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Scienze: Charles Darwin
Storia: Guerre, terrorismo e fondamentalismo islamico
Geografia: L'Egitto
Educazione artistica: Salvador Dalì
Inglese: Martin Luther King Jr
Francese: La Deuxième Guerre Mondiale
Educazione musicale: Jimi Hendrix
Educazione tecnica: L'energia nucleare
Scienze motorie: Monaco 1972: Il Massacro
ITALIANO
Luigi
Pirandello. “L’angelo di fuoco
Luigi Pirandello nacque nel 1867 ad Agrigento e morì a Roma nel 1936, due anni
dopo aver vinto il Premio Nobel per la letteratura.
All’ inizio della sua carriera da scrittore egli aderì al Verismo, ma è celebre come
autore decadente. “Uno, nessuno e
Il suo pensiero e la sua poetica sono espressi nel romanzo
centomila”. Ciò che è importante per Pirandello è indagare sulle motivazioni
che spingono gli uomini ad agire. Egli parte dalla considerazione che ogni
uomo, per vivere nella società, è costretto ad indossare una maschera, che, da
una parte ci costruiamo da soli e dall’altra ce la costruiscono gli altri, a
seconda di come ci giudicano. La società, quindi, secondo Pirandello è una
trappola, perché non consente all’uomo di essere se stesso e di avere una
propria identità.
Come per Einstein vige la teoria della relatività, per Pirandello niente si può
conoscere in modo certo.
I personaggi di Pirandello rifiutano la vita sociale e diventano i cosiddetti
“forestieri della vita”, cioè una persona intellettuale che ha capito il gioco della
vita, si rende spettatore della società e guarda gli altri con umorismo.
L’unica via di salvezza di fronte alla crisi d’identità è la follia: il folle, infatti, è
colui che dice sempre la verità, senza curarsi di fare bella o brutta figura e
agisce senza rispettare le regole imposte dalla società e quindi è finalmente
libero.
Pirandello operò anche in campo teatrale dirigendo una compagnia drammatica.
Come prima, meglio di prima”, “Sei
I suoi drammi più importanti furono: “
personaggi in cerca d’autore”, “Ciascuno a suo modo” e l’”Enrico IV”.
Gabriele
D’Annunzio . “Il frenetico
Gabriele D’Annunzio nacque a Pescara nel 1863 e morì a Gardone Riviera nel
1938. Fu un celebre scrittore e poeta decadente. Egli amava il bello ed il fasto,
infatti si dedicava ad una vita frenetica.
Era un’interventista durante la Prima Guerra Mondiale e combatté in Dalmazia,
nel 1919 occupò la città di Fiume e vi fondò il governo provvisorio del Quarnaro.
D’Annunzio rifiuta la massificazione della società e, avendo sostituito l’utile al
bello, si sente superiore agli altri. Egli vagheggia in un mondo di superiore
bellezza e crea figure eccezionali: l’esteta prima, il superuomo poi.
L’esteta è colui che vuol fare della propria vita un’opera d’arte, come faceva il
“Il piacere”,
protagonista del romanzo Andrea Sperelli, che era combattuto tra
due donne: Maria (rappresentante la forza morale) ed Elena (rappresentante la
forza sensitiva). Sperelli, si fa attrarre dalla forza sensitiva, quindi, l’esteta si
rivelò una figura troppo debole per fronteggiare la società massificata.
Alla fase dell’estetismo D’Annunzio fa seguire la fase del superomismo. Il
superuomo è colui che possiede la volontà di dominio e di potenza. Alla fine
anche questa figura si lascerà sopraffare dalla forza sensitiva e quindi risulterà
anch’egli debole.
D’Annunzio, capito che l’esteta e il superuomo non possono combattere la
massificazione, aderisce alla fase del panismo, che consiste nel fondersi con il
tutto, con la natura, fino a perdere la propria identità.
“La pioggia del pineto”;
A questa fase appartiene la poesia in questa
composizione D’Annunzio dimostra di essere un poeta veggente, perché
decodifica il linguaggio della natura e si fonde con essa, trasformandosi in
piante ed animali, in una situazione di pura estasi.
STORIA
Il Medio Oriente
Islamico:guerre,
fondamentalismo e
terrorismo.
“Lo sguardo “Il principe del
L’area dell’Islam si estende dal Nord Africa all’Indonesia; il Medio Oriente occupa una gran parte del mondo islamico, infatti gli stati che ne
fanno parte sono: Turchia, Egitto, Arabia, Siria, Libano e Giordania.
