vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: DVB e convertitore DA
Autore: Crescente Luca
Descrizione: ben 2 tesine di telecomunicazioni (dvb ovvero il digitale terrestre) Il sistema DVB permette di trasmettere un segnale video in digitale, è basato sull'adozione dello standard MPEG-2 per la codifica del segnale audio/video di sorgente e per la multiplazione cioè il meccanismo per cui la capacità disponibile di un collegamento viene condivisa tra diversi canali trasmissivi, combinando più flussi di dati digitali in un solo segnale trasmesso su un singolo collegamento fisico. Anche se è stato sviluppato per la trasmissione di segnali televisivi, è aperto all'evoluzione verso l'alta definizione (HDTV) mediante l'uso di livelli e profili MPEG-2 più elevati. Il DVB utilizza un sistema di modulazione OFDM (Orthogonal Frequency-Division Multiplexing) ovvero multiplazione a divisione di frequenza ortogonale. Altri sistemi di trasmissione video digitale della famiglia DVB sono il DVB-S per le trasmissioni satellitari, il DVB-C per le trasmissioni via cavo, il DVB-H, per le trasmissioni digitali terrestri rivolte ai cellulari di nuova generazione, e il DVB-T per le comunicazioni televisive digitali terrestri..
Elettronica (convertitore da): Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di trasformare un dato digitale in una grandezza analogica, in generale una tensione. C'è una corrispondenza di proporzionalità fra il valore espresso nel dato numerico ed il valore assunto dalla grandezza analogica. Ci sono vari tipi di convertitori: 1. a resistenze pesate, 2. con rete resistiva con rapporto R-2R (abbiamo solo due valori di resistenze) 3. con rete resistiva con rapporto R-2R invertita I convertitori D/A si basano tutti essenzialmente sul principio di inviare in uscita una corrente proporzionale al valore digitale in ingresso. Questo si può realizzare con tecniche diverse (elencate sopra), ma prevedono sempre: un certo numero di commutatori analogici comandati dai bit d'ingresso, una tensione di riferimento stabile e una rete resistiva che assegna opportunamente le correnti a seconda dello stato dei commutatori in ingresso
Materie trattate: Elettronica, Telecomunicazioni
Area: tecnologica
Sommario: Telecomunicazioni: DVB Elettronica: DAC elemento fondamentale per il funzionamento del DVB.
Codifica di sorgente e multiplazione (MUX) MPEG-2: un flusso video, uno
audio e uno dati sono combinati insieme a costituire un unico flusso di
programma MPEG-2 PS (MPEG-2 Program Stream) ovvero un formato
contenitore per multiplexing audio digitali e video utilizzato per l’archiviazione
su supporti di memorizzazione a bassa probabilità di errore quali i DVD. Uno o
più flussi di programma costituiscono un flusso di trasporto MPEG-2 TS
(MPEG-2 Transport Stream); tale flusso rappresenta la sequenza digitale che
viene trasmessa e ricevuta nei Set Top Box (STB) domestici, quelli che
comunemente vengono chiamati decoder per il digitale terrestre. Il transport
stream è un protocollo di comunicazione per audio, video e dati. Si tratta di un
tipo di formato digitale che racchiude i flussi elementari; è impiegato in
ambienti ad alta probabilità di errore, come il DVB. Quindi avremo due
l’altro per il
multiplexer uno per il Program Stream, Trasport Stream. Il bit rate
ammesso per il trasporto MPEG-2 dipende dai parametri scelti per la
modulazione: essa varia da circa 5 Mbps a circa 32 Mbps.
Divisore: due diversi flussi di trasporto possono essere trasmessi
contemporaneamente, utilizzando una tecnica chiamata Trasmissione
Gerarchica. Lo scopo di questa tecnica è, ad esempio, quello di trasmettere
un segnale video a definizione standard (SDTV) ed un segnale video ad alta
definizione (HDTV). In genere, il segnale a definizione standard verrà protetto
maggiormente, ed il segnale ad alta definizione sarà invece protetto in misura
minore. In ricezione, a seconda della qualità del segnale ricevuto, il set top
box può cercare di decodificare il flusso ad alta definizione oppure, se la
qualità del segnale ricevuto è scarsa, passare al segnale a definizione
3
standard (così facendo, i ricevitori vicini al sito di trasmissione potranno
usufruire di un segnale ad alta definizione, e tutti quelli serviti nell'area di
copertura, anche i più distanti, potranno ricevere il segnale a definizione
standard).
Adattamento di MUX e dispersione d'energia: il flusso di trasporto MPEG-2
viene identificato come una sequenza di pacchetti dati di lunghezza fissa pari
“dispersione
a 188 byte. Con una tecnica chiamata d'energia” (scrambling) si
effettua la cifratura deli flussi di programma: le sequenze di byte vengono
cifrate seguendo un particolare algoritmo.
Codificatore esterno: un primo livello di protezione viene fornito ai dati
trasmessi usando un codice a blocchi non binario di tipo Reed-Solomon
RS(204,188), che permette la correzione di un massimo di 8 byte errati per
ogni pacchetto di 188 byte.
