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Sintesi
Storia: Nazismo, la Seconda Guerra Mondiale;

Informatica: Storia dei database;

Matematica: La statistica.
Estratto del documento

La corrente passava in un filo, azionando

un relè, che faceva avanzare di uno scatto

uno dei 40 contatori (i contatori servivano

per registrare le diverse risposte di un

utente). Erano praticamente i predecesso­

ri dei moderni database a cui si effettua­

no richieste dette query per ottenere delle

risposte. La stessa corrente veniva utilizzata per aprire dei

cassetti al fine di facilitare lo smistamento delle di­

verse schede in gruppi omogenei.

La macchina completa di tutti i suoi strumenti utilizzata per i primi censimenti

era la seguente. Questa richiedeva ancora del lavoro manuale ma permetteva di

automatizzare il conteggio e la divisione in gruppi omogenei.

5

2.1 L' IBM

Ben presto, Hollerith scoprì che il suo sistema faceva molto più che contare le

persone . Era in grado di assolvere rapidamente le funzioni di calcolo più noiose

per ogni impresa: dalle bolle di carico ai registri delle imprese. Il suo marchinge­

gno riusciva a calcolare nel giro di qualche settimana risultati per correlare i quali

l'uomo aveva prima impiegato decenni.

Egli creò la Tabulating Machine Company, impresa che poi sarebbe diventata

l'IBM. I governi e le imprese cominciarono a fare la fila per poter usare i suoi di ­

spositivi. Gli ordini provenivano dagli uffici statistici e di censimento di Russia,

Italia, Inghilterra, Francia, Austria e Germania.

Il suo brutto carattere e la sua incapacità a intraprendere

trattative commerciali lo portarono nel 1911 a vendere

la sua società ad un certo Thomas J. Watson, capitalista

convinto che aveva compreso il potenziale economico del­

Interna­

l'invenzione. Fu proprio lui a cambiare il nome in

tional Business Machine.

2.2 L' IBM e il nazismo All'inizio degli anni Venti, la Germania si trovava

al culmine della violenta inflazione postbellica.

Era il periodo in cui la valuta tedesca, ormai pri­

va di valore, veniva trasportata da un luogo al­

l'altro in carriole ed era più utile per accendere il

Deho­

fuoco che come moneta legale. Nel 1922 la

mag di Willy Heidinger era semplicemente una li­

cenziataria dell'IBM. La crisi valutaria della Ger­

una donna accende il fuoco con il

denaro mania aveva impedito alla Dehomag di pagare i

diritti di brevetto e altre somme alla IBM, che controllava i brevetti. Il debito della

Dehomag ammontava a 104.000 dollari, equivalenti all'astronomica cifra di

450.000.000.000 di marchi. Era impossibile che l'azienda riuscisse a saldarlo.

Heidinger fu costretto a vendere all'IBM. 6

Quando salì al potere nel gennaio del

1933 Hitler promise di creare una razza

padrona, dominare l'Europa e decimare

la popolazione ebraica del Vecchio conti­

nente. In tutto il paese furono promulga­

te innumerevoli leggi razziali a livello lo­

cale e nazionale. Gli ebrei non poteva più

inserire il proprio nome nell'elenco tele­

fonico o prendere in affitto bancarelle ai

sposa e sposo ebrei umiliati pubblicamente mercati. Furono licenziati in massa dai

per le vie di Cuxhaven posti di lavoro. Persino le società posse­

dute da ebrei furono costrette a cacciare i dipendenti di quella professione religio­

sa.

Si verificarono subito i primi incontrollati atti di depravata brutalità nazista con­

tro gli ebrei e altri soggetti indesiderabili. Le finestre venivano mandate in frantu­

mi. Gli Ebrei venivano trascinati fuori dalle case e dai negozi e costretti a sfilare

per le strade con umilianti simboli legati intorno al collo. Molti furono rapiti e tor­

turati dalle squadre naziste. La polizia fingeva di non vedere.

Il 20 marzo 1933 fu aperto un campo di concentramento per i nemici politici nella

cittadina agricola di Dachau e ben presto ne sorsero molti altri. In aprile erano

ormai stati imprigionati 60.000 ebrei e altri 10.000 erano fuggiti dal paese, spar­

pagliandosi come rifugiati in tutta l'Europa e l'America.

