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Sintesi Forza dell'abbraccio tesina
La seguente tesina descrive il tema dell'abbraccio. Nel mondo, le modalità di instaurare rapporti sociali sono tra i più svariati: alcuni si danno la mano, altri congiungono le mani e chinano il capo.
Solo un gesto racchiude tutti questi aspetti: l’abbraccio.
Esso rappresenta un chiaro segno di pace, ma è anche qualcosa che va oltre e che può significare una vicinanza corporea ma anche affettiva, oppure di sostegno per le avversità della vita:
• Molti psicologi hanno cercato di dare una spiegazione comportamentale dell’abbraccio, ma esse tuttavia appaiono forzatamente parziali e non esaustive.
• L’abbraccio è stato al centro della sensibilità di famosi artisti e forse ha trovato la sua maggiore espressività e sublimazione artistica in Antonio Canova con la sua opera “Amore e Psiche”, sviluppati in un indissolubile abbraccio.
• Molte volte l’abbraccio ha voluto significare la riunione tra due popoli, come fu nel 1989 dopo la caduta del muro di Berlino, dopo anni di forzata lontananza.
• Anche nella scienza possiamo ritrovare forme di abbraccio: pensiamo infatti al stretto legame (abbraccio) che è stato dimostrato tra nucleo ed elettroni di un atomo, oppure tra le forze elettromagnetiche che, se di segno opposto si attraggono, se di segno uguale si respingono.
• Infine, il gesto rappresentato dal primo abbraccio di una madre che stringe fra le sue braccia la creatura appena nata, al quale lei ha dato la vita.
Collegamenti
Forza dell'abbraccio tesina
Psicologia - La teoria dell'holding si Donald Winnicott.
Storia dell'arte - Amore e Psiche di Antonio Canova.
Matematica - Teorema del confronto.
Fisica - Linee di forza del campo magnetico.
Filosofia - Le forze di attrazione e di repulsione (Schelling).
Storia - Crollo del muro di Berlino.
Inglese - Christmas Carol (The ghost of christmas past).
Italiano - Giuseppe Ungaretti (la riunificazione tra i popoli, smettere di fare la guerra).
Introduzione
Nel mondo, le modalità di instaurare rapporti sociali sono tra i più svariati: alcuni si
danno la mano, altri congiungono le mani e chinano il capo.
Solo un gesto racchiude tutti questi aspetti: l’abbraccio.
Esso rappresenta un chiaro segno di pace, ma è anche qualcosa che va oltre e che può
significare una vicinanza corporea ma anche affettiva, oppure di sostegno per le
avversità della vita:
Molti psicologi hanno cercato di dare una spiegazione comportamentale
dell’abbraccio, ma esse tuttavia appaiono forzatamente parziali e non
esaustive.
L’abbraccio è stato al centro della sensibilità di famosi artisti e forse ha trovato
la sua maggiore espressività e sublimazione artistica in Antonio Canova con la
sua opera “Amore e Psiche”, sviluppati in un indissolubile abbraccio.
Molte volte l’abbraccio ha voluto significare la riunione tra due popoli, come
fu nel 1989 dopo la caduta del muro di Berlino, dopo anni di forzata
lontananza.
Anche nella scienza possiamo ritrovare forme di abbraccio: pensiamo infatti al
stretto legame (abbraccio) che è stato dimostrato tra nucleo ed elettroni di un
atomo, oppure tra le forze elettromagnetiche che, se di segno opposto si
attraggono, se di segno uguale si respingono.
Infine, il gesto rappresentato dal primo abbraccio di una madre che stringe fra
le sue braccia la creatura appena nata, al quale lei ha dato la vita. 3
LA TECNICA DELL’ABBRACCIO
LA FUNZIONE DI HOLDING - Donald Winnicott
Holding è il termine che si usa per definire la capacità della madre di essere il
contenitore delle angosce del bambino. Questa è la definizione che ne da Winnicott.
Quindi la mamma sa quando deve dare amore al bambino e quando invece deve
mettersi da parte perché non c’è bisogno di lei.
L’Holding è un metodo che aiuta i genitori ad instaurare un rapporto più intimo e
soddisfacente con il loro bambino e viene usato anche per affrontare le crisi di rabbia,
le gelosie e i “capricci“.
Nel secolo scorso, intorno agli anni ’70, alcuni psicoterapeuti sperimentavano su
bambini affetti da autismo una nuova tecnica: l’holding o abbraccio contenitivo. Con
questa nuova tecnica i medici avevano notato un miglioramento nella capacità di
interazione di questi bambini. 4
Martha Welch pensò allora di utilizzare la tecnica con bambini “normali” che
manifestavano disagi espressi con “capricci” o difetti di attaccamento.
L’holding risulta essere un momento di intenso contatto fisico ed emotivo, è
un’esperienza che coinvolge madre e figlio durante la quale la mamma tiene
fisicamente tra le braccia i bambino ed esclude qualsiasi altra distrazione.
