Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 53
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 1 Diritti umani - Tesina (2) Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 53.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritti umani - Tesina (2) Pag. 51
1 su 53
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Introduzione Diritti umani - Tesina



La seguente tesina di terza media descrive il tema importantissimo dei diritti umani. La tesina permette di effettuare vari collegamenti interdisciplinari come: in Francese les droits de l'enfant, in Cittadinanza l'ONU; pena di morte; emancipazione femminile; Costituzione Italiana; in Storia il nazismo, in Italiano commento e parafrasi della poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo", in Scienze la genetica, in
Inglese The Suffragettes, in Tecnologia la condizione lavorativa della donna della 1 Rivoluzione Industriale ad oggi, in Musica il Jazz, in Geografia la presentazione dell'Africa, in Educazione fisica la carta dei diritti dello sport; Jesse Owens; le Olimpiadi di Berlino, in Arte la Guernica di Picasso.

Collegamenti


Diritti umani - Tesina



Francese - Les droits de l'enfant.
Cittadinanza - L'ONU; Pena di morte; Emancipazione femminile; Costituzione Italiana.
Storia - Nazismo.
Italiano - Commento e parafrasi della poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo".
Scienze - La genetica.
Inglese - The Suffragettes
Tecnologia - Condizione lavorativa della donna della 1 Rivoluzione Industriale ad oggi.
Musica - Il Jazz.
Geografia - Presentazione dell'Africa.
Educazione fisica - La carta dei diritti dello sport; Jesse Owens; le Olimpiadi di Berlino.
Arte - La Guernica di Picasso.
Estratto del documento

esteso a tutte le donne inglesi il 2 Luglio 1928. Le americane poterono votare per la prima volta nel

1920, le italiane e le francesi dovettero aspettare fin dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e

votarono per la prima volta il 2 Giugno 1946.

-LADY NANCY ASTOR:

Nata a Danville, in Virginia, nel 1879 , Nancy Langhorne era l'ottava figlia di una famiglia che era

caduta in disgrazia. Si era sposata a 18 anni, ma il matrimonio fu un disastro, e nel dicembre 1905,

dopo aver divorziato, partì su una nave da crociera per l'Inghilterra .

Durante il viaggio incontrò Waldorf Astor, figlio del edificatore dell’hotel, ed entro sei mesi erano

sposati .

Come regalo di nozze, Nancy gli ha regalato una tenuta che aveva comprato un paio di anni prima,

nel Buckinghamshire, precisamente a Cliveden. La famosa villa e il suo parco sono diventati i

“testimoni” di Nancy, dove ha vissuto anche grandi drammi. In primo luogo, è diventata uno

scienziato cristiano. Poi, nel 1919, quando Waldorf successe al titolo del suo padre come il 2 °

visconte Astor e asceso alla Camera dei Lord, Nancy rimase per il suo seggio parlamentare di

Plymouth Sutton, e vinse, così da diventare la prima donna a sedere nella Camera dei Comuni.

Nancy ha avuto sei figli, e alcuni di essi divennero “importanti”, come: David Astor, che divenne

redattore dell'Osservatore; William Waldorf Astor, che divenne un allevatore di cavalli; e John

Jacob Astor che divenne un membro della SAS, e un parlamentare.

-THE BOSTONIANS:

La lotta delle donne americane per ottenere il diritto di voto, tra la fine dell’Ottocento e i primi due

decenni del Novecento, è documentata in diversi romanzi e film. Fra questi ultimi, segnaliamo

come particolarmente interessante “I Bostoniani”, un film tratto da un romanzo di Henry James,

diretto nel 1984 da James Ivory e interpretato da Vanessa Redgrave e Christopher Reeve.

-RITA LEVI-MONTALCINI

La vera battaglia che le donne hanno dovuto combattere è stata quella per aver pieno accesso

all’istruzione, alle libere professioni , alla ricerca scientifica. Questo è il concetto ribadito da Rita

Levi-Montalcini, Premio Nobel per la Medicina nel 1986.

Ecco alcune “righe” del suo libro “Le tue antenate”:

L’esclusione femminile è stata compiuta per secoli. In passato le donne più sapienti erano ritenute

streghe e venivano mandate al rogo. Abolita questa assurda quanto feroce persecuzione, è

persistito tuttavia il mito, da parte di filosofi e scienziati, di una assoluta superiorità intellettuale

maschile, anche nell’epoca dei cosiddetti Lumi. L’apporto femminile, nella pluralità dei casi, non è

stato mai riconosciuto. Semmai veniva comunque attribuito all’influenza dei padri, dei fratelli o dei

mariti: di figure, cioè, appartenenti sempre al genere maschile. In realtà attraverso tutte le epoche,

sino a quella attuale, la donna ha contribuito allo sviluppo scientifico in misura pari all’uomo, pur

svolgendo il ruolo di moglie e madre. Per millenni il 50 % dell’umanità non ha avuto pieno accesso

alla conoscenza, perché gli è stato impedito in nome di una minore forza fisica. Ma la forza fisica

non ha niente a che vedere con le capacità mentali.