I quotidiani e le trasmissioni radiofoniche dei paesi occidentali definivano Hitler

una minaccia per la pace e persino per la civiltà mondiale. Il mondo reagì con boi­

cottaggi e movimenti di protesta un po' ovunque. Guidati dagli ebrei di New York e

Londra, ma sostenuti da uomini e donne di ogni credo e nazione, i boicottatori e i

contestatori si accertarono che nessuno rimanesse all'oscure delle atrocità tede­

sche. In tutto il pianeta scoppiarono azioni di boicottaggio e protesta contro i te­

deschi. Il boicottaggio antinazista individuò sistematicamente i commercianti che

importavano merci tedesche e li costrinse a smettere servendosi di tattiche di

pressione pubblica. 7

Riporto qui uno tra i più rappresentativi articoli del periodo:

2.3 BOYCOTT OF GERMAN GOODS

MASS DEMONSTRATIONS

"Daily Express" Special Political Correspondent.

A strange and unforeseen sequel has emerged from the stories of German Jew­baiting.

The whole of Israel throughout the world is uniting to declare an economic and financial

war on Germany.

Hitherto the cry has gone up: "Germany is persecuting the Jews.”

If the present plans are carried out, the Hitlerite cry will be: "The Jews are persecuting Ger­

many."

All Israel is rising in wrath against the Nazi onslaught on the Jews. Adolf Hitler, swept into

power by an appeal of elemental patriotism, is making history of a kind he least expected.

Thinking to unite only the German nation to race consciousness, he has roused the whole

Jewish people to national renascence. 8

The appearance of the Swastika symbol of a new Germany has called forth the Lion of Ju­

dah, the old battle symbol of Jewish defiance.

Fourteen million Jews, dispersed throughout the world, have banded together as one man

to declare war on the German persecutors of their co­religionists. Sectional differences and

antagonisms [strip­shaped drawing with alternating swastikas and lions] have been sub­

merged in one common aim ­ to stand by the 600,000 Jews of Germany who are terrorised

by Hitlerite anti­Semitism and to compel Fascist Germany to end its campaign of violence

and suppression directed against its Jewish minority.

Plans For Action Maturing

In Europe And America

World Jewry has made up its mind not to rest quiescent in face of this revival of medieval

Jew­baiting.

Germany may be called on to pay a heavy price for Hitler's antagonism to the Jews. She is

faced with an international boycott in commerce, fi­

nance, and industry. The Jewish merchant prince is

leaving his counting­house, the banker his board­room,

the shopkeeper his store, and the pedlar his humble

barrow, to join together in what has become a holy war

to combat the Hitlerite enemies of the Jew.

Plans for concerted Jewish action are being matured in

Europe and America to strike back in reprisal at Hit­

lerite Germany.

In London, New York, Paris, and Warsaw Jewish mer­

chants are waiting for a commercial crusade.

Resolutions are being taken throughout the Jewish uno dei manifesti per le strade di

New York

business . 9

2.4 La questione morale

Nel 1933 gli imprenditori di tutto il mondo furono costretti a chiedersi se i rappor­

ti commerciali con la Germania giustificassero il rischio economico e il declino

dell'IBM).

morale. Si pose la stessa domanda anche Watson (proprietario L'IBM si

trovava tuttavia in una posizione commerciale del tutto particolare. Sebbene la

società e il suo presidente fossero conosciuti nell'ambiente economico americano,

gli stabilimenti esteri dell'azienda non avevano richiamato l'attenzione dell'opinio­

ne pubblica.

Per quanto riguardava il dilemma morale, quest'ultimo non esisteva per l'IBM. La

possibilità di dare ai nazisti la tecnologia di cui avevano bisogno non fu nemmeno

messa in discussione. La società creata in origine da Hollerith e poi gestita su

principi morali deviati vedeva in Adolf Hitler solo un prezioso partner commercia­

le.

La Germania nazista offrì a Watson l'opportunità di fornire al governo supervisio­

ne, controllo e irreggimentazione a un livello mai visto nella storia dell'umanità. Il

fatto che Hitler intendesse estendere il Reich ad altre nazioni non faceva altro che

ingigantire i potenziali profitti. In termini commerciali, tutto ciò si traduceva nella

crescita degli utili. La tecnologia era fornita quasi tutta dall'IBM, perché l'impresa

controllava circa il novanta per cento del mercato mondiale delle selezionatrici e

delle schede perforate.

