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Introduzione Fotografia, realtà attraverso l'attimo tesina
Ho deciso di presentare questa tesina di maturità incentrata sul tema della fotografia, non solo perché è una mia grande passione, ma anche perché riesce a suscitare in me quell’armonia che cerco di riprodurre in ogni mio scatto fotografico. In inglese si dice «A picture is worth a thousand words» - «Un’immagine vale più di mille parole», non a caso ambedue le fotografie riportare in questa mio lavoro interdisciplinare, sono frutto della mia passione per questa grande forma d’arte. La tesina permette anche vari collegamenti con le materie scolastiche.
Collegamenti
Fotografia, realtà attraverso l'attimo tesina
Storia - La fotografia nella propaganda fascista.
Italiano - Il Naturalismo francese e Verismo
Storia dell'arte - L' Impressionismo e la nascita della fotografia.
Inglese - Imagism «A picture is worth a thousand words».
Greco - I mimi urbani di Teocrito (Idillio XV).
Latino - Giovenale e la rappresentazione impietosa della realtà.
Filosofia - Il "Velo di Maya" di Schopenhauer .
Fisica - Luce e fotografia.
Ho deciso di presentare questo percorso multidisciplinare incentrato sul tema della
fotografia, non solo perché è una mia grande passione, ma anche perché riesce a
suscitare in me quell’armonia che cerco di riprodurre in ogni mio scatto fotografico. In
inglese si dice «A picture is worth a thousand words» - «Un’immagine vale più di mille
parole», non a caso ambedue le fotografie riportare in questa mio lavoro
interdisciplinare, sono frutto della mia passione per questa grande forma d’arte.
Il ruolo che la fotografia ebbe nel contesto storico del primo dopoguerra rappresenta la prima
adesione al regime fascista di Mussolini.
Il Realismo fotografico della propaganda fascista.
E’ proprio nel corso degli anni ’30 che prende forma la politica dell’immagine, fulcro centrale
della politica fascista. Si fa così appello alle varie forme dell’immagine di massa. L’immagine
diventa la protagonista indiscussa, la si trova sui francobolli, nei film dell’Istituto LUCE, nei
manifesti . Soprattutto le mostre fotografiche, organizzate nei musei, diventano importanti per la
propaganda, che le utilizza soprattutto per celebrare la storia del fascismo. Altro contributo alla
politica del regime è fornito a livello fotografico dall’Istituto LUCE: questo ente, creato nel 1924,
conosciuto per i film-documentari didattici o di propaganda e per i suoi cinegiornali, è volto a
creare quella che in seguito verrà definita “fabbrica del consenso”: un complesso meccanismo che
serve a veicolare gli obiettivi politici del regime, cercando in un certo senso di “innestarli” nella
mente e nel cuore della popolazione, forgiandola e disciplinandola secondo la propria dottrina. Il
regime ha ben compreso dunque che oltre al verbo scritto, è altrettanto importante, per giungere
a larghi strati della popolazione ancora fortemente analfabetizzata, l’apporto visivo per
un’immediata presa anche emotiva.
Anche il manifesto e l’illustrazione dei volumi giocano un ruolo fondamentale per il loro carattere
1848
narrativo. In letteratura dopo il si diffonde in Europa una maggiore adesione alla realtà, al
“Positivismo”
“Positivo”, da qui il termine come reazione alla crisi degli ideali romantici.
Il Naturalismo. Naturalismo
L’aspetto che il Realismo assunse in Francia, in narrativa prende il nome di
francese. Ebbe tra i suoi più celebri interpreti Balzac, Maupassant, Flaubert e Zola.
Tra i canoni principali del Naturalismo troviamo:
Scientificità: lo scrittore così come lo scienziato deve fornire precisi documenti della vita umana,
l’influsso dell’ambiente, gli elementi fisiologici e le leggi
studiando in particolare tre aspetti:
di ereditarietà.
Dialettalità: servirsi di una lingua parlata, anche dialettale, consona alla condizione sociale dei
personaggi.
