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Generatore ad asse verticale. Vertical Axis
Un generatore eolico ad asse di rotazione verticale al suolo (VAWT, in inglese
Wind Turbines) è un tipo di macchina eolica contraddistinta da una ridotta quantità di parti
mobili nella sua struttura, il che le conferisce un'alta resistenza alle forti raffiche di vento, e la
possibilità di sfruttare qualsiasi direzione del vento senza doversi riorientare continuamente.
È una macchina molto versatile, adatta all'uso domestico come alla produzione centralizzata
di energia elettrica nell'ordine del megawatt (una sola turbina soddisfa il fabbisogno elettrico
mediamente di circa 1000 case).
Macchine eoliche ad asse verticale sono state concepite e realizzate fin dal 1920. La
sostanziale minore efficienza rispetto a quelle con asse orizzontale (30%) ne ha di fatto
confinato l'impiego nei laboratori. L'unica installazione industriale oggi esistente è quella
di Altamont Pass in California, realizzata dalla FloWind nel 1997. L'installazione è in fase di
smantellamento, a causa delle difficoltà economiche del costruttore, che è in bancarotta.
Si è cercato di ottimizzare molto queste macchine, rendendole molto competitive; gli ultimi
prototipi, funzionando in molte più ore l'anno rispetto a quelle ad asse orizzontale, hanno un
rendimento complessivo maggiore.
La turbina a vento di Savonius è un tipo di turbina a vento ad asse verticale, utilizzata per la
conversione di coppia dell'energia del vento su un albero rotante. Inventata dall'ingegnere
finlandese Sigurd J. Savonius nel 1922 e brevettata nel 1929, è una delle turbine più semplici.
L'energia solare
energia solare
L' è l'energia associata alla radiazione
solare e rappresenta la fonte primaria di energia
sulla Terra che rende possibile la vita. L'energia solare
è infatti quella normalmente utilizzata dagli
organismi autotrofi, cioè quelli che eseguono la fotosintesi, detti anche "vegetali" (da cui
derivano i combustibili fossili); gli altri organismi viventi sfruttano invece l'energia
chimica ricavata dai vegetali o da altri organismi che a loro volta si nutrono di vegetali e
quindi in ultima analisi sfruttano anch'essi l'energia solare, seppur indirettamente.
Da essa derivano più o meno direttamente quasi tutte le altre fonti energetiche disponibili
all'uomo quali i combustibili fossili, l'energia eolica, l'energia del moto ondoso, l'energia
idroelettrica, l'energia da biomassa con le sole eccezioni dell'energia nucleare, dell'energia
geotermica e dell'energia delle maree. Può essere utilizzata direttamente a scopi energetici
per produrre calore o energia elettrica con varie tipologie di impianto.
Caratteristiche
Dal punto di vista energetico si tratta di un'energia alternativa ai classici combustibili
fossili, rinnovabile e pulita (energia verde) nonché una delle energie a sostegno della
cosiddetta economia verde nella società moderna. Può essere opportunamente sfruttata
attraverso diverse tecnologie e a diversi fini anche se in diverse sue tecnologie di
sfruttamento soffre di variabilità e intermittenza di produzione ovvero non piena
programmabilità dovuta ai cicli giorno-notte e alla copertura nuvolosa.
Mediamente il Sole irradia alle soglie dell'atmosfera terrestre 1367 W/m², nota come costante
solare e distribuita secondo lo spettro solare. Tenendo conto del fatto che la Terra è una sfera
che oltretutto ruota, l'irraggiamento solare medio o insolazione è, alle latitudini europee, di
circa 200 W/m². Moltiplicando questo valore per quello della superficie dell'emisfero terrestre
esposto al sole in un determinato istante, si ottiene una potenza superiore ai 50 milioni
di GW (per poter fare un paragone, si tenga presente che la potenza media di una
grande centrale elettrica si aggira attorno ad 1 GW).
