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Introduzione Tesina Google
Questa tesina analizza il mondo del web. Nei giorni scorsi è scoppiato il “datagate”: una fuga di notizie ad opera di un ex dipendente CIA di nome Edward Snowden. I quotidiani che hanno pubblicato la notizia il 5 giugno sono stati l’inglese “The Guardian” e lo statunitense “Washington post”. Attraverso la pubblicazione di 4 diapositive il mondo ha aperto gli occhi e si è scoperto nudo davanti agli hacker della CIA; come una bolla di sapone l’idea dell’anonimato virtuale è svanita. Il 10 giugno scorso si verrà a sapere che a capo di questa fuga di notizie, si dice la più grave mai avvenuta, ci sia un ventinovenne che “per un mondo
migliore” ha messo in secondo piano la sua vita (alle Hawaii) e il suo lavoro (contava su uno stipendio annuale di 200 000$) pur di rendere consapevole la gente: la NSA (National Security Agency) può in qualunque momento sapere tutto di tutti. Sette sono le grandi aziende coinvolte nello scandalo1: Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, PalTalk, Youtube, Skype, AOL, Apple; accusate di fornire informazione sui cittadini privati alla NSA e al suo progetto “Prisma”. Dalle ricerche emerse le sette società sono state obbligate a fornire i dati sia di cittadini americani (il che sebbene illecito per la costituzione americana potrebbe anche essere concesso dato che è un ente governativo americano) che di quelli stranieri (e che con il governo USA non avevano mai avuto rapporti). Questa constatazione smentirebbe inoltre la dichiarazione di Obama al presidente cinese Jinping “Solo chi era americano per il 51% poteva essere spiato” e quella rilasciata ai giornali “Il programma serviva per bloccare progetti di attacchi terroristici”. Nulla è certo se non che la verità, per il momento, è ancora nascosta.

Un’altra curiosità riguardo il documento powerpoint che Snowden avrebbe inviato ai due giornali. La presentazione conterebbe infatti 41 diapositive che sarebbero dovute essere diffuse in un intervallo di 72 ore: ad oggi ne sono state pubblicate solamente 5. Gellman (uno dei giornalisti che ha firmato lo scoop) ha dichiarato su Twitter che il mondo non potrebbe sopportare la verità delle9 restanti 36 diapositive. Proprio Twitter non è stato travolto nello scandalo, probabilmente a causa della mancanza di privacy intrinseca alla formula del social network stesso, di cui spesso è
stato criticato (il successo di Twitter è dato dal fatto che tutti possono vedere tutto di tutti).
Mi è sembrato doverosa questa breve introduzione riguardante i recenti avvenimenti che ben si integrano con il percorso qui proposto ovvero How Google works (come funziona Google). Il colosso di Mountain View è infatti coinvolto nello scandalo (anche se non si sa ancora in quale quantità), ma le informazioni che contiene su ognuno di noi desteranno
sicuramente la sorpresa di chi leggerà questa tesina di maturità.
Collegamenti
Tesina Google
Storia -Crisi Cubana 1962 (Guerra Fredda).
Filosofia - La Scuola di Francoforte.
Storia dell'arte - Andy Warhol.
How Google works Riccardo Sibani
!
Introduzione.
Nei giorni scorsi è scoppiato il “datagate”: una fuga di notizie ad opera di un ex
dipendente CIA di nome Edward Snowden. I quotidiani che hanno pubblicato la notizia il
5 giugno sono stati l’inglese “The Guardian” e lo statunitense “Washington post”.
Attraverso la pubblicazione di 4 diapositive il mondo ha aperto gli occhi e si è scoperto
nudo davanti agli hacker della CIA; come una bolla di sapone l’idea dell’anonimato
virtuale è svanita. Il 10 giugno scorso si verrà a sapere che a capo di questa fuga di
notizie, si dice la più grave mai avvenuta, ci sia un ventinovenne che “per un mondo
migliore” ha messo in secondo piano la sua vita (alle Hawaii) e il suo lavoro (contava su
uno stipendio annuale di 200 000$) pur di rendere consapevole la gente: la NSA
(National Security Agency) può in qualunque momento sapere tutto di tutti.