I partiti nazionalisti che hanno guidato la lotta per l’indipendenza di questi Stati, si proponevano di trasformare i nuovi Stati in nazioni
moderne, tuttavia, l’idea di nazione e il sentimento di identità nazionale erano lontani dalla tradizione delle popolazioni arabe. Perciò,
intorno agli anni ’60 presero vigore i movimenti dei fondamentalisti islamici, che si proponevano di tornare all’Islam delle origini non
esitando a ricorrere ad assassini politici e ad atti terroristici.
I fondamentalisti islamici sono convinti che l’insegnamento di Maometto nelle società musulmane moderne sia stato dimenticato, a causa
dell’influenza della cultura occidentale. Essi chiedono che nell’esercitare la giustizia si abbandonino le leggi giuridiche, per tornare a
giudicare nei tribunali secondo l’antica legge islamica, la “shar’ia”.
Tra le guerre scoppiate in Medio Oriente mi sono soffermato sulle guerre in Iraq e in Afghanistan.
La guerra d’Iraq iniziò con la “guerra del golfo”, svoltasi in Kuwait, maggiore fornitore di petrolio all’Occidente. Nel 1990, il Kuwait fu invaso
dall’Iraq di Saddam Hussein. Un anno dopo, molti Stati occidentali, intervennero nella guerra e costrinsero alla resa Saddam Hussein. L’Iraq
fu sottoposto ad un blocco economico e fu costretto a cessare la costruzione di armi nucleari che avrebbero dovuto servire alla distruzione
di massa.
La guerra in Afghanistan iniziò nel 1979, quando delle truppe sovietiche entrarono nello Stato. Siccome questi erano ancora gli anni della
guerra fredda, gli Stati Uniti intervennero al fianco dei guerriglieri della resistenza afghana, i mujahidin. Nel 1988, i Russi furono costretti a
ritirarsi, dopo questo diverse etnie afghane combatterono l’una contro l’altra. Alla fine di questa sanguinosa guerra civile, prevalse il
gruppo dei talebani, un’ associazione politica delle scuole coraniche. Essi ebbero il sopravvento alle elezioni e nel 1996 invasero la capitale
Kabul.
I talebani instaurarono un regime di genere islamico, infatti fu proibito al popolo afghano ogni divertimento considerato profano, agli uomini
imposto l’obbligo di portare la barba e alle donne quello d’indossare il burqa.
I talebani, quando occuparono Kabul, non operarono da soli, infatti al loro fianco c’era un gruppo di fondamentalisti islamici, con a capo il
ricchissimo imprenditore dell’Arabia Saudita Osama Bin Laden. Egli era convinto che la lotta armata fosse l’unico mezzo per sconfiggere i
nuovi crociati venuti dall’Occidente.
Il terrorismo islamico si basa su tre aspetti fondamentali: l’uso del proprio corpo come arma (i kamikaze), l’uso della tecnologia e la
spettacolarità degli attacchi, ampliata dai mass media.
Tutti e tre questi aspetti sono stati messi in atto l’11 settembre 2001 durante l’attacco alle Twin Towers. Sfortunatamente, come tutti ben
sappiamo solo in quell’occasione morirono centinaia di persone, nel tentativo di sfuggire al crollo dei grattacieli, dovuto al dirottamento di
due aerei di linea; nello stesso giorno,un altro aereo si è abbattuto sul Pentagono di Washington, provocando altre centinai di vittime.
Il successo di questi attacchi terroristici doveva mostrare al mondo che i simboli del potere economico e militare americano non erano
invulnerabili.
Nel 2002, il Presidente americano George W. Bush lanciò una campagna internazionale contro il terrorismo. A questa guerra aderirono molti
Paesi di tutto il mondo. Questi Paesi andarono subito in missione in Afghanistan.
La campagna nello Stato dei talebani terminò a pochi mesi dall’inizio con l’occupazione di Kabul, dove, nel 2004, si sono svolte delle libere
elezioni. Ma, nonostante tutto, i talebani non si sono ancora arresi e il futuro del popolo afghano rimane ancora incerto.
Dal momento che il terrorismo poteva essere dappertutto, gli Stati Uniti pensarono che bisognava sconfiggere questo movimento
attaccando ogni Paese nemico.
Nel 2003, truppe americane e inglesi occuparono l’Iraq, senza incontrare alcuna resistenza.
