Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 24
Estetismo ed edonismo Pag. 1 Estetismo ed edonismo Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Estetismo ed edonismo Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Estetismo ed edonismo Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Estetismo ed edonismo Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Estetismo ed edonismo Pag. 21
1 su 24
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

INDICE
• Introduzione
• L’esteta
• The Aesteticism
• Oscar Wilde
- The picture of Dorian Gray
• Il Neoclassicismo
- Antonio Canova
• Gabriele D’Annunzio
- La vita
- L’estetismo dannunziano
- L’ideologia superomistica
• Il Superuomo Nietzscheano
• L’arte secondo Nietzsche
- L’arte come equilibrio tra apollineo e dionisiaco
- Arte e filosofia
• Kirkegaard e l’esistenza estetica
- Dall’arte all’esistenza
- La disperazione, approdo della vita estetica
• Il Superomismo e il nazismo
• Adolf Hitler e il nazismo
- Adolf Hitler e la nascita del Partito Nazionalsocialista
- L’ideologia nazista
- L’ascesa al potere dei nazisti
- La base sociale del nazismo
- La notte dei lunghi coltelli
- Il nuovo regime totalitario
- Il potere del Führer
- L’antisemitismo tradotto in pratica: le Leggi di Norimberga
Estratto del documento

TESINA

Estetismo ed Edonismo

Segni della crisi di un’epoca

Autore:

Rimola Andrea

Scuola:

Liceo Scientifico “A.Antonelli” - Novara

Anno:

2007/08 Estetismo

Letteratura italiana:

Gabriele D’Annunzio

Superomismo Letteratura inglese:

Oscar Wilde

Nietzsche Estetismo

Filosofia e

edonismo

Kirkeegard Huysman

s Storia dell’arte:

Il Neoclassicismo e

Storia: Canova

Il Nazismo e Hitler

TRA ESTETISMO E EDONISMO

INDICE

 Introduzione

 L’esteta

 The Aesteticism

 Oscar Wilde

- The picture of Dorian Gray

 Il Neoclassicismo

- Antonio Canova

 Gabriele D’Annunzio

- La vita

- L’estetismo dannunziano

- L’ideologia superomistica

 Il Superuomo Nietzscheano

 L’arte secondo Nietzsche

- L’arte come equilibrio tra apollineo e dionisiaco

- Arte e filosofia

 Kirkegaard e l’esistenza estetica

- Dall’arte all’esistenza

- La disperazione, approdo della vita estetica

 Il Superomismo e il nazismo

 Adolf Hitler e il nazismo

- Adolf Hitler e la nascita del Partito Nazionalsocialista

- L’ideologia nazista

- L’ascesa al potere dei nazisti

- La base sociale del nazismo

- La notte dei lunghi coltelli

- Il nuovo regime totalitario

- Il potere del Führer

- L’antisemitismo tradotto in pratica: le Leggi di Norimberga

INTRODUZIONE

Attraverso lo sviluppo di questa traccia, lo scopo principale è quello di mettere

in evidenza, un particolare modo di "fare arte" e di concepire l’esistenza che si

diffuse all’interno del Decadentismo europeo. Mi è sembrato anche molto

affascinante approfondire il rapporto tra culto del bello, raffinatezza e ricerca

dell’esotico con il senso di decadenza e morte insito nell'animo dell’esteta,

figura emblematica del malessere psicologico e spirituale, che tuttavia rifiuta

di ammettere la crisi del proprio "io”.

Il culto della bellezza

Con la definizione si va subito ad identificare un

movimento artistico ma soprattutto letterario della seconda metà dell'800 che

vede il culto della bellezza come unico valore in un mondo degradato:

L’estetismo!!!

L’estetismo è una moda letteraria del decadentismo che mira a rivendicare

una superiorità dell'arte su qualsiasi altra esperienza e a conquistare lo stesso

mondo borghese, soggiogandolo con una accorta azione di mercato e con

nuovi mezzi spettacolari di propaganda e di comunicazione. L' estetismo

propone modelli « eccezionali », offre immagini eleganti, bizzarre, morbose,

ha il gusto dell'inutile e del prezioso, si presenta (come il punto d'arrivo di una

cultura estenuata e raffinata, tanto sofisticata da risultare abnorme e

distruttiva. L'estetismo nutre un fortissimo disprezzo per la volgarità e la folla,

e, nello stesso tempo, un'ossessiva predilezione per la mondanità, per la vita

frivola e capricciosa, per gli oggetti minuti e preziosi. La vita stessa deve

essere vissuta come un'opera d'arte. topos

La ricerca del piacere sensuale è un altro ricorrente nell’arte di questo

periodo ed è un’altra spia della superficialità, molto spesso ben nascosta,

dell'esteta.