Oggettività: metodo fotografico
ritrarre dal vero e con la realtà, con l’esclusione netta di
qualsiasi intervento soggettivo, autobiografico, moraleggiante. Gli autori rappresentano la realtà
umana negli aspetti più concreti e a volte brutali (come la descrizione dei bassifondi delle grandi
città).
Il Verismo.
Anche se si riallaccia e accetta i canoni del Naturalismo, il Verismo ha caratteristiche particolari. I
veristi pur accettando i canoni dei naturalisti, rievocano la provincia nella quale erano nati e
vissuti. Questo movimento culturale si caratterizzò per aver eliminato il linguaggio accademico
creando una lingua più popolare, per aver eliminato il sentimentalismo tipico del II Romanticismo,
per aver richiamato l’attenzione sulle condizioni di miseria delle regioni italiane e per aver
contribuito alla creazione dell’unità civile e politica dell’Italia. Quando i veristi scrivono le loro
opere non lo fanno mai con la freddezza e l’imparzialità scientifica tipica dei naturalisti, né
trattano il brutto o il deforme, ma parlano di uomini sofferenti che cercano di resistere alla miseria
Luigi Capuana e Giovanni
e al destino. I due massimi teorici del Verismo italiano furono
Verga, ma quasi ogni regione ebbe veristi celebri, tra questi annoveriamo: Deledda, De Roberto,
Di Giacomo, Pascarella, Fucini.
L’impressionismo e la nascita della fotografia.
Il rapporto tra arte e fotografia iniziò con l'affermarsi della pittura impressionista che permetteva
di riprodurre la realtà. Gli impressionisti colsero la particolare capacità della fotografia di rendere
“concreto” ogni effetto chiaroscurale, facendo scoprire le qualità nascoste nell'immagine . Della
fotografia i pittori impressionisti adotteranno le inquadrature nuove e originali (strade riprese
dall'alto, ponti ritratti dal basso) e il taglio casuale dei soggetti. Per esempio nel celebre dipinto di
Manet bar delle Folies-Bergère"
‘’Il una figura maschile a lato del quadro è in parte tagliata.
Questo taglio non sarebbe mai stato fatto da un pittore tradizionale, ma rende molto più realistica
colori
la scena, come in una fotografia. Il disegno e il nero vengono aboliti e i sono i protagonisti
fotografia
dei dipinti. La conoscenza e l'uso della suggeriscono inquadrature rivoluzionarie. Lo
spazio raffigurato sembra andare oltre i limiti della cornice, dando l'illusione di una continuità
della scena anche oltre i confini del dipinto. I soggetti preferiti sono paesaggi e scene di vita
contemporanea. I loro quadri sono rivolti ad un pubblico borghese, per il quale l'arte va assumendo
vero esordio della fotografia
sempre più importanza. In realtà il si ebbe quando Louis Daguerre
fissò alcune immagini su lastre di rame., trattate con sostanze sensibili nelle parti colpite dalla
Dagherrotipo,
luce. Il che prese nome dal suo inventore, riproduceva dunque fedelmente la realtà
che gli stessi impressionisti amavano rappresentare.
In letteratura inglese la rappresentazione della realtà
attraverso l’immagine si diffonde grazie alla nascita
dell’ Imagismo.
“A picture is worth a thousand words”.
Imagism was a movement in early 20th-century Anglo-American poetry that favored precision
of imagery and clear, sharp language. Imagism is sometimes viewed as 'a succession of creative
moments' rather than any continuous period of development. The Imagists rejected the sentiment
and called for a return to Classical values, such as immediate presentation and economy of
language, as well as a willingness to experiment with non-traditional verse forms. Imagists use free
verse. A characteristic feature of Imagism is the isolation of a single image to reveal its essence.
Ezra Pound
Although Imagism isolates objects through the use of what called «Luminous details».
Ideogrammic Method.
He also used
‘’In a station of the metro’’ – Ezra Pound
“The apparition of these faces in the crowd” ;
The poet is watching faces in a crowded metro station. The poet is trying to get us to see things from
his perspective, and the word "apparition" suggests that the faces are becoming visible to him very
suddenly and probably disappearing just as fast. They almost look like ghosts.
