Anteprima
Vedrai una selezione di 4 pagine su 11
La donna, tesina Pag. 1 La donna, tesina Pag. 2
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
La donna, tesina Pag. 6
Anteprima di 4 pagg. su 11.
Scarica il documento per vederlo tutto.
La donna, tesina Pag. 11
1 su 11
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Introduzione La donna, tesina


Oggi la situazione della donna è molto cambiata, almeno in apparenza, rispetto al passato.

Collegamenti


Geografia- Le condizioni della donna nei vari paesi
Tecnologia- Il lavoro Femminile
Scienze- RITA LEVI MONTALCINI, UNA VITA PER LA SCIENZA
Inglese- 8th March: Women’s day or Mimosas’ day?
Storia- A che punto è l’emancipazione femminile?
Ed.Fisica- I successi della donna nello sport
Musica- La donna e la musica
Italiano- Lucia e i Promessi Sposi
Arte- Monnalisa
Estratto del documento

RITA LEVI MONTALCINI, UNA VITA PER LA SCIENZA

Una grande scienziata italiana più unica che rara è stata Rita Levi

Montalcini. Nasce a Torino il 22 aprile del 1909, in un’Italia unita da meno

di 50 anni che si affaccia al nuovo secolo carica di aspettative. Figlia di un

ingegnere, Adamo Levi, e di una pittrice Adele Montalcini, e ultima

arrivata, assieme alla gemella Paola, di quattro figli, quello di Rita Levi

Montalcini, è probabilmente il volto che meglio rappresenta oggi il genio e

la grandezza italiana nel mondo. Lontana dal divismo, rigorosa nel

costume come nella sua attività - quella della ricerca che le valse il Nobel

– Rita Levi Montalcini è una testimone, preziosa e puntuale, di un secolo

di vita italiana. Dopo la malattia e la morte della governante di famiglia

decide di seguire la sua vocazione e di studiare medicina, nonostante il

padre avesse progetti diversi per il suo futuro. Si laurea nel 1936 e

comincia a lavorare nel campo della ricerca ma le leggi razziali la

costringono a lasciare il paese: per lei, “figlia” della borghesia intellettuale

torinese e di una comunità ebraica laica, l’esilio è un obbligo. Prima

l’Europa, poi i ritorni complessi e travagliati in Italia, infine l’America:

proprio qui, all’inizio degli anni ’50, scoprirà il Ngf, il fattore di crescita

nervoso, che le varrà il Nobel per la medicina nel 1986. La sua carriera

prosegue incessante, snodandosi tra Stati Uniti e Italia: fonda gruppi di

ricerca, dirige alcuni dei centri più prestigiosi a livello internazionale,

dedica lunghi anni di studio a combattere la sclerosi multipla. Nel 2001,

infine, il riconoscimento delle istituzioni con la nomina da parte del

presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a senatrice a vita.La

Montalcini è una donna, e dice che: «L'umanità è fatta di uomini e donne e

deve essere rappresentata da entrambi i sessi», ed è per questo che nasce la

Fondazione Levi Montalcini, dedicata alla formazione dei giovani, ma

anche al conferimento di borse di studio universitarie a giovani studentesse

africane, con l'obiettivo di creare una classe di donne che svolgessero un

ruolo centrale nella vita scientifica e sociale del proprio paese. Un po’

come ha fatto lei. Rita è deceduta il 30 dicembre 2012 a Roma, all'età di

103 anni.

8th March: Women’s day or Mimosas’ day?

On 8th March, 1908 one hundred and twenty - nine American female

workers died in their factory in New York during a fire.

When the factory caught fire there was no escape for the women.

They all died.

Their graves were all covered with little bunches of mimosas, a flower

which grew in the fields near the factory.

The hope for women and fortunately also for lots of men, is that the 8th

March should not be the only day in the year when women deserve some

consideration for what they are and they do.

This positive attitude should become the rule. Since then, the 8th March

has been celebrated as Women’s day, but it also become almost a public

holiday.

