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Spagnolo - Plan Colombia
Tedesco - “Christiane F. - Noi i ragazzi dello zoo di Berlino”
Per l’analisi del fenomeno dal punto di vista sociale, invece, ho scelto di
“Christiane F. - Noi i ragazzi dello
effettuare una riflessione del romanzo
zoo di Berlino” , testimonianza della situazione dei giovani a Berlino negli anni
80’.
L’evoluzione storica del traffico di
Droga
Origini
Nel IV secolo a.C. Alessandro Magno diffondeva l’oppio tra i suoi soldati per non
fare sentire loro la stanchezza e le sofferenze dei mesi e mesi di marcia forzata
e di combattimenti. Il condottiero macedone esportò anche le colture di oppio
in India.
Nel VII secolo d.C. i mercanti arabi introdussero le coltivazioni di oppio in
Estremo Oriente. L’abitudine di fumare l’oppio iniziò a prendere piede nel XVII
secolo quando spagnoli e olandesi utilizzavano questo metodo come cura alla
malaria. La Compagnia delle Indie Orientali s’impadronì in seguito, del
monopolio del commercio di oppio, che veniva coltivato dagli inglesi in India e
venduto a tonnellate in Cina.
Le Guerre dell’Oppio in Cina
Il colonialismo inglese non ebbe come scopo la conquista militare del territorio:
sarebbe stato impossibile. La Cina infatti era troppo grande e troppo popolata. .
L’obbiettivo dei britannici era quello di ridurre il deficit della bilancia dei
pagamenti e incoraggiare il consumo della sostanza tra i cinesi
All’inizio dell’ottocento, gli inglesi erano interessati ad acquistare dai cinesi tè,
seta, tessuti di conina, broccato e porcellane. Ai cinesi invece interessava
acquistare l’oppio, una droga la cui vendita era vietata dal governo cinese. La
Compagnia delle Indie Orientali istituita dalla Gran Bretagna, diede inizio al
commercio della droga dal Bengala alla Cina di contrabbando ignorando ogni
divieto. Di fronte al crescere di questo traffico illegale e pericoloso per la salute
dei suoi abitanti, la Cina reagì inasprendo i divieti sulla droga, confiscando e
bruciando enormi quantità di oppio, ma ciò scatenò la violenta reazione dei
britannici. Ne seguì una sporca guerra, la guerra dell’oppio, dal 1839 al 1842
che si concluse con la vittoria degli inglesi.
I vincitori obbligarono i cinesi alla firma del Trattato di Nanchino del 29
agosto 1842. In base a questo trattato la Cina fu trasformata in una vera e
propria colonia inglese: doveva risarcire una
cospicua indennità (21 milioni di dollari messicani) per l’oppio confiscato e
distrutto, aprire cinque porti al commercio inglese e a cedere Hong Kong alla
Gran Bretagna.
Gli inglesi in pochi anni trasformarono la Cina in un mercato per le loro merci.
Non si limitarono cioè soltanto a vendere droga ma diffusero i loro prodotti
industriali. Di conseguenza l’economia cinese entrò in crisi.
Seconda Guerra dell’Oppio
Divenuta una vera e propria semi-colonia occidentale, la Cina si trovò ad
affrontare contemporaneamente una gravissima crisi interna, che sfociò nella
ribellione contadina nota come la rivolta dei Taiping, e una estera, che porto ad
una nuova guerra contro i britannici, sostenuti questa volta dalla Francia. Il
conflitto, che scoppiò nel 1956, concluse nel ’60, con una nuova capitolazione
della Cina, costretta ad aprire al commercio straniero anche le vie fluviali
interne e a stabilire normali rapporti diplomatici con gli Stati occidentali.
Interessati a ottenere ulteriori concessioni, gli inglesi e francesi sfruttarono la
circostanza per occupare nuovamente Canton e altre località: la Cina fu
costretta ad arrendersi e a firmare il Trattato di Tianjin, che tuttavia non fu
ratificato, e poi quello di Pechino nel 1860. Questi costrinsero i cinesi a dover
pagare un’indennità più pesante rispetto a quella versata a seguito della prima
guerra dell’oppio, dovette aprire altri porti e concedere la libera circolazione del
suo territorio a mercanti e missionari stranieri. Le potenze occidentali ottennero
esenzioni doganali ed il libero accesso delle loro flotte alla rete fluviale cinese.
Nel frattempo le società segrete cinesi iniziarono ad estendere vaste
piantagioni di oppio e ciò provocò la dura opposizione della Gran Bretagna, che
vedeva in loro un pericoloso nemico del suo commercio di droghe. Per questo
motivo le società segrete trasferirono le piantagioni in Indocina dopo alcuni
accordi con il governo francese, che a quei tempi aveva il dominio su quegli
stati. Nonostante lo sdegno internazionale, la Gran Bretagna continuò il
commercio massiccio di oppio con la Cina fino al 1920.
Fonti:
- http://www.tuttocina.it/tuttocina/storia/guerraoppio.htm#.UdFNe_lM9_c
- https://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_dell'oppio
- http://www.instoria.it/home/guerra_oppio.htm
- http://www.treccani.it/enciclopedia/guerre-dell-oppio_(Dizionario-di-Storia)/
Plan Colombia
¿Qué es el Plan Colombia?
Este plan se llamó al principio "Plan por la Paz, la Prosperidad y el Refuerzo del
Estado" pero hoy se conoce por Plan Colombia.
Plan Colomb ia es un acuerdo bilateral constituido entre los gobiernos de
i
Colombia y Estados Unidos. Se concibió en 1999 durante las administraciones
del presidente colombiano Andrés Pastrana Arango y el estadounidense Bill
Clinton.
¿Cuáles son los objetivos de este Plan?
Los objetivos de Colombia y de los Estados Unidos difieren en algunos
aspectos:
- El principal objetivo del gobierno estadounidense es prevenir el flujo de
drogas ilegales hacia los Estados Unidos
-El principal objetivo de Colombia es promover la paz, el desarrollo económico,
incrementar la seguridad y terminar con el tráfico ilegal de drogas.
El objetivo principal del Plan Colombia es supuestamente la lucha contra el
narcotráfico. Entonces se trata de destruir las plantaciones de coca, los
laboratorios de transformación y eliminar los carteles de los narcotraficantes.
Una de las tareas más importantes del gobierno colombiano debería ser la
eliminación del narcotráfico. Pero se sabe que el ejército mantiene muchos
lazos con los paramilitares.
Sin embargo, los líderes del narcotráfico y de los paramilitares disfrutan de la
impunidad.
¿Qué se ha hecho efectivamente?
El costo total del plan, de acuerdo con estimaciones del gobierno de Colombia, es de
7.500 millones de dólares:
-La contribución de Colombia es de 4000 miliones;
-La contribución de los Estados Unidos es de 2000 miliones de los cuales más de
la mitad son para el ejército y policìa como material militar (helicópteros) y la
distribución de inteligencia (policia) sobre el narcotráfico y mucho más
-La contribuciòn de la Unión Europea y organismos internacionales para
financiar la "parte social" de este plan de guerra es de 1.500 miliones;
Es importante evaluar la relación entre los gastos militares y gastos "sociales".
Los aspectos positivos de el plan son:
-mejores condiciones de seguridad han permitido un crecimiento sostenido de la
economía apoyado en la explotación petrolera y minera en zonas que antes
controlaban esos grupos armados ilegales.
-modificaciòn del sistema judicial màs eficaz
- creación de realidades alternativas económicas para los agricultores que
trabajaban en las plantaciones en algunas ciudades.
[ ¿Cómo afecta el Plan a los pueblos colombianos y al
medio ambiente?
-Los pueblos y los campesinos son las primeras víctimas de la militarización y
la paramilitarización del país por las mismas razones que existen en México:
amenazas, violaciones de mujeres, desplazamientos, masacres en los
municipios bajo el control de la guerrilla.
