vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Il Bauhaus - lo sviluppo del design architettonico
Autore: Gobbetti Beatrice
Area: umanistica
Descrizione: l'elaborato da questo punto di vista risulta particolare, poichè non sono state specificate le materie, bensì il testo si sviluppa tutto su un'unica materia (staria dell'arte) all'interno della quale sono stati inseriti alcuni approfondimeti.
Più che mai attuale, oggi il Bauhaus rappresenta un traguardo fondamentale per l'arte e l'architettura moderne ed è comunemente associato a forme elementari (quadrato, triangolo, cerchio), colori primari (rosso, giallo, blu), mobili in tubolare d'acciaio, architetture di cubi bianchi e funzionalismo. Ma ciò che sta dietro a questo termine è in realtà il prodotto di un intero secolo di ideologie architettoniche e filosofiche, che da sole bastarono ad influenzare tutti i campi della cultura allora conosciuta intrecciandoli e confondendoli come mai prima d'allora. Scopo di tale tesina è di sviluppare un'approfondita ricerca riguardante questa scuola e il suo pensiero, avendo però un occhio di riguardo allo sviluppo del design e dell'arredamento d'interni, passione coltivata da me già da alcuni anni ed ora approfondita nei suoi elementi originari. Obiettivo è inoltre quello di analizzare alcuni elementi di assoluta modernità pur trattandosi di un'istituzione di quasi un secolo fa, oltre a confrontarli con fattori esterni che influenzarono, talvolta in modo decisivo, l'andamento del Bauhaus.
Materie trattate: Storia Dell'arte, Italiano, Storia
L'elaborato da questo punto di vista risulta particolare, poichè non sono state specificate le materie, bensì il testo si sviluppa tutto su un'unica materia (Storia dell'arte) all'interno della quale sono stati inseriti alcuni approfondimeti riguardanti altre discipline (Storia e Italiano) per meglio denotare l'ambito storico-culturale all'interno del quale si sviluppa il Bauhaus. Si noti che una buona parte degli argomenti trattati non appartiene al programma scolastico, perciò tutto risale ad un lavoro di ricerca e documentazione personale.
Indice: 2. Walter Gropius: ideatore della prima "scuola d'arte unitaria"; 3. Hannes Meyer: la scuola diventa pratica; 4. Mies van der Rohe: da scuola a officina; 5. Epilogo
Bibliografia: De Michelis, M.&Kohlmeyer A. (1997) Bauhaus, Firenze, Giunti (Art e Dossier, n.119) Fiedler, J.&Feierabend, P. (2000) (a cura di) Bauhaus, Milano, Könemann Benfante, C.&Cadario, M. (2003) Moduli di arte, vol. 2, Varese, Electra/Mondadori Charlotte&Peter Fiell (2005) Design del XX secolo, Modena, Taschen Droste, M. (2006) Bauhaus 1919-1933, Modena, Taschen Dorfles, G.&Vettese, A. (2006) Arti visive - il novecento, Bergamo, Atlas Castellotti, M. B. (2008) Storia dell'Arte, vol. 5, Milano, Electra scuola.
Istituto Seghetti
Figlie del Sacro cuore di Gesù
a.s. 2008/2009
ELABORATO I B
L AUHAUS
’
D ESAME
Lo sviluppo del design architettonico e degli interni | Gobbetti Beatrice
Indice______________________________________________
1. Tesi ....................................................................................................................................................... 2
della prima “scuola d’arte unitaria”
2. Walter Gropius: ideatore .................................................... 2
Approfondimento: La Repubblica di Weimar ................................................................................ 3
2.1 Il Manifesto del Bauhaus ............................................................................................................. 3
2.2 Struttura e teoria dei corsi .......................................................................................................... 4
2.2.1 L’officina dei mobili e il laboratorio di arredamento d’interni ................................... 6
2.3 Gli insegnanti e la didattica ........................................................................................................ 8
Citazione:”Sull’alimentazione Mazdaznan” di Paul Citröen ....................................................... 9
Il “nuovo modo di abitare” per Gropius
2.4 ................................................................................. 10
Approfondimento: l’ufficio del direttore a Weimar ..................................................................... 11
3. Hannes Meyer: la scuola diventa pratica ....................................................................................... 11
L’obiettivo della produzione in serie
3.1 ....................................................................................... 12
Approfondimento: la rivoluzione industriale .............................................................................. 13
4. Mies van der Rohe: da scuola a officina ........................................................................................ 13
4.1 Tensioni politiche e la battaglia dei nazional-socialisti .......................................................... 14
Approfondimento: la politica culturale nazista ........................................................................... 15
Epilogo: l’eredità del Bauhaus
5. ........................................................................................................ 15
Bibliografia e Sitografia ......................................................................................................................... 18
2 | P a g i n a
1. Tesi_______________________________________________________________
fondamentale per l’arte e
Più che mai attuale, oggi il Bauhaus rappresenta un traguardo
l’architettura moderne ed è comunemente associato a forme elementari (quadrato, triangolo,
cerchio), colori primari (rosso, giallo, blu), mobili in tubolare d’acciaio, architetture di cubi
bianchi e funzionalismo. Ma ciò che sta dietro a questo termine è in realtà il prodotto di un intero
secolo di ideologie architettoniche e filosofiche, che da sole bastarono ad influenzare tutti i campi
della cultura allora conosciuta intrecciandoli e confondendoli come mai prima d’allora.