Da Wilde, il dandy libero ed anticonformista, per la cui presentazione non

occorre altro che una delle sue famose espressioni: " I have not to declare

except my genius!", passando per Canova, maggiore esponente del

Neoclassicismo, esempio perfetto del culto della bellezza, per ancorare a

D’Annunzio, il cui egocentrismo si manifesta soprattutto nelle sue folli azioni

politiche, nel suo "vivere inimitabile"

DECADENTISMO

Decadentismo

Con il termine si va ad identificare una nuova corrente

letteraria nata in Francia e sviluppatasi in Europa tra la fine dell’800 e gli inizi

del 900.

La parola “Decadentismo” nasce con l’eccezione negativa di decadente,

aggettivo con il quale gli storici dell’epoca evidenziano quella profonda fase di

declino letterario e sociale di quel tempo.

Quest’ aggettivo, ben presto, diede nome ad un giornale francese “Le

Décadent” fondato nel 1886.

Molte furono le opere pubblicate su di essa, ma l’opera che fece più scalpore

fu pubblicata su di un altro periodico parigino “Le Chat Noir” in cui Paul

Verlaine pubblicò il suo sonetto LANGUEUR dove vi sono concentrati i principi

generali di questo movimento.

Il poeta si impersonifica nell’apice del disfacimento dell’impero.

Nell’opera, la tematica decadente viene sviluppata in quattro punti importanti:

- La forte passività: il poeta non giudica il momento storico, ma ne rimane

passivo, infatti il sonetto è ricco di aspetti formali, ma povero di contenuto

in quanto il poeta può solo comporre versi fini a sé stessi , senza enunciare

principi morali e sociali;

- La poesia come espressione di un languore profondo: un sentimento vago

che unisce tedio, noia, angoscia, ma nello stesso tempo slancio vitale;

- L’isolamento del poeta: egli si distacca da tutto e vive all’interno di esso

un’apocalisse culturale interiore, in quanto tutto si sta disgregando e

questo degrado non si può fermare;

- La sensazione della fine: il poeta sente la fine vicina e capisce che non si

può più tornare indietro, come un presentimento che da lì a poco ci

sarebbe stato lo scoppio della prima guerra mondiale e spinge gli altri a

vivere in modo intenso la vita.

Il sorgere della sensibilità decadente è anzitutto da mettere in relazione con il

progressivo deteriorarsi del Positivismo a causa della scoperta dei limiti della

scienza ad opera di nuovi filosofi, scienziati e matematici che tolsero alla

scienza la pretesa di considerare assolute le sue conoscenze.

L’arte non intende più essere la rappresentazione della realtà vera o

verosimile, ma costiruisce il tentativo di cogliere la realtà misteriosa ed

enigmatica.

L’anima decadente è perciò protesa verso il mistero, l’inconoscibile. Ogni

forma visibile non è che il simbolo di qualcosa di più profondo che sta al di là

di essa.

Così anche l’uomo possiede una parte di sé stesso nascosto che va al di là

dell’apparenza: l’inconscio. Esso viene fuori solo nei momenti in cui la ragione

cessa di manifestarsi: la malattia, la follia, il sogno, la nevrosi. Da questi

principi sono nate molte mode letterarie e anche di costume come l’estetismo

(rappresentato in Italia da Gabriele D’Annunzio .

Sul piano artistico l’estetismo si traduce nella ricerca di raffinatezza

esasperata ed estenuata. L’idea della superiorità assoluta dell’esperienza

estetica induce l’artista a tentare di trasformare la vita stessa in opera d’arte,

dedicandosi al culto della bellezza in assoluta libertà materiale e spirituale, in

polemica contrapposizione con la volgarità del mondo borghese La

svalutazione della moralità e della razionalità, portarono, tra l’altro, ai vari

miti del superuomo.

L’esponente più importante nella letteratura inglese è Oscar Wilde.

L’ESTETA

L'esteta uomo e letterato è una figura complessa e molto intrigante. Lo

scrittore si propone di suscitare nel lettore emozioni rare, forti e sconvolgenti.

La parola poetica è una rivelazione delle energie interne e ha la funzione di

eccitate l'animo del lettore, di accarezzare l'orecchio con la sua musicalità, di

comunicare immagini attraverso il suono. Il verso, la rima, la ricercatezza

stilistica sono spesso il fine stesso del comporre, che presuppone una

sensibilità e un gusto del tutto eccezionali.

E’ fuori dal comune, superlativo e brillante deve essere l'artista, che anela a

raggiungere e a identificarsi con il bello.

