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Sintesi
Introduzione Fotografia - Tesina


Questa tesina di maturità prende in analisi la fotografia. La tesina permette il collegamento con i seguenti argomenti: in Storia la Nikon nella Seconda Guerra mondiale ed il suo sviluppo, in Economia aziendale: la Nital S.p.A., distributore dei prodotti Nikon in Italia, la gestione di una S.p.A., in Diritto il diritto d'autore nella fotografia, in Italiano Giovanni Verga, fotografo realista e in Inglese Lewis Carroll.

Collegamenti

Fotografia - Tesina


Storia: La Nikon nella Seconda Guerra mondiale ed il suo sviluppo.
Economia aziendale: La Nital S.p.A., distributore dei prodotti Nikon in Italia e la gestione di una S.p.A;
Diritto: Il diritto d'autore nella fotografia.
Italiano: Giovanni Verga, fotografo Realista.
Inglese: Lewis Carroll.
Estratto del documento

conoscenze chimiche dell'epoca alla camera

oscura, strumento largamente in uso tra gli

artisti dell’epoca. Successivamente Daguerre

approfondì le ricerche e nel 1837 ottenne un’

immagine stabile su una lastrina d'argento

sensibilizzata(dagherrotipo). Nel 1871 il fotografo

inglese Maddox pubblicò il processo negativo,

tecnica più sensibile e pratica da usare. Questa

tecnica aprì le porte all'industrializzazione e alla

diffusione di massa della fotografia. Nel 1888 fu

messa in commercio la prima macchina fotografica

con pellicola. Intorno agli anni Trenta del 20° secolo

fu introdotta la pellicola a colori. La fotografia si è

affermata nel tempo prima come procedimento di

raffigurazione del paesaggio e dell'architettura, poi

come strumento per ritrarre borghesia e popolo. La

diffusione sempre maggiore del mezzo fotografico

portò ad uno sviluppo della sensibilità estetica e

all'indagine artistica del nuovo strumento,

consentendone l'accesso nelle mostre e nei musei.

Ebbe inoltre un ruolo fondamentale nello sviluppo

del giornalismo e nel reportage e il miglioramento

della tecnologia ne contribuì l'estensione anche

nella cattura di immagini dello spazio e del micro

mondo.

STORIA: L N

A SOCIETÀ IKON NELLA SECONDA GUERRA

MONDIALE ED IL SUO SVILUPPO

La società Nikon, chiamata anche “Nippon Kogaku” viene

fondata come industria ottica il 25 luglio del 1917, nel

periodo a cavallo della prima guerra mondiale, e si sviluppa

nei primi anni Venti con l'appoggio di personale

proveniente dalla Germania.

Nella fase fra le due guerre diventa la più importante

fornitrice nazionale di lenti e vetri ottici per impieghi

fotografici, scientifici e militari. Nel

periodo bellico la Nikon arriva ad

impiegare ventitremila persone divise in

diciannove fabbriche impegnate nella

costruzione di binocoli, telescopi, ed altri

apparecchi ottici militari, oltre che

obiettivi fotografici. Fino alla disastrosa conclusione della

guerra la società non costruisce invece nessun tipo di

fotocamera per impieghi civili, ma solo alcune fotocamere

aeree militari da ricognizione ed alcuni apparecchi militari

per telefotografia.

La fine della guerra, la resa del Giappone e l'occupazione

americana significano per l'intero paese un radicale

rinnovamento.

Sotto il controllo americano vengono varate le più

importanti riforme, smantellate le grandi concentrazioni di

capitale e avviati cambiamenti radicali nella struttura

dell'economia e della società giapponese. Dal loro punto di

vista i Giapponesi si sottomettono di buon grado alle

richieste degli occupanti perché desiderosi essi stessi di un

cambiamento e perché coscienti del fatto che

l'affrancamento dalla occupazione straniera non può che

passare attraverso una fase di piena collaborazione.

I N

L DOPOGUERRA E LA IKON

La rinascita della Nikon si inquadra in questo contesto

storico ed economico. La società viene separata dallo

Mitsubishi, viene riorganizzata in una sola azienda con

1400 dipendenti e nell’ ottobre del 1945 viene dato l'ordine

di riprendere la produzione. Per fare fronte all'emergenza

postbellica viene messa allo studio la possibilità di costruire

una fotocamera civile.

La produzione di serie inizia lentamente, le prime

fotocamere Nikon vengono rese disponibili sul mercato

giapponese nel marzo del 1948 ed i primi tentativi di

esportazione avvengono nel corso del 1949.

