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Geografia: L’America meridionale: Il Brasile
Scienze: La Terra vista dallo Spazio
Letteratura: Ermetismo: Eugenio Montale
Tecnologia: Il lavoro
Arte: L’Età delle Avanguardie
Musica: Gli anni ’30: L’era dello swing
Inglese: Up with peace, George Orwell, The I World War, Winston Churchill, The II World War
Francese: La politique française
Ed. motoria: L’apparato locomotore
Rispetto all'Africa, tuttavia, l'industria sta decollando in alcuni paesi. Il tasso di
fecondità è circa metà di quello africano, come pure la mortalità infantile; i tassi di
scolarizzazione risultano migliori e la speranza di vita si è allungata, superando
ovunque i 60 - 65 anni. L'America latina sta attraversando un periodo favorevole
anche nel settore del turismo: nelle spiagge caraibiche e nei siti archeologici delle
antiche civiltà precolombiane.
La grande ricchezza etnica
La regione latinoamericana si distingue anche per l'incredibile varietà etnica, che
deriva dalla facilità con cui le popolazioni autoctone si mescolano con i nuovi
arrivati, fossero essi schiavi neri o europei; quindi ci sono molti meticci(frutto degli
incroci). Nell'ultimo secolo e mezzo è stata una vasta regione molto colonizzata e
circa 12 milioni di europei sono emigrati in Sudamerica: indios, africani ed
europei, sono così venuti costituendo il tessuto etnico della regione.
Il quadro politico
L'America latina comprende 33 stati, venti dei quali collocati nell'America centrale
composta dall'istmo di terra e dalle isole Antille.
Morfologia e idrografia
Verso la costa del pacifico troviamo la regione della Cordigliera delle Ande che
continua nell'America centrale fino a quella settentrionale. Sulla costa atlantica
troviamo invece il massiccio della Guyana e l'altopiano del Brasile. L'America
meridionale conta un solo lago di rilievo, il Titicaca(il lago più alto del mondo), a
3.800 m di altitudine, e diversi fiumi maestosi , fra cui il Rio delle Amazzoni(6.280
km),dotato del maggior bacino idrografico del mondo.
Clima e ambienti
L'America centrale ha un clima tropicale mentre quella meridionale presenta climi
caldi e molto piovosi, che hanno favorito la formazione dell'immensa foresta
amazzonica. Verso sud compare la Savana, ma dopo una stretta fascia temperata,
il clima si fa più freddo, fino a diventare subpolare nella Terra del Fuoco.
BRASILE
Il Brasile è il paese più esteso dell'America meridionale e uno tra i più grandi del
mondo. La Borsa di San Paolo è la maggiore dell'America Latina e le banche
brasiliane sono fra le più importanti del continente. Ciò sta a testimoniare la
modernizzazione dell'economia e il ruolo di potenza economica. Anche a livello
politico è stata avviata una serie di riforme . L'alto tasso di mortalità infantile è
però un segnale importante delle difficoltà che il paese deve ancora superare.
Profilo Storico
Il Brasile fu scoperto dai portoghesi nel XVI secolo, ben presto vide la sua
popolazione ridotta in schiavitù e invasa dalle malattie introdotte dagli europei. La
sua indipendenza venne proclamata nel 1822. Nel corso del XIX il paese è stato
travagliato da rivoluzioni e instabilità politiche . La storia del XX secolo è
caratterizzata dall'alternanza di regimi dittatoriali e fasi democratiche, nonché da
ricorrenti crisi economiche, che hanno favorito l'esplosioni di frequenti conflitti
interni dovuti alle disuguaglianze economiche e sociali. Nel 2003 è stato eletto
presidente Luiz Inacio da Silva, riconfermato alla guida del paese anche nelle
elezioni del 2006.
Territorio
Gli elementi naturali che caratterizzano il territorio sono i tavolati, che fanno parte
del rilievo della Guayana, il bassopiano amazzonico attraversato dal Rio delle
Amazzoni, e un'area di altipiani nel settore meridionale ( Mato Grosso ). La
collocazione nella zona tropicale determina un clima caldo e umido, ma nella
regione interna si possono registrare temperature più basse, causate dai venti
meridionali che provengono dall'Argentina. All'interno della foresta amazzonica il
clima è invece molto caldo e piovoso.
