Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Tesina sull'Eugenetica Pag. 1 Tesina sull'Eugenetica Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina sull'Eugenetica Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina sull'Eugenetica Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina sull'Eugenetica Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina sull'Eugenetica Pag. 21
1 su 21
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Introduzione Tesina sull'Eugenetica


Oggi l’eugenetica è semplicemente una scienza basata su principi razzisti, spesso associata al periodo nazista, da cui ad ogni costo si tenta di prendere le distanze. Ho trovato interessante parlarne nella mia tesina di maturità per sottolineare come un semplice concetto, un’ideologia, possa mutare nel corso degli anni passando dallo stato di teoria filosofica a quello di credo quasi fondamentalistico.
Ha occupato un posto molto importante nella mia scelta di questo tema per la mia tesina la curiosità, la voglia di capire come un pensiero palesemente distruttivo abbia potuto radicarsi nella mente degli intellettuali dell’epoca nazista. Bisogna, infatti, sottolineare che in primo luogo non furono persone semplici o ignoranti a sostenere che esistessero uomini di serie A e di serie B, ma furono chirurghi, psichiatri, giudici. Coloro che avrebbero dovuto stroncare sul nascere queste idee con le loro conoscenze ne furono in realtà i propagatori.
Come è possibile che nessuno avesse visto il delirio che si celava dietro queste credenze?
Come si può rimanere impassibili davanti agli orrori di questa scienza?
Tutto è accaduto senza l’intento di fare del male, ma soprattutto senza il tentativo di impedire che ne venisse fatto.
Vorrei, in conclusione, fare di questo mio elaborato una ricerca oggettiva sullo sviluppo dell’eugenetica e sulle sue conseguenze. Le fondamenta della mia tesina poggiano principalmente su Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini, un libro che espone la storia dell’Aktion T4 ripercorrendo l’evoluzione del pensiero eugenetico nel periodo nazista; ho ritenuto inoltre che fosse importante analizzare anche il razzismo aristocratico e biologico di Claudio Cantelmo, protagonista de Le vergini delle Rocce, che nonostante non sia strettamente legato all’eugenetica in campo scientifico ne riprende gli aspetti nell’idea del superomismo, della superiorità acquisita per diritto di nascita.

Collegamenti

Tesina sull'Eugenetica


Storia - L'origine eugenetica, Aktion T4 e progetto Lebensborn, gli orrori della medicina, il dottor Mengele.
Filosofia - Il superomismo dal punto di vista nazista.
Francese - Céline, le racisme scientifique.
Italiano - I romanzi di D'Annunzio, Le vergini delle rocce.
Estratto del documento

diffusione della sterilizzazione nella legislazione degli stati americani; il suo obiettivo era

l’eliminazione degli “anormali”, cioè di chiunque avesse gravi patologie fisiche o psichiche.

Nel 1921 grazie al suo “ottimo” operato fu nominato presidente onorario del II congresso

internazionale di eugenetica: ormai la logica della scienza teorizzata da Galton permeava la

politica di molti politici e industriali dell’epoca.

Intanto nel 1920 in Germania Alfred Hoche e Karl Biding, rispettivamente un medico e un

giudice, pubblicarono un libro intitolato Il permesso di annientare vite indegne di essere vissute,

in cui per la prima volta in modo esplicito fu esposto il concetto di Ausmerzen.

Ausmerzen significa soppressione dei deboli, dei parassiti del popolo, dei mangiatori inutili, delle

esistenze senza valore, delle vite indegne di essere vissute.

l’interesse

Il loro saggio suscita subito dei ceti dirigenti mitteleuropei e durante la Repubblica di

Weimar vennero fondati numerosi centri per la ricerca eugenetica.

il “Mein Kampf”,

Nel 1922 esce libro che riprende le teorie di Hoche e Biding, scritto da un

giovane politico durante la sua permanenza in carcere, il suo nome era Adolf Hitler e nel 1933

diventerà il dittatore-profeta della nazione tedesca.

