Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 33
Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 1 Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 33.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Economia ieri e oggi - Tesina per Istituto Tecnico Commerciale Pag. 31
1 su 33
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Italiano: Ungaretti

Storia: La 1° Guerra Mondiale e il Fascismo

Diritto: Il Parlamento

Scienze delle Finanze: Il Bilancio dello Stato

Economia Aziendale: Il Bilancio d'esercizio

Matematica: La ricerca operativa

Inglese: Marketing and promotion

Francese: Le marketing et la promotion commerciale
Estratto del documento

I

E

R

I

&

O

G

G

I

INDICE

ITALIANO: Giuseppe Ungaretti

STORIA:Il regime fascista, la Prima

Guerra Mondiale

DIRITTO: Il Parlamento

SCIENZE DELLE FINANZE: Il Bilancio

dello Stato 2

ECONOMIA AZIENDALE: Il Bilancio

d’esercizio

INGLESE: Marketing and promotion

FRANCESE: Il marketing

MATEMATICA: La ricerca operativa 3

INTRODUZIONE

Questo perscorso è stato scelto da me per mettere in risalto le

trasformazioni economiche che hanno subito gli anni dai primi del

900 ad oggi. Ho scelto questo argomento per il mio percorso perché

esso mi ha molto interessato in quanto sono attratta dal suo

progresso e da tutto ciò che è innovativo e che apporta un

cambiamento rivoluzionario, senza tralasciare l’intera storia

dell’uomo che è sempre stata e continua ad essere caratterizzata

dal progresso . 4

GIUSEPPE UNGARETTI

Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888, dove la sua

famiglia di origine toscana, si era trasferita per ragioni di lavoro. Ungaretti

,dopo aver terminato gli studi nelle scuole egiziane, a 24 anni li perfeziona per

due anni a Parigi , dove conobbe i rappresentanti più significativi del Futurismo.

Acceso sostenitore dell'interventismo, nel 1914 mentre si trova in Versilia,

viene richiamato alle armi come fante . E' in questo periodo che Ungaretti

scrive le sue poesie più belle. Alla fine della guerra ritorna a Parigi dove si

sposa; dal 1936 al 1942 insegna letteratura italiana in una Università in Brasile.

In questo periodo muore suo figlio Antonello di 9 anni . Nel 1948 ricopre la

cattedra di letteratura all'Università di Roma fino al 1958. Muore a Milano nel

1970. Oggi è' considerato uno dei più importanti poeti della poesia ermetica.

La poesia ermetica fu così chiamata nel 1936 dal critico letterario (Flora) il

quale utilizzando l'aggettivo ermetico volle definire un tipo di poesia

caratterizzata da un linguaggio difficile , ambiguo e misterioso. Gli ermetici con

i loro versi non raccontano , non descrivono , non spiegano , ma fissano sulla

pagina dei frammenti di verità a cui sono prevenuti in momenti di grazia ,

attraverso la rivelazione poetica e non con l' influenza della ragione . I loro testi

sono composti da poche parole , che hanno un'intensa carica simbolica. Gli

ermetici si sentono lontani dalla vita sociale , l'esperienza della prima guerra

mondiale e del periodo fascista li ha condannati ad una grande solitudine

morale, la quale li confina in una ricerca poetica riservata a pochi e priva di

impegno sul campo politico. Gli Ermetici si ispiravano ai poeti francesi del

decadentismo; I temi ricorrenti si possono riassumere in a) ricerca del

significato della vita attraverso l'indagine interiore della propria esistenza b)

portare alla luce frammenti di esistenza, di vita e di natura c) visione non

ottimista della vita stessa attraversata dal "male di vivere". Sono considerati

ermetici Montale (che introdusse la tecnica del "correlativo oggettivo"),

Quasimodo, Saba, mentre Ungaretti è generalmente indicato come il

caposcuola dell'Ermetismo.

Le poesie di Ungaretti, sono molto diverse da quelle degli altri poeti. Esse,

infatti, sono molto brevi. Questa forma letteraria, difatti, dà poca importanza

alla lunghezza della poesia, esaltando invece le emozioni forti, a volte molto

evidenti, a volte nascoste. A volte composte da una sola frase, mancano di

punteggiatura, infatti, la mancanza della punteggiatura dà alla poesia un senso

di dolore e di fatto, le poesie di Ungaretti sono molto tristi, essendo ispirate

dalla Prima Guerra Mondiale. ed è molto importante il titolo; In esse, infatti, è

racchiuso tutto il significato della poesia, e, a volte, ne è racchiusa la morale.

