Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 19
Il doppio, dentro e fuori la mente Pag. 1 Il doppio, dentro e fuori la mente Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il doppio, dentro e fuori la mente Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il doppio, dentro e fuori la mente Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 19.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il doppio, dentro e fuori la mente Pag. 16
1 su 19
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: Il doppio, dentro e fuori la mente

Autore: Casarotto Silvia

Descrizione: un percorso volto a dimostrare come non esista l'unicità , in quanto uno stesso individuo è visto in modo diverso come se non fosse una persona sola, ma tanti nello stesso corpo. e anche la natura obbedisce a questa legge del doppio.

Materie trattate: Italiano, Inglese, Biologia, Matematica

Area: umanistica

Sommario: Italiano, Luigi Pirandello, Uno nessuno e centomila, le maschere: come un individuo possa in realtà  essere tante persone diverse all'interno dello stesso corpo. Inglese, Stevenson, The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde, un famoso caso di doppia personalità  nella letteratura inglese. Biologia, Clonazione, il doppio fisico e la crisi dell'unicità  dell'individuo Matematica, Frattali, legge dei frattali applicati alla natura.

Estratto del documento

Indice

Introduzione 3

• Luigi Pirandello e le maschere 4

• Maschere e forme

o Uno, nessuno e centomila

o

The strange case of Dr Jekyll and Mr. Hyde 7

• A case of double personality

o

Clonazione 9

• Il doppio di noi stessi

o Processo di clonazione

o

Frattali 14

• Frattali in natura

o

Fonti 19

• 2

Introduzione

Crediamo di essere individui unici ma di noi esistono molti doppi: siamo come le

sfaccettature di un diamante, ogni sua faccia separata dalla precedente, e siamo molte

persone racchiuse nello stesso corpo. Questa tesi era sostenuta anche negli scritti di

Pirandello, soprattutto nel romanzo dove a partire da un piccolo

Uno nessuno e centomila,

difetto, il protagonista comincia a riflettere sull’eventualità di non essere tanto unico in

quanto i suoi conoscenti lo vedevano ognuno in modo diverso come se esistessero tante

copie di lui con il medesimo volto, ma con caratteri diversi.

Si tratta di una divisione vera e propria, contrastante, all’interno della nostra psiche, così

come è evidente in accade come in una

The strange case of Dr Jekyll e Mr Hyde,

medaglia: la stessa ha sempre due facce diverse.

Il doppio può essere all’interno di uno stesso individuo, oppure può essere un duplicato

fisico, un clone, scientificamente parlando. Le possibilità della clonazione sono appunto di

creare un individuo geneticamente identico a quello di partenza. Per quanto riguarda

l’uomo si è posto un freno alla possibilità di sviluppo di tali esperimenti, in quanto scende

in campo la morale etica, tuttavia per quanto riguarda il settore zootecnico gli scienziati si

sono applicati in clonazione di animali che poi sarebbero diventati famosi, come la celebre

pecora Dolly, oppure la cavalla Prometea.

Anche scostandoci dall’individuo in sé e per sé possiamo notare, tramite l’applicazione dei

frattali, come anche nella natura si possa applicare questa legge del doppio: alcuni esempi

pratici possono essere la struttura di una foglia o anche il fiocco di neve, che possono

sembrarci unici invece non sono altro che infinite replicazioni di uno stesso piccolo singolo

che a noi ci appare come unico. 3

Luigi Pirandello e le maschere

Riconoscete anche voi ora, che un minuto fa voi eravate un altro?

(Pirandello)

Luigi Pirandello nasce in Sicilia ad Agrigento il 28 giugno del 1867. Fu influenzato da

diversi ambienti per quanto riguarda la sua formazione psicologica e culturale.

L’ambiente siciliano contribuisce a determinare la fisonomia psicologica, ma anche quella

sociale e politica dello scrittore. Pirandello è educato al patriottismo a livello famigliare, e al

culto dei valori risorgimentali, che non abbandonerà mai. È importante anche osservare

come la sua famiglia, nonostante la situazione economica e sociale fosse di una certa

agiatezza, tale situazione rimane comunque precaria e segnata dall’instabilità. Pirandello

mantiene sempre una distanza affettiva con il proprio padre, una distanza che compare

anche nei suoi romanzi, dove non viene accettato dal padre, per esempio, il senso degli

affari o la capacità di decidere o ancora la disinvoltura nel mondo della pratica quotidiana

proprie del figlio; questo aspetto è evidente nel romanzo così

Uno, nessuno e centomila

come anche ne Il fu Mattia Pascal.