Popolazione
Delle popolazioni native restano pochi rappresentanti. Il genocidio ha avuto inizio
nella seconda metà del XVI secolo, quando la popolazione fu invasa da schiavitù e
malattie. Con l'avvio dell'agricoltura il problema della scarsità dei lavoratori viene
risolto solo con l'importazione di schiavi. Tuttora i brasiliani di origine africana
sono concentrati nelle regioni della costa. I discendenti dei portoghesi sono più
popolosi nelle regioni centrali, dove furono scoperti importanti giacimenti di
minerali tra cui oro e diamante. Nelle regioni meridionali giunsero nel XIX secolo
emigrati anche da altre nazioni europee, italiani, tedeschi, spagnoli.
L'urbanizzazione del XX secolo ha favorito il mescolamento di tutte le diverse
componenti.
Le Città
Le città sono numerose e popolate. Molte hanno più di un milione di abitanti e le
principali, San Paolo e Rio de Janeiro, superano i 10 milioni. Il ruolo di capitale, fino
al 1960 svolto da Rio de Janeiro, è stato attribuito a Brasilia ( 3 milioni di
abitanti) , città di nuova costruzione all'interno dell'altopiano distante un migliaio
di chilometri da Rio. Si intendeva così spostare il baricentro delle attività verso
una zona di debole insediamento; tuttavia le maggiori densità si trovano ancora
sulla fascia costiera. La terza città per popolazione è Belo Horizonte, nel sud-est
del paese, con 5 milioni di abitanti. C'è poi Salvador (2,5 milioni di abitanti ) sulla
costa nello stato di Bahia, fu capitale della colonia portoghese. Era un importante
porto, in particolare per il commercio di schiavi africani. Altre città che superano il
milione di abitanti sono Porto Alegre, Belém, Recife e Manaus.
L'economia
Il passato coloniale ha lasciato un'impronta importante nell'economia agricola del
Brasile. Prevale ancora l'agricoltura di piantagione ed è invece molto limitato lo
spazio usato per la coltivazione di colture destinate al soddisfacimento dei bisogni
alimentari. Ancora oggi il Brasile è uno dei più grandi produttori di caffè e molto
rilevanti sono le produzioni di zucchero, frutti tropicali, e cacao. La grande crisi
economica che nel 1929 ha colpito gli Stati Uniti e i paesi occidentali ha coinvolto
anche il Brasile, esportatore in tali paesi di prodotti di piantagione, e aveva
convinto lo stato a intervenire direttamente sia come costruttore di infrastrutture,
sia come promotore di industrie. Ancora oggi una parte delle industrie è gestita
dallo stato: l'industria energetica, quella siderurgica e quella mineraria. Importanti
giacimenti di ferro, oltre di magnese e nichel, sono stati scoperti nello stato del
Parà. Si sono trovati anche giacimenti d'oro e di diamanti.
La potenza economica del Brasile e la sua modernizzazione sono testimoniate
dalla presenza a San Paolo della Borsa più importante dell'America Latina e di
banche, statali e private, fra le più rilevanti del continente. Un altro notevole
fattore dell'economia brasiliana è l'andamento positivo della bilancia
commerciale: l' esportazioni principali del settore agricolo sono il caffè e la soia;
viene esportato anche lo zucchero. L'esportazione di beni industriali vede al primo
posto gli autoveicoli: pur non avendo marchi nazionali, il Brasile è fra i maggiori
produttori ed esportatori di automobili del mondo. Hanno qui i loro impianti anche
le società multinazionali produttrici di pneumatici. Sono invece una produzione
tutta brasiliana gli aerei, che vengono anche esportati. A causa delle grandi
distanze nel paese gli spostamenti avvengono in larga misura proprio con gli
aerei.
SCIENZE
Il Sistema solare
La Terra e la Luna non sono gli unici corpi celesti in orbita intorno al Sole.
Numerosi altri piccoli pianeti ruotano anch'essi intorno alla nostra stella. Tutti
questi oggetti cosmici formano il Sistema solare.
Tutti i pianeti del Sistema solare orbitano intorno al Sole con un moto di
rivoluzione che obbedisce alle tre leggi di Keplero:
1. L'orbita di ogni pianeta ha la forma di un'ellisse, con il Sole in uno dei fuochi.
2. Ogni pianeta nel corso dell'orbita si muove più velocemente quando è vicino al
Sole, più lentamente quando ne è lontano.