Interleaver esterno: si utilizza una tecnica di interleaving convoluzionale per
mescolare la sequenza di dati trasmessa, in modo da renderla più robusta in
di lunghe sequenze di errori. L’interleaving consiste nel disporre
caso i dati in
maniera non contigua, al fine di migliorare le prestazioni in caso di errori a
pacchetto. Esso è un processo che dispone in maniera apparentemente
disordinata un certo numero di oggetti ordinati. Nel nostro caso il flusso di
simboli in ingresso viene scisso tramite un commutatore in n (detta profondità
di interleaving) flussi paralleli, ciascuno dei quali viene inviato ad un ramo
dell’interleaver. Ogni ramo è costituito da un registro a scorrimento di
lunghezza variabile. Così facendo il generico simbolo che entra nel ramo r
viene ritardato di (j*B) unità di tempo, (dove j è la lunghezza dal registro e B è
la lunghezza dei simboli probabilmente errati) poiché i registri a scorrimento
clock dell’interleaver, che è
vengono sincronizzati al I volte (I = n° di rami
dell’interlaver) più lento del clock principale. Le uscite dei singoli rami vengono
raccolte tramite un’altro commutatore e serializzate in un’unico flusso di dati. 4
Interleaver interno: la sequenza di dati viene mescolata, sempre per ridurre
l'influenza di lunghe sequenze di errore. In questo caso, si utilizza una tecnica
di interleaving a blocchi con legge di mescolamento casuale.
Mappatore: questo blocco effettua la modulazione in banda-base digitale
della sequenza di bit, producendo una sequenza di simboli. I metodi di
modulazione ammessi sono tre: QPSK, 16-QAM, 64-QAM.
Adattamento di trama: i simboli generati dal processo di mappatura sono
raccolti in blocchi di lunghezza costante (1512, 3024 o 6048 simboli per
blocco). Si genera una trama (frame) di lunghezza pari a 68 blocchi; quattro
trame costituiscono una supertrama (superframe). 5
Segnali pilota e TPS: per permettere una migliore ricezione del segnale in
seguito alla trasmissione sul canale radio terrestre, in ogni blocco vengono
inseriti dei segnali di aiuto. I segnali pilota servono in fase di equalizzazione
(procedimento di filtraggio a cui è sottoposto un segnale audio per
compensare eventuali disuniformità dell'apparato che lo produce per poi
ottenere il suono desiderato); mentre i segnali TPS (Transmission Parameters
Signalling) si utilizzano per inviare i parametri del segnale trasmesso e per
identificare univocamente la cella di trasmissione.
Modulazione OFDM: la sequenza di blocchi è sottoposta ad una operazione
di modulazione secondo la tecnica OFDM (multiplazione a divisione di
frequenza ortogonale, successivamente è spiegato il funzionamento)
utilizzando un numero di portanti pari a 2048 (modo 2k), 4096 (modo 4k),
oppure 8192 (modo 8k).
Inserimento intervallo di guardia: per diminuire la complessità del ricevitore,
ciascun blocco modulato in OFDM viene esteso, copiando in testa ad esso la
sua parte terminale (tecnica del prefisso ciclico). La durata dell'intervallo di
guardia può essere 1/32, 1/16, 1/8 o 1/4 di quella del blocco modulato.
DAC e front-end: il segnale digitale viene opportunamente trasformato in un
segnale analogico, grazie ad un convertitore digitale-analogico (DAC, Digital
to Analog Converter), ed infine modulato a frequenza radio (VHF o UHF) dal
front-end ad RF. La larghezza di banda occupata da ciascun singolo segnale
DVB-T è studiata per accomodarsi in canali larghi 6, 7 o 8 MHz, compatibili in
larghezza con i vecchi canali analogici. 6
Modulazioni
Modulazione QPSK (Quadrature Phase Shift Keying)
Modulazione OFDM (Orthogonal Frequency-Division Multiplexing)
Per il digitale televisivo satellitare, la scelta ottima è il 4PSK denominato
anche QPSK che permette di quasi saturare gli stadi di potenza e funziona
correttamente fino a bassi rapporti segnale/rumore Mentre per la
.
comunicazione dei canali televisivi terrestri (DVB-T) viene usata la
modulazione OFDM il cui vantaggi principale è il facile adattamento a canali in
condizioni critiche.
Modulazione QPSK:
Nella modulazione digitale a quattro fasi (denominata anche QPSK,
quadrature PSK) i bit del segnale dati vengono riuniti in coppie (dibit) utilizzate
per modulare in fase la portante sinusoidale.
Nei modulatori il flusso di dati in ingresso viene suddiviso in dibit da un
convertitore seriale/parallelo (registro); i due bit di ogni coppia generano due
flussi separati, a velocità dimezzata rispetto a quella del segnale dati
originario, che costituiscono i segnali modulanti inviati in ingresso a due
modulatori bilanciati. Le due portanti di modulazione hanno medesima
frequenza ma le loro fasi differiscono di 90° (per questo vengono dette in
quadratura). In pratica la fase del segnale in uscita dal primo modulatore può
assumere i valori 0gradi e 180° mentre quella del segnale in uscita dal
secondo assume i valori 90° e 270°. Infine le due portanti vengono sommate
7
originando un segnale che può assumere quattro fasi diverse (45°, 135°, 225°,
315°).