La mamma parla al bambino con tono sereno e fermo, lo guarda e fa in modo di
essere guardata e tutto questo è la base che conduce al contenimento del disagio. Il
bambino può urlare, piangere e divincolarsi ma la mamma gli comunica che questi
sentimenti sono accettati e accolti.
I bambini piccoli, non avendo ancora acquisito la capacità di comunicare in quanto
gli stati d’animo sono difficili da descrivere, esplodono con gesti di rabbia e
“capricci” che a volte i genitori non capiscono. I genitori in questi frangenti
allontanano i bambini, ma se invece li tenessero fra le braccia li aiuterebbero a
calmare la rabbia e la frustrazione del momento, rafforzando il legame di
attaccamento.
Nell’holding è difficile portare a termine l’abbraccio. Solo se si è veramente
determinati si riesce ad effettuare questa tecnica. I bambini hanno bisogno di essere
contenuti e l’abbraccio è il modo più veloce e semplice per attuare il contenimento,
ma non c’è solo la parte fisica dell’holding. Si può dare la sensazione di
contenimento anche con le parole e gli sguardi. Anche la presenza dei genitori, che
deve essere costante, aiuta ad affacciarsi al mondo dell’holding più facilmente.
Per concludere: il principio alla base dell’holding è il contatto fisico che unisce non
solo i corpi ma anche le menti. Le difficoltà nella relazione possono essere risolte in
qualsiasi momento, il legame diventerà più intenso e sicuro. Soprattutto i genitori si
accorgeranno che con il passare del tempo le piccole lotte quotidiane diventeranno
più facili da risolvere e il bambino sarà più sicuro di sé e meno ansioso. Con il
passare del tempo i bambini diventeranno più allegri, affettuosi e realizzati. Il
contenimento dà ai bambini un riferimento sicuro, li aiuta a costruirsi una personalità.
Si teme che l’uso di questa tecnica con bambini più grandi e con ragazzi possa
renderli deboli o dipendenti, invece il legame che si crea porta maggiore fiducia in se
stessi e fa aumentare la capacità di coinvolgimento nei rapporti con gli altri. 5
AMORE E PSICHE – Antonio Canova
Amore e Psiche è un gruppo scultoreo realizzato da Antonio Canova tra il 1788 e il
1793, esposta al Museo del Louvre a Parigi. Ne esiste una seconda versione (1800-
1803) conservata all'Ermitage di San Pietroburgo in cui i due personaggi sono
raffigurati in piedi e una terza (1796-1800), sempre esposta al Louvre, in cui la
coppia è stante. Delle tre versioni, la prima, cronologicamente parlando, è la più
famosa e acclamata dalla critica.
L'opera rappresenta, con un erotismo sottile e raffinato, il dio Amore mentre
contempla con tenerezza il volto della fanciulla amata, ricambiato da Psiche da una
dolcezza di pari intensità. L'opera rispetta i canoni dell'estetica winckelmanniana,
infatti, le figure sono rappresentate nell'atto subito precedente al bacio, un momento
carico di tensione, ma privo dello sconvolgimento emotivo che l'atto stesso del
baciarsi provocherebbe nello spettatore. Questo è il momento di equilibrio, dove si
coglie quel momento di amoroso incanto tra la tenerezza dello smarrirsi negli occhi
dell'altro e la carnalità dell'atto. Le due figure si intersecano tra di loro formando una
X morbida e sinuosa che dà luogo ad un'opera che vibra nello spazio. La scultura è
realizzata in marmo bianco, levigato e finemente tornito, sperimentando con successo
il senso della carne, che Canova mirava a ottenere nelle proprie opere.
L'opera Amore e Psiche del 1788 è un capolavoro nella ricerca d'equilibrio, infatti, le
due figure sono disposte diagonalmente e divergenti fra loro. Questa disposizione
piramidale dei due corpi è bilanciata da una speculare forma triangolare costituita 6
dalle ali aperte di Amore. Le braccia di Psiche invece incorniciano il punto focale,
aprendosi a mo' di cerchio attorno ai volti. All'interno del cerchio si sviluppa una
forte tensione emotiva in cui il desiderio senza fine di Eros è ormai vicino allo
sprigionamento. L'elegante fluire delle forme sottolinea la freschezza dei due giovani
amanti: è qui infatti rappresentata l'idea di Canova del bello, ovvero sintesi di bello
naturale e di bello ideale.
TEOREMA DEL CONFRONTO
Siano f, g, h tre funzioni definite nello stesso intervallo, tranne al più un punto x0 di
questo, e tale che h(x) ≤ f(x) ≤ g(x). Supponiamo inoltre che:
lim h(x) = l
x→x0
lim g(x) = l
x→x0
Th : lim f(x) = l
x→x0
Dimostrazione ∀ε ∃ ∀x∈Ih
lim h(x) = l > 0 Ih (x0 ) t.c. - { x0 } sia | h(x) - l | < ε
x→x0 ∀ε ∃ ∀x∈Ig
lim g(x) = l > 0 Ig (x0) t.c - { x0 } sia | g(x) – l | < ε
x→x0
possono essere scritte :
l – ε < h(x) < l + ε I ∩ I
h g
l – ε < g(x) < l + ε
Sappiamo che h(x) ≤ f(x) ≤ g(x) , quindi si ha l −ε < h(x) ≤ f(x) ≤ g(x) < l +ε .