“Petals on a wet, black bough.”
The faces in the subway are being compared to flowers on a tree branch.
Another fact to keep in mind is that Japan is famous for its beautiful flowering trees, and
haiku
considering that this poem is written in Japanese style.
In Japanese, haiku are traditionally printed in a single vertical line while haiku in English often
appear in three lines to parallel the three phrases of Japanese haiku. Traditional haiku consist in
three phrases of five, seven and five.
Una fedele rappresentazione del mondo reale si riscontra anche nel mondo greco con l’Idillio XV
di Teocrito.
Idillio XV - Teocrito.
Nella produzione poetica di Teocrito, alcuni componimenti sono caratterizzati da realistiche
“Mimi
descrizioni dell’ambientazione cittadina. E’ proprio per tale motivo che sono stati definiti
Urbani”. L’idillio XV “Le Siracusane”, proprio per il vivace realismo è stato considerato uno
dei capolavori di Teocrito dalla critica dell’ultimo Ottocento. Le protagoniste del mimo sono due
Gorgò e Prassinoa,
amiche originarie di Siracusa, le quali partecipano alle celebrazioni per la
festa di Adone ad Alessandria. Teocrito descrive con toni realistici ed umoristici l’incontro tra le
due donne protagoniste del mimo e i preparativi che precedono la loro uscita di casa, senza che
siano tralasciati particolari domestici. I mimi urbani di Teocrito furono anche fonte di
Eroda,
ispirazione per poeta di cui conosciamo solo qualche breve notizia biografica, dovuta ad
un ritrovamento papiraceo e il cui nome è legato ai “Mimiambi”.
L’idillio si apre con l’incontro fra le due amiche che hanno deciso di recarsi insieme alla festa di
Adone,ma per Gorgò che abita molto lontano dalla casa dell’amica raggiungerla è stato un lungo
viaggio . Le due donne allora iniziano una requisitoria contro i mariti che non le hanno
consentito di abitare vicino. Successivamente le due amiche si recano alla reggia di Alessandria e
Prassinoa elogia l’operato di Tolomeo che ha reso sicure le strade dai malfattori consentendo il
passaggio a tutte le donne senza che siano derubate. Le donne entrate nella reggia ascoltano la
bella voce della cantatrice che rievoca il mito di Adone, elencando la lista delle offerte e dei doni
per l’amante di Afrodite, e celebra la regale organizzazione della solennità. Al termine dell’inno
Gorgò esprime la sua ammirazione per la cantatrice, ma subito dopo invita l’amica a sbrigarsi
perché si è fatto tardi ed il marito ha un pessimo carattere quando è a digiuno.
Contrariamente alla rappresentazione fedele della realtà, tipica dei mimi urbani di
Teocrito, Giovenale si scaglia invece con veemenza contro la società del tempo.
Giovenale e la rappresentazione impietosa della realtà
Giovenale espone solo la parte negativa della realtà mostrandola come quella dominante
nei tempi attuali. Egli non vuole cambiare il mondo e da qui evidenziamo il suo acre
pessimismo che lo accomuna a Tacito. Tacito però mette in risalto i difetti politici,
Giovenale i difetti della vita quotidiana. Egli interpreta la realtà contemporanea solo alla
luce del vizio e ciò lo porta ad un atteggiamento declamatorio e ad una deformazione del
vero senza eguali. E’ impietoso nell’attaccare e condannare i difetti altrui ed in questo
differisce notevolmente da Orazio che giudica e descrive con comprensione i difetti degli
uomini. Giovenale non fa differenze di colpe, poiché per lui tutte le colpe sono uguali, si
scaglia infatti anche contro le donne emancipate e colte, contro i liberti, contro i morti,
contro gli orientali, contro i ricchi. L’atteggiamento nei confronti del vizio è quello del
moralista duro e arcigno che afferma di vedere davanti a sé una società che ha raggiunto il
limite estremo della corruzione. La negatività del reale in Giovenale è inoltre evidenziata a
livello stilistico dal periodare spezzato e dal tono sostenuto e concitato.