6

L’eugenetica e il nazismo

Il progetto Lebensborn e l’Aktion T4.

-

Il nuovo governo tedesco si insediò nel gennaio del 1933, e nel giugno dello stesso anno il

ministro dell’interno Wilhelm Frick annunciò alla nazione che almeno 500.000 persone erano

questo portò all’immediata

geneticamente inaccettabili; formazione di un comitato di esperti sul

problema della politica demografica e razziale, le cui idee caratterizzanti erano quelle del Mein

Kampf: bisognava ripulire il sangue della nazione e rafforzare la stirpe.

Già nel 14 luglio del 1933 venne approvata la legge che istituiva la sterilizzazione obbligatoria

nei parametri dell’uomo sano, che presentavano

per coloro che non rientravano patologie non

curabili, di cui si sospettava l’ereditabilità. Lo stesso giorno vennero aboliti tutti i partiti, escluso

ovviamente quello nazista, la democrazia stessa fu così sterilizzata.

Nei mesi successivi si istituirono 180 corti genetiche, presiedute da medici e giudici, il cui

compito era quello di stabilire chi doveva accedere al programma di sterilizzazione.

Dopo un anno di attività furono oltre 70.000 le persone che vennero

sterilizzate, la propaganda eugenetica raccoglieva sempre più

successi non solo in Germania ma in molti paesi europei come ad

esempio Stati Uniti, Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia.

In Germania la crisi dilagava e tutti coloro che non generavano un

guadagno per la società erano inadatti a vivere in essa,

contribuivano a peggiorare la vita di ogni singolo cittadino.

Bisognava impedire che il paese venisse affondato da questi pesi

morti.

Dal 1934 al 1939 furono circa 400.000 le persone sterilizzate, ma Manifesto del 1936

Titolo: “Noi non siamo soli”

nonostante le atroci sofferenze causate dall’ intervento nessuno si Sullo scudo: “legge del 14.7.33 per

oppose ad esso poiché essere contrari alla pratica significava essere prevenire la nascita di figli con

contrari allo Stato, e ciò poteva essere punito con l’internamento, malattia ereditaria.”

mentre subire l’intervento

probabilmente a vita, garantiva la libertà.

Intanto i princìpi eugenetici erano entrati a far parte a tutti gli effetti delle scienze mediche, e

un’intera generazione di uomini si era formata su essi, decisi ad aiutare il proprio paese a ripulire

il sangue dei cittadini impuri. I nuovi medici avevano fin da subito distinto la popolazione in

ariani e non ariani in base alla loro presunta derivazione dai popoli indoeuropei, trasponendo

erroneamente sul piano biologico una differenza linguistica.

7

Oltre alla legge sulla sterilizzazione obbligatoria nel 1935 furono promulgate le leggi di

Norimberga che proibivano qualsiasi contatto sessuale tra cittadini tedeschi ariani e non ariani, e

per scoraggiare le relazioni tra essi si introdusse l’obbligo di possedere un certificato di idoneità,

consegnato sono ai tedeschi puri, per potersi sposare. dal 2 dicembre di quell’anno

Nel tentativo di aumentare la natalità tedesca a partire Heinrich

Himmler, Reichfurher delle SS, aveva dato inizio al progetto Lebensborn (progetto Sorgente di

Vita). I Lebensborn erano una serie di cliniche di maternità-pollai concepiti per assistere la

l’obiettivo principale era quello di

nascita e la crescita dei figli degli SS, aiutare le donne ariane

incinte, sia sposate che nubili, fornendo loro una casa per poter allevare i propri figli. Oltre a loro

vivevano in questi luoghi anche migliaia di bambini e donne polacche e norvegesi ritenute, dalla

commissione medica della clinica, somaticamente ariani. Il progetto Lebensborn si dimostrò però

un fallimento poiché su 238.000 SS solo 8.000 decisero di prendervi parte, portando a risultati

di gran lunga inferiori a quelli stimati, e venne quindi progressivamente accantonato fino ad

essere ufficialmente interrotto nel 1945.

