Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 42
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 1 Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 42.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Guerra e Pace Pag. 41
1 su 42
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Introduzione Tesina terza media Guerra e Pace


"Dove è chiaro chi sono i buoni e i cattivi. E’ invece una tragedia antica. Cioè lo scontro tra due facce della giustizia.”(Amos Oz).
Sono queste le parole di un poeta ebreo che, in poche righe, riassume le vicende del suo popolo e di quello palestinese, giurati nemici dal 1948, l’anno dello scoppio del conflitto arabo-israeliano, tuttora in corso. Indirettamente, l’autore denuncia le ingiustizie della guerra e delle tragedie che ne conseguono, esortandoci alla realizzazione di un mondo più libero e tollerante, in cui si cercherà di non commettere gli stessi errori delle generazioni precedenti. Con gli argomenti proposti nella tesina, cerchiamo di comprendere il lento processo di pacificazione nel mondo, partendo da un conflitto abbastanza recente, quale il conflitto arabo-israeliano, per poi passare all’analisi di importanti personaggi che hanno contribuito a tale processo, come Sénghor, Martin Luther King Jr. ed altri e, quindi, ad argomenti di letteratura, musica ed arte che ci testimoniano gli orrori della guerra e della violenza nel mondo e il desiderio di pace e libertà di importanti personaggi, come Ungaretti e Schönberg. La tesina di terza media in questione è, quindi, finalizzato a darci un’idea generale su ciò che è accaduto e accade nel mondo per favorire il raggiungimento di un obiettivo tanto lontano da sembrare impossibile: la pace e la libertà fra gli uomini.

Collegamenti

Tesina terza media Guerra e Pace


Italiano - Gli autori della Pace: Ungaretti, Pascoli e Remarque.
Storia - Il mondo islamico.
Geografia - Arabia Saudita, Iraq e Palestina.
Educazione civica - L'ONU e le organizzazioni internazionali
Lingua Francese - Le racisme, Léopold Sédar Senghor et la pollution.
Lingua Inglese - Martin Luther King: "I have a dream".
Arte e Immagine - Guernica, i disastri della guerra.
Educazione musicale - Arnold Schönberg e l’espressionismo musicale.
Scienze - Genetica: storia e attualità.
Educazione tecnica - Le fonti di energia non rinnovabile.
Scienze motorie - La violenza negli stadi.
Estratto del documento

Arabia Saudita, Iraq e Palestina

Arabia Saudita

Storia

Abitata in antichità da tribù nomadi dedite alla pastorizia e all’attività

carovaniera, l’Arabia Saudita fu unificata da Maometto, che vi diffuse, nel

VII secolo, l’Islam. Alla sua morte, seguì una fase di espansione: alla fine,

i territori conquistati dall’Impero Arabo erano compresi tra l’Africa

Settentrionale, la Penisola Iberica e la valle dell’Indo. Nel XIII secolo,

però, con l’avvento dei mongoli, si concluse il proprio potere sul

Mediterraneo. Successivamente, tra il XVI e il XX secolo, l’Arabia fu

soggetta agli ottomani, ma raggiunse l’indipendenza nel 1932. Oggi il

Paese è retto da una monarchia assoluta, che assume la forma di uno Stato

teocratico.

Territorio

L’Arabia Saudita occupa la maggior parte della Penisola Arabica. Si

affaccia a ovest sul Mar Rosso, a est sul

Golfo Arabico. Essa è, inoltre, occupata da

due grandi deserti sabbiosi: l’An-Nafud, a

nord, e il Rub-Al-Khali, a sud, anticamente

abitato (III secolo). Le montagne più alte si

incontrano sulla costa del Mar Rosso.

Verso il Golfo Arabico, invece, gli altopiani

si abbassano con ripidi declivi. I corsi

d’acqua sono scarsi: essi permettono la

formazione delle oasi. Il clima è arido e

con forte escursione termica. La vegetazione si limita ad erbe e arbusti.

