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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: Economia, Storia, Italiano
Autore: Crescente Luca
Descrizione: nel file zip ci sono ben 3 tesine, di italiano (neorealismo e cinema neorealista), storia (2 guerra mondiale e dopoguerra), economia (nascita dell'ue e i vari elementi del diritto).
Materie trattate: Italiano, Storia, Economia
Area: umanistica
Sommario: italiano: italo calvino e il sentiero dei nidi di ragno. Cinema neorealista con analisi film Ladri di biciclette.
La decolonizzazione
Lo smantellamento degli Imperi Coloniali europei rappresenta il fenomeno più significativo del
secondo Dopoguerra. Il processo di decolonizzazione era iniziato già negli anni ’20-’30 , quando si
sono sviluppati in molti paesi coloniali movimenti nazionalistici e indipendentisti. La seconda
Guerra Mondiale, indebolendo il potere esercitato dai paesi dominatori, rafforzò questi movimenti,
che vennero in seguito favoriti da USA e URSS, interessati a trovare nuovi alleati, a danno
dell’avversario. Nel 1949 in Cina la rivoluzione comunista guidata da Mao Tzedong portò alla
nascita della Repubblica Popolare Cinese. Grandi avvenimenti portarono al conseguimento dell’
Indipendenza dell’India (1947) e alla Costituzione in Palestina dello Stato di Israele 1948 che riunì
gli ebrei di ogni parte del mondo; la maggior parte degli stati africani, invece, ottenne
l’indipendenza intorno al 1960. Raggiunta l’indipendenza però molti paesi non furono in grado di
conseguire l’autosufficienza economica , ricorrendo comunque all’aiuto di nazioni più progredite.
Nacque il neocolonialismo, una nuova forma di dipendenza economica , che ha rappresentato un
elemento di ulteriore difficoltà per lo sviluppo dei Paesi ex-coloniali.
Si iniziò a parlare di Terzo Mondo in occasione della Conferenza di Bandung in Indonesia (1955) a
cui parteciparono 29 stati afroasiatici, per indicare quei paesi, di recente indipendenza, che non
facevano parte né del mondo capitalista occidentale (Primo Mondo) né del secondo Mondo
comunista ad economia pianificata. Il termine è poi passato nel linguaggio corrente per indicare i
Paesi sottosviluppati o in via di sviluppo.
IL DOPOGUERRA IN ITALIA: LA RICOSTRUZIONE
dell’Italia era particolarmente grave :
Alla fine della seconda guerra mondiale la situazione
Molte città del Nord erano state distrutte dai bombardamenti
il sistema istituzionale attraversava una crisi profonda perché la Monarchia, accusata di aver
appoggiato il fascismo , aveva perso la fiducia della popolazione.
Il governo formato dalle principali forze antifasciste (Democrazia Cristiana, Partito repubblicano,
Partito Socialista, Partito Comunista) decisero di indire un referendum perché i cittadini
si svolsero il 2 Giugno 1946: dopo vent’anni
scegliessero tra Monarchia e Repubblica. Le votazioni
gli italiani tornavano a votare in piena libertà e per la prima volta votarono anche le donne. La
maggioranza degli elettori si pronunciò a favore della Repubblica . Il re Umberto II, subentrato a
Vittorio Emanuele III che aveva abdicato, fu mandato in esilio. Il 18 luglio venne proclamata la
Repubblica Italiana che ebbe come suo primo presidente Enrico de Nicola. Nel frattempo
l’Assemblea Costituente emanò la Nuova Costituzione che entrò in vigore il 1 gennaio 1948
affermando i principi della Libertà e della Democrazia.
Notevole era anche in Italia la disoccupazione, aggravata dal ritorno in patria dei reduci e dalla
mancanza di materie prime per l’industria. I salari degli operai e degli impiegati, che erano
cresciuti durante il fascismo, vennero erosi dall’inflazione. La ricostruzione post bellica fu
impostata su un’ottica liberista, contraria a qualsiasi forma di programmazione pubblica
dell’economia. Lo stato non controllò lo sviluppo dell’economia che fu interamente gestito dal
settore privato. De Gasperi Segretario del partito democratico, affidò il Ministero del tesoro a
Luigi Einaudi, che varò una drastica politica deflazionistica con l’obiettivo di arrestare l’inflazione
svalutazione della lira. Questa politica riuscì a frenare l’aumento dei prezzi perché
galoppante e la
basata sull’innalzamento del costo del denaro per diminuire la moneta circolante. Ma il calo degli
investimenti provocato dall’alto costo del denaro rallentò di fatto gli investimenti e aggravò la
disoccupazione.