La quantità di energia solare che arriva sul suolo terrestre è quindi enorme, circa diecimila
volte superiore a tutta l'energia usata dall'umanità nel suo complesso, ma poco concentrata,
nel senso che è necessario raccogliere energia da aree molto vaste per averne quantità
significative, e piuttosto difficile da convertire in energia facilmente sfruttabile con efficienze
accettabili. Per il suo sfruttamento occorrono prodotti tecnologici in genere di costo elevato
che rendono attualmente l'energia solare notevolmente costosa rispetto ad altri metodi di
produzione dell'energia. Lo sviluppo di tecnologie che possano rendere economico l'uso
dell'energia solare è un settore della ricerca molto attivo ma che, per il momento, non ha
avuto ancora risultati rivoluzionari.
Tecnologie
L'energia solare può essere utilizzata per generare elettricità (fotovoltaico) o per generare
calore (solare termico). Sono tre le tecnologie principali per trasformare in energia sfruttabile
l'energia del sole:
il pannello solare termico sfrutta i raggi solari per scaldare un liquido con speciali
caratteristiche, contenuto nel suo interno, che cede calore, tramite uno scambiatore di
calore, all'acqua contenuta in un serbatoio di accumulo.
il pannello fotovoltaico sfrutta le proprietà di particolari elementi semiconduttori per
produrre energia elettrica quando sollecitati dalla luce.
il pannello solare a concentrazione sfrutta una serie di specchi parabolici a struttura
lineare per convogliare i raggi solari su un tubo ricevitore in cui scorre un fluido
termovettore o una serie di specchi piani che concentrano i raggi all'estremità di una
torre in cui è posta una caldaia riempita di sali che per il calore fondono. In entrambi i
casi "l'apparato ricevente" si riscalda a temperature molto elevate (400 °C ~ 600 °C)
(solare termodinamico)
Pannello solare termico
I collettori termici possono essere a circolazione naturale o
a circolazione forzata; i primi utilizzano del liquido contenuto
nei pannelli per consentirne la circolazione all'interno del
sistema pannello di calore. In questo caso il serbatoio di
accumulo che contiene lo scambiatore di calore deve trovarsi
più in alto del pannello.
I sistemi a circolazione forzata utilizzano una pompa che fa
circolare il fluido all'interno di scambiatore e pannello quando
la temperatura del fluido all'interno del pannello è più alta di
quella all'interno del serbatoio di accumulo, che, in questo
caso, si trova più in basso dei pannelli. Sistemi di questo tipo
sono più complessi dal punto di vista dei controlli e delle
apparecchiature impiegate (pompe, sensori di temperatura,
valvole a tre vie, centraline di controllo), ma consentono di posizionare il serbatoio di
accumulo, anche di grandi dimensioni, praticamente dove si vuole, ad esempio a terra e non
sul tetto dove problemi di peso ne renderebbero difficile la collocazione.
ISOLAZIOENE ITALIA
Pannello fotovoltaico
I pannelli solari fotovoltaici convertono la luce solare direttamente in energia elettrica. Questi
pannelli sfruttano l'effetto fotoelettrico e
hanno una efficienza di conversione che
arriva fino al 32,5% nelle celle da
laboratorio. In pratica, una volta ottenuti i
pannelli dalle celle e una volta montati in
sede, l'efficienza è in genere del 13-15% per
pannelli in silicio cristallino e non raggiunge il
12% per pannelli in film sottile. I prodotti
commerciali più efficienti, utilizzando celle a
multipla giunzione o tecniche di
posizionamento dei contatti elettrici sul
retro della cella (backcontact) raggiungono il
19-20%. Questi pannelli, non avendo parti
mobili o altro, necessitano di pochissima
manutenzione: in sostanza vanno solo puliti
periodicamente. La durata operativa stimata dei pannelli fotovoltaici è di circa 30 anni. I
difetti principali di questi impianti sono il costo dei pannelli.
Il secondo ovvio problema di questo genere di impianto è che l'energia viene prodotta solo
durante le ore di luce e quindi non è adatta per qualunque situazione, essendo l'elettricità una
forma di energia difficilmente accumulabile in grandi quantità. Va rilevato che tuttavia la
produzione da solare è maggiore proprio nei momenti di maggior richiesta, cioè durante il
giorno e nelle stagioni calde, durante le quali può sopperire all'aumento di consumi dovuto
agli impianti di ventilazione e condizionamento.