L’uso di stupefacenti non è disdegnato: l'alcool e l'oppio sono certamente dei

vizi, ma esistono per ragioni estetiche. L’artista é convinto che il senso della

vita non è nella realtà, ma nell’immaginarla. Il sogno è più bello di qualsiasi

realtà banale e mediocre, essendo la bellezza non intrinseca all'oggetto, ma

un'immagine che ci colpisce e che ci trasmette emozioni. Di qui nasce la

ricerca del piacere e la convinzione dell’esteta che la sua salvezza risieda

proprio nel vizi.

Non gli resta che contrapporre alla falsa virtù il peccato vero, eccezionale,

eroico, che s'imponga all'attenzione dei falsi benpensanti e moralisti.

Si possono distinguere due forme diverse di intendere l'estetismo: la vita come

piacere e la vita come bellezza.

Alla bellezza è necessario il vizio, il ripugnante, l’orrido. Amare la vita

significa renderla unica, perfetta, sovrumana, fino all’esasperazione delle

perversioni sadiche che procurano l’estremo e crudele piacere.

Per l’edonista il piacere estetico e quello sensuale sono la realizzazione

dell’uomo, ma pochi individui sono capaci di raggiungere l'ideale. Esteta è

colui che è in continua ricerca di sensazioni ed esperienze nuove, Egli

s'innamora di tutto ciò che passa e non dura, ed è proprio il passare di quel di

cui s’innamora che gli garantisce la sua libertà.

La donna è una fonte di piacere mutevole e di sensazioni straordinarie,

quando la sua bellezza è sfiorita egli procederà ad una sostituzione di persona.

Il matrimonio non può essere accettato, in quanto è antiestetico, è un impegno

deprecabile che uccide la bellezza e il piacere, un rifugio per i deboli, una

condanna al tedio.

Edonista, colto, amorale, insoddisfatto ed egoista, così si presenta l'esteta, che

in fin dei conti non fa altro che evadere dalla vita per rifugiarsi in un’inerzia e

in un disimpegno dalla politica, dagli affari, dal monde. Tuttavia questo modo

di vivere presenta dei limiti: l'incompatibilità del suo modo di sentire e la sua

attenzione proietta questo tipo umano nella più profonda e irrimediabile

solitudine.

Il dramma dell'esteta sta appunto nell’invecchiare, nel perdere il prestigio, e

la considerazione conseguiti nella sua tumultuosa e sregolata giovane età.

AESTHETICISM

The Aesthetic movement developed in the universities and intellectual circles.

It reflected the sense of frustration of the artist and his reaction against the

materialism. This doctrine was imported from France into England. The

theorist of Aesthetic movement in England was Pater and for him life should

be lived in the spirit of art. The artist was seen as the transcriber of his sense.

Pater had an important influence on Oscar Wilde and decadent artists. À

In France the best representative of Aesteticism is J.K. Huysman with "

Rebours" (1884), whose protagonist, Des Esseintes, becomes the ideal

incarnation of the aesthete. In Italy G. D’Annunzio creates another important

model of the aesthetic movement with Andrea Sperelli in "Il piacere" (1889).

OSCAR WILDE In the last decade of the 19 century, Oscar Wilde,

th

who declare himself a disciple of aestheticism,

whose slogan was ‘art for art’s sake’, a socialist and

an open antagonist of the prevailing moral and

religious code.

Wilde was born in 1856 into an upper middle-class

family and went to Trinity College, Dublin, and then

won a scholarship to Oxford University.

At Oxford, he lived as a ‘dandy’; he created the

image of eccentricity which was later to inspire both

bigoted disapproval and bewildered admiration in

London society. His conversation was brilliant and

full of memorable witticism. This self-created image was based on his belief

that in life, as in art, the artist’s duty was to cultivate beauty and give

aesthetic pleasure. Poems.

In 1881 he published a collection of After a lecture tour in America,

Wilde settled in London and soon married Constance Lloyd, who bore him two

The Happy Prince and

sons. In 1888 he published a volume of fairy-stories,

Other Tales The Picture of Dorian Gray

and in the same period he wrote

(1891), a short novel combining Gothicism with aestheticism. The book caused

a scandal but sold very well.

Then, in 1895, came the public shame of his trial for homosexuality and

subsequent imprisonment.

Social ostracism was pitiless after his release. The writer, was now unable to

stand social humiliation. Wilde went to live in Paris where he died in poverty

and alone in 1900.

For a long time Oscar Wilde was considered a minor figure whose art was

overshadowed by his life. Now that homosexuality has ceased to be a crime or

a source of scandal, his reputation has been more thoroughly assessed on the

basis of his artistic merit.

THE PICTURE OF DORIAN GRAY

Dettagli
Publisher
24 pagine
2720 download