La guerra di Corea vede il Giappone in prima linea come

base delle operazioni americane e l'economia giapponese

si avvantaggia di questa situazione con la fornitura di beni

e servizi alle truppe USA impegnate nel conflitto. Nel

settembre del 1951 viene firmato il trattato di pace che

pone fine all'occupazione militare del Giappone. Nei giorni

seguenti il paese riacquista la propria sovranità dopo sette

anni di gestione americana, ma rimane ancora dipendente

dagli Stati Uniti per gli aiuti economici.

A metà degli anni Cinquanta l'industria giapponese ha già

riconquistato molte delle posizioni perdute con la guerra ed

il reddito è tornato ai livelli degli anni Trenta.

I prodotti industriali giapponesi cominciano ad essere

apprezzati all'estero per la loro qualità e per il loro prezzo

competitivo.

Nei primi anni Sessanta il Giappone ha già superato dal

punto di vista industriale la Germania e si è affermato

come la terza potenza economica mondiale dopo gli USA e

l'URSS.

Le ultime Nikon vengono costruite in occasione dei Giochi

Olimpici di Tokyo nel 1964. La costruzione delle Nikon S3

"Olympic" celebra simbolicamente gli anni della

ricostruzione, della emancipazione e del sorpasso.

N S. .A.

ITAL P

I D

MPORTATORE E ISTRIBUTORE

U 'I

FFICIALE PER L TALIA DEL MARCHIO

N :

IKON

L S. .A.

A GESTIONE DI UNA P

La S.p.A. è una società di capitali adatta a imprese di medie

o grandi dimensioni.

Essa si configura come la persona giuridica che opera con il

patrimonio che i soci hanno conferito in essa, con gli utili

eventualmente accumulati e nella quale le quote di

partecipazione dei soci sono costituite da azioni.

I requisiti per la costituzione di una S.p.A. sono:

1. Capitale minimo 200.000 che deve essere costituito da

azioni;

2. L’autonomia patrimoniale deve essere perfetta pertanto

la responsabilità dei soci è limitata.

Nella S.p.A. prevale il capitale rispetto all’ elemento

personale, pertanto il rapporto socio-società è impersonale

e anonimo.

Costituzione della S.p.A. atto

La S.p.A. può essere costituita esclusivamente con un

pubblico notaio.

redatto dal

Il Contratto di società deve contenere:

'L’atto costitutivo, ovvero l’intenzione di dare vita al

 rapporto sociale;

Lo statuto , che contiene le regole per il corretto

 funzionamento della società.

L’atto costitutivo deve contenere:

1. Dati identificativi di soci e promotori;

2. Numero di azioni sottoscritte da ciascun socio;

3. Nome società e sede;

4. Oggetto sociale e ammontare del cap. sottoscritto e

versato;

5. Numero di azioni, valore nominale e relativa indicazione

(se nominative o al portatore);

6. Valore dei crediti e conferimenti in natura;

7. Regole di suddivisione degli utili;

8. Amministratori e rispettivi poteri;

9. Numero componenti del collegio sindacale;

10. Importo spese di costituzione a carico della società.

Stipula atto costitutivo può avvenire per:

Stipulazione istantanea, i sottoscrittori del capitale

 compaiono davanti al notaio per la redazione dell’atto

pubblico;

Stipulazione per pubblica sottoscrizione, avviene al

 termine della raccolta di sottoscrizioni da parte dei soci

promotori.

L’atto costitutivo statuto

e lo devono essere depositati

30 giorni

entro dal notaio o dagli amministratori presso

l’Ufficio delle imprese .

Diritti dei soci:

Diritti patrimoniali

 -diritto al dividendo

-diritto alla ripartizione dell’eventuale residuo attivo , in

caso di scioglimento;

-diritto di opzione, ovvero diritto di sottoscrizione di

nuove azioni emesse dalla società;

Diritti di amministrazione

 -diritto di partecipazione e di intervento nell’assemblea;

-diritto di voto, in base al numero di azioni possedute.

Doveri dei soci:

Versamento dei conferimenti, in caso di mancato

 versamento si procede alla:

-diffida del socio;

-vendita delle azioni del socio; se in seguito alla diffida il

socio non effettua il versamento;

-dichiarazione di decadenza, nel caso non sia stata

possibile la vendita.

Prestazioni accessorie, obbligo comportato solo a

 determinate categorie di azioni.