A Roma fu studente di Lettere e questo ambiente lo mise in contatto con Capuana che

contribuì a far maturare in lui la vocazione letteraria; a seguito di un litigio con un docente

4

finì di laurearsi a Bonn dove venne a contatto con letture di autori (Goethe, Heine, forse

anche Schopenhauer e Nietzsche) che lo influenzarono in modo decisivo.

Successivamente, tornato in Italia, conobbe un periodo difficile, dovuto alla rovina

economica e alla malattia mentale della moglie.

Dopo il periodo della narrativa umoristica in cui scrive alcuni saggi

Il Fu Mattia Pascal,

raccolti poi nel libro e dopo quella che può essere definita la fase del teatro

L’umorismo

umoristico, giunge infine alla stagione del surrealismo con la pubblicazione del romanzo

che esprime una sorta di mistica fiducia nella natura, che

Uno, nessuno e Centomila,

segna un significativo rinnovamento. In effetti non vi è più la rassegnazione di una vita da

personaggio, bensì una vita vissuta da persona che si immedesima nei diversi aspetti

della natura, un messaggio quindi positivo.

È importante evidenziare il contrasto tra forma e vita che Pirandello teorizza: vi è un netto

contrasto tra la forma e la vita, così come vi è tra personaggio e persona; questi non sono

termini complementari, ma bensì profonde contraddizioni. L’uomo per vivere e relazionarsi

con gli altri ha bisogno di autoinganni, perciò organizza la propria vita intorno a questi

inganni, rafforzati da convinzioni, riti ed istituzioni, un confine entro cui svilupparsi: una

forma. Tuttavia tale stato è negativo in quanto blocca la spinta anarchica delle pulsioni

vitali, e quindi la tendenza a vivere momento per momento al di fuori di ogni scopo ideale

e di ogni legge civile: la forma paralizza la vita.

Succede allora che il soggetto, costretto a vivere nella forma, non sia più una persona

integra, coerente e compatta, fondata sulla corrispondenza armonica tra desideri e

realizzazione, passione e ragione, ma si riduce ad un personaggio, una maschera che

recita la parte che la società esige da lui e che egli stesso si impone attraverso i propri

ideali morali.

Tutti gli uomini sono maschere, questo è il concetto largamente discusso nel romanzo

Uno, nessuno e centomila:

Trama

Vitangelo Moscarda, dalla banale constatazione che il naso che egli vede in un certo

modo, è diverso da quello che sua moglie gli riconosce, inizia un viaggio all’interno e al di

fuori di sé. Vitangelo si rende conto che gli altri lo vedono in una maniera diversa da come

lui stesso crede di essere. Non esiste solo un Vitangelo Moscarda, ma ne esistono tanti

quanti sono gli esseri umani con i quali stabilisce anche una minima e fugace relazione.

Non esiste un autentico e oggettivo. Scoprire di non essere per gli altri quell’Uno che

io

crede di essere per sé accende in lui il desiderio di distruggere queste forme a lui estranee

per scoprire il vero sé. Tenta di distruggere le errate convinzioni della gente, a cominciare

da quelle della moglie. Ma Vitangelo non è nemmeno sicuro di conoscere come sia

realmente. Alla fine riuscirà nel suo intento distruggendo tutte le maschere a lui associate

e diventando Nessuno, identificandosi solo con le mutevoli forme e infiniti esseri della

natura.

Analisi

Il protagonista, in questo romanzo, comprende che esiste un doppio di se stesso, e che

quel clone si trova all’interno del suo stesso corpo, anzi è lui ad abitare quel corpo che non

riconosce allo specchio.

Comprende di essere una maschera, non una sola, ma centomila diverse quante sono le

persone che lo conoscono, infiniti duplicati di quel Moscarda che tutti vedono e conoscono

attraverso maschere ben definite, attraverso la copia del duplicato che conoscono.

Ma cosa accade quando Vitangelo Moscarda decide di far decadere ad una ad una le sue

maschere? La gente lo crede pazzo, perché convinta che possa esistere un solo Vitangelo

Moscarda, che ha quel viso e quel corpo e quel preciso comportamento. La gente intorno

5

a lui non prende in considerazione l’idea che quel viso e quel corpo possano essere

associati altri comportamenti diversi da quelli conosciuti.

