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Sintesi
Storia: Il 1929 e la crisi degli stati liberali
Geografia: L’America meridionale: Il Brasile
Scienze: La Terra vista dallo Spazio
Letteratura: Ermetismo: Eugenio Montale
Tecnologia: Il lavoro
Arte: L’Età delle Avanguardie
Musica: Gli anni ’30: L’era dello swing
Inglese: Up with peace, George Orwell, The I World War, Winston Churchill, The II World War
Francese: La politique française
Ed. motoria: L’apparato locomotore
Estratto del documento

Rispetto all'Africa, tuttavia, l'industria sta decollando in alcuni paesi. Il tasso di

fecondità è circa metà di quello africano, come pure la mortalità infantile; i tassi di

scolarizzazione risultano migliori e la speranza di vita si è allungata, superando

ovunque i 60 - 65 anni. L'America latina sta attraversando un periodo favorevole

anche nel settore del turismo: nelle spiagge caraibiche e nei siti archeologici delle

antiche civiltà precolombiane.

La grande ricchezza etnica

La regione latinoamericana si distingue anche per l'incredibile varietà etnica, che

deriva dalla facilità con cui le popolazioni autoctone si mescolano con i nuovi

arrivati, fossero essi schiavi neri o europei; quindi ci sono molti meticci(frutto degli

incroci). Nell'ultimo secolo e mezzo è stata una vasta regione molto colonizzata e

circa 12 milioni di europei sono emigrati in Sudamerica: indios, africani ed

europei, sono così venuti costituendo il tessuto etnico della regione.

Il quadro politico

L'America latina comprende 33 stati, venti dei quali collocati nell'America centrale

composta dall'istmo di terra e dalle isole Antille.

Morfologia e idrografia

Verso la costa del pacifico troviamo la regione della Cordigliera delle Ande che

continua nell'America centrale fino a quella settentrionale. Sulla costa atlantica

troviamo invece il massiccio della Guyana e l'altopiano del Brasile. L'America

meridionale conta un solo lago di rilievo, il Titicaca(il lago più alto del mondo), a

3.800 m di altitudine, e diversi fiumi maestosi , fra cui il Rio delle Amazzoni(6.280

km),dotato del maggior bacino idrografico del mondo.

Clima e ambienti

L'America centrale ha un clima tropicale mentre quella meridionale presenta climi

caldi e molto piovosi, che hanno favorito la formazione dell'immensa foresta

amazzonica. Verso sud compare la Savana, ma dopo una stretta fascia temperata,

il clima si fa più freddo, fino a diventare subpolare nella Terra del Fuoco.

BRASILE

Il Brasile è il paese più esteso dell'America meridionale e uno tra i più grandi del

mondo. La Borsa di San Paolo è la maggiore dell'America Latina e le banche

brasiliane sono fra le più importanti del continente. Ciò sta a testimoniare la

modernizzazione dell'economia e il ruolo di potenza economica. Anche a livello

politico è stata avviata una serie di riforme . L'alto tasso di mortalità infantile è

però un segnale importante delle difficoltà che il paese deve ancora superare.

Profilo Storico

Il Brasile fu scoperto dai portoghesi nel XVI secolo, ben presto vide la sua

popolazione ridotta in schiavitù e invasa dalle malattie introdotte dagli europei. La

sua indipendenza venne proclamata nel 1822. Nel corso del XIX il paese è stato

travagliato da rivoluzioni e instabilità politiche . La storia del XX secolo è

caratterizzata dall'alternanza di regimi dittatoriali e fasi democratiche, nonché da

ricorrenti crisi economiche, che hanno favorito l'esplosioni di frequenti conflitti

interni dovuti alle disuguaglianze economiche e sociali. Nel 2003 è stato eletto

presidente Luiz Inacio da Silva, riconfermato alla guida del paese anche nelle

elezioni del 2006.

Territorio

Gli elementi naturali che caratterizzano il territorio sono i tavolati, che fanno parte

del rilievo della Guayana, il bassopiano amazzonico attraversato dal Rio delle

Amazzoni, e un'area di altipiani nel settore meridionale ( Mato Grosso ). La

collocazione nella zona tropicale determina un clima caldo e umido, ma nella

regione interna si possono registrare temperature più basse, causate dai venti

meridionali che provengono dall'Argentina. All'interno della foresta amazzonica il

clima è invece molto caldo e piovoso.

Popolazione

Delle popolazioni native restano pochi rappresentanti. Il genocidio ha avuto inizio

nella seconda metà del XVI secolo, quando la popolazione fu invasa da schiavitù e

malattie. Con l'avvio dell'agricoltura il problema della scarsità dei lavoratori viene

risolto solo con l'importazione di schiavi. Tuttora i brasiliani di origine africana

sono concentrati nelle regioni della costa. I discendenti dei portoghesi sono più

popolosi nelle regioni centrali, dove furono scoperti importanti giacimenti di

minerali tra cui oro e diamante. Nelle regioni meridionali giunsero nel XIX secolo

emigrati anche da altre nazioni europee, italiani, tedeschi, spagnoli.

L'urbanizzazione del XX secolo ha favorito il mescolamento di tutte le diverse

componenti.

Le Città

Le città sono numerose e popolate. Molte hanno più di un milione di abitanti e le

principali, San Paolo e Rio de Janeiro, superano i 10 milioni. Il ruolo di capitale, fino

al 1960 svolto da Rio de Janeiro, è stato attribuito a Brasilia ( 3 milioni di

abitanti) , città di nuova costruzione all'interno dell'altopiano distante un migliaio

di chilometri da Rio. Si intendeva così spostare il baricentro delle attività verso

una zona di debole insediamento; tuttavia le maggiori densità si trovano ancora

sulla fascia costiera. La terza città per popolazione è Belo Horizonte, nel sud-est

del paese, con 5 milioni di abitanti. C'è poi Salvador (2,5 milioni di abitanti ) sulla

costa nello stato di Bahia, fu capitale della colonia portoghese. Era un importante

porto, in particolare per il commercio di schiavi africani. Altre città che superano il

milione di abitanti sono Porto Alegre, Belém, Recife e Manaus.

L'economia

Il passato coloniale ha lasciato un'impronta importante nell'economia agricola del

Brasile. Prevale ancora l'agricoltura di piantagione ed è invece molto limitato lo

spazio usato per la coltivazione di colture destinate al soddisfacimento dei bisogni

alimentari. Ancora oggi il Brasile è uno dei più grandi produttori di caffè e molto

rilevanti sono le produzioni di zucchero, frutti tropicali, e cacao. La grande crisi

economica che nel 1929 ha colpito gli Stati Uniti e i paesi occidentali ha coinvolto

anche il Brasile, esportatore in tali paesi di prodotti di piantagione, e aveva

convinto lo stato a intervenire direttamente sia come costruttore di infrastrutture,

sia come promotore di industrie. Ancora oggi una parte delle industrie è gestita

dallo stato: l'industria energetica, quella siderurgica e quella mineraria. Importanti

giacimenti di ferro, oltre di magnese e nichel, sono stati scoperti nello stato del

Parà. Si sono trovati anche giacimenti d'oro e di diamanti.

La potenza economica del Brasile e la sua modernizzazione sono testimoniate

dalla presenza a San Paolo della Borsa più importante dell'America Latina e di

banche, statali e private, fra le più rilevanti del continente. Un altro notevole

fattore dell'economia brasiliana è l'andamento positivo della bilancia

commerciale: l' esportazioni principali del settore agricolo sono il caffè e la soia;

viene esportato anche lo zucchero. L'esportazione di beni industriali vede al primo

posto gli autoveicoli: pur non avendo marchi nazionali, il Brasile è fra i maggiori

produttori ed esportatori di automobili del mondo. Hanno qui i loro impianti anche

le società multinazionali produttrici di pneumatici. Sono invece una produzione

tutta brasiliana gli aerei, che vengono anche esportati. A causa delle grandi

distanze nel paese gli spostamenti avvengono in larga misura proprio con gli

aerei.

SCIENZE

Il Sistema solare

La Terra e la Luna non sono gli unici corpi celesti in orbita intorno al Sole.

Numerosi altri piccoli pianeti ruotano anch'essi intorno alla nostra stella. Tutti

questi oggetti cosmici formano il Sistema solare.

Tutti i pianeti del Sistema solare orbitano intorno al Sole con un moto di

rivoluzione che obbedisce alle tre leggi di Keplero:

1. L'orbita di ogni pianeta ha la forma di un'ellisse, con il Sole in uno dei fuochi.

2. Ogni pianeta nel corso dell'orbita si muove più velocemente quando è vicino al

Sole, più lentamente quando ne è lontano.

3. I diversi pianeti percorrono la loro orbita con velocità medie diverse: il moto è

più lento per quei pianeti più distanti dal Sole.

Alcuni pianeti sono visibili a occhio nudo, mentre altri sono stati scoperti soltanto

dopo l'invenzione del telescopio.

Le stelle ci appaiono sempre a distanze fisse tra loro; invece i pianeti al passare

del tempo cambiano posizione nel cielo rispetto alle stelle. Inoltre le stelle

luccicano; invece la luminosità dei pianeti appare costante.

La nostra stella, il Sole, è nata più di cinque miliardi di anni fa, quando una nube

di idrogeno si è condensata in una sfera gassosa. La quantità di gas che ha

formato il Sole era tale che la sfera di idrogeno ha continuato a contrarsi: così la

sua parte interna è diventata sempre più densa e si è trovata sottoposta a una

pressione enorme. Il gas si è riscaldato fino a temperature altissime ed è

diventato un plasma, il quarto stato della materia: non ha più un insieme di atomi,

ma un fluido formato da elettroni e nuclei indipendenti tra loro. In queste

condizioni si può avviare la fusione nucleare: i nuclei degli atomi di idrogeno

riescono a superare la repulsione dovuta alle loro cariche elettriche positive e si

fondono a formare nuclei di elio. Il sole irraggia continuamente nello spazio

l'energia liberata dalla fusione nucleare.

Il nucleo centrale dove avvengono le reazioni di fusione occupa una frazione

molto piccola del volume del Sole. La superficie esterna, chiamata fotosfera, al

telescopio appare come formata da granelli luminosi. Nell'interno del Sole c'è un

flusso continuo di masse di plasma che salgono verso la fotosfera e poi, dopo

essersi raffreddati un po', ridiscendono con un moto connettivo.

Quando il ciclo si interrompe, nella fotosfera appaiono zone più fredde e scure, le

macchie solari. Queste macchie sono state osservate sin dall'antichità e si è visto

che esse si spostano al passare del tempo: anche il Sole infatti ruota su se stesso,

con un periodo di circa 27 giorni.

La parte più bassa del Sole è la cromosfera, che emette luce rossa. Da qui spesso

si proiettano nello spazio le protuberanze, ovvero getti di plasma curvati dal capo

magnetico solare. Una parte del Sole si estende nello spazio per milioni di

kilometri. Questa atmosfera esterna del Sole chiamata corona, è poco densa;

perciò la sua luminosità è modesta e non visibile. Sono invisibili ai nostri occhi

anche le particelle energetiche che il Sole proietta nello spazio: esse formano il

cosiddetto vento solare.

Al vento solare sono dovute le meravigliose aurore che si verificano vicino i poli,

ma anche le tempeste magnetiche che qualche volta causano problemi ai sistemi

di telecomunicazione.

Pianeti rocciosi e pianeti gassosi

Mercurio è il pianeta più vicino al Sole, è ricoperto di crateri e privo di atmosfera

come la nostra Luna. Durante il suo giorno Mercurio ha una temperatura di 400°

C, che precipita a -200° C durante la notte.

Venere per dimensioni è quasi un pianeta gemello alla Terra. Fitte nubi di vapore

acqueo e acido solforico l'avvolgono completamente, e l'effetto serra genera una

temperatura alla superficie di circa 460° C: è il posto più caldo del Sistema solare.

La Terra ha due caratteristiche fondamentali: è abbastanza grande e si trova alla

giusta distanza dal Sole. Può così avere un'atmosfera, e temperature che

permettono la presenza di acqua allo stato liquido. Grazie a queste condizioni il

nostro pianeta ospita la vita.

Marte è un deserto polveroso e ghiacciato e l'atmosfera è debole, ma con venti

molto forti a causa della grande escursione termica (la temperatura può passare

da -100° C di notte a +25° C di giorno). Il pianeta rosso presenta tracce di crateri,

erosi dalle gigantesche tempeste di sabbia che spesso oscurano la superficie. Vi

sono anche segni che sembrano indicare il flusso di grandi masse d'acqua in un

lontano passato.

Giove è il pianeta gigante: la sua massa è due volte maggiore di quella di tutti gli

altri corpi del Sistema solare messi insieme, escluso il Sole. Giove è formato da

idrogeno ed elio. Forse è uno stella mancata: se avesse avuto più gas a

disposizione quando si è formato, avrebbe potuto accendersi come il Sole.

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