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Oggi l’eugenetica è semplicemente una scienza basata su principi razzisti, spesso associata al periodo nazista, da cui ad ogni costo si tenta di prendere le distanze. Ho trovato interessante parlarne nella mia tesina di maturità per sottolineare come un semplice concetto, un’ideologia, possa mutare nel corso degli anni passando dallo stato di teoria filosofica a quello di credo quasi fondamentalistico.
Ha occupato un posto molto importante nella mia scelta di questo tema per la mia tesina la curiosità, la voglia di capire come un pensiero palesemente distruttivo abbia potuto radicarsi nella mente degli intellettuali dell’epoca nazista. Bisogna, infatti, sottolineare che in primo luogo non furono persone semplici o ignoranti a sostenere che esistessero uomini di serie A e di serie B, ma furono chirurghi, psichiatri, giudici. Coloro che avrebbero dovuto stroncare sul nascere queste idee con le loro conoscenze ne furono in realtà i propagatori.
Come è possibile che nessuno avesse visto il delirio che si celava dietro queste credenze?
Come si può rimanere impassibili davanti agli orrori di questa scienza?
Tutto è accaduto senza l’intento di fare del male, ma soprattutto senza il tentativo di impedire che ne venisse fatto.
Vorrei, in conclusione, fare di questo mio elaborato una ricerca oggettiva sullo sviluppo dell’eugenetica e sulle sue conseguenze. Le fondamenta della mia tesina poggiano principalmente su Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini, un libro che espone la storia dell’Aktion T4 ripercorrendo l’evoluzione del pensiero eugenetico nel periodo nazista; ho ritenuto inoltre che fosse importante analizzare anche il razzismo aristocratico e biologico di Claudio Cantelmo, protagonista de Le vergini delle Rocce, che nonostante non sia strettamente legato all’eugenetica in campo scientifico ne riprende gli aspetti nell’idea del superomismo, della superiorità acquisita per diritto di nascita.
Storia - L'origine eugenetica, Aktion T4 e progetto Lebensborn, gli orrori della medicina, il dottor Mengele.
Filosofia - Il superomismo dal punto di vista nazista.
Francese - Céline, le racisme scientifique.
Italiano - I romanzi di D'Annunzio, Le vergini delle rocce.
diffusione della sterilizzazione nella legislazione degli stati americani; il suo obiettivo era
l’eliminazione degli “anormali”, cioè di chiunque avesse gravi patologie fisiche o psichiche.
Nel 1921 grazie al suo “ottimo” operato fu nominato presidente onorario del II congresso
internazionale di eugenetica: ormai la logica della scienza teorizzata da Galton permeava la
politica di molti politici e industriali dell’epoca.
Intanto nel 1920 in Germania Alfred Hoche e Karl Biding, rispettivamente un medico e un
giudice, pubblicarono un libro intitolato Il permesso di annientare vite indegne di essere vissute,
in cui per la prima volta in modo esplicito fu esposto il concetto di Ausmerzen.
Ausmerzen significa soppressione dei deboli, dei parassiti del popolo, dei mangiatori inutili, delle
esistenze senza valore, delle vite indegne di essere vissute.
l’interesse
Il loro saggio suscita subito dei ceti dirigenti mitteleuropei e durante la Repubblica di
Weimar vennero fondati numerosi centri per la ricerca eugenetica.
il “Mein Kampf”,
Nel 1922 esce libro che riprende le teorie di Hoche e Biding, scritto da un
giovane politico durante la sua permanenza in carcere, il suo nome era Adolf Hitler e nel 1933
diventerà il dittatore-profeta della nazione tedesca.
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L’eugenetica e il nazismo
Il progetto Lebensborn e l’Aktion T4.
-
Il nuovo governo tedesco si insediò nel gennaio del 1933, e nel giugno dello stesso anno il
ministro dell’interno Wilhelm Frick annunciò alla nazione che almeno 500.000 persone erano
questo portò all’immediata
geneticamente inaccettabili; formazione di un comitato di esperti sul
problema della politica demografica e razziale, le cui idee caratterizzanti erano quelle del Mein
Kampf: bisognava ripulire il sangue della nazione e rafforzare la stirpe.
Già nel 14 luglio del 1933 venne approvata la legge che istituiva la sterilizzazione obbligatoria
nei parametri dell’uomo sano, che presentavano
per coloro che non rientravano patologie non
curabili, di cui si sospettava l’ereditabilità. Lo stesso giorno vennero aboliti tutti i partiti, escluso
ovviamente quello nazista, la democrazia stessa fu così sterilizzata.
Nei mesi successivi si istituirono 180 corti genetiche, presiedute da medici e giudici, il cui
compito era quello di stabilire chi doveva accedere al programma di sterilizzazione.
Dopo un anno di attività furono oltre 70.000 le persone che vennero
sterilizzate, la propaganda eugenetica raccoglieva sempre più
successi non solo in Germania ma in molti paesi europei come ad
esempio Stati Uniti, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia.
