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Introduzione Dare la vita per un ideale, tesina
Non riesco a pensare al momento preciso in cui l’idea di questa tesina è nata nella mia mente. È stato un lavoro graduale partito da un nome e dalla curiosità di andare a fondo. Jan Palach e la sua testimonianza di vita sono stati una grande fonte di ispirazione. Oggi, ascoltando i fatti di cronaca, ci si potrebbe interrogare su cosa sia un martirio, visto che lo si collega ad un kamikaze. I Kamikaze sono persone che uccidono se stessi per colpire e uccidere altre persone; quella è la loro missione fondamentale. Una frase famosa di Chesterton esplica chiaramente questo concetto: “I suicidi disprezzano la vita mentre i martiri disprezzano la morte”, come a dire che è della estrema manifestazione della vita che voglio parlare. Il problema di interpretazione resta. Non si deve confondere il donare la vita con il cercare la morte. L’ideale non è poi da confondersi con l’ideologia. Quest’ultima uniforma e ripete, l’ideale a modo suo si realizza e produce scoperte. Per i personaggi che analizzerò la vita è stata un dono. La loro idea non è rimasta un’astrazione, è stata attuata e vissuta fino in fondo. Quando accadono fatti del genere e le persone muoiono per un ideale non muoiono invano. L’uomo si è sempre interrogato sul senso della vita. Personalmente ho trovato una forte ispirazione in personaggi come Ernesto Che Guevara, Sophie Scholl, Salvo D’Acquisto, Bobby Sands, oltre che Jan Palach. La mia ricerca però potrebbe continuare all’infinito, dato che ci sono state, ci sono e ci saranno moltissime altre figure di questo tipo. Vorrei almeno citare però personaggi come Giordano Bruno, Martin Luther King Jr. , Luz Long, Viola Liuzzo, Khaled Al-Asaad e il ragazzo cinese sconosciuto che si parò davanti ai carri armati in piazza Tienanmen. Questi giovani (e non) avevano la vita da spendere come meglio credevano, invece hanno pensato che essere coerenti con il loro ideale fosse il senso della loro vita. Volontariamente hanno deciso di rinunciare al futuro. Ci sono molte altre voci sconosciute a cui sarebbe doveroso dare ricordo, non solo in una tesina, ma soprattutto nei manuali di storia. Come l’anniversario della liberazione del 25 aprile ci ha insegnato, non dobbiamo dimenticare, ma ricordare, raccontare, spiegare, non perché l’odio o la vendetta durino, ma perché si sappia quale immenso bene sia la libertà tanto da difenderla sempre, come fecero i soldati al fronte e i civili sotto le macerie delle loro città bombardate, durante le guerre mondiali del secolo scorso. Alla fine ci chiederemo, dunque, se veramente possa esistere un ideale che valga una vita. E la risposta darà il senso alla nostra esistenza. Gli U2 a questo proposito cantavano “In the name of love”. Analizzerò dunque le figure di cinque giovani che hanno aderito totalmente ad un ideale tanto da dare la vita. Si differenziano per il modo attraverso il quale l’ideale è stato affermato in prospettiva della morte. L’ideale e la modalità di affermazione sono le parti che analizzerò della biografia di ogni personaggio.
Collegamenti
Dare la vita per un ideale, tesina
Storia - Primavera di Praga; Germania di Hitler; IRA; Moti rivoluzionari dell'America del Sud.
Tedesco - Sophie Scholl.
Inglese - Bobby Sands.
Spagnolo - Ernesto Che Guevara.
PRIMAVERA DI PRAGA
Di antichi fasti la piazza vestita
grigia guardava la nuova sua vita,
come ogni giorno la notte arrivava,
frasi consuete sui muri di Praga,
ma poi la piazza fermò la sua vita
e breve ebbe un grido la folla smarrita
quando la fiamma violenta ed atroce
spezzò gridando ogni suono di voce...
Son come falchi quei carri appostati,
corron parole sui visi arrossati,
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga.
Quando la piazza fermò la sua vita,
sudava sangue la folla ferita,
quando la fiamma col suo fumo nero
lasciò la terra e si alzò verso il cielo,
quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quando quel fumo si sparse lontano,
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
all'orizzonte del cielo di Praga...
Dimmi chi sono quegli uomini lenti
coi pugni stretti e con l'odio fra i denti,
dimmi chi sono quegli uomini stanchi
di chinar la testa e di tirare avanti,
dimmi chi era che il corpo portava,
la città intera che lo accompagnava,
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
dimmi chi era che il corpo portava,
la città intera che lo accompagnava,
la città intera che muta lanciava
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga,
una speranza nel cielo di Praga..
Francesco Guccini 8
“ Morire per delle idee è molto bello, ma per quali?”