di tale tesina è di sviluppare un’approfondita ricerca riguardante questa scuola e il suo
Scopo
pensiero, avendo però un occhio di riguardo allo sviluppo del design e dell’arredamento d’interni,
passione coltivata da me già da alcuni anni ed ora approfondita nei suoi elementi originari.
Obiettivo è inoltre quello di analizzare alcuni elementi di assoluta modernità pur trattandosi di
un’istituzione di quasi un secolo fa, oltre a confrontarli con fattori esterni che influenzarono,
talvolta in modo decisivo, l’andamento del Bauhaus.
L’istituto Staatliches Bauhaus viene fatto risalire all’aprile 1919, anno in cui un volantino di
quattro facciate rendeva pubblico il manifesto-programma di una nuova scuola che prevedeva di
riunificare l’Accademia sotto un’unica
di belle arti e la Scuola granducale di arti e mestieri,
direzione rappresentata da Walter Gropius. “scuola d’arte unitaria”____________
2. Walter Gropius: fondatore della prima
Figlio di genitori architetti, Walter Adolph Georg Gropius è
principalmente considerato come la figura preminente dei primi anni
di vita della scuola: con una carriera iniziata presso lo studio di Peter
Behrens, uno dei più influenti architetti in tutta la Germania, questa
continua poi la sua scesa grazie alla collaborazione con Adolf Meyer
e alla realizzazione della fabbrica Fagus, vicino Hannover, che pur
non suscitando grande scalpore porta alla teorizzazione di una
soluzione ad hoc per gli edifici industriali. Al già stretto contatto di
Gropius con il mondo industriale si aggiunge quindi il Deutscher
Werkbund (Federazione Tedesca del Lavoro), di cui egli diventa
membro e successivamente redattore.
Influenzato dalle nuove teorie pan-germaniche, Gropius sviluppò una
visione idealistica che attribuiva all’architettura un alto valore
culturale e all’architetto caratteristiche del genio che rimandavano
alla concezione dell’uomo del filosofo Friedrich Nietzsche. A ciò si
unirono quindi le riserve che lo stesso Gropius esprimeva nei
confronti delle accademie, ree di educare un “proletariato artistico,
delle scuola di artigianato,
non equipaggiato per la lotta della vita”,
eccessivamente “[...] e “troppo
dilettantesche e avulse dalla realtà”
(Bauhaus 1919-1923),
poco tecniche e scarsamente pratiche” e delle
scuole di architettura esistenti all’epoca: Walter Gropius in una fotografia del 1920
“Il dipartimento di architettura dell’università è un aborto, la quinta ruota di una macchina ... La
in scuole di architettura con un orientamento pratico e laboratori statali”
salvezza consisterebbe (Walter Gropius, 15 luglio 1919)
L’intenzione di Gropius di unificare l’aspetto artistico e l’aspetto pratico fu certamente il fulcro
della didattica del Bauhaus nel corso dei suoi primi anni di vita, ma è altrettanto certo che queste
idee non furono altro che un riflesso del sentire comune della società del tempo: andava infatti
3 | P a g i n a
ampliandosi la richiesta di una “grande architettura” capace di riunificare le diverse
manifestazioni dell’arte e, contemporaneamente, di dare forma a un’arte popolare e collettiva non
più relegata nei salotti borghesi o nelle sale severe dei musei; richiesta che in Germania si era
concretizzata con la rivoluzione del novembre 1918 e la nascita di una repubblica tedesca
democratica (la Repubblica di Weimar), simbolo di una crescente consapevolezza della necessità
di fare i conti con il passato recente per gettare le fondamenta di una migliore Germania del
futuro. APPROFONDIMENTO
La Repubblica di Weimar democrazia aprendo la strada alle lusinghe dei
Il nuovo regime repubblicano, sorto in Germania sobillatori nazionalisti.