Pertanto: l – ε < f(x) < l + ε 7
Ovvero : lim f(x) = l
x→x0
CAMPO MAGNETICO – LE LINEE DI FORZA
Tra gli antichi greci, sin dal VII sec. a.C., era nota la proprietà della magnetite (il cui
nome derivò dalla città greca di Magnesia in Asia minore) di attirare a se materiali
ferrosi. Il fenomeno viene detto magnetismo dal nome di questo minerale.
Nel V sec. a.C. Socrate cita la caratteristica della magnetite di trasferire al ferro le sue
proprietà di attrazione. Si osserva che tale proprietà non è uniformemente presente
nel materiale. Si definiscono i poli del magnete come quelle parti in cui la proprietà si
manifesta maggiormente.
Nel XVI secolo Gilbert scopre che:
1. utilizzando un magnete sospeso ad un filo, al quale viene avvicinato un
secondo magnete vide che questo esercita una forza su di esso.
2. Avvicinando ad un pezzo di magnetite una bacchetta sottile di ferro questa si
magnetizza. Si realizza così l’ago magnetico.
L’ ago magnetizzato, libero di ruotare, si dispone assumendo una posizione di
equilibrio lungo una direzione prossima a quella del meridiano terrestre e si orienta
sempre con la stessa estremità verso il polo Nord a tale estremità viene assegnato il
nome di polo nord dell’ago perché è rivolto al polo Nord della terra. All’altra
estremità è il polo Sud. Se viene spostato da tale direzione e poi rilasciato libero,
ritorna con leggera oscillazione alla direzione iniziale rivolto verso Nord.
3. Avvicinando un magnete al polo Nord dell’ago, si verifica che una estremità
attira il polo nord, l’altra lo respinge e attira il polo sud dell’ago.
Il campo magnetico è un campo vettoriale che ha una direzione, un verso e
un’intensità. Un campo magnetico può essere creato da cariche elettriche in moto,
cioè da una corrente, oppure da un magnete permanente. 8
Sperimentalmente si trova che esistono due polarità nel magnetismo, polo Nord e
polo Sud: poli uguali si respingono, poli opposti si attraggono.
Le linee di forza sono tangenti alla direzione del campo magnetico e vanno dal polo
Sud al polo Nord dei magneti. Il polo Nord terrestre è in realtà un polo Sud
magnetico.
In base alla convenzione di Faraday le linee del campo magnetico hanno una densità
che è proporzionale all’intensità del campo, cioè le linee sono tanto più fitte quanto
maggiore è l’intensità del campo.
A differenza del campo elettrico, le linee di forza sono continue, chiuse e passano
sempre all’interno della sorgente del campo magnetico, entrando dal polo Sud e
uscendo dal polo Nord. Un campo magnetico uniforme ha la stessa intensità in ogni
punto: le linee del campo risultano essere parallele, equidistanti e la loro densità è la
stessa in tutto lo spazio. 9
LE FORZE DI ATTRAZIONE E DI REPULSIONE –
Friedrich Schelling
Le forze di attrazione e di repulsione attraverso cui la natura esprime il suo “essere
viva” sono:
il magnetismo: esprime la coesione grazie alla quale le varie parti dell’universo
gravitano le une verso le altre
l’elettricità: esprime quella polarità dialettica che fa del mondo la sede di
un’opposizione di forze di segno contrari.
il chimismo: esprime quella incessante metamorfosi dei corpi che fa
dell’universo una grande fucina in cui si fabbricano per sintesi le più svariate
realtà.
A queste tre forze corrispondono, nel mondo organico:
la sensibilità
l’irritabilità (che è la proprietà di reagire agli stimoli del mondo esterno)
la riproduzione
Sotto l’azione delle forze attrattive e repulsive, l’universo conosce tre momenti (o
potenze) di sviluppo:
1. mondo inorganico (la natura è inconsapevole)
2. luce (la natura si fa visibile a se stessa)
3. mondo organico (la natura attraverso la sensibilità comincia ad essere
auto consapevole).
La Natura si configura come uno spirito inconscio in moto verso la coscienza, cioè
come un processo in cui si ha una progressiva smaterializzazione della materia ed un
progressivo emergere dello Spirito.
In altri termini, la Natura, lungo un percorso che va dai minerali all’uomo, appare
come la “preistoria dello spirito” o come il passato trascendentale della coscienza, 10
ovvero come un’”odissea” dello spirito il quale “si cerca” attraverso le cose, per
giungere finalmente presso di sé, con l’uomo.
Schelling ha definito la propria filosofia della natura fisica “speculativa” o “a priori”.
Dire che la fisica procede a priori significa dire che essa procede sistematicamente,
ossia mostrando come ogni fenomeno naturale testimoniato dall’esperienza faccia
parte di una totalità organica da cui necessariamente deriva ed entro cui