1
Sette sono le grandi aziende coinvolte nello scandalo : Microsoft, Yahoo, Google,
Facebook, PalTalk, Youtube, Skype, AOL, Apple; accusate di fornire informazione sui
cittadini privati alla NSA e al suo progetto “Prisma”. Dalle ricerche emerse le sette società
sono state obbligate a fornire i dati sia di cittadini americani (il che sebbene illecito per la
costituzione americana potrebbe anche essere concesso dato che è un ente governativo
americano) che di quelli stranieri (e che con il governo USA non avevano mai avuto
rapporti). Questa constatazione smentirebbe inoltre la dichiarazione di Obama al
presidente cinese Jinping “Solo chi era americano per il 51% poteva essere spiato” e
quella rilasciata ai giornali “Il programma serviva per bloccare progetti di attacchi
terroristici”. Nulla è certo se non che la verità, per il momento, è ancora nascosta.
Un’altra curiosità riguardo il documento powerpoint che Snowden avrebbe inviato ai
due giornali. La presentazione conterebbe infatti 41 diapositive che sarebbero dovute
essere diffuse in un intervallo di 72 ore: ad oggi ne sono state pubblicate solamente 5.
Gellman (uno dei giornalisti che ha firmato lo scoop) ha dichiarato su Twitter che il
mondo non potrebbe sopportare la verità delle9 restanti 36 diapositive.
Proprio Twitter non è stato travolto nello scandalo, probabilmente a causa della
mancanza di privacy intrinseca alla formula del social network stesso, di cui spesso è
stato criticato (il successo di Twitter è dato dal fatto che tutti possono vedere tutto di
tutti).
Mi è sembrato doverosa questa breve introduzione riguardante i recenti avvenimenti che
ben si integrano con il percorso qui proposto ovvero How Google works (come funziona
Google). Il colosso di Mountain View è infatti coinvolto nello scandalo (anche se non si sa
ancora in quale quantità) ma le informazioni che contiene su ognuno di noi desteranno
sicuramente la sorpresa di chi leggerà questo scritto.
1 http://www.guardian.co.uk/world/2013/jun/06/us-tech-giants-nsa-data
5^d Pni 2
How Google works Riccardo Sibani
!
Quando ho iniziato a comporre questo testo non avrei mai immaginato che il
Washington Post e il The Guardian avrebbero supportato la mia tesi.
Con un certo orgoglio posso dire di aver anticipato, anche se di poche settimane, in parte
e in maniera del tutto casuale, il “datagate”: la più grande operazione spionistica della
storia.
Il web è altresì il luogo dove le persone sono se stesse e possono, informarsi e consultare
i dati che realmente interessa loro. Un noto rapper di nome Marracash nella canzone
“Parole chiave” cita in rima le parole cercate nei computer di milioni di italiani e, ad ogni
ritornello, ripete “una di queste sarà nel tuo motore di ricerca, ti conosce di più il tuo motore
di ricerca, se guardassi chissà nel tuo motore di ricerca, tutta l’umanità è su un motore di
ricerca” i metadati riportati ad ogni verso sono estremamente crudi e volgari e la
formalità di questo scritto non mi permette di riportarli su carta stampata; lascio al
lettore la curiosità intellettuale di ricercare il testo con una breve digitazione su internet.
Il messaggio che il cantante cerca di trasmette è la vibrante fragilità dell’uomo che
insegue risposte per sua natura e sul web è sufficientemente nudo e in sintonia da poter
questionare riguardo i più intimi dubbi.
La libertà di espressione non è dunque anche questo? Non vi è decisamente più libertà
dietro un anonimo profilo?
La risposta non può essere data perché sbagliata nella formulazione: nessuno è anonimo
e la presunta invisibilità di cui ci forgiamo in modo convinto davanti ad uno schermo è
forse più grave dell’anonimato stesso.