Nella Germania di Hitler, la comunità responsabile dei censimenti e delle rivela­

zioni statistiche, invasa com'era da nazisti visionari, si vantava pubblicamente dei

progressi demografici che le nuove apparecchiature avrebbero permesso. Tutti i

compiti statistici che l'IBM avrebbe portato a termine per la Germania erano de­

stinati ad avere a che fare con la politica razziale, il dominio ariano e l'identifica ­

zione e la persecuzione degli ebrei. 10

3.1 Tecnologia dell'IBM

Le evoluzioni tecnologiche apportate dall'IBM alla rudimentale prima macchina di

Hollerith erano notevoli. Nel 1934 venne creata quella che sarebbe poi stata la

macchina principalmente usata non solo dai nazisti, ma da tutto il mondo, la IBM

405 Accounting Machine. Mentre i modelli precedenti potevano trattare solo dati

numerici, la 405 era la prima a poter elaborare dati alfanumerici. E' la prima a ri­

cevere la dicitura Accounting Machine perché a differenza delle sue antenate, le

semplici Tabulator, quest'ultima con l'introduzione dei dati alfanumerici permette­

va di gestire la contabilità e non semplicemente il conteggio dei dati come avveni­

va prima. carta di regisrazione della Iowa State University del

carta di registrazione della New York University del 1929

1924

Originariamente le schede dovevano essere di semplice carta, ma le notevoli com­

plicazioni e imprecisioni che questo materiale portava, costrinsero da subito ad

un evoluzione a delle schede standard.

Le specifiche di produzione dell'IBM erano pertanto molto rigorose. La pasta di le­

gno chimica ricavata dalle conifere veniva affinata, trattata ed essiccata al fine di

creare una carta di recupero che non contenesse più del cinque per cento di cene­

re e fosse priva di pasta meccanica di legno, fibre di stoppa, prodotti chimici di la ­

vorazione, fanghiglia o altre impurità che potessero condurre l'elettricità e causa­

re pertanto un erroneo rilevamento da parte della macchina.

Fino al 1928 le schede avevano buchi circolari e 45 colonne e 12 righe. Dal 1928 i

buchi diventarono rettangolari, cosicché le colonne poterono essere aumentate a

80.

Le schede rappresentavano quello che rappresenta oggi la memoria dei moderni

computer. 11

Originariamente le schede dovevano esse­

re bucate semplicemente con delle fora­

trici manuali come quelle dei controllori

dei treni. Questo però portava spesso a

notevoli imprecisioni e soprattutto a pie­

gature e strappi delle schede, che poi di­

ventavano impossibili da leggere. Vennero

una key punch dell'epoca ancora oggi conservata così costruite delle macchine per forare le

schede denominate key punches. Queste

macchine funzionavano elettricamente e

permettevano di inserire i dati da una co­

moda tastiera alfanumerica i cui input

venivano tradotti nei relativi fori all'inter­

no della scheda in maniera automatica.

Vennero perfezionate anche le tabulators

a cui era affidato il conteggio dei dati dal­

una donna intenta ad inserire dati le schede e il relativo output dei risultati

su contatori, oppure attraverso stampe o

su altre schede così da poter essere riuti­

lizzati. La 405 in particolare era program­

pag.

mabile attraverso dei plugboard(vedi

successiva) rimovibili a piacere. Con oltre

1600 hubs, con accesso fino a 16 accu­

mulatori, la macchina poteva tabulare

fino a 150 schede al minuto o tabulare e

stampare a 80 schede al minuto.

Rappresentavano il marchio di fabbrica dell'azienda e furono utilizzate fino alla

fine della seconda Guerra Mondiale. 12

plugboard rimovibili attraverso cui era possibile

programmare le ricerche della tabulator

Vennero introdotte già dal 1931 anche delle calcola­

trice per poter permettere i calcoli più complessi

tra dati prelevati dalle schede(ad esempio quelli ti­

pici della contabilità). Queste calcolatrici potevano

computare dati numerici con fino a 8 decimali e

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