all’indomani della sconfitta della prima guerra Se il 1923 fu l’“anno inumano” – i famigerati
mondiale e dopo l’abdicazione di Guglielmo II, “corpi franchi”, accolita di reduci, antibolscevichi
nacque da una paradossale alleanza fra e antisemiti seminavano morte e terrore, la miseria
socialdemocratici ed esponenti dell’estrema dilagava fino a porre problemi di ordine sanitario
destra, uniti nella rivoluzione operaia del 1918. e l’esercito francese occupava la Ruhr -, gli anni
Mentre la conferenza per la pace decideva a 1924-1928 segnarono una temporanea rinascita. Il
Versailles le pesanti riparazioni di guerra da piano di aiuti economici alleati di cui si poté
imporre alla Germania, a Weimar si votava una avvalere consentì al governo di Weimar di
Costituzione che avrebbe dato alla nazione un consolidarsi e segnò al contempo un’inversione di
governo repubblicano e parlamentare (1919). tendenza in senso reazionario, ratificata
La cittadina della Turingia venne scelta sia per la dall’elezione a presidente del vecchio
posizione geografica (lontana da Berlino e dai feldmaresciallo Hindenburg. Ma quando, in
suoi moti rivoluzionari), sia perché incarnava lo seguito alla depressione del 1929, gli aiuti
spirito del classicismo tedesco di Goethe e americani vennero meno e il governo si trovò a
Schiller. Un conservatorismo di cui la nuova fare i conti con sei milioni di disoccupati, il
repubblica non riuscì mai a liberarsi e che le malcontento popolare diventò incontrollabile. Una
consentì di realizzare i programmi di riforma solo situazione che favorì l’ascesa del Partito
molto parzialmente. Di fatto, non seppe mai nazionalsocialista, presentandosi alla Germania
affrancarsi dall’influenza dei vecchi apparati, in come portabandiera della riconquista della
campo amministrativo e burocratico ma più prosperità economica e del rispetto del mondo
ancora in quello militare. Inoltre, la devastante intero. I risultati delle elezioni del 1932
crisi economica che colpì la Germania, oberata dai confermarono questa tendenza e imposero al
debiti di guerra, minò le basi della giovane presidente Hindenburg la nomina di Adolf Hitler a
cancelliere del Reich.
2.1 Il Manifesto del Bauhaus
La concretizzazione delle idee di Gropius si ebbe con la pubblicazione, nell’aprile del 1919, del
primo Manifesto del Bauhaus, in cui trovavano espressione varie idee finalizzate a una riforma
delle scuole d’arte in senso antiaccademico di cui in Germania si discuteva da oltre vent’anni. Nel
Manifesto Gropius espresse l’esigenza di una collaborazione tra artisti e artigiani, intendendo in
realtà una conciliazione tra arte e tecnica ma definendo quest’ultima “artigianato” a causa
dell’inimmaginabile impoverimento della Germania dopo i quattro anni di guerra che avevano
messo in ginocchio l’industria.
Architetti, scultori, pittori, dobbiamo tutti tornare al mestiere! Perché l’arte non è una
professione liberale. Non c’è nessuna differenza sostanziale tra l’artista e l’artigiano. L’artista è
un artigiano a un livello più elevato.
Gropius, “Manifesto
(Walter del Bauhaus”) 4 | P a g i n a
Frontespizio e testo
del Manifesto del
Bauhaus (1919).
Per il frontespizio
Lyonel Feininger
creò una xilografia
avente come
soggetto una
cattedrale.
ciò si aggiunse l’influenza avanguardista, affermatasi a partire dai primi anni del novecento
A
come movimento d’opposizione in pittura, di pubblicare un proprio manifesto: con
Espressionismo, Futurismo e Dada la costituzione di gruppi e la redazione di manifesti divennero
infatti i segni distintivi dell’avanguardia, impegnata in una continua ridefinizione di sé stessa per
mantenere le distanze dalla quotidianità borghese.
Fondamentalmente, il manifesto del Bauhaus aprì al popolo e ai futuri studenti l’idea di un
generale miglioramento del prodotto industriale, garantito dalla convinzione che le tecniche e i
metodi, non l’arte, dovessero essere l’unico elemento insegnato agli apprendisti, al fine di
favorire un insegnamento pratico e concentrato sulla produzione reale delle architetture o delle
opere studiate; come fanno ben intendere alcune frasi dello stesso Manifesto:
Lo scopo fondamentale di ogni attività creativa è costruire! [...] Questo mondo di pittori e
disegnatori deve diventare di nuovo un mondo di costruttori.
Gropius, “Manifesto
(Walter del Bauhaus”)
2.2 Struttura e teoria dei corsi
La struttura didattica del Bauhaus è considera tutt’oggi come uno degli elementi di maggiore
innovazione dell’intero sistema scolastico: il percorso formativo dello studente, così come lo
teorizzò lo stesso Gropius, era costituito da un corso semestrale di formazione obbligatoria, a
seguito del quale lo stesso era tenuto a scegliere uno dei laboratori proposti e portarne a termine
lo studio conseguendone il diploma.
Elemento caratterizzante fu quindi integrazione in una sola struttura di disegno, artigianato e
insegnamento teorico-scientifico, cioè di un insegnamento formale misto ad uno pratico, alla