Di seguito sono riportate qualche informazione che al lettore potrebbe risultare utile
conoscere per comprendere più agevolmente il percorso:
Il 79,6% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni utilizza internet a casa o al lavoro
per compiere le proprie operazioni domestiche, le attività professionali, vedere film in
streaming, comprare oggetti o abbigliamento.
Senza dubbio dagli anni ’90 ad oggi, in poco più di vent’anni, il web ha influenzato
enormemente il nostro modo di vivere: ma quanto abbiamo influenzato il web?
NOI
5^d Pni 3
How Google works Riccardo Sibani
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Premesse Storiche.
Con la corsa a Berlino era cominciata la guerra ideologica tra comunismo e liberal
democrazia; tra due società, due economie e due superpotenze mondiali: USA e Urss.
Tra l’Aprile 1948 e il Maggio 1949 i russi bloccarono i trasporti verso e per Berlino Ovest,
lo stato americano spese enormi somme per numerosi voli cargo inviando rifornimenti
2
alla città tramite un ponte aereo ; formando il Casus Belli di una guerra che
effettivamente non avverrà mai.
Ogni guerra mondiale possiede delle proprie caratteristiche intrinseche: la prima è
diventata una logorante guerra di trincea e difatti ha vinto non la nazione più addestrata
e determinata bensì la più ricca, la più sviluppata sul fronte interno: capace cioè di inviare
in modo celere rifornimenti e armi.
La seconda guerra mondiale è stata, principalmente nella prima fase, una guerra lampo
3
della durata di pochi mesi per ogni blitz : questo grazie ad una tecnica di sfondamento
con carri armati e attacchi aerei. La resistenza
italiana era infatti concentrata nelle alture e sulle
montagne dove i potenti e grossi mezzi erano messi
in difficoltà.
Questa nuova, e mai combattuta, guerra tra Urss e
Usa non si combatteva e non si poteva combattere;
il solo inizio ne avrebbe decretato la fine. Una
bomba atomica è capace di radere al suolo delle
nazioni, distruggere stati sociali come il comunismo
o il neoliberismo: materialmente. È una guerra che
può essere tale solo se non viene combattuta.
Gittata dei missili cubani. Avvengono così delle brevi guerriglie per lo più
appoggiando un partito (di destra per gli Usa o di sinistra per l’Urss) con armi e
rifornimenti, talvolta addirittura con truppe come accaduto in Vietnam.
2 Blocco di Berlino 1948-1949
3 Parigi fu presa in 46 giorni (10 maggio 1940 - 25 giugno 1940) conquistando Belgio, Paesi Bassi,
Lussemburgo e, ovviamente, la Francia.
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How Google works Riccardo Sibani
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La crisi missilistica di Cuba fu l’apice della tensione, nell’anno di grazia 1962, l’Unione
Sovietica contribuì versando il 50% del PIL a Cuba a fronte dell’installazione delle “Forze
missilistiche strategiche”, ovvero delle testate nucleari che tutelassero la patria del
comunismo; soddisfacendo triplici interessi:
1.Difendere il nuovo e unico stato comunista delle due americhe.
4
2.Pareggiare gli equilibri nucleari .
3.Affermare la propria supremazia.
Gli Usa misero in quarantena Cuba
attraverso un blocco navale con l’impiego
di 40 000 soldati impiegati. Il governo
Sovietico impose come condizione per
liberare l’isola dai missili il nulla osta
sull’esistenza del piccolo stato comunista
da parte delle autorità degli Stati Uniti
d’America e lo sgombero delle testate
nucleari in Turchia. Trasporto di testate nucleari in Russia nel 2001
Le due parti patteggiarono e la crisi
missilistica fu dunque frenata da un accordo di facciata tra Kennedy e Chruščëv (il primo
verrà assassinato un paio di anni dopo, il secondo si ritirerà a vita privata tre anni più
tardi). La crisi cubana fu risolta in 13 giorni (i giornali vennero però a conoscenza del
conflitto tattico solo il nono giorno) e fu il periodo in cui più ci si avvicinò ad un conflitto
5
nucleare come ha dichiarato Vadim Orlov al Corriere della sera.