Grazie a una legislazione che prevede incentivi economici all'installazione di impianti
fotovoltaici e la possibilità di vendere l'energia prodotta in eccesso al gestore della rete di
trasmissione, la Germania è al primo posto in Europa per la potenza elettrica prodotta da
energia solare: tale quantità rappresenta l'1,0% della produzione energetica tedesca e
pertanto è attualmente del tutto insufficiente a sostenere il trend crescente della domanda
energetica (in Germania la prima fonte di produzione di energia elettrica è il carbone, che
copre circa il 43%, mentre al secondo posto c'è il nucleare con quasi il 23%).
Feed-in tariff,
Analoghe iniziative, comunemente note come Conto Energia o sono state
intraprese da diversi stati europei ratificanti il Protocollo di Kyoto, tra cui anche l'Italia,
mediante il Decreto Interministeriale 28/07/2005 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 181 del
Decreto Conto Energia.
05/08/2005 e successivi aggiornamenti, comunemente noto come
Pannello solare a concentrazione
Il pannello solare a concentrazione concentra i raggi solari
su un opportuno ricevitore; attualmente il tipo più usato è
quello a specchi parabolici a struttura lineare che
consente un orientamento monodimensionale, più
economico, verso il sole, e l'utilizzo di un tubo ricevitore in
cui è fatto scorrere un fluido termovettore per il
successivo accumulo di energia in appositi serbatoi. Il
vettore classico è costituito da oli minerali in grado di
sopportare alte temperature.
Nel 2001 l'ENEA ha avviato lo sviluppo del progetto Archimede, volto all'utilizzo di sali fusi
anche negli impianti a specchi parabolici a struttura lineare. Essendo necessaria una
temperatura molto più alta di quella consentita dagli oli, si è provveduto a progettare e
realizzare tubi ricevitori in grado di sopportare temperature maggiori di 600 °C (contro quelle
di 400 °C massimi dei tubi in commercio), ricoperti di un doppio strato CERMET
(ceramica/metallo) depositato con procedimento di sputtering. I
sali fusi vengono accumulati in un grande serbatoio coibentato alla temperatura di 550 °C. A
tale temperatura è possibile immagazzinare energia per 1 kWh equivalente con appena 5 litri
di sali fusi. Da tale serbatoio, i sali (un comune fertilizzante per agricoltura costituito da un
60% di nitrato di sodio (NaNO3) e un 40% di nitrato di potassio (KNO3)) vengono estratti e
utilizzati per produrre vapore surriscaldato. I sali utilizzati vengono accumulati in un secondo
serbatoio a temperatura più bassa (290 °C). Ciò consente la generazione di vapore in modo
svincolato dalla captazione dell'energia solare (di notte o con scarsa insolazione). L'impianto,
lavorando a una temperatura di regime di 550 °C, consente la produzione di vapore alla stessa
temperatura e pressione di quello utilizzato nelle centrali elettriche a coproduzione (turbina a
gas e riutilizzo dei gas di scarico per produrre vapore), consentendo consistenti riduzioni di
costi e sinergie con le stesse. Attualmente è stato realizzato un impianto con tali
caratteristiche in Spagna e un impianto dimostrativo, su scala industriale, presso la centrale
termoelettrica ENEL ubicata a Priolo Gargallo (Siracusa).
Utilizzi
Attualmente i pannelli solari vengono utilizzati per
fornire acqua calda (solare termico) e riscaldamento ad
abitazioni e piccoli complessi. Si è tentato di realizzare
centrali solari che, utilizzando turbine, convertissero il
calore immagazzinato in energia elettrica ma questi
esperimenti sono sostanzialmente falliti per la bassa
resa di queste centrali rapportate con gli alti costi di
gestione e con la discontinuità della fornitura elettrica
(si veda però quanto detto per i pannelli a
concentrazione di ultima generazione). I pannelli
fotovoltaici vengono utilizzati prevalentemente per
alimentare dispositivi distanti dalle reti elettriche (sonde spaziali, ripetit ori telefonici in alta