L’alleanza con gli Stati Uniti
Il governo puntò tutto sull’aiuto americano. De Gasperi nel 1947 si recò negli stati uniti e tornò
con appoggi economici sostanziosi in pratica l’inserimento dell’Italia nel piano ERP (European
Recovery Program) cioè il piano Marshall (che garantì alla nostra economia circa 1500 milioni di
dollari in 5 anni). Gli aiuti americani consentirono di avviare la ripresa industriale, ma implicarono
una precisa opzione in favore dell’Occidente nella
anche da parte del nostro governo
contrapposizione Est-Ovest. Nel 1947 socialisti e Comunisti che erano filosovietici furono esclusi
dal governo e De Gasperi formò una nuova coalizione da lui guidata tra Repubblicani, Liberali e
Socialdemocratici. Nel 1948 divenne presidente della Repubblica Luigi Einaudi. Il 18 Aprile 1948
si tennero le prime elezioni politiche del dopoguerra. La DC conquistò la maggioranza dei voti,
l’appoggio degli Stati Uniti risultò determinante per la vittoria dei democristiani. La sconfitta della
sinistra creò una frattura profonda nel paese. Si spaccò la Cgil il grande sindacato a maggioranza
comunista e socialista nato dal patto di Roma del 1944 da cui uscirono i laici filoamericani
(Socialdemocratici e Repubblicani) e i Cattolici che diedero vita rispettivamente alla Uil e alla Cisl
Nel luglio del 1948 in seguito all’attentato subito dal segretario del PCI Palmiro
(1949-’50).
Togliatti ad opera di un monarchico l’Italia si trovò sull’orlo di uno scontro violento fra le “due
anime” in cui era divisa. Disponendo di una maggioranza assoluta De Gasperi varò un nuovo
esecutivo fondato sull’alleanza tra DC e partiti minori di centro (PLI, PSDI, PRI) che durò fino al
1958. Furono gli anni del “centrismo” una formula politica destinata a sopravvivere al suo
fondatore scomparso nel 1954. Le principali politiche furono la riforma agraria cioè la divisione
l’istituzione della cassa di
della grande proprietà a beneficio dei contadini coltivatori;
mezzogiorno (1950) volta a correggere lo squilibrio tra nord e sud; la liberalizzazione degli
l’utilizzo dei fondi ERP
scambi, per la ricostruzione. Ma intere aree del paese erano misere e
arretrate, l’occupazione industriale ancora debole.
IL “MIRACOLO ECONOMICO” ITALIANO
tre decenni del dopoguerra dopo l’affermazione della DC furono caratterizzati da un’onda
I primi
di sviluppo economico di straordinaria intensità. Nella prima metà degli anni ’50 si avviò il decollo
soprattutto dell’industria meccanica,
economico. Il settore che lo trainò fu quello industriale
elettromeccanica, siderurgica, dei cementi e delle fibre artificiali, mentre perdeva peso l’agricoltura.