La Costituzione Italiana

Una costituzione è l’insieme delle norme

fondamentali di uno Stato, che fissano i principi generali riguardanti l’organizzazione dello Stato e i

diritti e i doveri dei cittadini. La Costituzione è una legge che regola anche i rapporti tra i cittadini e

il loro Stato e garantisce i fondamentali diritti di libertà della persona.

Le Costituzioni sono nate alla fine del Settecento: le prime sono state quella americana (1787) e

quella francese (1791), che realizzarono la divisione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario)

teorizzata dal filosofo francese Montesquieu nel 1748.

In Italia, la legge principale è stata per molto tempo lo “Statuto Albertino”, concesso dal re Carlo

Alberto nel 1848. Ma la formazione di uno Stato Costituzionale si è verificata solo dopo la Seconda

Guerra Mondiale.

Il primo passo fu una scelta tra Repubblica e Monarchia: il 2 giugno 1946 un referendum popolare

(a suffragio universale, perché votarono per la prima volta anche le donne) scelse il governo

repubblicano. Fu eletta quindi un’Assemblea Costituente che aveva il compito di scrivere la carta

costituzionale dello Stato Italiano. La Costituzione della Repubblica Italiana è entrata in vigore il 1°

gennaio 1948.

Mentre il precedente Statuto era stato concesso dal Sovrano, la nostra Costituzione è stata votata dai

rappresentanti di tutti i Cittadini: essa si basa quindi sul presupposto che il potere appartiene a tutti i

cittadini.

Ecco lo Statuto Albertino originale:

Com’è fatta la Costituzione?

La Costituzione è composta di 139 articoli:

- Art. 1-12 (principi fondamentali): la prima parte è dedicata ai principi che non sono

modificabili e su cui si basa la Repubblica: i diritti inviolabili dell’uomo, il decentramento, la

tutela delle minoranze linguistiche,…

- Art. 13-54 (diritti e doveri dei cittadini): la seconda parte definisce quali sono i rapporti tra

i cittadini e lo Stato.

Rapporti civili: libertà personale, di movimento, di pensiero,…

Rapporti etico-sociali: i principi su cui si fonda l’organizzazione della società, cioè quelli

riguardanti la famiglia, la salute, l’educazione,…

Rapporti economici: il diritto al lavoro e la sua tutela, i diritti dei lavoratori, i sindacati e il

diritto di sciopero, l’uguaglianza lavorativa tra uomo e donna, la proibizione del lavoro

minorile,…

Rapporti politici: diritto di voto, diritto di associarsi in partiti, di proporre leggi,…

- Art. 55-139 (Ordinamento della Repubblica): Questa parte della Costituzione descrive la

struttura dello Stato italiano, quali sono le istituzioni: da chi è formato il Parlamento e come si

creano le leggi, quali compiti hanno il Presidente della Repubblica, il Governo e la

Magistratura.

Come funziona la Repubblica Italiana?

-LO STATO ITALIANO

Lo Stato in cui noi oggi viviamo, cioè quello Italiano, innanzitutto è democratico: benché i cittadini

siano rappresentati dai parlamentari che eleggono, il popolo partecipa direttamente alla vita politica

e i cittadini possono coprire delle cariche politiche. Inoltre, l’Italia, è costituzionale, perché le

azioni di tutte le istituzioni sono definite dalla Costituzione, che stabilisce quali sono i poteri, la loro

organizzazione e le procedure da seguire perché possano funzionare.

Lo Stato è repubblicano, perché il Presidente della Repubblica è eletto dai rappresentanti del

popolo. Ed è infine nazionale e unitario: è formato da un popolo che vive su un territorio che ha

una sovranità; nonostante la Costituzione stabilisca l’autonomia delle Regioni, è lo Stato che ne

definisce i poteri.

-IL PARLAMENTO

Il Parlamento esercita un potere per conto degli italiani, il potere legislativo, ed è l’assemblea dei

rappresentanti del popolo scelti dai cittadini attraverso le elezioni. Esso è composto di due Camere:

Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

La Camera, che ha sede nel palazzo di Montecitorio a Roma, è composta da 630 deputati e il

Senato, che ha sede nel Palazzo di Panama, è composto da 315 senatori che vengono eletti, più

alcuni senatori a “vita” (per ex presidenti della Repubblica o per cittadini che sono stati importanti

per scoperte in campo scientifico, letterale o per meriti in campo sociale).

