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Sintesi
Inglese: Frankenstein;

Storia: Il progetto Aktion T4, Ernest Lassa (la storia di un bambino);

Italiano: L. Pirandello (Uno, nessuno, centomila).
Estratto del documento

la propria testa, in una realtà dove chi viene da un altro paese è denigrato e chi non la

diversità

pensa come noi è inascoltato, quale ruolo ha la ?

Il fatto che ognuno di noi sia unico ed irripetibile è presto detto e da sempre noto,

nasce, perciò, come naturale conseguenza il “diverso” …

divèrso dal latino DIVÈRSUS,

che propriamente significa

vòlto altrove,voltato in

altra parte

chi è “volto altrove” ovvero altro da noi e ci si oppone per natura o personalità.

Umberto Eco in un suo saggio a proposito del diverso, considerato come nemico, dice

che

“Avere un nemico è importante non solo per definire la nostra identità ma anche per

procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori e mostrare,

nell'affrontarlo, il valore nostro. Pertanto quando il nemico non ci sia, occorre

costruirlo .”

Così come moderni Frankenstein dobbiamo costruire il nostro “diverso”, colui che ci si

opporrà ed allo stesso tempo ci riconoscerà, ma come l' “overreacher” di Mary Shelley

finiamo spesso per averne paura.

“Sin dall'inizio vengono costruiti come nemici non tanto i diversi che ci minacciano

direttamente [...], bensì coloro che qualcuno ha interesse a rappresentare come

minacciosi anche se non ci minacciano direttamente, così che non tanto la loro

minacciosità ne faccia risaltare la diversità, ma la loro diversità diventi segno di

minacciosità .” (Umberto Eco)

La paura sconvolge la realtà che circonda l'uomo, il quale ormai incerto non vede altra

soluzione che distruggere quel nemico, a lui così diverso e lontano in apparenza, ma

in fondo uomo tanto quanto lui. Sono quindi nati i grandi genocidi della storia, uno fra

tutti la ferocia inaudita di Hitler non solo contro gli ebrei, ma pure contro coloro che

erano portatori di malattie genetiche o deformazioni, il progetto Aktion T4. Con

l'avvento del '900 e di tutte le sue rivoluzioni anche il concetto di “diverso” muta e si

evolve, rimane sempre necessario e temibile, ma Luigi Pirandello nel suo “Uno,

nessuno, centomila” afferma:

“Ma presto l'atroce mio dramma si complicò: con la scoperta dei centomila Moscarda

ch'io ero e non solo per gli altri ma anche per me, tutti con questo solo nome di

Moscarda, brutto fino alla crudeltà, tutti dentro questo mio povero corpo ch'era uno

anch'esso, uno e nessuno ahimè, se me lo mettevo davanti allo specchio e me lo

guardavo fisso e immobile negli occhi, abolendo in esso ogni sentimento e ogni

volontà.”

L'autore agrigentino ha, così, dato una nuova definizione della diversità, come ciò che

è naturalmente insita in noi poiché anche nella nostra individualità possiamo talvolta

riconoscere un estraneo o più semplicemente ogni individuo ci conosce come

qualcuno di differente, non potremo, perciò, mai definirci “uno” ma saremo sempre

quei “centomila” di Vitangelo Moscarda.

Attraverso questo percorso, che comprende discipline studiate nei cinque anni di

Liceo, ho voluto esprimere quella che è la mia visione, in cui l'omologazione annoia

mentre la molteplicità arricchisce e permette di crescere attraverso il confronto e

l'ascolto.

“Solo se riusciremo a vedere l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte

riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella sua diversità,

cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo.” (Tiziano Terzani)

La necessità di

creare il diverso

The relationship between the creature

and the creator: Frankenstein and his

creature

“Frankenstein”, Mary Shelley

La paura del

diverso e la

tendenza a

distruggerlo

Hitler e il progetto Aktion T4

La storia di un

bambino: Ernst Lossa

L' Io ed il suo

essere diverso da sé

Pirandello e la pluralità dell'Io

“Uno, nessuno, centomila”

Bibliografia:

 Luigi Pirandello “Uno,nessuno, centomila”, Mondadori

 Mary Shelley “Frankenstein”, Black Cat

 Tahar Ben Jelloun “Il razzismo spiegato a mia figlia”, Bompiani

 Riccardo Bruscagli, Gino Tellini, “Letteratura e storia – L'età delle

Avanguardie”, Sansoni per la scuola

Sitografia:

 Umberto Eco “Costruire il nemico” →

http://www.golemindispensabile.it/index.php?_idnodo=16773&page=1

 La Repubblica “Il diverso che viene trasformato in nemico” →

http://www.libertaegiustizia.it/2011/05/11/il-diverso-che-viene-

trasformato-in-nemico/

 Aktion T4 → http://www.alenapoli.net/rubriche/ci01.htm

 su Ernst Lossa →

http://ildirittoallamorte.blogspot.it/2011/07/immagini-di-repertorio-su-ernst-

lossa-e.html

http://giadinskj.wordpress.com/tag/aktion-t4/

Filmografia:

 Marco Paolini “Ausmerzen” (racconto teatrale del progetto eutanasia,

Aktion T4)

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