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Nella seguente tesina si spiega in modo semplificato che cos'è un robot e quali sono le sue caratteristiche. Sono presenti degli approfondimenti sulle innovazioni attuali.
storia-seconda guerra mondiale
biologia-tumori
informatica-robotica
Inglese- George Orwell e Mary Shelley
filosofia-roboetica
Italiano-Kubrick
STORIA DI AUTOMI E ROBOT 7
Gli automi
I primi automi meccanici vennero descritti, progettati e realizzati migliaia di anni fa;i cinesi
furono i primi in questo campo, seguiti diversi secoli dopo dagli antichi greci. Inizialmente
la loro funzione era solo ludica, solo a partire dalla seconda e dalla terza rivoluzione
industriale i robot vennero utilizzati per fini pratici. Il primo automa della storia lo
ritroviamo in un testo cinese del terzo secolo avanti Cristo. Altre tracce di automi e
umanoidi artificiali si trovano nelle varie leggende della mitologia greca. Il dio Vulcano, ad
esempio, aveva forgiato per sé una nutrita schiera di servitori e compagni meccanici,
mentre per il re Minosse aveva creato il gigante di bronzo. Dopo i greci diversi personaggi
si misero alla costruzione di automi in particolare nel quarto secolo avanti Cristo, il
matematico e filosofo Archita di Taranto per esempio progettò un uccello meccanico
raffigurante un piccione. Questo automa, si dice dovesse essere mosso dalla forza del
vapore, anticipando largamente la rivoluzione industriale.
Automi moderni
Uno dei primi automi in senso moderno a essere progettato fu disegnato nel XV secolo da
Leonardo Da Vinci, che realizzò una sorta di androide meccanico, una corazza con
all'interno un meccanismo che la faceva muovere come se contenesse un cavaliere.
Dal XVIII al XX secolo furono invece costruiti una serie eccezionale di automi, androidi e
animali meccanici.
Rivoluzione industriale 8
Nel 1781, con l'introduzione delle prime macchine e dei primi telai da tessitura mossi a
vapore, ebbe inizio la Rivoluzione Industriale. La sempre maggior richiesta di macchinari
di questo tipo diede un grosso impulso allo sviluppo della meccanica e della robotica: i
robot e gli automi divennero sempre più raffinati e potenti e, soprattutto, più facili da
realizzare. Attorno a questo periodo la romanziera Mary Shelley scrisse il romanzo
Frankestein.
Robot nella letteratura e nel cinema di inizio 1900
Agli inizi del 1900 si rivoluzionò l'idea di robot . Nel 1921 il drammaturgo cecoslovacco
Karel Capek fece stampare la sua opera. Nel 1927 i robot fecero la loro apparizione nelle
pellicole cinematografiche: tra i protagonisti del film Metropolis del regista tedesco Fritz
Lang.
Robot e guerre mondiali
Dopo la I Guerra mondiale gli automi cominciarono davvero a essere considerati come
uno strumento per aiutare l'uomo nell'assolvere i suoi compiti più pesanti.
Proprio in quegli anni, infatti, l'americano Henry Ford costruì la sua impresa
automobilistica .Non è difficile intuire che i lavori ripetitivi degli operai potevano essere
sostituiti da dei robot. In realtà non è facile progettare automi e bracci meccanici capaci di
ripetere i movimenti dell'uomo. Comunque, già nel 1938 gli americani Willard Pollard e
Harold Roselund progettarono per la società DeVilbiss un meccanismo programmabile
che spruzzava vernice.
Durante la seconda guerra mondiale i nazisti intuirono che i robot potessero essere
utilizzati per fini bellici per questo nel 1940 la Germania nazista si cimentò nella
progettazione di un veicolo da demolizione guidato a distanza mediante un fascio di cavi.
Il prototipo tedesco fu pronto circa un anno e mezzo più tardi; collaudato ai primi del 1942,
venne valutato posivitamente dalla commissione militare. Al mezzo venne assegnato il
nome aggiuntivo di "Goliath". L'idea era ambiziosa ma i primi rapporti giunti dal fronte
criticarono però la corazzatura troppo sottile e la vulnerabilità dei cavi di comunicazione.
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Fabbrica robotizzata
Dopo le guerre la robotica ebbe una crescita. Nacque infatti la fabbrica robotizzata.
Le braccia meccaniche si diffusero sempre di più, al punto tale che le sonde Viking 1 e 2,
che raggiunsero Marte nel 1976, avevano a bordo una di queste braccia per le loro
operazioni di analisi. I robot e gli automi si diffondono sempre di più: ora tagliano, saldano,
pressano, imbullonano e verniciano.
Robotica fine 1900
Alla fine del 1900 inziò grazie alle innovazioni tecnologiche una continua ricerca e studio
che portarono e continuano a portare miglioramenti nei robot .Nel 1997 Honda rilasciò il
robot umanoide P3, ultimo passo di avvicinamento ad ASIMO. Quest'ultimo venne
presentato nel 2000 e rappresentava, a quel tempo, lo stato dell'arte nel campo della
robotica. In grado di camminare e correre, ASIMO era dotato di un sistema di
riconoscimento facciale e poteva parlare e interagire con gli umani. I robot iniziarono ad
essere usati nello spazio. Spirit e Opportunity due rover gemelli della NASA toccarono il
suolo marziano negli ultimi giorni del gennaio 2003. Nonostante la loro missione dovesse
durare pochi mesi, Opportunity rimase in attività fino a metà 2012.
