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Sintesi
Storia: Comunismo

Geografia: Globalizzazione

E.T.A.T.: Marketing (Web-Marketing)

Comunicazione: Mass-Media (Siti Web)

Inglese: The Holiday
Estratto del documento

Come godersi una vacanza a costo zero:

con lo

“House sharing”

Tesina per l’esame di stato 2011/2012

Candidato: Antoni Bodnarenko

Classe: 5 Turistica A

Premessa

di proporre il tema del “house sharing” (scambio di abitazioni), non solo

Ho deciso perché

io vorrei fare una vancanza dove ho sempre voluto andare come sicuramente anche voi. Premetto,

che non sono un esperta sul campo anche se ammetto sinceramente che al termine del mio percorso

scolastico mi piacerebbe molto frequentare con più frequenza le oppurtunita dalle oraganizzazioni,

viaggi d’istruzione

comuni ecc... per fare o anche le gite. Perciò ho voluto iniziare questa mia tesi,

con una breve spiegazione riguardante cosa è per me questo mondo e come lo vivo.

Specialmente nel ambito turistico, ora come maì prima, le persone sono più assetate del mistero del

mondo forri dalle loro porte di casa. Una volta un turista era inesperto, considerava il tempo libero

come la semplice visita di una meta turistica, senza porsi delle domande e punti precisi. La distanza

di anni fece evolvere il concetto di turismo e con questo anche il punto di vista delle vancanze.

Questa teoria non la sostengo solo io, in quanto appassionata di turismo. Ho visitato diverse città

italiane ed europee (Roma, Berlino, Londra) ed ogni volta è una emozione diversa, anche quando ci

ritorno. Mi piace molto viaggiare, visitare luoghi diversi da quelli dove vivo, mi dispiace solo di

non riuscire farlo troppo spesso. Da quando mi riccordo una delle carateristiche che mi ha cambiato

la vita, senza dubbi, è stato il desiderio di viaggiare, di scoprire le nuove sensazioni e emozioni. Ho

capito che sono felice quando sono in movimento. Antoni Bodnarenko

2

Indice

................................................................................................................................................... 2

PREMESSA

........................................................................................................................................................... 3

INDICE ...................................................................................................................................... 4

PRESENTAZIONE

.............................................................................................................................................. 5

COMUNISMO ................................................................................................................................ 7

GLOBALIZAZZIONE .................................................................................................... 9

MARKETING (WEB-MARKETING)

.................................................................................................................... 11

MASS-MEDIA (SITI WEB)

......................................................................................................................................... 15

THE HOLIDAY ................................................................................................................................ 17

RINGRAZIAMENTI

....................................................................................................................................... 18

BIBLIOGRAFIA 3

Presentazione

"Non c'è felicità per chi non viaggia.

A forza di stare nella società degli uomini anche il migliore di loro si perde.

Mettiti in viaggio.

I piedi del viandante diventato fiori,

la sua anima cresce e dà frutti, e i suoi vizi sono lavati via dalla fatica del viaggiatore.

La sorte di chi sta fermo non si muove: dorme quando quello è nel sonno e si alza quando quello si

desta. ALLORA VAI, VIAGGIA!” –

- Anonimo

Dai più piccoli vogliamo essere sempre in continuo movimento per scoprire le novità. Come

denaro? Con la crisi d’oggi, che risente tutto il mondo e

possiamo farlo avendo a disposizione poco

la nostra zona del globo, l’amata Europa!

soprattutto Sempre è più difficele permettersi una decente

vancaza che ti lascia senza fiato. La problema sta nei soldi. Mi è stato sempre detto che se vuoi fare

successo allora non devi lasciare problemi irrisolti ma devi combattergli e molto spesso eliminargli

del tutto. In questo caso non si può eliminare i solti, almeno oggi, però si può sempre fare i tagli dei

costi. Indubitalmente il più alto costo è alloggio. A seconda del luogo e durata del pernottamento. I

primi tentativi erano trovare una alternativa al alloggio (camper, macchina, le case dei amici). Poì

mi sono concetratto su nuove tipologie del turismo e ho trovato lo “house sharing”. Con lo “house

sharing” sono riuscito eliminare il costo del alloggio!

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Comunismo

Da sempre in Occidente e in Oriente sono state note comunità in cui non vi era proprietà

personale ma solo collettiva. Si pensi a esperienze cristiane come il monachesimo o buddhiste in cui

“kibbutz”

i monaci hanno adottato la stessa linea comunitaria e di più recente si possono ricordare i

in Israele.

Attualmente un piccolo numero di persone, provenienti soprattutto dalle regioni

industrializzate, hanno scelto di uscire dalla società moderna e di vivere in comunità, piccole società

alternative: il fenomeno vide il suo apice durante il boom della contro-cultura negli anni sessanta e

all'inizio degli anni settanta, che in misura ridotta, dura tuttora. Queste persone sono spesso definite

come nuovi bohemién o hippy e per quanto riguarda collettività organizzate per occupazioni

“squatters”.Si

abusive anche potrebbe dire che il primo segno dello house sharing abbia le radici nel

“commūnis”

comunismo. Il termine deriva dall'aggettivo latino (comune, pubblico, che appartiene a

tutti, ma anche neutrale, imparziale, equilibrato) anch'esso di molteplici significato, questo termine

è stato variamente interpretato nel corso della storia, e spesso ha portato a situazioni politicamente

conflittuali tra differenti visioni. Nonostante l'idea di una società comunista si sia sviluppata fin

dall'antichità, i termini socialismo e comunismo sono di origine settecentesca e divengono di uso

comune solo con l'affermarsi della Rivoluzione industriale. Nonostante ciò, il termine comunismo

spesso viene usato per descrivere tutte le teorie, anche antecedenti alla nascita del termine, che

prevedono il possesso collettivo dei mezzi di produzione e l'abolizione della proprietà privata.