In Germania la crisi dilagava e tutti coloro che non generavano un
guadagno per la società erano inadatti a vivere in essa,
contribuivano a peggiorare la vita di ogni singolo cittadino.
Bisognava impedire che il paese venisse affondato da questi pesi
morti.
Dal 1934 al 1939 furono circa 400.000 le persone sterilizzate, ma Manifesto del 1936
Titolo: “Noi non siamo soli”
nonostante le atroci sofferenze causate dall’ intervento nessuno si Sullo scudo: “legge del 14.7.33 per
oppose ad esso poiché essere contrari alla pratica significava essere prevenire la nascita di figli con
contrari allo Stato, e ciò poteva essere punito con l’internamento, malattia ereditaria.”
mentre subire l’intervento
probabilmente a vita, garantiva la libertà.
Intanto i princìpi eugenetici erano entrati a far parte a tutti gli effetti delle scienze mediche, e
un’intera generazione di uomini si era formata su essi, decisi ad aiutare il proprio paese a ripulire
il sangue dei cittadini impuri. I nuovi medici avevano fin da subito distinto la popolazione in
ariani e non ariani in base alla loro presunta derivazione dai popoli indoeuropei, trasponendo
erroneamente sul piano biologico una differenza linguistica.
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Oltre alla legge sulla sterilizzazione obbligatoria nel 1935 furono promulgate le leggi di
Norimberga che proibivano qualsiasi contatto sessuale tra cittadini tedeschi ariani e non ariani, e
per scoraggiare le relazioni tra essi si introdusse l’obbligo di possedere un certificato di idoneità,
consegnato sono ai tedeschi puri, per potersi sposare. dal 2 dicembre di quell’anno
Nel tentativo di aumentare la natalità tedesca a partire Heinrich
Himmler, Reichfurher delle SS, aveva dato inizio al progetto Lebensborn (progetto Sorgente di
Vita). I Lebensborn erano una serie di cliniche di maternità-pollai concepiti per assistere la
l’obiettivo principale era quello di
nascita e la crescita dei figli degli SS, aiutare le donne ariane
incinte, sia sposate che nubili, fornendo loro una casa per poter allevare i propri figli. Oltre a loro
vivevano in questi luoghi anche migliaia di bambini e donne polacche e norvegesi ritenute, dalla
commissione medica della clinica, somaticamente ariani. Il progetto Lebensborn si dimostrò però
un fallimento poiché su 238.000 SS solo 8.000 decisero di prendervi parte, portando a risultati
di gran lunga inferiori a quelli stimati, e venne quindi progressivamente accantonato fino ad
essere ufficialmente interrotto nel 1945.
Nel febbraio 1938 a Pomβen, vicino Lipsia, nacque nella famiglia
Knauer un bambino cieco a cui mancava una gamba, un braccio e
che presentava segni evidenti di cretinismo. I genitori si recarono
dal dottor Catel, direttore della clinica infantile di Lipsia, per
chiedere che il proprio figlio venisse soppresso. Tuttavia la legge
proibiva l’eutanasia, quindi il capofamiglia scrisse alla cancelleria
del capo supremo per poter ricevere un trattamento di favore. La
lettera arrivò nelle mani di Viktor Brack, colui che in seguito
ricostruirà l’organigramma di T4 per il processo di Norimberga, che
la sottopose direttamente al Fuhrer nella speranza di fare carriera. Karl Brandt
Hitler fu smosso da quella richiesta di aiuto ed inviò il suo medico
degli Knauer con l’incarico di verificare le condizioni del
personale, Karl Brandt, nel paese
bambino ed eventualmente praticare l’eutanasia. Questa si dimostrò essere la prima uccisione
programmata di una lunga serie.
A partire dal 1939 l’eutanasia venne resa legale e si tralasciò il programma di sterilizzazione di
massa per dare maggiore importanza a quello di eliminazione: i mangiatori inutili andavano
uccisi affinché non pesassero ulteriormente sulle spalle dei cittadini sani.
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Il 18 agosto 1939 Leonardo Conti, direttore sanitario del Reich, emanò un provvedimento segreto
indirizzato ai reparti maternità e pediatrie e alle ostetriche in cui
venne fatto obbligo di segnalare tutti i soggetti nati con
malformazioni o malattie gravi, in modo da poter individuare
immediatamente quelli che sarebbero diventati individui dannosi
per la patria.
Hitler preferì affidare a Viktor Brack, impiegato della propria
cancelleria personale, e non a Conti la direzione delle nuove
operazioni; riteneva infatti che esse andassero dirette con la
massima riservatezza in quanto questo progetto avrebbe potuto
compromettere l’idea che il popolo, in maggioranza cattolico,
aveva del Fuhrer.
fondò fin da subito un comitato fantasma chiamato “Comitato per
Brack
Viktor Brack disturbi ereditari” di cui facevano
la registrazione scientifica di gravi
parte pochissimi uomini tra cui Brandt, il medico personale di Hitler, Catel, che si era occupato
del bambino a Lipsia, e i dottori Heinze, Wentler e Unger.
A questi cinque medici arrivavano le segnalazioni raccolte per volere di Conti, ognuno di essi
leggeva la cartelle cliniche arrivate e le contrassegnava con un segno + di matita rossa se li
–
riteneva adatti al trattamento, o con un segno in matita blu se non lo erano. Il suddetto
trattamento consisteva nella somministrazione di alcuni veleni endovena che garantivano al
malato una morte rapida e indolore.
Il primo a mettere in pratica questo tipo di cure fu il dottor Heinze che istituì nel proprio ospedale
“reparto per l’assistenza esperta dei
di Brandenburg-Gorden un bambini con malattie ereditarie”
in cui vennero uccisi i primi neonati, successivamente si predisposero a questo scopo altri 21
reparti in tutta la Germania.
Nell’ottobre 1939 venne deciso ufficialmente di ampliare i parametri di selezione di soggetti
adatti ai trattamenti rendendo possibile l’eutanasia non solo dei bambini, ma anche degli
adolescenti e dei disabili adulti che fino a quel momento erano ricoverati nei manicomi a spese
dello Stato.
Questa fase ebbe inizio ufficialmente con una lettera che Hitler indirizzò a Bouhler e Brandt:
«Al capo della Cancelleria del Reich Bouhler e al dottor Brandt viene affidata la responsabilità
di espandere l'autorità dei medici, che devono essere designati per nome, perché ai pazienti
considerati incurabili secondo il miglior giudizio umano disponibile del loro stato di salute possa
essere concessa una morte pietosa». 9 polacchi pazienti dell’istituto Reichsgau
I primi adulti disabili uccisi dal regime nazista furono i
Wartheland, sito in una regione della Polonia occidentale che fu inglobata direttamente nel Reich.
nell’area di Danzica e altri 10.000 subirono lo stesso destino nella
Circa 7.000 pazienti morirono
zona di Gotenhafen. A Posen si cominciò ad uccidere utilizzando il monossido di carbonio in
una camera a gas sviluppata da Albert Widmann, capo del reparto chimico della polizia criminale
tedesca. Rapidamente si passò alla Germania, che inviò 8.000 pazienti in Polonia affinché
venissero giustiziati.
L’operazione riguardava un numero sempre più ampio di persone e per far fronte alla sua
organizzazione il Comitato di Brack decise di trasferirsi in un luogo più spazioso, in una villa
sequestrata ad un ebreo in Via del Giradino zoologico 4 (Tiergartenstrasse 4) a Berlino, da cui
deriva il nome Aktion T4.
L’uccisione mediante monossido di carbonio in apposite camere a gas venne estesa a tutti i centri
del T4, nei quali oltre ai pazienti furono gassati anche gli internati dei campi di concentramento
ormai incapaci di lavorare. Nel corso del 1940 presso ognuno dei centri di Brandeburgo,
Grafeneck e Hartheim vennero uccise circa 10.000 persone ed altre 6.000 lo furono a
Sonnenstein, per un totale di circa 35.000 vittime nell'intero anno. Nello stesso anno si sparsero
le voci di ciò che stava accadendo e molti tedeschi dimisero i loro parenti dagli istituti
psichiatrici; giunsero alla cancelleria del Reich e al Ministero della Giustizia numerose lettere di
protesta, alcune delle quali firmate proprio da membri dello NSDAP (partito nazionalsocialista
tedesco dei lavoratori).
L’opposizione alle politiche T4 si acuì nel giugno 1941 in concomitanza con l’invasione
dell’Unione Sovietica, il numero di giovani soldati mutilati infatti era ingente e si diffondevano
i primi allarmismi secondo i quali tutti i superstiti sarebbero stati sottoposti a eutanasia.
In seguito alla protesta di alcuni pastori protestanti e del vescovo cattolico di Münster in
Vestfalia, Clemens August Graf on Galen, che il 3 agosto 1941 denunciò in un sermone il
dell’Aktion
programma T4, Hitler ordinò la sospensione T4.
A partire dal 24 agosto dello stesso anno nessuno dei campi eutanasia creati godeva del consenso
del governo, ma il programma T4 continuò ad operare fino al termine del conflitto mondiale
entrando in una fase di <<eutanasia selvaggia>>, la quale prevedeva che le uccisioni
proseguissero su iniziativa dei singoli medici attraverso iniezioni letali e morte per
disidratazione.
L'ultima uccisione di un bambino riconducibile all'Aktion T4 fu il 29 maggio 1945 presso
l'istituto statale di Kaufbeuren-Irsee in Baviera, tre settimane dopo il termine del secondo
conflitto mondiale in Germania. 10
- Gli orrori della medicina: il dottor Mengele.
Gli esperimenti eugenetici non furono una prerogativa unicamente dei centri
clinici del programma T4 ma durante la Seconda Guerra Mondiale vennero
svolti anche all’interno dei campi di concentramento.
Uno dei ricercatori più tristemente noto per la propria attività è Josef Mengele,
medico ufficiale del campo di Auschwitz.
Egli nacque il 16 marzo 1911 a Günzburg, in Baviera, da una famiglia
l’azienda