Nel febbraio 1938 a Pomβen, vicino Lipsia, nacque nella famiglia

Knauer un bambino cieco a cui mancava una gamba, un braccio e

che presentava segni evidenti di cretinismo. I genitori si recarono

dal dottor Catel, direttore della clinica infantile di Lipsia, per

chiedere che il proprio figlio venisse soppresso. Tuttavia la legge

proibiva l’eutanasia, quindi il capofamiglia scrisse alla cancelleria

del capo supremo per poter ricevere un trattamento di favore. La

lettera arrivò nelle mani di Viktor Brack, colui che in seguito

ricostruirà l’organigramma di T4 per il processo di Norimberga, che

la sottopose direttamente al Fuhrer nella speranza di fare carriera. Karl Brandt

Hitler fu smosso da quella richiesta di aiuto ed inviò il suo medico

degli Knauer con l’incarico di verificare le condizioni del

personale, Karl Brandt, nel paese

bambino ed eventualmente praticare l’eutanasia. Questa si dimostrò essere la prima uccisione

programmata di una lunga serie.

A partire dal 1939 l’eutanasia venne resa legale e si tralasciò il programma di sterilizzazione di

massa per dare maggiore importanza a quello di eliminazione: i mangiatori inutili andavano

uccisi affinché non pesassero ulteriormente sulle spalle dei cittadini sani.

8

Il 18 agosto 1939 Leonardo Conti, direttore sanitario del Reich, emanò un provvedimento segreto

indirizzato ai reparti maternità e pediatrie e alle ostetriche in cui

venne fatto obbligo di segnalare tutti i soggetti nati con

malformazioni o malattie gravi, in modo da poter individuare

immediatamente quelli che sarebbero diventati individui dannosi

per la patria.

Hitler preferì affidare a Viktor Brack, impiegato della propria

cancelleria personale, e non a Conti la direzione delle nuove

operazioni; riteneva infatti che esse andassero dirette con la

massima riservatezza in quanto questo progetto avrebbe potuto

compromettere l’idea che il popolo, in maggioranza cattolico,

aveva del Fuhrer.

fondò fin da subito un comitato fantasma chiamato “Comitato per

Brack

Viktor Brack disturbi ereditari” di cui facevano

la registrazione scientifica di gravi

parte pochissimi uomini tra cui Brandt, il medico personale di Hitler, Catel, che si era occupato

del bambino a Lipsia, e i dottori Heinze, Wentler e Unger.

A questi cinque medici arrivavano le segnalazioni raccolte per volere di Conti, ognuno di essi

leggeva la cartelle cliniche arrivate e le contrassegnava con un segno + di matita rossa se li

riteneva adatti al trattamento, o con un segno in matita blu se non lo erano. Il suddetto

trattamento consisteva nella somministrazione di alcuni veleni endovena che garantivano al

malato una morte rapida e indolore.

Il primo a mettere in pratica questo tipo di cure fu il dottor Heinze che istituì nel proprio ospedale

“reparto per l’assistenza esperta dei

di Brandenburg-Gorden un bambini con malattie ereditarie”

in cui vennero uccisi i primi neonati, successivamente si predisposero a questo scopo altri 21

reparti in tutta la Germania.

Nell’ottobre 1939 venne deciso ufficialmente di ampliare i parametri di selezione di soggetti

adatti ai trattamenti rendendo possibile l’eutanasia non solo dei bambini, ma anche degli

adolescenti e dei disabili adulti che fino a quel momento erano ricoverati nei manicomi a spese

dello Stato.