Molte di queste teorie però mancano di alcune fondamentali caratteristiche del comunismo moderno

e contemporaneo (in particolar modo l'assenza di classi e l'egualitarismo). In questi casi si usano

quindi anche termini differenti per marcare questa differenza: si parla di teorie comunistiche, o di

comunismo ante litteram.Fino alla pubblicazione del Manifesto del Partito Comunista nel 1848, i

termini socialismo e comunismo erano considerati intercambiabili. Nell'opera, invece, Marx ed

tra “socialismo utopistico” e “socialismo scientifico”, che essi

Engels operano la suddivisione

chiamano anche comunismo. Gli autori volevano evidenziare polemicamente le differenze tra le

teorie socialiste allora diffuse e la loro, che si proponeva di essere scientifica, in quanto basata su

“Le proposizioni teoriche dei

fatti e leggi, e non su idee ed utopie. Scrivono infatti nel Manifesto:

comunisti non poggiano affatto su idee, su principi inventati o scoperti da questo o quel riformatore

del mondo. Esse sono semplicemente espressioni generali di rapporti di fatto di una esistente lotta di

classi, cioè di un movimento storico che si svolge sotto i nostri occhi”. Il termine comunismo

continuò a essere un sinonimo di socialismo per tutto l'Ottocento: basti ricordare che i partiti che

prendevano parte alla Seconda internazionale, tutti di ispirazione marxista, venivano tutti

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denominati socialisti o socialdemocratici. La definitiva separazione dei due termini avvenne per

iniziativa di Lenin: nel 1917 il Partito Operaio Socialdemocratico Russo, per evidenziare il distacco

tra le posizioni del socialismo riformista e il socialismo rivoluzionario, assunse la denominazione di

Partito Comunista Russo. Da allora si definiscono comunisti tutti i partiti di ispirazione

rivoluzionaria, mentre socialisti o socialdemocratici si definiscono i partiti sostenitori di un

avanzato programma di riforme. Questi ultimi possono rimanere nell'alveo della società capitalistica

senza proporsi l'obiettivo di una trasformazione socialista della società oppure promuovere leggi

volte a cambiare il sistema sociale da capitalista a socialista.

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Globalizazzione

Con il termine globalizzazione ci si riferisce ad un fenomeno di progressiva crescita delle

relazioni e degli scambi a livello mondiale ed in diversi ambiti che porta verso una convergenza

Gli effetti della globalizzazione sono:

economica e culturale tra i Paesi del mondo.

 la formazione di un mercato finanziario globale;

 l’aumento della produzione e diffusione delle nuove tecnologie per lo scambio di beni e

servizi;

 una maggiore competitività economica;

 lo sviluppo dell'informazione;

una crescente omogeneità culturale e la perdita di rilevanza del sistema nazionale come punto di

riferimento nello scenario economico e politico nel nuovo contesto globale.

La forma di globalizzazione più immediata è quella economica, che presenta sia

caratteristiche positive legate alle potenzialità del mercato globale, sia caratteristiche negative

connesse alle disparità ed alle instabilità finanziarie. Lo strumento dell’economia globalizzata sono

le multinazionali, grandi imprese che organizzano la produzione in almeno due paesi diversi.

Queste realtà commerciali si sono affermate negli anni '90 grazie al processo di liberalizzazione

regionale e lobale del commercio.

La globalizzazione economica è legata a tre importanti pericoli globali:

 I problemi relativi alla distruzione ecologica causati dallo stile di vita delle popolazioni

buco nell’ozono

ricche, come il e l'effetto serra

 I problemi relativi alla distruzione ecologica determinati dalla povertà come i rifiuti tossici

o i danni causati da uno sbagliato smaltimento delle tecnologie invecchiate…

 Ed infine l’insorgere dei pericoli delle armi d’annientamento di massa legati alle

dinamiche della guerra.

La globalizzazione dell’economia influenza anche la globalizzazione culturale tanto che in

alcuni settori della scienza sociale si è affermato il termine Mcdonalizzazione coniato dal sociologo

Ritzer. Tale teoria indica il fenomeno attraverso il quale le culture locali vengono sradicate e

sostituite dai simboli del consumismo provenienti dal design e dalla pubblicità, come il simbolo

della Coca Cola, appunto. Contro questa teoria si schierano diversi sociologi che sostengono che il

globale non sostituirà il locale perché quest'ultimo fa parte del globale. Nel campo delle

comunicazioni il fenomeno della globalizzazione implica una rete sempre più ampia e più articolata

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di rapporti, favoriti dalle innovazioni tecnologiche. Il costo delle comunicazioni va diminuendo, la

telefonia mobile e satellitare rende possibile le telecomunicazioni anche nelle zone più sperdute del

mondo, Internet consente l’accesso ad un’infinita gamma di risorse ed informazioni provenienti da

ogni parte del pianeta. Internet, la tv satellitare e gli altri new media estendono a tutti la possibilità

in altre parole, grazie all’incontro di globale e locale,

di usufruire di servizi sempre più avanzati,

si estendono le offerte d’informazione. Chi appoggia la globalizzazione vede in questo processo una

crescente ricchezza mondiale e maggiori possibilità di sviluppo, libertà culturale, progressi

tecnologici, istruzione e formazione, competitività e libera concorrenza. Tuttavia non tutti colgono

gli aspetti positivi di questo processo, primi fra tutti i no global. La critica principale del

movimento va alle multinazionali considerate così potenti da condizionare le scelte dei singoli

governi verso politiche non sostenibili da un punto di vista ambientale ed energetico, imperialiste,

non rispettose delle peculiarità locali, e dannose per le condizioni dei lavoratori.

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