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Introduzione Globalizzazione nel mondo dell'informatica tesina
Ho deciso di proporre il tema dell'informatica nella mia tesina di terza media, non solo perché è una delle miei passioni più grandi che non colpisce solo me, ma centinaia di altre persone. Premetto, che sono già ad un livello molto ampio sul campo anche se ammetto che sono ancora all'inizio di un lungo percorso. Perciò ho voluto iniziare questa mia tesina, con una breve spiegazione riguardante cosa è per me questo mondo e come lo vivo. Anche nell'ambito scolastico, l'utilizzo di dispositivi informatici è diventato fondamentale da non farne a meno. Questa teoria non la sostengo solo io, in quanto appassionato di informatica, ma anche degli esperti nel settore. Mi è stato regalato il primo computer a sei anni, a quel tempo era divertente fare dei disegnini con paint, scrivere con word. Ma più crescevo e più imparavo nuove cose, e da utilizzare programmi come paint, word, powerpoint, oggi, nonostante avendo solo tredici anni, sono arrivato a sviluppare applicazioni e siti web tramite linguaggi informatici (HTML,XML,CSS,Java,JavaScript), che riescono a fare ragazzi delle scuole superiori o addirittura dell'università.
Ho capito quanto mi piaceva, quando hanno iniziato ad intervistarmi, in qualità di più giovane sviluppatore di
applicazioni Android in Italia. La mia prima applicazione è stata “Drive in the Car”, un'app per l'utilizzo più sicuro dello smartphone alla guida di una vettura. Adesso ho sviluppato un'altra app che permette lo streaming della radio “Rete Smash”, e attendo la pubblicazione sullo store on-line “Google Play Store”. Appena avrò la possibilità di comprare un PC con un hardware più potente, ho intenzione di creare dei giochi, non solo per Android, ma anche per altre piattaforme. Il mio sogno è di diventare un ingegnere informatico e di creare una mia azienda software-hardware che produrrà prodotti che utilizzeranno tutta la gente.
Collegamenti
Globalizzazione nel mondo dell'informatica tesina
Storia:
La globalizzazione
.Italiano: La globalizzazione.
Biografia di Page e Brin.
Inglese:
Larry Page and Sergey Brin Biography
.Geografia:
La Cina
.Musica:
Musica elettronica
.Francese
:Google - Vers plus de confidentialité
.Arte:
La storia del logo Android
.Tecnica:
L'elettronica
.Educazione fisica:
L'alimentazione
.Scienze:
Le biotecnologie
.PREMESSA
Ho deciso di proporre il tema dell'informatica, non solo perché è
una delle miei passioni più grandi che non colpisce solo me, ma
centinaia di altre persone.
Premetto, che sono già ad un livello molto ampio sul campo anche
se ammetto che sono ancora all'inizio di un lungo percorso. Perciò
ho voluto iniziare questa mia tesi, con una breve spiegazione
riguardante cosa è per me questo mondo e come lo vivo.
Anche nel ambito scolastico, l'utilizzo di dispositivi informatici è
diventato fondamentale da non farne a meno.
Questa teoria non la sostengo solo io, in quanto appassionato di
informatica, ma anche degli esperti nel settore.
Mi è stato regalato il primo computer a sei anni, a quel tempo era
divertente fare dei disegnini con paint, scrivere con word. Ma più
crescevo e più imparavo nuove cose, e da utilizzare programmi
come paint, word, powerpoint, oggi, nonostante avendo solo
tredici anni, sono arrivato a sviluppare applicazioni e siti web
tramite linguaggi informatici (HTML,XML,CSS,Java,JavaScript),
che riescono a fare ragazzi delle scuole superiori o addirittura
dell'università. Ho capito quanto mi piaceva, quando hanno
iniziato ad intervistarmi, in qualità di più giovane sviluppatore di
applicazioni Android in Italia.
La mia prima applicazione è stata “Drive in the Car”, un'app per
l'utilizzo più sicuro dello smartphone alla guida di una vettura.
Adesso ho sviluppato un'altra app che permette lo streaming della
radio “Rete Smash”, e attendo la pubblicazione sullo store on-line
“Google Play Store”.
Appena avrò la possibilità di comprare un PC con un hardware più
potente, ho intenzione di creare dei giochi, non solo per Android,
ma anche per altre piattaforme.