-Los campesinos colombianos están obligados a dejar sus tierras para huir de la
guerra y sus estragos. Por el hecho que cultivan la coca para sobrevivir, son
considerados como criminales y no vìctimas.
-Además, la técnica más utilizada para destruir las plantaciones de coca se
llama "fumigación". Se trata de rociar sobre los cultivos ciertos productos
químicos, pero las consecuencias son la destrucción sin distinción de la
biodiversidad y también trae como consequencias graves enfermedades para
las poblaciones (destrucción de cultivos de primera necesidad, contaminación
del agua, úlceras, cáncer).
¿Qué dicen los críticos?
El Plan Colombia fue también muy criticado porque se cree que Los Estados
Unidos tenìan otras finalidades:
Reafirmar su hegemonía en el Sur América;
Promover, a partir de esta lucha, un liderazgo político, militar y
económico en América Latina pero con la “leadership” de los Estados
Unidos;
Favorecer las empresas multinacionales que querían hacer sus mega-
proyectos en el país;
Incrementar los ingresos de las multinacionales fabricantes de ferreterìa;
La crítica pensaba tambìen que la lucha contra el narcotràfico fuera solamente
un pretexto porque si la lucha contra las drogas fuese realmente el principal
objectivo, el plan tendrìa que denunciar a todos los responsables y no solo los
“cocaleros” y los “narcos- guerrilleros”. Ademàs se tendría que dar
un’alternativa del cultivo de la coca a los campesinos. ]
Fuentes:
- http://www.ciepac.org/neoliberal/esp/plancolombia.html
-http://www.nuovacolombia.net/Joomla/plancolombia-alca/15-italiano/30-plan-colombia-
progetto-dellimperialismo-e-risposta-popolare.html
-http://www.ycsg.yale.edu/center/forms/plan-colombia19-32.pdf
Christiane F. – Wir Kinder von Bahnhof
Zoo
Zusammenfassung
Dieser Roman händelt von dem Leben eines Mädchens namens Christiane, das
Probleme mit Droge hat.
Als Christiane sechs geworden war, zog sie mit ihrer Familie nach Berlin, in
einen Block namens Gropiusstadt um.
Gropiusstadt war ein hässliches Viertel von Berlin, in dem alle Spiele für Kinder
verboten waren: es war alles aus Beton.
Eines Tages schlug Christianes Vater sowohl beide Kinder als auch ihre Mutter,
die sich vom ihm scheiden lassen wollte. Christiane zog also gemeinsam mit
ihrer Schwester zu dem neuen Freund ihrer Mutter.
In der Schule war Kessi die einzige Freundin von Christiane und eines Abends
nahmen sie in das "Haus der Mitte" mit, einen Jugendclub, in dem Haschisch
geraucht wurde.
Einige Wochen später wurde Christiane LSD gebracht. Von diesem Zeitpunkt an
ging es rasend schnell bergab.
Immer öfter ging sie in ein anderes Lokal, das “Sound”, eine wegen
Drogenkonsum verrufene Diskothek.
Im selben Lokal lernte sie auch ihren Freund Detlef kennen. Erst durch ihn
wurde sie zu einer richtigen Fixerin(tossicodipendente), denn er war bereits
drogenabhängig.
Nach einer langen Zeit benötigte Christiane bald immer mehr Heroin.
Christiane und Detlef gingen immer öfter auf den Bahnhof Zoo, um sich zu
prostituiren, um so Geld zu bekommen.
Klaus und ihre Mutter suchten Christiane, weil sie nicht mehr nach Hause
zurückkehrte.
Christiane machte verschiedene Therapien durch und erkrankte sogar an
Hepatitis.
Doch alle Therapieversuche halfen nicht, denn Christiane schaffte es einfach
nicht, von dieser teuflischen Droge wegzukommen.
Erläuterung
Dieser Roman ist das autentische Zeugnis von Christiane Felscherinow
über ihren Weg in die Drogen abhängigkeit.