Ungaretti concepisce la poesia come strumenti di conoscenza della realtà;

5

infatti egli ritiene che la conoscenza della realtà interiore ed esteriore della

coscienza non si raggiungono per via razionale o scientifica, ma per via

analogica; questa via appunto consente di scoprire le relazioni esistenti tra gli

esseri umani e perviene alla coscienza di sentirsi in armonia con l’universo alla

percezione dell’assoluto e alla fede di Dio.

Quindi la sua poesia contiene la storia dell’itinerario del poeta: dall’angoscia

esistenziale, che deriva dal senso di dolore, alla fede in Dio; dalla condizione di

“uomo di pena” alla condizione di “uomo di fede”.

Questa sua ideologia spiega il titolo “Vita di un uomo” che egli assegnò alla

raccolta delle sue opere. Naturalmente per poter ricercare l’autenticità

dell’essere, egli necessitava di un’espressione adeguata, che la individuò nella

parola nuda, scabra ed essenziale, che riconduceva alla purezza e freschezza

delle origini dell’uomo.

Le raccolte principali di Ungaretti sono:

- “Il porto sepolto”, scritta nel 1916, contiene le poesie scritte sul fronte di

guerra in trincea su pezzi di carta occasionali. Il titolo allude ad un porto reale

nei pressi di Alessandria, e ha un significato simbolico: infatti il porto sepolto è

il mistero, l’assoluto, alla cui ricerca il poeta si pone per potervi approdare

come in un porto di pace. “L’Allegria”, scritta nel 1932, che contiene le liriche

del “Il porto sepolto”. Anche questo titolo è allusivo: la guerra infatti è come un

naufrago della vita; i superstiti del naufragio sono presi da una sorta di

ebbrezza per lo scampato pericolo e superano il dolore con la fede e la

speranza di un domani migliore.

In queste poesie sono raccolte le impressioni della Prima Guerra Mondiale.

I temi fondamentali sono: Il sentimento dell’attaccamento alla vita spinge il

poeta a scrivere lettere piene d’amore quando appunto è costretto a passare

una nottata vicino a un compagno massacrato (Veglia); il cuore impietrito dal

dolore, divenuto simile alla pietra refrattaria del San Michele, indurita dal sole

(Sono una creatura); il cuore straziato dalle case sbriciolate dalla guerra, per la

morte di tanti che gli corrispondevano (San Martino del Carso); il sentimento

della precarietà di vita (Soldati), ecc.

Al contrario di D'annunzio, Ungaretti sente la guerra non come una occasione

di esaltazione patriottica, ma come una fatalità inevitabile, certa, che si

abbatte sulla gente d’Italia, la quale la subisce con rassegnazione, con

semplicità di gesti e parole.

- “Il sentimento del tempo”, anche questa opera ha un titolo allusivo; si

riferisce infatti allo scorrere del tempo, del rapido fluire delle cose, delle

persone amate che produce nostalgia del passato e quindi un notevole

attaccamento alla vita. Appare inoltre anche l’altro tema della raccolta, ossia il

sentimento in Dio. 6

SOLDATI

Si sta come

d'autunno

sugli alberi

le foglie

Anche se la poesia è breve, Ungaretti riesce ad esprimere la condizione di

soldato. Egli paragona infatti il soldato ad una foglia d'albero in autunno: basta

un colpo di vento per far morire la foglia, così come basta un colpo di fucile a

far cadere il soldato. 7

Il poeta usa la forma impersonale (si sta) in quanto si riferisce a tutti i soldati.

L'uso della forma impersonale contribuisce a creare un'atmosfera di

universalità, di indefinito e, nello stesso tempo, di immobilità e di fatalità.

Il come introduce il paragone con le foglie. E ciò che unisce la vita dei soldati

alle foglie è proprio l'incertezza, l'instabilità, la precarietà. Come d'autunno

basta un soffio di vento per far cadere le foglie, così in guerra basta una

pallottola, che non si sa da dove arriva né quando per porre termine alla vita di

un uomo. Con la preposizione semplice di (d'autunno) si rimane sempre

nell'atmosfera di indefinito. Sugli alberi è, nella poesia, l'elemento meno

importante.

Le foglie costituiscono l'elemento di paragone. Molto importante in questa

poesia è il titolo, perché ci dice di chi si sta parlando.

In poesia, dunque, l'ordine delle parole è diverso da quello tipico della prosa e

non è casuale, ma voluto dal poeta e ciò per evidenziare il messaggio e per

creare il ritmo particolare della lirica.