Nel 2007, Saddam Hussein è stato giustiziato, l’Iraq però è ancora in balia di una sanguinosa guerra civile.
Oggi, gli USA e alcuni Stati europei hanno invaso l’Iraq e l’Afghanistan, cercando di istituire in questi Paesi delle democrazie.
GEOGRAFIA
L’Egitto.
L’Egitto è un Paese dell’Africa settentrionale. Esso è bagnato a Nord dal Mar Mediterraneo e ad Est dal Mar Rosso.
Confina a Est con Israele, a Sud con il Sudan e ad Ovest con la Libia. L’Egitto occupa anche una porzione di territorio
asiatico: la penisola del Sinai.
Il 95% del territorio egiziano è occupato da deserti e montagne rocciose. Nella parte occidentale del Paese si estende il
Deserto Libico. Ad Est si trova il Deserto Orientale, dove si innalzano i rilievi più alti del Paese.
L’Egitto è attraversato da Sud a Nord dal fiume più lungo al mondo, il Nilo, fino a che esso non sfoci nel Mar
Mediterraneo.
Il clima dell’Egitto è prevalentemente desertico, con scarse precipitazioni e forti escursioni termiche tra il dì e la notte;
lungo le coste del Mediterraneo, invece il clima è più mite.
La popolazione è formata prevalentemente dagli Arabi, che discendono dagli antichi Egizi, i fellahin e i copti.
I fellahin sono gli abitanti delle campagne, essi vivono nei villaggi lungo le rive del Nilo.
I copti, vivono prevalentemente nei centri abitati.
Al confine con il Sudan c’è una minoranza di nubiani, che parlano il qensi.
Nel deserto, vivono piccoli gruppi di beduini, tribù nomadi discendenti dagli Arabi.
L’89% della popolazione è musulmana. Il restante fa parte della comunità cristiano-ortodossa dei copti. Essi sono tenuti
ai margini della società, ma lentamente i rapporti con lo Stato musulmano stanno migliorando.
La lingua ufficiale è l’inglese.
L’Egitto ha circa 69 milioni di abitanti, nel corso del ‘900 la popolazione è infatti cresciuta enormemente.
Il 58% di essa vive nelle campagne, in villaggi, mentre il restante 42% vive nelle città, perlopiù di piccole dimensioni e
che sorgono sui siti archeologici di antiche città faraoniche.
La città più popolosa del Paese è la capitale Il Cairo, con circa undici milioni di abitanti.
Essa è diventata il principale centro dell’Egitto grazie alla poca distanza dalla costa del Mediterraneo.
Come si vede nella foto la città è attraversata dal Nilo, quindi ci sono numerosi ponti che di notte s’illuminano dando
origine ad un fantastico spettacolo di luci.
La seconda città per numero di abitanti è Alessandria, con circa quattro milioni di cittadini. Essa sorge sulla costa
mediterranea.
Nel 2002, in essa è stata inaugurata la biblioteca più grande al mondo.
L’economia dell’Egitto si basa soprattutto su due settori: quello estrattivo e quello turistico.
I prodotti agricoli sono pochi, perché solo il 3% del territorio risulta coltivabile, quindi il Paese dipende dalle importazioni
di cibo.
L’Egitto possiede giacimenti di metano e di petrolio, estratti nelle zone del Golfo di Suez e del Mar Rosso. Inoltre, si
stanno sviluppando anche industrie siderurgiche e chimiche nella zona tra Il Cairo ed Alessandria.
Il turismo è la più importante fonte di risparmio per l’economia egiziana. I turisti sono attratti dall’immenso patrimonio
archeologico e dalle località balneari lungo le coste del Mar Mediterraneo.
SCIENZE
Charles
Darwin.
Charles Darwin (1809-1882) fu un naturalista inglese. Egli è considerato il padre della moderna teoria
dell’evoluzione.
Quando aveva 22 anni, gli fu proposto un viaggio attorno al mondo sul veliero Beagle. Durante questo
viaggio Darwin compì osservazioni geologiche, zoologiche, botaniche e paleontologiche. Questo lavoro gli
servì per elaborare la teoria dell’evoluzione della specie.
Darwin si convinse che le specie subiscono dei mutamenti che le rendono adatte all’ambiente e le
trasformano generando specie diverse.
Egli pensò che tutte le razze domestiche fossero derivate da specie selvagge grazie alla selezione artificiale,
così, la natura, avrebbe potuto dare origine alle varie specie attraverso una selezione naturale.
Questa teoria è formulata in quattro punti: