale da non essere facilmente
riconoscibili: occorre allora passare dal contenuto manifesto al contenuto latente, in modo tale da svelare
la vita profonda dell‟individuo.
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LETTERATURA ITALIANA
Italo Svevo: “La coscienza di Zeno”
La coscienza di Zeno,
Ne Svevo abbandona lo schema ottocentesco del romanzo raccontato da un
narratore estraneo alla vicenda e fa sì che la sola voce che il lettore immagini di ascoltare sia quella del
nuovo «inetto»: Zeno Cosini. Invitato a farlo dal proprio psicanalista, Zeno si cimenta nella stesura di
un diario, una sorta di confessione autobiografica a scopo terapeutico; quando decide di interrompere la
cura, il protagonista scatena l‟indignazione del dottor S., il quale, in una lettera che costituisce la
prefazione al romanzo, dichiara la volontà di pubblicare lo scritto di Zeno per vendicarsi della truffa
subita dallo stesso. La vita di Zeno è un‟incessante corsa verso quella che crede, essere la vera esistenza,
«la salute»: egli è convinto che ogni suo male derivi dalla malattia e che, se riuscirà a smettere di fumare,
tutto cambierà. I tentativi di astenersi dall‟accendere una sigaretta, oltre che vani, sono lo sforzo inutile
di raggiungere la posizione di buon marito, buon padre, ottimo uomo d‟affari, che il protagonista
inizialmente ritiene vincenti nella vita. Ad osservare le azioni di Zeno, da lui stesso narrate lungo le
pagine del monologo, ci si accorge di come loro siano, a tratti, guidate da quelli che si usano catalogare
come “atti mancati”. Due eventi, in particolare, non lasciano il lettore nella falsa credenza che Zeno
compia grossolani errori per distrazione o per caso: il matrimonio con Augusta e il funerale di Guido
Speier. Zeno avrebbe desiderato sposare Ada, la sorella più bella tra le figlie di Malfenti ma, rifiutato da
essa per la propria goffaggine, si rivolge ad Alberta, la sorella minore. Respinto per la seconda volta,
giunge a chiedere impulsivamente la mano di Augusta, la più brutta di tutte. Zeno, tuttavia, non ha