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Italiano: Il superuomo di D'Annunzio;
Storia: Mussolini e il pensiero fascista;
Approfondimento Storico: Il rapporto tra Mussolini e D'Annunzio;
Storia: Hitler e il pensiero nazista;
Inglese: Oscar Wilde e Dorian Gray;
Biologia: Darwin e la selezione naturale.
D’Annunzio riprende il
pensiero di Nietzsche.
L’esteta unisce il culto della
forza a quello della bellezza.
Il “Superuomo D’annunziano”
piega l’intero mondo che lo
circonda al proprio progetto
di affermazione.
Del poeta Mussolini, sebbene
ne riconoscesse l’ infallibile
intuito, ne sottovalutava le
capacità politiche.
Mussolini lo appoggiò solo a
parole, ma nei fatti non gli
offrì mai il proprio concreto e
aperto sostegno.
Le differenze tra i due uomini,
le loro idee e sentimenti, sono
chiare ed evidenti.
Mussolini ammise che non vi
fu un principio ispiratore
preciso che portò alla
nascita del movimento, ma
bisogno d'azione e fu
solo «
azione .
»
La nota dominante del
pensiero mussoliniano fu
l'attivismo: non conta ciò
che si è fatto, ma ciò che vi
è ancora da fare.
Principali ambizioni del Fascismo:
rifondazione dell'Impero Romano;
-
adempimento alla cosiddetta "vision dell'Alighieri“;
-
creazione di un «italiano nuovo», eroico, dotato di senso di
- appartenenza alla nazione.
L'unico filosofo che Mussolini
studiò veramente fu
Nietzsche, con la sua
“dottrina del Superuomo”. «Regimi democratici possono
essere definiti quelli nei
quali, di tanto in tanto, si dà
al popolo l'illusione di essere
sovrano, mentre la vera
effettiva sovranità sta in
altre forze talora
irresponsabili e segrete»
Il Fascismo fu sempre considerato dai suoi aderenti
un movimento rivoluzionario, trasgressivo e ribelle.
«Me ne frego!»
Educazione Fascista
PROPAGANDA
FASCISTA : Grazie alle sue grandi
capacità di teatralità e di
trascinatore, Hitler riuscì a
prendere in mano le redini
della Germania e a portare a
termine il suo folle piano,
noto nella sua opera
“Mein Kampf”.
principale, il
«Potrei io stesso sentire e
comprendere con quanta
facilità il popolano si
sottometta all’incanto
affascinante di una potente
messinscena»
Far leva sul lato emozionale con
“una potente comunicazione
non verbale”
Il Duce e il trapiantarono
Führer
a destra i sistemi politici
dell’estrema sinistra:
-mobilitazione delle organizzazioni di
massa;
-slogan;
-apparati propagandistici.
Oscar Wilde,grande
esponente
dell’ Estetismo.
Art for art's sake
“ ”
Eccentric Dandy
“ ”
La figura dell'Esteta viene
Dorian Gray.
consacrata dal
« La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli
e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate
"selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto”. Le variazioni
che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla
selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti,
come si può osservare in certe specie polimorfe, o infine, si
fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell'organismo e da
quella delle condizioni » Charles Darwin,
“L'origine delle specie”, 1859, p. 147
La selezione naturale è il
meccanismo con cui avviene
l'evoluzione delle specie e
secondo cui si ha un
progressivo aumento della
frequenza degli individui con
caratteristiche ottimali per
l'ambiente di vita. Prevede che vengano
"selezionate" le mutazioni che
portano gli individui ad avere
caratteristiche più vantaggiose
in date condizioni ambientali.
- Prevalenza del più forte sul più debole;
- Hitler: fa propria la “teoria
- Nietzsche: emerge la figura del Superuomo”
del Superuomo associabile alla
veste del fanciullo; travisandola radicalmente;
- D’Annunzio: il suo Superuomo - Wilde: vi è il confronto tra il
costringe il mondo ad suo Dorian Gray e l’Andrea
arrendersi al proprio progetto
di affermazione; Sperelli di D’ Annunzio;
- Rapporto Mussolini- - Darwin: associabile il
D’Annunzio: solo in apparenza discorso di leadership
amichevole, cela le medesime
aspirazioni e la stessa brama tramite la prevalenza dell’
di potere; individuo più forte e meglio
adattato all’ ambiente in cui
si viene a trovare.
- Mussolini: è palese notare
molte delle caratteristiche del
Leader di cui parla Freud;