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Sintesi
Geografia: la donna nell'ambiente sottosviluppato

Storia: le donne in movimento

Diritto: art. 2 della Costituzione

Scienza delle finanze: gli aiuti sociali

Economia aziendale: le imprese in rosa

Italiano: Giovanni Verga e Gabriele D'Annunzio (la visione della donna)

Francese: Gustave Flaubert (Madame Bovary)

Matematica: massimi e minimi delle funzioni a più variabili
Estratto del documento

INDICE:

Introduzione_______

(pag. 3)

Geografia:

(pag. 4)

La Donna nell'ambiente sottosviluppato_____

….Nascere donna è considerata una disgrazia...

...La donna solo “mezzo” di riproduzione...

...pratica dell'infibulazione...

Storia:

Donne in movimento_____ (pag. 6)

...la donna nel fascismo...

Finanze:

Aiuti sociali_____ (pag. 7)

...La maternità...

...il servizio degli Assegni familiari...

Diritto:

L'uguaglianza_____

(pag. 8)

...la costituzione e l'articolo 3....

...l'uguaglianza, principio fondamentale della Costituzione...

Economia Aziendale:

Imprese in rosa_____

(pag. 9)

…imprese industriali…

...bilancio d'esercizio...

Italiano:

Visione della donna_____ (pag. 14)

...Verga...

...D'Annunzio...

Francese: 1

Flaubert, Madame Bovary_____ (pag. 16)

…le réalisme…

… Le bovarysme…

…Trame…

Matematica:

Massimi e minimi delle funzioni a più variabili_____

(pag. 18) 2

INTRODUZIONE:

Perché fare una tesina sulla donna?

Anche se il tema può risultare scontato, io credo che sia attuale e

degno di nota, perché ancora oggi, nel 2011, tradizionali pregiudizi,

non del tutto scomparsi nella cultura occidentale, confinano la

donna e i suoi tentativi di affermazione.

La donna per secoli è stata considerata “diversa”, relegata solo ai

ruoli di “madre” e di “massaia”, senza mai ottenere riconoscimenti,

come se nulla le fosse dovuto.

Le sue prerogative cominciano ad essere riconosciute e si inizia a

far strada la possibilità di potersi misurare alla pari, per diventare

protagonista delle attività umane.

Sebbene la società continui ad attribuirle compiti domestici e

familiari che rendono più difficile, rispetto all'uomo, la sua

affermazione in campo politico, scientifico, artistico... maggiore è il

suo merito quando riesce ad emergere e ad affermarsi.

La Donna nell'ambiente sottosviluppato

Come ben sappiamo nei paesi occidentali la donna è sottomessa

all'uomo, “capo” estremo.

Nascere donna è considerata una disgrazia. 3

Per motivi sociali e culturali, il figlio maschio è preferito alla

femmina, perché rimane nella casa, paterna anche dopo il

matrimonio e può così aiutare i genitori nel lavoro e sostenerli

durante la vecchiaia, mentre la figlia femmina dopo il matrimonio si

trasferisce nella casa del marito. Durante gli anni '80 alcuni

funzionari si accorsero che in molti villaggi rurali la popolazione

infantile erano solo di sesso maschile. Fu subito chiaro che si

trovavano di fronte ad una conseguenza delle leggi sulla

pianificazione familiare, per cui le neonate di sesso femminile

venivano abbandonate, uccise e, talvolta, nascoste. In quest'ultimo

caso la famiglia per non avere problemi con la legge non iscriveva

la neonata all'anagrafe, condannando così la bambina ad una vita

nell'ombra e senz'alcun diritto, in quanto, essendo ufficialmente non

esistente, non poteva accedere all'istruzione, alle cure sanitarie, ai

servizi sociali, al lavoro, né a farsi una famiglia regolare.

Fortunatamente contro l'infanticidio sono state emanate leggi

durissime. Anche se in molte zone rurali dell'Asia avviene tutt'ora

la soppressione dei neonati di sesso femminile e anche l'aborto dei

feti femminili.

La donna è considerata solo un “mezzo” per la riproduzione infatti

basti pensare che nei paesi in via di sviluppo si contano più o meno

8 bambini a donna.

In questi paesi il tasso di natalità è molto alto, anche se altrettanto

elevato è quello di mortalità a causa delle cattive condizioni

igienico, sanitarie.

Le donne alla nascita risultano di meno rispetto all'uomo, ma esse

hanno una maggiore resistenza fisica infatti verso la mezz'età i

sessi si vanno ad equiparare, fino a superare l'uomo in quanto la

speranza di vita nei paesi in via di sviluppo equivale a 66 anni per

l'uomo e 72 per le donne, così come questo divario è presente

anche nei paesi sviluppati dove, invece, la speranza di vita è di

75anni per gli uomini ed 82 per le donne.

In alcune zone dell'Africa occidentale è particolarmente diffusa la

pratica dell'infibulazione (mutilazione genitale femminile) che viene

inflitta alle bambine e viene consigliata come sistema utile a

mantenere intatta la purezza della donna. In Somalia una donna

che non viene infibulata viene considerata impura. Per tanto rischia

di non trovare un marito e l'allontanamento dalla società.

I rapporti sessuali, attraverso questa pratica, vengono

impossibilitati fino alla defibulazione, che in queste culture, viene

4

effettuata direttamente dallo sposo prima della consumazione del

matrimonio.

Dopo ogni parto viene effettuata una nuova infibulazione per

ripristinare la situazione prematrimoniale.

Le conseguenze per la donna sono tragiche, in quanto i rapporti

sessuali diventano dolorosi e difficoltosi, spesso insorgono

cistiti,ritenzione urinaria e infezioni vaginali. Ulteriori danni si hanno

al momento del parto: il bambino deve attraversare una massa di

tessuto cicatrizzato, nel momento della nascita al feto si toglie

ossigeno e quindi quest'ultimo non arriva al cervello, rischiando di

causare danni neurologici.

Donne in movimento

La donna, nella storia della civiltà occidentale, è sempre stata

subordinata all’uomo: le differenze fra i due sessi hanno portato il

maschio a prelevare e ad occupare un posto privilegiato nella

società.

Solamente all’inizio del Novecento la condizione della donna

comincia a cambiare e si può parlare di Donna in Movimento.

Incominciano a nascere organizzazioni e associazioni di donne che

si univano per combattere assieme contro tutte le discriminazioni

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della società misogina che da secoli le opprimeva.

In Italia le prime battaglie del movimento femminista riguardavano

il diritto al voto ed il mantenimento del posto di lavoro. Infatti

Suffragette erano chiamate le donne che rivendicavano il diritto di

voto e l’uguaglianza giuridica.

Già nel 1906 Anna Mozzoni e Maria Montessori presentarono una

petizione al Parlamento per il voto femminile.

Le Donne nel Fascismo.

Il ruolo delle donne nella prima guerra mondiale merita uno

specifico riconoscimento. Non solo crocerossine o madrine di

guerra, immagini che tradizionalmente sono state tramandate, ma

valide sostitute dei loro uomini mandati al fronte.

La guerra ha rappresentato per le donne il momento per entrare nel

mondo del lavoro ad occupare i posti vacanti dei loro uomini, spesso

in mansioni abitualmente maschili.

Ma, non si tratta di posizioni durature, in quanto legate

all’emergenza della guerra e, infatti, la maggior parte delle donne, a

conflitto finito, rientrano tra le mura casalinghe, ma non si tratta di

un’esperienza fine a se stessa poiché aprirà nuove prospettive per il

lavoro.

Durante l’età fascista le donne italiane vengono messe alla prova in

un confronto diretto con sollecitazioni nuove sul piano sociale,

culturale e lavorativo; ed è in questo periodo denso di tensioni che

molte donne, giovani e non, si sentono incuriosite e stimolate.

Dopo il secondo conflitto mondiale le donne finalmente ottennero il

diritto di voto:

il 2 giugno del 1946 con il referendum istituzionale e l’Assemblea

costituente.

Aiuti

Sociali

Gli enti previdenziali.

Gli enti che operano nella sicurezza sociale sono numerosi, tra i più

importanti ricordiamo l' ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA

SOCIALE (INPS), ha il compito di gestire le assicurazioni contro i

seguenti rischi: invalidità, vecchiaia, superstiti, tutela gli assicurati

mediante una pensione nel momento in cui diventano INABILI.

Riferendoci alla DONNA, possiamo far riferimento al sussidio per la

maternità, cioè un compenso dato al lavoratore (anche uomo) in

sostituzione al salario.

Ma oltre ad esso abbiamo anche:

l'occupazione involontaria che assicura un sussidio monetario per

coloro che sono disoccupati involontari. 6

La sospensione del lavoro: a causa di problemi aziendali, sono

assicurati mediante un salario ridotto, definito “cassa integrazione”.

All'INPS è stata anche attribuita la gestione di un servizio che non è

né previdenziale né assicurativo:

il servizio degli Assegni Familiari.

Che hanno funzione di integrare il reddito dei lavoratori in relazione

Cassa unica

al fabbisogno della famiglia. Vengono pagati dalla

assegni familiari, gestita dall'INPS. Gli assegni familiari sono oggi

corrisposti in misura variabile, in rapporto al numero dei

componenti del nucleo familiare, al livello di reddito della famiglia e

alla particolare situazione sociale dei componenti. I titolari di redditi

più elevati non hanno diritto agli assegni. Sebbene vengano di

continuo rivalutati, sono di importo ancora molto basso, tanto è

vero che sono inadeguati a coprire gli oneri effettivi sopportati dai

lavoratori per carichi di famiglia. Gli assegni familiari vengono

generalmente corrisposti dal datore di lavoro, insieme al pagamento

della retribuzione. L'uguaglianza

La costituzione e l'articolo 3.

a

Con la fine della 2 guerra mondiale è stata emanata la legge a

suffragio universale (per la prima volta anche le donne potevano

votare), ed i cittadini erano chiamati a votare sia per il referendum

istituzionale, sia per l' elezioni dei deputati dell'Assemblea

Costituente. Esso vide la vittoria della Repubblica ed il 1 gennaio 48

è entrata in vigore la Costituzione.

La nostra Costituzione è formata da 139 articoli. I primi 12 sono

articoli immodificabili, tra questi abbiamo l'articolo 3

Art. 3 Costituzione Italiana:

1° comma: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti

alla legge,senza distinzione di sesso, di razza, di lingua,

di religione,di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

L'uguaglianza, principio fondamentale della costituzione.

L'uguaglianza insieme alla democrazia(sovranità del popolo),

libertà(spirituali, materiali), giustizia(abolire differenze tra le

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categorie di cittadini) e internazionalismo(l'Italia fa parte di un

sistema internazionale di protezione dei diritti dell'uomo) è un

principio fondamentale della costituzione.

L'uguaglianza:

l'articolo 3 proclama il principio di uguaglianza di fronte alla legge e

quindi il divieto di discriminazione fra cittadini (sesso, razza,

religione), esistono due aspetti fondamentali dell'uguaglianza.

Uguaglianza non vuol dire che tutti debbano essere uguali,

uguaglianza vuol dire che le differenze che esistono tra gli individui

non possono essere giustificazioni per trattamenti discriminatori.

Il secondo aspetto si collega alla giustizia. I più deboli richiedono

leggi che trattino diversamente ecco le leggi che differenziano per

esempio i lavoratori dai datori di lavoro o gli anziani dai giovani,

esse sembrano in contraddizione con l'uguaglianza, ma invece

servono allo Stato per limitare le disuguaglianze sociali.

Imprese in Rosa

l’imprenditoria femminile, è un settore fortunatamente in, sono

molte,infatti,le realtà italiane che vantano conduzioni “in

rosa”,avviate con successo. Per questo motivo,il governo ha deciso

di tutelare con un’apposita normativa proprio questo tipo d’imprese,

che prevede facilitazioni per le imprese "in rosa", sia da avviare che

già esistenti.

Le imprese industriali.

Le aziende industriali svolgono un’attività trasformazione fisico-

tecnica di determinati beni o servizi. Il risultato dell'attività

produttiva può essere costituito da beni o servizi finiti. 8

Acquisizione materie

prime

Trasformazione Fisico-Tecnica

Prodotti finiti

Esse possono essere classificate in base:

al ramo di attività, alle dimensioni, alla forma giuridica, aspetto

tecnico-organizzativo.

Elementi fondamentali sono l’organizzazione, la localizzazione e la

gestione.

La localizzazione è uno dei problemi primari che deve porsi

l'azienda. L'ubicazione ottimale, solitamente, è quella che genera la

massima differenza tra ricavi e costi da essa dipendenti. Essa è

determinata dalla possibilità di reperire agevolmente i fattori

produttivi, la vicinanza ai mercati di vendita, la presenza di

infrastrutture, la vicinanza delle imprese costruttrici, la vicinanza ai

centri abitati, ecc...

L'organizzazione ha lo scopo di coordinare l'attività. Per un'ordinato

svolgimento dell'attività aziendale è necessario creare una struttura

organizzativa che si divide in organo volitivo(soggetti che danno il

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