I risultati raggiunti dall’economia italiana furono notevoli e grazie a ciò l’Italia si affermò come
industriale. Questo processo fece parlare di “miracolo economico” perché il
paese definitivamente
tasso di crescita dell’economia italiana almeno fino agli anni ’60 fu tra i più elevati del mondo ed
erano molto pochi i paesi che alla fine di una guerra così distruttiva potevano raggiungere livelli
così elevati. Questa crescita comportò un miglioramento delle condizioni di vita degli italiani, con
l’affermazione di nuove abitudini sociali, quali la villeggiatura , gli svaghi, con l’innalzamento della
e l’estensione dei consumi a beni quali l’automobile e gli elettrodomestici, propri
scolarizzazione
di un paese sviluppato. La televisione e l’automobile divennero i simboli di questa società dei
consumi di massa e del benessere diffuso. Nel 1953 la Fiat aprì il nuovo stabilimento di Mirafiori,
dove vennero prodotte la 600 e la 500 immesse sul mercato a partire dal ’55-’56. Nel 1954
iniziarono le trasmissioni della televisione di stato, a ciò si aggiunse anche una modernizzazione
delle abitudini sociali e dei costumi, che garantì una diminuzione delle differenze tra i sessi e una
relativa emancipazione della donna. A tutto ciò si aggiunse una perdita di ruolo e centralità della
religione cattolica e una graduale laicizzazione della società. La diffusione del benessere venne
ostacolato dai bassi salari su cui poggiava la crescita del sistema industriale. I nuovi governi
democratici non smantellarono le industrie pubbliche ereditate dal fascismo e prevalentemente
raccolte nell’IRI; anzi dal 1948 si avvia la riorganizzazione attraverso i principali settori di attività,
viene fondata prima la finmeccanica, voluta da Oscar Sinigaglia un manager pubblico a cui si
dovette il piano di ristrutturazione dell’intero settore siderurgico finalizzato a garantire acciaio a
basso prezzo, poi la Finelettrica e la Fincantieri. La rete delle imprese pubbliche venne incrementata
dalla costituzione nel 1953 dell’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi) in esso confluì l’AGIP impresa
fondata nel 1926 e dedicata alla raffinazione e distribuzione dei prodotti petroliferi tra cui la
benzina. In tal modo lo stato garantì alle imprese private prodotti di base, acciaio, carburanti,
elettricità, a basso costo che potenziarono le capacità competitive del sistema industriale italiano
sui mercati internazionali. Nel 1950 venne varata la cassa di Mezzogiorno il cui scopo era anche
quello di finanziare opere di ricostruzione e bonifica , ma anche investire nell’industria del sud, ciò
in realtà non ebbe molto successo e si diffuse un’ondata migratoria da sud a nord senza precedenti
nella storia italiana. Ciò portò ad una riduzione dei braccianti che fece scomparire la mezzadria ,
un’eredità medievale che non fu in grado di sopravvivere in un’agricoltura proiettata nel mercato
mondiale. 1
IL DOPOGUERRA IN ITALIA E NEL MONDO
Il mondo dopo la guerra
Al termine della seconda guerra mondiale l’Europa, distrutta ed impoverita, non fu più in grado di
svolgere un’azione di guida nella politica mondiale. Il potere fu diviso fra USA e URSS , i veri
Essi spartirono in due parti l’Europa : la parte occidentale sotto l’influenza
vincitori della guerra. sotto l’influenza russa. La Germania
americana , la parte orientale venne divisa in questo modo:
ad est i paesi comunisti a ovest i paesi democratici. Anche la capitale, Berlino, fu divisa da un
muro nei due settori est e ovest. Fra USA e URSS esistevano ancora enormi differenze di ordine
capitalista l’URSS
economico e politico. Gli USA erano uno stato democratico con una economia
era uno stato totalitario con un’economia di tipo collettivista. Nel sistema capitalista denaro,
fabbriche , macchinari, e materie prime appartengono a privati industriali che producono in base
adottato dall’URSS in quegli anni, la proprietà
alle richieste del mercato . Nel sistema collettivista,
privata non esisteva: tutto apparteneva allo Stato. Durante la guerra le due superpotenze avevano
combattuto fianco a fianco ma, finita la guerra, tornarono in primo piano i contrasti. Entrambe
temevano sia l’aggressione, sia l’espansione di una a danno dell’altra. Entrambe cercarono di
crearsi degli alleati nel resto del mondo creando due blocchi contrapposti. Questo periodo di
tensione che va dal 1947 al 1953 viene indicato col periodo di guerra fredda. Ci furono momenti
in cui il mondo ha temuto l’esplosione di una nuova guerra. Dopo la morte di Stalin, segretario
generale del partito comunista sovietico avvenuta nel 1953, la guerra fredda si attenuò. Il nuovo
pacifica tra l’Unione
segretario Nikita Kruscev dichiarò di voler attuare una sorta di coesistenza
e gli stati Uniti d’America. Perciò si incontrò con il presidente
Sovietica John F. Kennedy. Nella
di tutta l’umanità.
sua azione politica il Presidente Kennedy voleva perseguire obiettivi a vantaggio
Egli desiderava che il contrasto con il mondo comunista si trasformasse in una gara per eliminare la
fame e le malattie del mondo, per assicurare la pace , per compiere conquiste in ambito scientifico a
uomini. Anche l’opera di Papa Giovanni XXIII contribuì a creare un clima di
vantaggio di tutti gli
distensione e nella sua enciclica Pacem in terris trattò il grande tema della pace nel mondo
fiduciose e attese per tutta l’umanità . “…Ogni
sollevando speranze essere umano ha diritto