Questa fase ebbe inizio ufficialmente con una lettera che Hitler indirizzò a Bouhler e Brandt:

«Al capo della Cancelleria del Reich Bouhler e al dottor Brandt viene affidata la responsabilità

di espandere l'autorità dei medici, che devono essere designati per nome, perché ai pazienti

considerati incurabili secondo il miglior giudizio umano disponibile del loro stato di salute possa

essere concessa una morte pietosa». 9 polacchi pazienti dell’istituto Reichsgau

I primi adulti disabili uccisi dal regime nazista furono i

Wartheland, sito in una regione della Polonia occidentale che fu inglobata direttamente nel Reich.

nell’area di Danzica e altri 10.000 subirono lo stesso destino nella

Circa 7.000 pazienti morirono

zona di Gotenhafen. A Posen si cominciò ad uccidere utilizzando il monossido di carbonio in

una camera a gas sviluppata da Albert Widmann, capo del reparto chimico della polizia criminale

tedesca. Rapidamente si passò alla Germania, che inviò 8.000 pazienti in Polonia affinché

venissero giustiziati.

L’operazione riguardava un numero sempre più ampio di persone e per far fronte alla sua

organizzazione il Comitato di Brack decise di trasferirsi in un luogo più spazioso, in una villa

sequestrata ad un ebreo in Via del Giradino zoologico 4 (Tiergartenstrasse 4) a Berlino, da cui

deriva il nome Aktion T4.

L’uccisione mediante monossido di carbonio in apposite camere a gas venne estesa a tutti i centri

del T4, nei quali oltre ai pazienti furono gassati anche gli internati dei campi di concentramento

ormai incapaci di lavorare. Nel corso del 1940 presso ognuno dei centri di Brandeburgo,

Grafeneck e Hartheim vennero uccise circa 10.000 persone ed altre 6.000 lo furono a

Sonnenstein, per un totale di circa 35.000 vittime nell'intero anno. Nello stesso anno si sparsero

le voci di ciò che stava accadendo e molti tedeschi dimisero i loro parenti dagli istituti

psichiatrici; giunsero alla cancelleria del Reich e al Ministero della Giustizia numerose lettere di

protesta, alcune delle quali firmate proprio da membri dello NSDAP (partito nazionalsocialista

tedesco dei lavoratori).

L’opposizione alle politiche T4 si acuì nel giugno 1941 in concomitanza con l’invasione

dell’Unione Sovietica, il numero di giovani soldati mutilati infatti era ingente e si diffondevano

i primi allarmismi secondo i quali tutti i superstiti sarebbero stati sottoposti a eutanasia.

In seguito alla protesta di alcuni pastori protestanti e del vescovo cattolico di Münster in

Vestfalia, Clemens August Graf on Galen, che il 3 agosto 1941 denunciò in un sermone il

dell’Aktion

programma T4, Hitler ordinò la sospensione T4.

A partire dal 24 agosto dello stesso anno nessuno dei campi eutanasia creati godeva del consenso

del governo, ma il programma T4 continuò ad operare fino al termine del conflitto mondiale

entrando in una fase di <<eutanasia selvaggia>>, la quale prevedeva che le uccisioni

proseguissero su iniziativa dei singoli medici attraverso iniezioni letali e morte per

disidratazione.

L'ultima uccisione di un bambino riconducibile all'Aktion T4 fu il 29 maggio 1945 presso

l'istituto statale di Kaufbeuren-Irsee in Baviera, tre settimane dopo il termine del secondo

conflitto mondiale in Germania. 10

- Gli orrori della medicina: il dottor Mengele.

Gli esperimenti eugenetici non furono una prerogativa unicamente dei centri

clinici del programma T4 ma durante la Seconda Guerra Mondiale vennero

svolti anche all’interno dei campi di concentramento.

Uno dei ricercatori più tristemente noto per la propria attività è Josef Mengele,

medico ufficiale del campo di Auschwitz.

Egli nacque il 16 marzo 1911 a Günzburg, in Baviera, da una famiglia

l’azienda

Dettagli
Publisher
21 pagine
52 download