Those American working women, fought to be paid as much as men but

also because they wanted to be appreciated for all the cleaning, washing

and cooking done at home.

A che punto è l’emancipazione femminile?

Oggi il numero degli stati con donne primi ministri o presidenti è

aumentato negli ultimi anni, ma questo non comporta necessariamente un

miglioramento della condizione femminile in questi paesi. Dal 1948 ad

oggi, la legislatura attuale è quella con la maggior presenza femminile in

parlamento (30%) e il governo di Matteo Renzi 'vanta' il maggior numero

di donne ministro (50%). Al contempo, però, la disparità fra uomini e

donne in politica si accentua quando gli incarichi sono più prestigiosi. A

livello europeo, al primo posto per presenza di donne nei governi c'è

laSvezia (dove peraltro, col 54,1%, la parità non viene neanche rispettata

perché le donne sono più degli uomini: 13 su 24 componenti totali). A

seguire si piazzano Finlandia e Francia (entrambe col 47,3%) e poi, al

quarto posto, c'è l'Italia (che si ferma al 47% se si considera un governo a

17, premier compreso). Slovacchia (6,67%), Lituania (6,67%)

e Grecia (5,88%) chiudono la classifica Ue. Nei governi dell'Unione le key

position sono 10: lo scettro va alla Danimarca che oltre ad avere un primo

ministro donna, oggi ha pure un ministero dell'Economia a guida 'rosa'.

Interessante il raffronto con gli altri Paesi sulla presenza di donne in

parlamento: in una comparazione mondiale, l'Italia si piazza al 36esimo

posto con il 30,53% di rappresentanza femminile. In Africa la condizione

femminile è la meno sviluppata del mondo. L’Asia vanta la prima donna ,

primo ministro della storia. Nella maggior parte del continente però le

donne parlamentari sono pochissime ad eccezione della Cina, e in molti

paesi le donne hanno una condizione sociale molto inferiore a quella

maschile. Anche dal punto di vista dell’istruzione, le donne vantano buone

condizioni, almeno il 60% delle ragazze è scolarizzato e nell’America del

nord e a Cuba la percentuale è quasi al 100%. Oggi le donne a volte sono

vittime di discriminazione e violenze, anche nelle proprie mura

domestiche. Nell'ultimo anno le denunce per stalking sono state più di

9.000. 505 i femminicidi. E’ importante sottolineare che il femminicidio

coinvolge tutte le forme di discriminazione e violenza di genere, che

annullano la donna nella sua identità e libertà non soltanto fisica, ma anche

psicologica e partecipativa alla vita pubblica. Anche lo stalking sta

prendendo piede. La vittima viene pedinata, assillata, infastidita

pesantemente con telefonate, insistenti ricerche di contatto , tanto da

causarle gravi stati d’ansia o di paura per la propria incolumità o per quella

di un parente prossimo e da costringerla a cambiare abitudini di vita.

I successi della donna nello sport

Se nell’antichità, lo sport era stato catalogato come un modo per provare la

forza e l’intelligenza umana e gli uomini erano stati i primi a provare le

loro capacità fisiche, oggi le donne che primeggiano nello sport sono

diventate, quasi una regola. Lo sport non è sempre stato aperto a tutti.