- De André
9
Sophie Scholl
22 febbraio 1943
22 anni
Sophie Magdalena Sophie Magdalena
Scholl (Forchtenberg, 9. Mai 1921 - Scholl (Forchtenberg, 9 maggio 1921 –
München, Deutschland, den 22. Monaco di Baviera, 22 febbraio 1943)
è stata un'antifascista tedesca, attivista
Februar 1943) war eine deutsche del gruppo antinazista di ispirazione
Wiederstandkämpferin gegen die cristiana della "Rosa Bianca" ed
Diktatur des Nationalsozialismus. emblema della ribellione non violenta
Sophie ist eine Heldin und zusammen al Reich. Sophie è considerata
mit seinem Bruder und der Weißen un'eroina e, insieme al fratello e al
Rose, das Symbol des Kampfes gegen gruppo della Rosa Bianca, il simbolo
den NS-Diktatur betrachtet. della lotta nei confronti dell'asfissiante
dittatura nazista.
Mit 12 Jahre wurde sie verpflichtet an
der Partei “Bund Deutscher Mädel” A dodici anni fu obbligatoriamente
teilzunehmen. Das war eine Partei der iscritta alla gioventù hitleriana della
Nationalsozialisten die quale subì il fascino della propaganda.
Gemeinschaftsideal propagierte. Sie Presto però, delusa dall'ideologia
nazista, si avvicinò alla Deutsche
wurde Bald nach der NS-Ideologie Jungenschaft, fondata da Eberhard
enttäuscht und näherte sie sich an der Köbel, un gruppo giovanile vietato dal
Deutschen Jungenschaft, von Eberhard regime, che coltivava il mito dei popoli
Kobel gegründet, eine Gruppe vom del grande Nord.
Regime verbotene, die den Mythos der
großen nordischen Völker kultiviert.
Die Klassische Studien und seine Suche Gli studi classici e la sua ricerca di
nach dem Sinn des Lebens führten sie senso la portarono ad allontanarsi
dall'ideale hitleriano e, pur
sich vom Ideal Hitler zu entfernen. Die confrontandosi con i grandi filosofi e i
großen Philosophen und die maestri religiosi di varie epoche, al
Religionslehre standen im Mittelpunkt centro della sua attenzione e a quella
seiner Aufmerksamkeit und in der seiner dei suoi amici restarono il Vangelo e le
Freunde. Das Evangelium und die ragioni di un cristianesimo scevro da
Gründe eines Christentums frei von ogni commistione col potere politico.
jeder Vermischung mit politischer
Macht werden besonders wichtig. Nel 1937 il fratello Hans, a cui era molto
affezionata, fu arrestato e tenuto in
Im Jahr 1937 seinen älteren Bruder Hans stato di fermo dai nazisti per
wurde für die Mitgliedschaft in der 10
l'appartenenza alla Deutsche
Deutsche Jungenschaft von den Nazis Jungenschaft.
verhaftet und gehalten. La primavera del 1941 fu il momento
Der Frühling 1941 hat Sophie die dell'incontro dei membri della
Mitgliedern der Weiße Rose Carl Muth futura Rosa Bianca con Carl
und Theodor Häcker getroffen. Sie Muth e Theodor Haecker, due
waren zwei Anti-Nazi-katholische intellettuali cattolici anti-nazisti, il cui
Intellektuellen, deren Gedanken die pensiero influenzerà molto le scelte di
Gruppe und Sophie beeinflusst haben. resistenza del gruppo e di Sophie.
Nel 1942 poté iscriversi
Im Jahr 1942 konnte sie an der all'Università di Monaco, dove studiava
Universität von Monaco einschreiben, anche suo fratello Hans. Nello stesso
anno suo padre venne arrestato e
wo auch sein Bruder Hans studierte. Im condannato ad un breve periodo di
selben Jahr wurde sein Vater verhaftet detenzione per aver criticato
und einer kurzen Gefängnisstrafe pubblicamente la politica di Adolf
verurteilt. Er kritisiert die Politik Adolf Hitler.
Hitler öffentlich. Sempre nell'estate del 1942 Sophie
Der Sommer 1942 Sophie halt "die decise di aderire alla "Rosa Bianca"
Weiße Rose" , indem sie aktiv bei der partecipando attivamente alla
Herstellung von Flugblättern zum preparazione di volantini e alla loro
Wiederstand und deren Verteilung distribuzione.
teilnehmen. La Rosa Bianca è stato un gruppo di
“Die Weiße Rose” war eine Gruppe von studenti cristiani che si oppose in modo
christlichen Studenten, die zum nonviolento al regime della Germania
nazista. Operativo a Monaco di
Wiederstand gegen die Regime von Baviera, il gruppo pubblicò sei opuscoli,
Nazi-Deutschland aufriefen. In che chiamavano i tedeschi a
München veröffentlichte die Gruppe ingaggiare la resistenza passiva contro
sechs Flugblätter, gegen das NZ- il regime nazista.