Il mio sogno è di diventare un ingegnere informatico e di creare
una mia azienda software-hardware che produrrà prodotti che
utilizzeranno tutta la gente.
Storia
LA GLOBALIZZAZIONE
La “globalizzazione” è anzitutto un
concetto che cerca di descrivere e
riassumere un dato di fatto, quindi di per sé
non ha un valore né positivo né negativo.
Questo dato di fatto consiste
nell'integrazione e nella interdipendenza a
livello mondiale di una serie di processi e di
trasformazioni, che riguardano anzitutto l'economia e la tecnologia.
Un aspetto della globalizzazione è l'immenso sviluppo degli scambi
• commerciali.
Diversi fattori lo hanno reso possibile, a partire dall'ampliamento dei
mercati.
Per farsi un'idea basta ricordare che la caduta del comunismo
sovietico e la liberalizzazione economica della Cina hanno esteso
l'economia capitalistica di mercato praticamente a tutto il pianeta.
La globalizzazione ha una natura finanziaria, perché i capitali si
• muovono a livello planetario, in una misura mai raggiunta prima.
La globalizzazione è anche produttiva. Oggi le grandi imprese, ma
• anche le medie e piccole imprese dei paesi occidentali hanno
spostato le loro sedi produttive, in paesi nei quali il costo del lavoro è
più basso.
All'inizio il decentramento riguardò le produzioni a contenuto
tecnologico relativamente basso.
Nacquero così alcuni importanti centri di sviluppo industriale,
soprattutto in Asia e in America Latina.
In anni più vicini a noi, altri paesi (Cina, India...) hanno accolto le
fabbriche di molte imprese occidentali anche per prodotti di elevato
contenuto tecnologico, come tutto il settore elettronico.
Il costo del lavoro influisce sul prezzo finale di un prodotto e quindi
le aziende, per essere competitive, trasferiscono i loro impianti in
paesi dove il costo è minore.
La stessa produzione di molti beni avviene su scala globale.
• Può accadere che il nostro televisore di casa abbia lo schermo
costruito nell'Europa dell'Est, il resto dei componenti elettronici
prodotti in uno o in più paesi asiatici, l'involucro esterno in America
meridionale.
LA RIVOLUZIONE INFORMATICA E LA
NEW ECONOMY
C'è un fenomeno che si è legato alla globalizzazione in modo essenziale: la
rivoluzione tecnologica e informatica.
Computer, smartphone, tablet, smart TV, Internet: tutti questi strumenti di
sofisticato contenuto tecnologico ci sono ormai familiari.
Fino a poco tempo fa era difficile prevedere la loro enorme diffusione e
l'impatto che avrebbero avuto su molti aspetti della nostra vita.
La velocità di evoluzione e di diffusione delle nuove tecnologie è stata tale
che, negli anni novanta del secolo scorso, molti pensarono che il settore
delle telecomunicazioni e dell'informatica avrebbe presto acquisito il
predominio sull'economia tradizionale, quella dei prodotti “materiali”.
Questa cosiddetta new economy suscitò attese esagerate e una specie di
euforia economica.
L'economia dei prodotti materiali è ben lontana dal tramontare e anzi ha
tratto ulteriore impulso dalla diffusione dell'elettronica e dell'informatica.
Anche i prodotti “immateriali” hanno bisogno di una base materiale: con il
linguaggio dei computer, potremmo dire che non ci esista alcun software
che non si appoggi a un hardware.
CINA E INDIA: IL RISVEGLIO ECONOMICO DEI GIGANTI
ASIATICI
In alcuni paesi, i processi di globalizzazione hanno aperto nuove frontiere
economiche, nuove possibilità di sviluppo: Cina e India ne sono gli esempi
più emblematici.
I due paesi asiatici avevano già avviato processi di sviluppo, ma sono
• economicamente decollati con l'apertura ai mercati mondiali.
Cina e India hanno rispettivamente 1,4 e 1 miliardo di abitanti.
• Dal punto di vista economico sono quindi mercati potenzialmente
immensi.
Per il momento tuttavia, questi paesi puntano soprattutto
sull'esportazione dei loro prodotti a basso costo e sulla produzione
per conto di imprese estere.
Oggi la Cina, in particolare, viene diffusamente percepita nei paesi
ricchi dell'Occidente come un concorrente economico temibile, anzi
minaccioso, in virtù della sua potenza produttiva e di una politica
commerciale aggressiva.