3. I diversi pianeti percorrono la loro orbita con velocità medie diverse: il moto è
più lento per quei pianeti più distanti dal Sole.
Alcuni pianeti sono visibili a occhio nudo, mentre altri sono stati scoperti soltanto
dopo l'invenzione del telescopio.
Le stelle ci appaiono sempre a distanze fisse tra loro; invece i pianeti al passare
del tempo cambiano posizione nel cielo rispetto alle stelle. Inoltre le stelle
luccicano; invece la luminosità dei pianeti appare costante.
La nostra stella, il Sole, è nata più di cinque miliardi di anni fa, quando una nube
di idrogeno si è condensata in una sfera gassosa. La quantità di gas che ha
formato il Sole era tale che la sfera di idrogeno ha continuato a contrarsi: così la
sua parte interna è diventata sempre più densa e si è trovata sottoposta a una
pressione enorme. Il gas si è riscaldato fino a temperature altissime ed è
diventato un plasma, il quarto stato della materia: non ha più un insieme di atomi,
ma un fluido formato da elettroni e nuclei indipendenti tra loro. In queste
condizioni si può avviare la fusione nucleare: i nuclei degli atomi di idrogeno
riescono a superare la repulsione dovuta alle loro cariche elettriche positive e si
fondono a formare nuclei di elio. Il sole irraggia continuamente nello spazio
l'energia liberata dalla fusione nucleare.
Il nucleo centrale dove avvengono le reazioni di fusione occupa una frazione
molto piccola del volume del Sole. La superficie esterna, chiamata fotosfera, al
telescopio appare come formata da granelli luminosi. Nell'interno del Sole c'è un
flusso continuo di masse di plasma che salgono verso la fotosfera e poi, dopo
essersi raffreddati un po', ridiscendono con un moto connettivo.
Quando il ciclo si interrompe, nella fotosfera appaiono zone più fredde e scure, le
macchie solari. Queste macchie sono state osservate sin dall'antichità e si è visto
che esse si spostano al passare del tempo: anche il Sole infatti ruota su se stesso,
con un periodo di circa 27 giorni.
La parte più bassa del Sole è la cromosfera, che emette luce rossa. Da qui spesso
si proiettano nello spazio le protuberanze, ovvero getti di plasma curvati dal capo
magnetico solare. Una parte del Sole si estende nello spazio per milioni di
kilometri. Questa atmosfera esterna del Sole chiamata corona, è poco densa;
perciò la sua luminosità è modesta e non visibile. Sono invisibili ai nostri occhi
anche le particelle energetiche che il Sole proietta nello spazio: esse formano il
cosiddetto vento solare.
Al vento solare sono dovute le meravigliose aurore che si verificano vicino i poli,
ma anche le tempeste magnetiche che qualche volta causano problemi ai sistemi
di telecomunicazione.
Pianeti rocciosi e pianeti gassosi
Mercurio è il pianeta più vicino al Sole, è ricoperto di crateri e privo di atmosfera
come la nostra Luna. Durante il suo giorno Mercurio ha una temperatura di 400°
C, che precipita a -200° C durante la notte.
Venere per dimensioni è quasi un pianeta gemello alla Terra. Fitte nubi di vapore
acqueo e acido solforico l'avvolgono completamente, e l'effetto serra genera una
temperatura alla superficie di circa 460° C: è il posto più caldo del Sistema solare.
La Terra ha due caratteristiche fondamentali: è abbastanza grande e si trova alla
giusta distanza dal Sole. Può così avere un'atmosfera, e temperature che
permettono la presenza di acqua allo stato liquido. Grazie a queste condizioni il
nostro pianeta ospita la vita.
Marte è un deserto polveroso e ghiacciato e l'atmosfera è debole, ma con venti
molto forti a causa della grande escursione termica (la temperatura può passare
da -100° C di notte a +25° C di giorno). Il pianeta rosso presenta tracce di crateri,
erosi dalle gigantesche tempeste di sabbia che spesso oscurano la superficie. Vi
sono anche segni che sembrano indicare il flusso di grandi masse d'acqua in un
lontano passato.
Giove è il pianeta gigante: la sua massa è due volte maggiore di quella di tutti gli
altri corpi del Sistema solare messi insieme, escluso il Sole. Giove è formato da
idrogeno ed elio. Forse è uno stella mancata: se avesse avuto più gas a
disposizione quando si è formato, avrebbe potuto accendersi come il Sole.