Schema a blocchi del modulatore 4-PSK:
Poiché la velocità del flusso di dati a dibit è dimezzata rispetto a quella del
segnale digitale originario si ha un raddoppio di efficienza di banda. Vi è, però,
una minore separazione tra i livelli di modulazione (valori di fase nel segnale
modulato) e ciò comportata una maggiore sensibilità al rumore: per ottenere la
medesima probabilità di errore della 2-PSK occorre che il canale trasmissivo
abbia un rapporto segnale/rumore di 3dB maggiore. La demodulazione 4-PSK
si effettua mediante circuiti simili a demodulatori 2-PSK raddoppiati in alcune
parti.
Nella 2-PSK le variazioni di fase del segnale modulato avvengono sempre in
corrispondenza con i passaggi per lo zero, mentre nella 4-PSK i salti di fase
possono causare brusche variazioni del livello del segnale, come in questo
esempio:
Questi notevoli ed improvvisi cambiamenti di livello, in presenza di mezzi
trasmissivi non perfettamente lineari in fase, potrebbero causare distorsioni
con conseguente allargamento dello spettro del segnale modulato. Per
ovviare a questi problemi è stata ideata una variante denominata O-PSK
(Offset PSK) in cui una delle due sequenze di dibit, prima di entrare nel
modulatore, viene traslata di 180° in modo che non avvengano commutazioni
contemporanee e si ottengano così variazioni di fase più graduali. 8
Modulazione OFDM:
La modulazione OFDM si basa su un approccio a portante multipla, in
quanto consente di trasmettere elevati bit rate senza che il rumore degradi
la qualità della trasmissione. Il flusso binario originale, di rate pari ad R,
viene diviso in N flussi paralleli, ognuno di rate Rmc = 1/Tmc = R/N.
Ciascun flusso modula una diversa portante, e il segnale risultante, somma
dei singoli segnali, viene trasmesso sulla stessa banda.
Il sistema di modulazione OFDM sfrutta un approccio a portante multipla, in
quanto consente di trasmettere elevati bit rate.
La sovrapposizione parziale tra le varie sottobande, propria dell’OFDM,
garantisce un’efficienza spettrale molto migliore di quella tipica di un sistema
9
FDM (Frequency Division Multiplexing). Le varie sottobande hanno
un’estensione molto inferiore alla banda del mezzo trasmissivo, per cui la
risposta in frequenza di quest’ultimo può essere, in molti casi, ritenuta piatta
per ognuna di esse. Lo spettro del segnale OFDM è dato, quindi, dalla
sovrapposizione delle funzioni sinc(.) associate alle diverse sottoportanti.
Spettro teorico Spettro reale 10
Convertitore D / A
Un convertitore D/A o digitale/analogico è un dispositivo che ha lo scopo di
trasformare un dato digitale in una grandezza analogica, in generale una tensione.
una corrispondenza di proporzionalità fra il valore espresso nel dato numerico
C’è
ed il valore assunto dalla grandezza analogica. Ci sono vari tipi di convertitori:
1. a resistenze pesate,
2. con rete resistiva con rapporto R-2R (abbiamo solo due valori di resistenze)
3. con rete resistiva con rapporto R-2R invertita
I convertitori D/A si basano tutti essenzialmente sul principio di inviare in uscita
una corrente proporzionale al valore digitale in ingresso. Questo si può realizzare
con tecniche diverse (elencate sopra), ma prevedono sempre: un certo numero di
comandati dai bit d’ingresso, una tensione di riferimento
commutatori analogici
stabile e una rete resistiva che assegna opportunamente le correnti a seconda
dello stato dei commutatori in ingresso. Lo schema a blocchi mostra la struttura di
un DAC: 1
La curva caratteristica di un D/A è idealmente è una gradinata di valori
proporzionali alla codifica binaria, si presuppone che le resistenze siano
perfettamente identiche e che gli interruttori abbiano resistenza infinita se aperti e
nulla se chiusi. Ci sono naturalmente vari tipi di parametri ed errori di cui va tenuto
conto:
La r
i s o l u
z i o n
e : essa rappresenta la variazione di tensione dovuta alla variazione
di un LSB (Least Significant Bit) ovvero il bit meno significativo in un numero
binario, ed in modo equivalente indica il valore minimo di tensione rappresentabile
dal DAC. V
fs
fs V
n
2
La t e n
s i
o n
e m
a s s i m
a d i u
s c i t
a V : tale valore si ottiene quando tutti i bit sono a
uM
1 e si dimostra che: n
V ( 2 - 1
)
fs
V
uM n
2
Errore di offset: Idealmente se il bit in ingresso è 0 anche la tensione in uscita
deve essere nulla. Può accadere invece che l’uscita sia diversa da zero (decine
di µV). Il grafico in generale risulta traslato verso l’alto rispetto a quello ideale. 2