BASI TECNOLOGICHE DELLA
GLOBALIZZAZIONE
L'interdipendenza e l'integrazione su scala mondiale sono dipesi in larga
misura da due rivoluzioni tecnologiche che si sono combinate.
La prima ha riguardato l'informatica, la seconda le telecomunicazioni.
La rivoluzione informatica
Il simbolo e lo strumento della rivoluzione “informatica”, parola che
composta da due termini, “informazione” e “automazione”, è stato il
computer.
L'Eniac (Electronic Numerical Integrator
and Computer ), il primo computer, fu
costruito negli Stati Uniti negli anni
Quaranta.
Pesava 30 tonnellate e occupava
uno spazio di 160 metri quadri.
I primi computer potevano eseguire circa
300 operazioni
complesse al secondo.
Oggi un computer portatile del
peso di pochi chilogrammi può eseguire
miliardi di operazioni
al secondo.
Dagli anni Ottanta del Novecento, il
computer è entrato in tutti i luoghi di
lavoro, dalle aziende alle università, dalle banche ai giornali, dalla
pubblica amministrazione agli ospedali.
Infatti non esiste nessun campo dell'attività umana che non comporti una
raccolta, una selezione e un'elaborazione di dati.
L'informatica ha consentito sia di allargare a dismisura gli archivi, grazie
alla “memoria” di cui ogni computer può disporre, sia di elaborare dati e
informazioni in tempi straordinariamente brevi, quasi istantanei, grazie alla
potenza di calcolo che lo caratterizza.
La rivoluzione telematica
La seconda rivoluzione, quella telematica, ha riguardato la possibilità di
trasferire dappertutto e simultaneamente la gigantesca massa di dati
incorporata nei computer attraverso i satelliti o le fibre ottiche.
La telematica è l'integrazione dell'informatica con il sistema delle
telecomunicazioni.
È la telematica che permette ai dati di girare il mondo in tempo reale, cioè
nel momento in cui sono stati elaborati.
La telematica non ha confini e non ha limiti spaziali: tutto può essere
conosciuto da tutti simultaneamente.
Italiano
LA GLOBALIZZAZIONE
Il villaggio globale
McLuhan, specializzato nello studio
dei mass media e dei mezzi di
comunicazione di massa,
analizzando il rapidissimo
diffondersi della televisione si
accorse che l’influenza del mezzo
televisivo era enormemente superiore a quella della radio e del giornale.
Questa forza era costituita dal fatto che trasmetteva oltre al messaggio
verbale anche un immagine. Lo studioso canadese riteneva che questa
potenzialità fosse negativa, perché la circolazione istantanea delle notizie
avrebbe ridotto il pianeta in un villaggio dove tutti conoscano tutto, e per
questo motivo la popolazione cade in una sorta di pigrizia mentale e si
limita a costruirsi una cultura piatta e superficiale. McLuhan era inoltre
convinto che la televisione fornisse una ricezione passiva, cioè che chi
guarda la televisione non è portato a immaginare il paesaggio, il
personaggio ecc. perché gli viene fornita anche un’immagine. Così lo
spettatore è sempre meno stimolato a esercitare le sue funzione critiche e,
in definitiva la sua intelligenza.
Indipendentemente da queste opinioni, rimane il fatto incontrastabile che il
mezzo televisivo ha avuto enormi effetti sugli stili di vita di milioni di
persone sparse per tutto il mondo. Grazie ad esso il modello di vita
americano si è imposto ovunque giungano le immagini televisive, perché
gli Stati Uniti d’America hanno diffuso dappertutto i loro spettacoli di
varietà, i loro film e telefilm, la loro musica, il loro cibo, i loro abiti, il loro
modo di pensare, insomma la loro cultura. Naturalmente tutto questo non
sarebbe stato possibile se gli USA non avessero anche un fortissimo ruolo
nell’economia di modo che i bisogni indotti dal loro modello di vita
possano essere soddisfatti in tutto il mondo, acquistando prodotti che
l’industria americana esporta dovunque se ne faccia richiesta. Questo
significa che la gente indipendentemente da dove vive, tende ad assumere
comportamenti simili, infatti un giovane tedesco é più probabile che abbia
una vita più vicina a quella di un coetaneo coreano e non a quella di suo
nonno mezzo secolo fa. Il villaggio globale rappresenta il modello di vita
della nuova generazione ed è costituito da paesi che:
1- sono dotati di sistemi politici