ROBOTICA ATTUALE E FUTURA
È praticamente impossibile fornire in poche pagine un quadro esauriente sulle
innumerevoli ricerche attive al momento nell'ambito della robotica ,perciò mostrerò
solamente quelle che reputo più interessanti e innovative. Inanzitutto i paesi più attivi nel
campo sono sicuramente gli USA, l'Unione Europea e il Giappone ,quest'ultimo in
particolare è il paese che più di ogni altro ha investito nel settore . Gli Stati Uniti devono lo
sviluppo della robotica ad università ,come il M.I.T. , che mediante delle competizioni ne
ha favorito la crescita . Il Giappone cerca nella robotica un utilizzo pratico a breve termine
ad esempio entro luglio nascerà il primo albergo gestito quasi interamente da robot. Per
quanto riguarda invece l’ Italia, il centro della ricerca robotica è Genova, noto per le
ricerche sulla visione e sul coordinamento senso-motorio. Un gruppo di ricerca italiano ha
realizzato per la prima volta una protesi in grado di inviare un feedback sensoriale al
cervello della persona a cui è stata applicata, che è così in grado di riconoscere la forma,
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la consistenza e la tessitura dell'oggetto toccato e di modulare la forza necessaria a una
presa simile a quella di una mano naturale.
CAMPI DI RICERCA
Come ho già scritto le innovazioni sui robot stanno crescendo a livello esponenziale, non
si cerca più di creare un robot-uomo ovvero una macchina che lo sostituisca, ma robot
con capacità superiori all'uomo. Per raggiungere questo scopo ci sono diverse vie
conseguite dai ricercatori.
Intelligenza artificiale
l'intelligenza artificiale è una delle scommesse per il prossimo futuro. La ricerca
dell'intelligenza artificiale consiste nella creazione di un computer che correttamente
programmato possa essere dotato di una intelligenza pura, non distinguibile da quella
umana. Diversi colossi come Google e Facebook si sono cimentati in questa ricerca.
L'intelligenza artificiale secondo molti studiosi, tra cui Stephen Hawking, può essere una
minaccia per il genere umano. La strada più accreditata per raggiungerla è quella di
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creare un algoritmo in grado di imparare, su questa idea, la società acquisita da
DeepMind,
Big G nel 2014, ha realizzato un nuovo algoritmo chiamato Deep Q-network (DQN) che
rivoluziona il modo di imparare delle macchine. Rispetto ai software precedenti si basa
infatti sulle modalità di apprendimento naturale, in particolare l’uso di incentivi. Si cerca di
comprendere come le varie strutture del cervello, che si sono sviluppate durante
l'evoluzione, permettono agli organismi di acquisire autonomamente nuove conoscenze
attraverso l'interazione con l'ambiente. L'idea centrale è che questo sia possibile grazie
alle motivazioni intrinseche e a un'organizzazione gerarchica delle azioni, ad esempio la
curiosità e la voglia di imparare, che possono guidare le azioni di un bambino mentre
gioca. In Italia è nato una decina di anni fa, da un team di ricercatori dell'Istituto Italiano di
Tecnologia (IIT) di Genova, iCub. Si tratta di un robot bambino, alto 1,04 metri e con un
peso di circa 25 kg, con caratteristiche ritenute fino ad allora impensabili per un automa. È
infatti l'umanoide più completo sulla faccia della Terra: ha mani di metallo, muscoli ad
azionamento elettrico, due telecamere per occhi, due microfoni per orecchie, uno speaker
al posto della bocca, la possibilità di comunicare con le espressioni del volto e perfino una
pelle artificiale. La sua peculiarità è che sbaglia, al tentativo successivo si corregge fin
quando ci riesce, perché è progettato per imparare.
Studio sugli animali
Lo studio delle capacità degli animali si è dimostrato negli anni un'arma vincente per
creare robot adatti alle situazioni più scomode. Ad esempio l'andatura apparentemente
traballante di struzzi, tacchini selvatici e altri uccelli che prediligono la corsa, è in realtà il
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frutto di una serie di movimenti ben calibrati che consente di non inciampare anche sui
terreni più accidentati. La costruzione di modelli della loro corsa suggerisce ai progettisti
di robot bipedi di non considerare stabilità e andatura costante come un prerequisito
costruttivo. Lo studio della blatta acrobata che quando rischia di cadere nel vuoto rimane
appesa al bordo con le zampe posteriori, oscillando velocemente e raggiungendo
accelerazioni 3-5 volte superiori a quella di gravità ha permesso di realizzare un piccolo
robot altrettanto acrobatico.
Robot per le piccole medie imprese
La competitività delle piccole e medie imprese (PMI) europee è basata soprattutto sulla
gestione di piccoli lotti di prodotti con brevi cicli di vita e alti livelli di personalizzazione per
gli utenti finali. Questa flessibilità rende però poco utile l'impiego dei robot attuali, pensati
per grandi aziende in cui i robot effettuano in autonomia sempre le stesse operazioni o
sono riprogrammati con costi spesso non sostenibili per le PMI. Questa lacuna, una della
cause del trasferimento delle attività di manifattura europee in altri continenti per ridurre i
costi, potrà essere colmata da una nuova generazione di robot in fase di sviluppo. In
futuro i robot per le PMI saranno facili da riprogrammare, simulando il processo di un
apprendista che impara da un insegnante e migliora le proprie capacità per mezzo della
ripetizione. Questi robot interagiranno fisicamente con i lavoratori umani, e avranno
competenze complementari ai loro colleghi in carne e ossa
Robotica a livello amatoriale
La tecnologia negli ultimi anni è diventata sempre più accessibile a tutti, ciò ha fatto si che
un gran numero di appassionati, senza particolari risorse o strumentazioni, possa
partecipare a dar vita a importanti innovazioni. Ruolo centrale della robotica amatoriale è
sicuramente l