11

Popolazione, città ed economia

L’aridità del territorio e il clima ostacolano lo sviluppo di insediamenti

urbani; per questa ragione la popolazione è costituita da nomadi, oppure si

concentra lungo la costa o nella zona centrale del Paese. Qui vi sorge la

capitale Riyadh, città moderna ed importante centro commerciale. Altri

centri urbani si trovano lungo la costa occidentale. La religione principale

è quella musulmano-sunnita. L’Arabia Saudita è particolarmente ricca di

petrolio e basa la propria economia sulla sua lavorazione: è il primo

produttore mondiale di petrolio e gas naturale. Questo suo monopolio

mondiale ha fatto sì che essa riesca anche ad imporre il prezzo sulla

vendita del greggio grazie all’OPEC, fondata nel 1960. Tale attività, però,

concentra la ricchezza nelle mani di pochi. L’agricoltura è limitata alle

oasi: per tale motivo, il governo ha promosso l’ampliamento delle zone

coltivabili. I pellegrinaggi religiosi presentano grande importanza per il

turismo. 12

Iraq

Storia

L’Iraq era parte dell’Impero ottomano quando poi venne amministrato

dalla Gran Bretagna nel 1920. Divenne una monarchia indipendente nel

1932 e una repubblica nel 1958. Nel 1979 assistiamo al colpo di Stato

eseguito da Saddam Hussein, che decreta l’inizio di una dittatura. Per

espandere il territorio, Hussein dichiarò nel 1980 guerra all’Iran e,

successivamente, al Kuwait, dove seguì la Guerra del Golfo, voluta dal

dittatore per impadronirsi dei giacimenti di petrolio, alla quale seguì, però,

la sconfitta dell’Iraq, grazie all’intervento dell’ONU. Nel 2003 cade la

dittatura con l’occupazione da parte degli USA. Proprio per via della

situazione politica e sociale del paese, l’ONU decise, in seguito, di

mantenere sul territorio una Forza multinazionale.

Territorio

Il territorio è prevalentemente

desertico, ma comprende anche una

regione pianeggiante, la Mesopotamia,

compresa tra i due fiumi Tigri ed

Eufrate e delimitata dall’altopiano

armeno e dai Monti Zagros. La portata

dei due fiumi si è ridotta a causa del

clima arido all’interno, tropicale nella

fascia costiera e desertico al confine

con l’Arabia. 13

Popolazione, città ed economia

La popolazione è concentrata nella Mesopotamia e nella regione a nord-

ovest. A causa dell’embargo, è aumentata la mortalità infantile per via

della mancanza di medicinali. La maggioranza della popolazione è araba,

con minoranze curde. La religione più praticata è l’Islam. La capitale,

Baghdad, di aspetto recente, è stata distrutta nel corso dell’ultimo conflitto.

L’economia del Paese è arretrata a causa delle guerre che si sono

susseguite. L’agricoltura, sebbene praticata con metodi tradizionali e

rudimentali, sfama il fabbisogno interno con colture quali legumi, ortaggi,

patate, sesamo, barbabietole e canna da zucchero, agrumi ed altre quali

vite, olivo, datteri, tabacco, oppio, cotone e lino. L’allevamento è praticato

allo stato nomade. L’industria petrolchimica è sviluppata grazie alle

enormi quantità di petrolio e metano presenti nel sottosuolo. L’artigianato

è sviluppato. 14

Palestina

Storia

Anticamente abitata dagli ebrei, la Palestina venne poi occupata dai

romani nel I secolo d.C., dagli arabi nel 637 e dai turchi nell’XI secolo.

Dopo la Prima Guerra Mondiale divenne dominio inglese, per poi ottenere

l’indipendenza nel 1948, l’anno in cui venne anche dichiarata la nascita

dello Stato d’Israele, in contrapposizione con l’Autorità Nazionale

Palestinese, alla quale dichiarò guerra: ancora oggi il conflitto è in corso.