Cessazione della qualità di socio:

La qualità di socio può venire meno per i seguenti motivi:

Per volontà della società;

1. può avvenire ad esempio in

caso di inadempienza del socio, in questo caso la società

provvede al trasferimento obbligatorio delle azioni di

quest’ ultimo;

Per volontà di terzi

2. : in caso di confisca delle azioni da

parte dei creditori del socio;

Per volontà del socio:

3. in caso di trasferimento delle

proprie azioni a terzi, nel momento in cui si esercita il

diritto di recesso.

Il Diritto d’autore nella fotografia

Il diritto d’autore viene tutelato dall’art. 2575.

Formano oggetto del diritto d’autore le opere d’ingegno di

carattere creativo che appartengono alle scienze, alla

letteratura, alla musica, alle arti…

Nel campo fotografico il diritto di riproduzione, diffusione e

vendita spetta al fotografo.

Se l'opera è stata invece ottenuta nel corso e

nell'adempimento di un contratto di impiego o di lavoro,

entro i limiti dell'oggetto e delle finalità del contratto, il

diritto esclusivo di riproduzione, diffusione e vendita

compete al datore di lavoro.

Il diritto d’autore nella fotografia è della durata di 20 anni e

prevede inoltre la privacy del soggetto fotografato.

È concessa infatti la diffusione e pubblicazione di

fotografie, senza il consenso del soggetto che vi compare

solo nel caso in cui si tratti di soggetto pubblico, ovvero già

conosciuto per le sue apparizioni pubbliche ad eventi ecc…

Nel caso in cui non si tratti di soggetto pubblico il fotografo

dovrà procedere con la richiesta di un permesso chiamato

liberatoria, ottenuto questo si potrà tranquillamente

procedere con la pubblicazione e diffusione dell’opera.

LETTERATURA: Verga

fotografo realista

C’è una corrente letteraria che rimane incredibilmente

colpita dalla fotografia:

quella dei “veristi”, coloro che raccontano la realtà del

mondo, le difficoltà, la durezza della vita, la battaglia per

la sopravvivenza.

Insomma, come si diceva e si scriveva verso gli inizi del

’900, il “mondo degli umili e dei vinti” che l’immagine

ottica portava a galla con chiarezza assoluta.

Un grande maestro del Verismo italiano si era

affidato alla fotografia per riscoprire il mondo

della realtà.

Aveva ripreso volti, gesti e “pose” che si

ritrovavano in molte delle sue opere.

La “calligrafia” fotografica era piuttosto incerta perché

molte delle immagini non erano bene a fuoco e in altre

l’inquadratura appariva forzata e un po’ assurda.

Ma la sostanza c’era tutta e il “mondo dei vinti” era

leggibilissimo in quelle foto.

Il maestro in questione è Giovanni Verga, il quale arriva

alla fotografia quasi per caso, utilizzando una grossa

macchina a cassetta dello zio con cui realizza le prime

fotografie su lastre di vetro.

Coltiva la sua passione in sintonia con gli amici scrittori De

Roberto e Capuana con i quali scambia consigli e commenti

lasciandosi talvolta andare ad aspre autocritiche nel

definire “sgorbi fotografici” le sue immagini meno riuscite.

Non sempre infatti è soddisfatto ma in alcuni casi i risultati

sono davvero pregevoli come quando riprende gli

elegantissimi amici scrittori.

Il ritratto è il genere che Verga affronta fin dai primi scatti,

tanto che, guardando le sue fotografie, si può seguire

l’evoluzione di uno stile che all’inizio è ingenuamente

semplice; si nota infatti la pazienza del fotoamatore nel

mettere tutti in posa e la costanza nel cercare un angolo

giusto per scattare.

Interessanti sono i ritratti della gente comune: contadini,

donne di servizio, perfino una mendicante nelle loro pose

quotidiane, nei gesti consueti.

Spesso lo scrittore sperimentava la sua nuova passione

artistica fissando l’immagine di parenti e amici, con lo

sfondo di un tradizionale lenzuolo bianco oppure di una

fiorente campagna.

Pur con l’inesperienza e l’ingenuità proprie di un dilettante,

le foto rimangono una testimonianza affascinante, poiché

raccontano la passione di un uomo geniale e la storia di

una regione e di un intera epoca.

I tanti personaggi che hanno popolato i racconti e romanzi

verghiani prendono forma così come li abbiamo immaginati

e diventano visibili in una sbiadita fotografia.

È un modo diverso dello scrittore di

raccontare e forse anche l’occasione per

studiare l’intensità dei volti dei protagonisti

dei suoi romanzi, del popolo sconfitto dal

fato e dalla storia, tormentato dai

sentimenti di superbia, gelosia e avidità.

Le trame dei racconti sembrano una

sequenza di brevi scene neorealiste legate

insieme dalla voce del narratore.

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