Nonostante gli apparenti accordi pacificatori Kennedy avviò un programma di sviluppo
militare che rendesse possibile lanciare delle testate nucleari a migliaia di chilometri di
distanza senza energia elettrica (che, a seguito di una esplosione, sarebbe stata
interrotta).
Il dipartimento militare in associazione con le maggiori università dislocate su entrambe
le coste americane sviluppò la prima rete LAN su larga distanza, l’ : la prima rete
ARPANET
internet al mondo.
Oggi il web permette di vendere prodotti attraverso tre vie:
1.Grande magazzino a bassi prezzi (Amazon, Zalando, Ibs)
2.Grande catalogo al dettaglio (eBay)
3.Catalogo per acquisto nei punti vendita anche attraverso Facebook (Nike, Mc
Donalds, Red Bull)
4 Ricordiamo che gli Usa avevano impianti missilistici in Italia, Turchia e Gran Bretagna.
5 Archivio Storico Corriere della sera, “L’ufficiale russo che salvò il mondo, Cuba 1962, su un sottomarino
bastava il sì di un tenente per l’attacco atomico. http://archiviostorico.corriere.it/2002/ottobre/15/
ufficiale_russo_che_salvo_mondo_co_0_0210153848.shtml
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How Google works Riccardo Sibani
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Quando la prima rete fu collegata nessuno aveva idea delle reali potenzialità di questa
tecnologia. Come si argomentava in precedenza
molto abbiamo dato alla tecnologia, siamo i suoi
procreatori ma come in un film fantasy potremmo
essere superati dai computer o studiati da essi per
volere di qualcuno con intenzioni più o meno
benevole.
Come funziona la pubblicità. 6
La pubblicità può essere generica o mirata .
Generiche sono le inserzioni radiofoniche,
televisive e cartellonistiche; sono denominate
mirate quelle via web, riviste e quotidiani.
Dossier del dipartimento della difesa
americano contenente informazioni sul Pubblicità Generica: l’aggettivo “generica” indica
progetto Arpanet. la mancanza di un profilo psicologico a cui
rivolgersi; trasmettendo uno spot in Tv che potrà
essere visto da milioni di persone si avranno molti costi ma un pubblico interessato
percentualmente ristretto e i costi ovviamente sono molto elevati.
Pubblicità Mirate: Le pubblicità mirate invece ricercano il profilo del consumatore in un
mezzo di informazione specifico per investire in modo più mirato nella diffusione dei loro
prodotti. Questa tipologia nasce con le riviste e i giornali. Se, per esempio, una ditta
motoristica come la Ducati volesse intraprendere una pubblicità di tipo mirato dovrebbe
delineare le caratteristiche del suo consumatore (un motociclista) che certamente
leggerà riviste riguardanti il mondo delle motociclette. La pubblicità verrà quindi
indirizzata verso quel genere di riviste.
6 I Termini “mirata” e “generica” sono stati coniati dal sottoscritto non avendo trovato fonti che facessero
riferimento ad una distinzione tra le due tipologia sopraddette.
5^d Pni 6
How Google works Riccardo Sibani
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Il caso Google. 7
Il problema di un web in costante espansione
è il raggiungimento dei siti stessi. Larry Page e
Sergey Brin, nel 1998 studenti a Stanford,
svilupparono un sistema che non prendesse in
considerazione empiricamente il risultato, ossia
quante volte una parola venisse digitata, ma
utilizzava degli algoritmi che includevano Logo di Google.
anche il gradiente di affidabilità e di afflusso.
Come funziona. Nel 2010 è stato stimato a 900.000 il
numero di server utilizzati da Google per
processare dati, garantire contenuti,
organizzare e gestire la propria rete,
rispondere alle ricerche e catalogare il
web. Grazie a questa enorme potenza di
calcolo, Google è in grado di effettuare
una ricerca su milioni di pagine Web in