Regime, gegen den von Hitler
entfesselten Krieg und den Mord an Il gruppo era composto da cinque
den Juden. studenti: i fratelli Hans e Sophie
Die Gruppe bestand aus fünf Scholl, Christoph Probst, Alexander
Studenten: die Geschwister Hans und Schmorell e Willi Graf, tutti poco più
Sophie Scholl, Christoph Probst, che ventenni. A essi si unì un
Alexander Schmorell und Willi Graf, alle professore, Kurt Huber, che stese gli
in ihren frühen Zwanzigern. Für sie ultimi due opuscoli.
wurde er von einem Professor Il 18 febbraio 1943, mentre distribuiva
verbunden, Kurt Huber, der die letzten dei volantini all'Università di Monaco,
beiden Flugblättern verfasst. Sophie fu arrestata insieme al fratello.
Am 18. Februar 1943, während der Sottoposta per 4 giorni a interrogatorio
da parte della Gestapo, fu riconosciuta
Verteilung die letzten Flugblatts an der colpevole di tradimento e processata
Universität von Monaco wurde Sophie insieme al fratello Hans e
mit seinem Bruder verhaftet. Sie werden all'amico Christoph Probst, nel
vom Hausmeister ihrer Universität frattempo arrestato anche lui.
denunziert, der einem Mitglied der
Nationalsozialistische Deutsche
Arbeiterpartei (NSDAP) war.
Der Gestapo Mann stellt Sophie in L'uomo della Gestapo che la interrogò
le chiese:
Frage: 11
" ... Sie fühlen sich nicht schuldig weit «... non si sente colpevole di aver
verbreitet und half dem Widerstand, diffuso e aiutato la Resistenza, mentre i
während unsere Soldaten in Stalingrad nostri soldati combattevano
kämpfen nicht versuchen, dies zu a Stalingrado? Non prova dispiacere
per questo?".
bedauern? "
Und sie antwortete: "Nein, im E lei rispose: " No, al contrario! Credo di
aver fatto la miglior cosa per il mio
Gegenteil, ich glaube, ich habe das popolo e per tutti gli uomini. Non mi
Beste, was! Für mein Volk und für alle pento di nulla e mi assumo la pena!”.
Menschen. ich bereue nichts nicht! ".
Nur wenige Tage später wurden Sophie Il 22 febbraio 1943 i tre ragazzi furono
Scholl, Hans Scholl und Christoph Probst condannati a morte dal Tribunale del
Popolo presieduto dal giudice Roland
der prozessiert, mit der Anklage Freisler e ghigliottinati lo stesso giorno
landesverräterische nel cortile della prigione di
Feindbegünstigung, Vorbereitung zum Monaco Stadelheim.
Hochverrat und Wehrkraftersetzung.
Am 22. Februar 1943 wurden die drei Il suo ideale di libertà si è espresso a
tutto campo, dall’aspetto umano a
Jungen das Todesurteil ausgesprochen. quello politico e religioso, e tutto ciò
Am selben Tag wurden sie durch das attraverso una modalità non violenta.
Beil hingerichtet.
Im dritten Reich galten die Mitglieder
der Weißen Rose als Landesverräter,
heute sind sie Nationalhelden. Handeln
war für diese jungen Leute eine
Verpflichtung, die sie unter groβem
persönliche Risiko eingingen. Aus
diesem Grund sind sie heute Vorbilder
für Zivilcourage. Nicht alle Deutschen
waren böse während des Dritten Reichs
und des Zweiten Weltkriegs. “Il vero eroismo consiste forse proprio
Nel difendere con costanza la vita
quotidiana, le cose piccole e ovvie,
dopo che si è parlato troppo di grandi
cose”
Inge Scholl, “La Rosa Bianca” p.10
“Nessuno ha amore più grande di
questo: dare la vita per i propri amici.” 12
Gv 15, 9-17
Il terzo volantino
Salus publica suprema lex
Tutti i regimi politici ideali sono utopie. Uno Stato non può essere costruito su basi
puramente teoretiche piuttosto deve crescere e maturare nello stesso modo in cui cresce
e matura l’individuo. Non dobbiamo dimenticare che nel punto di inizio di ogni civiltà lo
Stato è già presente in forma embrionale. La famiglia è un’istituzione antica quanto
l’uomo stesso e da essa l’uomo, essere razionale, ha creato per se stesso lo stato fondato
sulla giustizia la cui legge più alta deve essere il bene comune. Lo Stato deve esistere
come organismo parallelo all’ordine divino e la più grande di tutte le utopie, la civitas dei,
è il modello al quale deve tendere e al quale deve avvicinarsi. Non vogliamo qui
formulare giudizi su tutte le possibili forme di Stato - democrazia, monarchia costituzionale
e così via. Una cosa tuttavia va chiarita in modo netto e non ambiguo. Ogni essere
umano ha il diritto di pretendere uno Stato giusto e utile, uno Stato che assicuri la libertà
dell’ individuo e allo stesso modo il bene della comunità. Perciò, in accordo con la
volontà di Dio, l’uomo è nato per seguire il proprio naturale obiettivo: la felicità terrena
vivendo ed agendo in piena libertà nella comunità di vita e lavo