La poesia è stata dedicata ai soldati che andavano in guerra e di cui il destino è

già scritto.

Ma forse non si riferisce solo a loro, bensì a tutti. Siamo tutti come delle foglie,

non conosciamo il nostro futuro. Abbiamo una solo certezza...la morte.

Il non senso, il buio, il terrore, è dovuto a questa profonda e reale incertezza

che l'uomo ha da sempre. Solo un grande come Ungaretti poteva racchiudere il

pensiero di molti in poco meno di un verso. 8

LA 1° GUERRA

MONDIALE E…

Il 28 giugno 1914 un gruppo di studenti assassinò l’arciduca ereditario

d’Austria Francesco Ferdinando e la consorte a Sarajevo. Tale evento fece

precipitare verso la guerra una situazione internazionale da anni carica di

cause politiche, economiche e sociali, coinvolgendo tutti gli stati europei e

successivamente Giappone e Stati Uniti d’America. Tra quelle politiche

troviamo la suddivisione degli stati in due blocchi: il primo “ la Triplice

Alleanza” formato da Germania, Austria, Italia e, il secondo “ la Triplice

Intesa” formato da Gran Bretagna, Francia, Russia. Tra le cause economiche

troviamo le rivalità sul piano economico delle potenze industriali in paricolare

della Germania e della Gran Bretagna. Infine tra le cause sociali dilagava il

nazionalismo (che concepisce la nazione come la suprema forma di unità

sociale) e la guerra era considerata una lotta per la sopravvivenza delle

nazioni. L’assassinio di Sarajevo fu però la vera causa che portò alla guerra,

accompagnato ad una progressiva affermazione del nazionalismo come

ideologia di massa capace di penetrare profondamente nel tessuto sociale.

L’idea di nazione si era trasformata in un coagulo di aggressività di razzismo e

di spirito di potenza innovatrice. Davanti a questo processo però il movimento

operaio e socialista non fu in grado di imporre la propria cultura pacifista. Ogni

potenza, inoltre, desiderava accaparrarsi nuovi mercati, tanto che Inghilterra,

Francia e Germania erano coinvolte in una spietata concorrenza per difendere

le proprie posizioni economiche. Questa situazione si tradusse in una politica

9

sempre più aggressiva, che comportò una corsa agli armamenti, cioè una

tendenza a potenziare gli eserciti e flotte ed a investire capitali e risorse per

produrre armi sempre più micidiali. Era l’inizio della guerra. L’ultimatum

lanciato il 23 luglio dall’Austria alla Serbia, ritenuta responsabile

dell’assassinio, fu formulato in termini inaccettabili, in quanto interveniva negli

affari interni del paese. Si giunse così, il 28 luglio, alla dichiarazione di guerra

dell’Austria e al bombardamento di Belgrado, capitale della Serbia. Il conflitto

assunse subito dimensioni europee e si verificò la mobilitazione della Russia

per sostenere la Serbia. A essa fece seguito la dichiarazione di guerra della

Germania alla Russia il primo agosto, e il 3 alla Francia. La Germania invase

Belgio e Lussemburgo neutrali, per colpire la Francia laddove era priva di

difese. L’occupazione tedesca di questi stati ebbe come effetto l’entrata in

guerra dell’Inghilterra il 4 luglio. Infine, con lo schieramento del Giappone a

fianco dell’Intesa del 23 agosto, il conflitto oltrepassò i confini europei e

assunse dimensioni mondiali. L’Italia, ritenendo non operante la Triplice

Alleanza, si dichiarò neutrale. Nonostante la resistenza belga, l’esercito

tedesco dilagò fino a Parigi dopo di che la Francia si impegnò in una ostinata

resistenza lungo il fiume Marna, riuscendo, dopo una lunga battaglia, ad

allontanare i tedeschi, che si ritirarono sul fronte occidentale; Nel 1915 la

guerra estese il suo raggio d’azione con l’ingresso di nuovi belligeranti: Turchia

e Bulgaria con gli imperi centrali, Portogallo e Romania a favore dell’Intesa.

L’Italia entrò in guerra nel maggio 1915 a fianco di Francia e Inghilterra,

determinando l’apertura del fronte sud lungo i confini dell’Italia con l’impero

austro-ungarico. Il conflitto aveva raggiunto proporzioni mondiali. Con

l’intervento italiano, si aprì dunque un nuovo fronte di guerra, tanto che le

operazioni concentrate sul Carso alleggeriranno la pressione austriaca sul

Dettagli
Publisher
33 pagine
163 download