Il Parlamento rimane in carica (durata la legislatura) per 5 anni, salvo lo scioglimento anticipato

delle Camere se perde la “fiducia” del gruppo di partiti che formano la “coalizione di governo”.

Le funzioni del Parlamento sono:

 Proporre, discutere ed emanare leggi;

 Controllare l’attività del Governo, che per operare deve avere l’approvazione della

maggioranza dei parlamentari di entrambe le Camere;

 Eleggere il Presidente della Repubblica;

 Modificare la Costituzione.

-IL GOVERNO

Il Governo è composto dal Consiglio dei Ministri (Presidente del Consiglio e Ministri).

Esso detiene il potere esecutivo, cioè il compito di governare e mettere in atto le leggi approvate dal

Parlamento.

Il Governo ha sede a Palazzo Chigi a Roma e può rimanere in carica per 5 anni se mantiene la

“fiducia” della maggioranza dei deputati e dei senatori. Se c’è una crisi di Governo e viene aperta

una “mozione di sfiducia”, il Governo cade.

Se “cade il Governo”, ci sono due possibilità:

 Il Presidente della Repubblica nomina un nuovo Consiglio dei Ministri su cui il Parlamento

voterà; se questo governo (spesso chiamato anche “Governo Tecnico”) ottiene la fiducia,

cioè la maggioranza dei voti, entra in carica e sostituisce quello precedente;

 Vengono indette nuove elezioni per riformare il Parlamento e di conseguenza il Governo.

3. Storia IL NAZISMO

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, la Germania si trasformò in repubblica e nel 1919 adottò

una costituzione democratica, messa a punto da un’assemblea costituente che si riunì nella città di

Weimar: di qui il nome di Repubblica di Weimar assegnato a questo periodo della storia tedesca

(1919-1934). Poiché la Costituzione di Weimar dava spazio in Parlamento a tutte le forze politiche,

anche a quelle più estremiste, la Germania precipitò nell’ingovernabilità.

La società tedesca si dimostrò vulnerabile davanti ai complotti sovversivi degli estremisti, tanto di

Destra quanto di Sinistra, poiché fu preda di una crisi economica di proporzioni drammatiche.

Durante i disordini che videro alcune formazioni militarizzate di estrema Destra tentare di abbattere

la Repubblica di Weimar per sostituirla con un regime autoritario, si mise in luce Adolf Hitler, capo

del Partito Nazionalsocialista.

Maestro nell’impiego di una tattica basata sull’alternanza di violenza intimidatoria e di demagogia

come arte di seduzione delle masse, Hitler espose il suo programma nel libro “Mein Kampf” (La

mia battaglia) del 1924. Esso prevedeva il ripudio del Trattato di Versailles, l’epurazione del

“nemico interno”, ossia degli oppositori, l’instaurazione di una dittatura e la preparazione di una

nuova guerra, che avrebbe segnato la rivincita della Germania sul resto del mondo. L’ideologia alla

base di questi deliranti progetti era una caricatura del darwinismo sociale mescolata al razzismo.

Nel gennaio 1933, ad Hitler venne attribuita la carica di cancelliere della Repubblica; nel febbraio,

scoppiò l’incendio del Reichstag (sede del parlamento tedesco), un atto doloso di cui vennero

incolpati i comunisti, e che servì a metterli fuori legge. Nel Marzo 1933, Hitler indisse nuove

elezioni, ottenendo il 44 % dei voti: sulla base di questo risultato, ritenne giunto il momento di

attuare i suoi piani.

Nel 1934, Hitler associò in sé alla carica di cancelliere anche quella di Presidente della Repubblica

e nel 1938 aggiunse quella di comandante delle forze armate. Nel 1934 ebbe ufficialmente fine la

Repubblica di Weimar: al suo posto nacque il Terzo Reich (= terzo impero).

Di questo terzo impero, durato circa dodici anni, Hitler prese la guida con il titolo di Fürer. Lo Stato

era totalmente obbediente al suo capo, che era l’unico in grado d’intuire e risolvere i veri bisogni

del popolo.

Per favorire la formazione di un’autentica comunità nazionale, venne creata la Hitlerjügend

(Gioventù Hitleriana), un’organizzazione incaricata di politicizzare le masse, partendo da giovani

età, e questa società inquadrava sia la parte maschile che quella femminile.

Non contento di avere a disposizione le SS, Hitler creò un corpo speciale di polizia segreta, la

Gestapo, che aveva il compito di sorvegliare la vita privata dei cittadini per snidare i dissidenti

occulti e denunciarli. Per la punizione vennero allestiti campi di concentramento (Lager), affidati

all’amministrazione delle SS e destinati ad ospitare gli oppositori al regime. I malcapitati venivano

sottoposti ad un processo di annientamento psicologico che spesso si concludeva con la loro

Dettagli
Publisher
53 pagine
64 download