L’individuo, Vitangelo, è unico e solo. Non viene ammesso in sostanza un doppio,

l’esistenza di qualcun altro con lo stesso aspetto ma con carattere completamente diverso.

Tuttavia Pirandello con una forte argomentazione, elaborata attraverso la narrazione in

prima persona da Vitangelo nel romanzo, dimostra che non è affatto così: l’individuo non è

uno, ma centomila, ed essendo tante persone diverse alla fine si riduce a non essere

nessuno.

Ma come porre fine a questo circolo vizioso di infinite maschere che si susseguano e si

frammentano moltiplicandosi ad ogni respiro?

Lentamente, riflettendo, si arriva a comprendere come il personaggio si guardi vivere,

condannato ad essere estraneo alla propria vita. Questo distacco , riflessivo, amaro,

pietoso e allo stesso tempo ironico, è il segno distintivo dell’umorismo.

L’umorismo differisce dalla comicità: la comicità deriva da un immediato avvertimento del

contrario e ciò scatena il riso; l’umorismo invece è il sentimento del contrario che nasce

dalla riflessione sulle ragioni per cui una persona o una situazione sono l’opposto di come

dovrebbero essere, al riso subentra il sentimento amaro della pietà.

Vitangelo Moscarda alla fine del romanzo scopre la sua vita nel rifiuto della forma e

nell’adesione dell’istinto naturale. Per liberarsi dalla forma infatti bisogna che tutte le

maschere decadano, e perciò è necessario diventare “nessuno”, dissolvendo tutte le

maschere che la società gli attribuisce. E l’unico modo per vivere al di fuori della forma è

abbandonare tutto e trovare una corrispondenza profonda nella natura, immedesimandosi

in ogni sua forma mutevole. 6

The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde

is a short novel written by Robert Louis

The strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde

Stevenson and first published in 1886. It is set in 19th century London and tells the story of

the respectable Dr Jekyll and his curious relationship with the violent and detestable Mr.

Hyde.

Plot

The story begins with the description of one of the main characters, Mr. Utterson, a well-

known London’s lawyer. One day Mr. Utterson and his cousin Mr. Enfield were taking their

afternoon walk. They entered a dark, narrow street and came upon a gloomy building with

only a door in it and no windows.

That sight reminded to the latter a terrible scene he witnessed no longer before. He was

going home at three o’clock in the morning when he suddenly saw two people: a little girl

who was running as fast as she could and a man who was walking quickly ahead of him.

Then a terrible thing happened: the man just stepped on the child who was fallen down.

Mr. Enfield saw it, ran after the man and caught him.

The family of the injured girl wanted money from him for not telling that story to everyone

and for not discredit him, so he accepted. The man took them to that building, went in by

that door and soon came back with a cheque, which was signed with a well-known name.

The stranger told them that his name was Hyde and Mr. Enfield didn’t trust him, but when

they went together to the bank for the money the signature was perfectly good.

When he ended the story, Mr. Utterson understood that there was a connection between

Mr. Hyde and Dr. Jekyll, his friend and client, because that building was in fact a wing of

his house, serving as laboratory.

Back home he reread Dr. Jekyll’s will, of which he took charge when it had been made,

and discovered that Mr. Hyde was his only heir, also in case of Dr. Jekyll’s “disappearance

or unexplained absence”. Mr. Utterson decided to investigate, so he went to Dr. Lanyon, a

friend of him, but he couldn’t give him any useful information.

A year later, another strange fact happened: an old respectable man, Sir Danvers Crew,

was found beaten to death in an alley near the river. Moreover, thanks to the testimony of

a servant girl who saw the murder from a window, Mr. Hyde was accused of having

committed that horrible crime. Mr. Utterson wanted to find out the truth and went together

with a police inspector to Mr. Hyde’s house, in Soho. There they found the other half of the

7

stick, because one part laid beside the body of the dead man, and also a half-burnt

chequebook: finally, their suspicions were confirmed.

A few days later Mr.Utterson went to Dr .Jekyll to pay him a visit and his friend looked

weak and ill. He told him that he had received a letter from Mr. Hyde, who had planned to

kill him. Mr.Utterson went back home, took the letter with him and discovered that that was

the same handwriting of Dr Jekyll.

Another few months passed. One day he met Dr Lanyon again, who was very ill, and he

told him that he was in that condition because of Dr. Jekyll, but he didn’t want to add

Dettagli
Publisher
19 pagine
6 download