Territorio

La Palestina è una striscia di terra

compresa tra il Mar Mediterraneo e le

Alture del Golan. Il territorio è

prevalentemente montuoso, con una lunga

catena montuosa parallela alla costa.

Presso il litorale mediterraneo, si sviluppa

una fertile pianura. A est si trova una

depressione nella quale ci sono il Lago

Tiberiade, il fiume Giordano e il Mar

Morto. A sud c’è una zona

prevalentemente desertica, il Negev.

Popolazione, città ed economia

La popolazione della Palestina è

aumentata nel dopoguerra, per via

dell’affluenza di coloni. Le zone più

popolate sono quelle costiere e il distretto

15

di Tel Aviv e Gerusalemme. Tel Aviv-Giaffa e Haifa sono le città

principali, assieme a quella di Gerico, capitale amministrativa dell’ANP, e

Gaza. Gerusalemme è sacra per le tre grandi religioni monoteiste: essa è

rivendicata come capitale sia da Israele che dall’ANP, ma l’ONU non la

riconosce come capitale , né per Israele né per l’Autorità Nazionale

Palestinese. La situazione economica fra i due Stati è molto diversa: se,

infatti, in Israele, nonostante la scarsità di zone coltivabili, l’agricoltura

riesce a sfamare il fabbisogno interno e permette l’esportazione, nello

Stato opposto, la situazione è più drammatica, a causa della limitatezza del

governo e la chiusura di tutti i confini. Sempre in Israele, inoltre, le

industrie, sia tradizionali sia belliche, che producono armi moderne e

sofisticate, sono sviluppate, nonostante la scarsità di risorse del sottosuolo,

per forza importate. Avanzata è la ricerca tecnologica. Il turismo balneare e

religioso è sviluppato. Per quanto riguarda le comunicazioni, l’ANP, divisa

in Cisgiordania e Striscia di Gaza, è dotata di un autostrada, di nome

“Corridoio di sicurezza”, che permette la comunicazione fra le due

regioni. 16

L’ONU e le organizzazioni internazionali

Una volta consumata la strage della Seconda Guerra Mondiale, nel 24

ottobre 1947 il Presidente degli Stati Uniti Roosvelt sostituì la “Società

delle Nazioni” con una nuova organizzazione in grado di garantire i

processi di pace e la sicurezza del mondo, “al fine di preservare le

generazioni future dal flagello della guerra”: la “Organizzazione delle

Nazioni Unite” (ONU), protagonista della pacificazione del mondo negli

anni seguenti. L’ONU ha sede a New York, nel “Palazzo di vetro”, e vi

sono aderiti tutti gli stati indipendenti, ad eccezione dello Stato del

Vaticano e Taiwan. Essa è formata da 2 consigli principali: il Consiglio di

Sicurezza e l’Assemblea generale, in collaborazione fra di loro. Il primo è

l’organo decisionale dell’ONU ed è formato dai rappresentati di 15 Stati,

di cui 5 permanenti e sono Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati

Uniti e altri 10 che ruotano. Il Consiglio ha come prima responsabilità il

mantenimento della pace e dell’ordine internazionale. Se uno Stato è

minacciato da un altro compromettendo il mantenimento della pace, il

Consiglio pratica un peacemaking, caratterizzato da incontri diplomatici

per trovare un comune accordo e porre fine alla minaccia di guerra. In caso

di conflitto armato, l’ONU passa ad una fase di peacekeeping, tramite il

quale manda sul campo di battaglia la propria milizia, i “Caschi Blu” che

non possono attaccare se non minacciati della vita ed hanno il compito di

favorire il processo di pacificazione. Dopo uno scontro, l’ONU reinstaura

pace e sicurezza con azioni di peacebuilding per ricostruire strutture

politiche, economiche e sociali. Se le prime due sanzioni risultano vane,

l’ONU procede con sanzioni economiche come l’embargo e azioni militari

collettive. Infine, il Consiglio può anche scegliere di scacciare uno Stato

membro se quest’ultimo non rispetta le regole imposte

dall’organizzazione. Secondo organo dell’ONU è l’Assemblea generale,

che decide pace e guerra con la maggioranza dei due terzi. Il Segretario

generale, capo dell’ONU, può chiamare le due assemblee per questioni

17

minaccianti la pace del mondo o il rispetto dei diritti umani. L’attuale

Segretario generale è il sudcoreano Ban Ki-Moon. La Corte Internazionale

di Giustizia è formata da quindici giudici eletti dall’Assemblea generale,

con sede all’Aja. Sono, inoltre, legate all’ONU varie agenzie, tra cui:

1. La FAO, che si interessa dei problemi della fame nel mondo e lo

sviluppo dell’agricultura.

2. L’OMS, o Organizzazione Mondiale della Sanità, che promuove lo

studio e la prevenzione delle malattie nel mondo.

3. L’UNESCO, che favorisce la collaborazione culturale tra gli Stati e

opera per la salvaguardia di opere d’arte considerate “Patrimonio

dell’Umanità”.

4. L’UNICEF, per la protezione dell’infanzia nel mondo.

Oltre all’ONU, esistono delle “Organizzazioni non governative”,

indipendenti cioè da qualunque governo. Le principali sono la “Croce

Rossa” e “Amnesty International”. La prima venne creata durante la II

Guerra d’Indipendenza dal francese Henry Dunant, sbalordito dall’alto

numero di caduti e feriti, che decise di creare un’organizzazione di

soccorso dei feriti in guerra. Oggi, questa organizzazione è diffusa in tutto

il mondo in maniera capillare. Amnesty International si batte, invece, per

la difesa e il rispetto dei diritti umani e fu creata dall’avvocato inglese

Peter Benenson nel 1961. Essa si batte per la liberazione di tutti i detenuti

per motivi non imputabili (diritto di opinione, religione ecc.), il

miglioramento delle condizioni nelle carceri, l’abolizione della tortura e

della pena di morte. Infine, vi sono “Médecins sans frontières” (medici

senza frontiere) e “Emergency”, che svolgono un ruolo analogo

rispettivamente alla Croce Rossa e ad Amnesty International.

Le racisme, Léopold Sédar Senghor et la pollution

18

Le racisme

Le racisme est une conséquence de la guerre, particulièrement nefaste à la

vulgarisation du concept de paix dans le monde. C’est «l’haine pour les

ˮ

personnes “différents ». L ’homme a des préjugés. Il juge les autres avant

de les connaître mais, souvent, il se trompe, devenant aggressif: il est

raciste. Le raciste a peur de celui qui ne lui ressemble pas. Sous prétexte

qu’il n’a pas la même couleur de peau, ni la même langue, il se croit

meilleur que celui qui est différent de lui. Chaque être humain est unique.

Le racisme n’a aucune base scientifique. Il existe une seule race: la race ou

genre humaine, par op position à l’espèce animale. Pour combattre le

racisme, on doit apprendre à respecter. Le respect, c’est avoir de l’égard et

de la considération. Avec la culture, on apprende qu’il existe d’autres

peuples avec d’autres traditions, d’autres façons de vivre et qu’elles sont

valables que les nôtres…Apprendre à se connaître, à se parler, c’est cela

qui pourrait faire reculer le racisme. L’école est faite pour apprendre que

les hommes naissent et demeurent égaux en droits et différents, pour

renseigner que la diversité humaine est une richesse, pas un handicap.

C’est surtout auprès d’un enfant qu’on peut intervenir. En effet, un enfant

ne connaît pas le racisme, les divérsités, ni la « supériorité », mais ils sont

Dettagli
Publisher
42 pagine
58 download