Gran parte della storia antica e moderna ha però visto la donna esclusa

dall’attività fisica. Grandi passi avanti si sono fatti dal punto di vista di

mentalità e di rispetto dei diritti allo sport. Le Olimpiadi antiche, svoltesi

dal 776 a.C. al 393 d.C., erano aperte esclusivamente a cittadini

di sesso maschile. Le donne non potevano parteciparvi né da atlete né da

spettatrici. Uomo e donna hanno le stesse potenzialità nel raggiungere i

propri obiettivi, magari con competenze e risorse diverse, superando limiti

diversi, affrontando strade diverse. Lo sport è una palestra di vita. Come

per l’uomo, lo è anche per la donna. Molti passi sono stati fatti. Basti

pensare a Federica Pellegrini, la prima donna italiana ad aver vinto una

medaglia d’oro nel nuoto ai Giochi olimpici di Pechino 2008 nei 200 metri

stile libero; a Flavia Pennetta, la prima ad essere riuscita ad entrare nelle

Top Ten della classifica mondiale WTA Tour il 17 agosto del 2009, dopo

aver vinto di fila il torneo di Palermo, il WTA Premier di Los Angeles ed

aver raggiunto la semifinale del torneo di Cincinnati, inanellando

complessivamente una striscia di ben 15 vittorie consecutive, un vero e

proprio record per una tennista italiana; a Josefa Idem, la canoista che un

anno dopo il suo secondo parto riuscì a vincere la medaglia d’argento alle

Olimpiadi di Atene del 2004, e ancora Francesca Piccinini, Valentina

Vezzali, potremmo continuare all’infinito perché ciò che è certo è che

l’Italia nel mondo vanta più campionesse che campioni. È proprio il caso

di dire che ne abbiamo fatta di strada in questi 150 anni di Italia unita,

dalle lotte continue per dimostrare l’uguaglianza tra le donne e gli uomini,

fino all’affermazione della donna che nello sport mette in mostra non solo

la prestanza fisica ma tutta la propria femminilità.

La donna e la musica.

Nella storia della musica, la figura femminile ha rivestito una funzione

subalterna rispetto a quella maschile. I compositori e gli esecutori nella

stragrande maggioranza furono maschi.

Il ruolo femminile in musica fu spesso inteso quale fonte d’ispirazione.

Alcune donne ebbero però anche una funzione di più profondo stimolo,

raccogliendo nelle proprie corti i migliori artisti dell’epoca; è il caso di

ricordare Eleonora d’Aquitania. Tuttavia, le donne riuscirono ad essere

interpreti e, soprattutto, compositrici di musica. Le donne compositrici,

come Isabella Leonarda, appartenevano esclusivamente ad ordini religiosi

e la loro musica era fatalmente legata a quell’ambiente.

Nel Novecento, finalmente, il ruolo delle donne si afferma a tutto tondo

nel mondo musicale. Oggi sono molte le donne che, nella musica, hanno

sempre più importanza e successo, riuscendo a scalare le classifiche di

vendite e a confermare nel tempo il proprio successo. Katy Perry: ha

eguagliato Michael Jackson come singoli alla numero uno della Billboard.

Puro pop tra canzoni da ballare e romantiche. Una donna che ha

conquistato anche grazie alla forza delle canzoni proposte e che ha

interessato i fan con la sua vita privata tra amori, matrimonio e divorzio.

Britney Spears: bambina prodigio, poi principessa del pop, mamma con le

fragilità che l’hanno esposta ad una crociata mediatica. Ma, nonostante

tutto, si è rialzata, ha ritrovato la serenità, l’equilibrio e il successo.

Beyoncè: Una macchina da guerra sforna singoli e album. La sua vita

privata viaggia a pari passo con quella personale, con un amore molto

discusso accanto. Ma il successo è innegabile. Laura Pausini: La voce

italiana più esportata nel mondo, successi e vendite stellari accompagnati

dalla semplicità, punto di forza da sempre del personaggio. E da poco

anche felice mamma…

Giorgia: è sicuramente tra le voci più interessanti e forse “sottovalutate”

del nostro Paese. Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Annalisa, Chiara:

Le voci del talent show, sempre più vendute, sempre più amate e dai

giovani e dalle classifiche. Il boom delle nuove leve.

Lucia e i Promessi Sposi

Lucia Mondella, è la protagonista femminile dei Promessi Sposi, romanzo

scritto da Alessandro Manzoni, uno dei maggiori autori della letteratura

italiana, l’esponente più importante del romanticismo italiano.

Lucia

Dettagli
Publisher
11 pagine
9 download