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Filosofia: Sigmund Freud (Psicologia delle masse)
Storia: i regimi totalitari
Il titolo rappresenta simbolicamente la facilità con cui è possibile manipolare la
1984
1
mente umana. É tratto dalla riflessione presente nel libro di Orwell 2
proposta dal protagonista della storia: Winston Smith . Egli sostiene che un
3
uomo sia libero nel momento in cui possa affermare che “2+2=4”,
contrariamente a ciò che il partito vuole imporre, cioè che “2+2=5”. In
sostanza spera ingenuamente che la libertà di pensiero dell'uomo risieda in se
stesso e non possa essere mutata da fattori esterni.
La vicenda si sviluppa in un futuro ipotetico in cui regna un unico partito: il
Grande Fratello , il quale impone un rigido controllo ai cittadini in ogni
4
momento della loro quotidianità . Il perseguimento di tale scopo è attuato
5
disseminando la città di teleschermi, che spìano gli abitanti di Oceania , anche
6
nella loro intimità, privandoli di qualsiasi libertà personale. In questo modo il
Partito plasma le coscienze impedendo qualsiasi tentativo di rivolta. Tuttavia in
Winston emerge la componente etica che lo induce allo psico-reato , ovvero il
7
pensiero peccaminoso di non amare il Grande Fratello.
Inizia così per il protagonista un periodo di prigionia durante il quale è sottopo-
sto a torture fisiche che lo indurranno a perdere totalmente coscienza di sé in
1 Romanzo distopico scritto nel 1948-49 da George Orwell. Il titolo è dovuto al ribaltamento delle due cifre dell’anno
in cui l’ha scritto (da ‘48 a ‘84).
2 George Orwell, pseudonimo di Eric Blair, nacque il 25 giugno 1903 a Motihari (India) da una famiglia appartenente
alla media borghesia. Completa gli studi in Inghilterra e nel 1917 frequenta l’Eton College, dove subisce forti
influenze dal suo insegnante Aldous Huxley (altro grande esponente della letteratura distopica). Nel 1922 lascia la
scuola per arruolarsi nella Polizia Imperiale in Birmania (Burma), sdegnato per l'arroganza imperialista (che
racconterà nel romanzo Giorni in Birmani del ‘34), nel 1928 torna in Europa. Per alcuni anni conduce una vita
all’insegna della povertà per farsi carico delle ingiustizie sociali. Da questa durissima esperienza nasce il romanzo
Senza un soldo a Parigi e Londra, pubblicato nel ’33 con lo pseudonimo di George Orwell. Nel ’36 allo scoppio
della guerra civile in Spagna, si arruola come volontario nelle file popolari, ma poi è costretto a fuggire in quanto il
partito spagnolo stalinista ha preso il sopravvento. Di ritorno in Inghilterra scrive Omaggio alla Catalogna (1938).
Durante la seconda guerra mondiale lavora per diversi quotidiani e riviste. Nel ’44 termina La fattoria degli animali,
ma non trova nessun editore disposto a pubblicarlo per le chiare allusioni critiche allo stalinismo, fino al ’45, anno in
cui raggiunge il successo. Due anni dopo inizia il capolavoro della sua vita: 1984, in cui approfondisce i temi trattati
nel romanzo precedente. Muore a Londra il 21 gennaio 1950.
3 Winston Smith è uno dei tanti anonimi abitanti di Oceania. Lavora al Ministero della Verità, per cui ricopre un ruolo
mediano nella gerarchia della società, è un membro del partito esterno.
4 Traduzione italiana del termine Big Brother, recentemente tradotto con l'espressione “fratello maggiore”.
5 Da qui il famoso motto: “Big Brother is watching you” (Il Grande Fratello ti osserva).
6 La porzione di continente che comprende le Isole Britanniche e le Americhe. Nel 1984 ipotizzato da Orwell sono
rimasti tre super-stati: Oceania, Eurasia ed Estasia.
7 Vedi appendice. Pagina 3
favore di un nuovo individuo totalmente assoggettato al potere.
Durante questa alterazione graduale di intelletto, Winston sfiora la questione
del “2+2” e comprende che il governo detiene il potere di imporre la Verità
nelle menti dei cittadini. Cade, quindi, l'idea di una libertà intrinseca al
soggetto, in quanto l'individuo perde la sua auto-determinazione diventando
uno fra tutti gli schiavi del partito.
Il percorso di Winston mostra la grande lungimiranza di Orwell nell’attribuire un
ruolo centrale alla televisione. La datazione del romanzo denota che l’autore
riuscì a sfidare l’entusiasmo dei suoi contemporanei attorno a questa “scatola
magica”, dipingendo con esattezza ciò che la psicologia moderna riuscì a
chiarire solo in seguito.
L’ombra dei regimi totalitari è onnipresente: lo scrittore inglese compone una
sconvolgente riproposizione di Nazismo, Fascismo e Comunismo, immergendola
in un’atmosfera d’angosciante immobilità.
Ad una prima impressione il lettore si sente catapultato in un libro di storia del
‘900, ma di tanto in tanto viene colpito da termini insoliti. Al posto della cara e
vecchia propaganda emergono: il bipensiero, lo stop-reato e il nero-bianco. Non
si tratta più, dunque, di appellarsi ai desideri frustrati di una folla pronta a tutto
in nome di un’identità nazionale, bensì si attua un semplice meccanismo di
ribaltamento totale dei principi logico-razonali dell’uomo stesso. La lettura è
appassionante, peccato che Orwell non volesse offrirci un manuale d’istruzioni
per l’uso.
CAPITOLO 1: Pagina 4
La televisione come arma psicologica e la lungimiranza di
Orwell
Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma, né di un incendio
del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di
comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. 8 Indro Montanelli 9
L'obiettivo del Grande Fratello è mantenere una stabilità interna ad Oceania
per sempre. Si muove perciò su due piani: la costruzione di una realtà
fuorviante attraverso i mezzi di comunicazione e la prigionia atta a convertire
gli eretici .
10
La diffusione della televisione come mezzo di comunicazione di massa ha radi-
calmente modificato la quotidianità delle persone. Nata come forma di intratte-
nimento durante il tempo libero, si è poi dimostrata potente strumento
comunicativo, ma anche sottile arma psicologica.
La televisione è tra i maggiori traguardi raggiunti dal progresso tecnologico.
Essa ha rivoluzionato il mondo della comunicazione permettendo una diffusione
molto più ampia e rapida di informazioni nel mondo. Ma ben presto ha mostrato
l’altro lato della sua grande innovazione: il potere di condizionare le menti, che
ha determinato l'inizio di giochi di potere. Tale fenomeno si è sviluppato grazie
alla convinzione degli spettatori di essere immuni all'influsso psicologico della
TV.
La psicologia dei mass-media ha studiato tale fenomeno; in particolare
l'americano Davison ha individuato l'effetto della terza persona, che
11
8 Indro Montanelli, La Voce, 26 novembre 1994
9 Tra i più grandi giornalisti italiani, lavorò per le più importanti testate. Fu corrispondente del Corriere della sera
per molti anni, per poi fondare Il Giornale.
10 Termine con cui vengono indicati coloro i quali mostrano il loro dissenso verso il Grande Fratello. Vedi
appendice.
11 Sociologo specializzato in comunicazione. Pagina 5
dipende dal bisogno di percepire le proprie azioni come libere da qualsiasi
forma di controllo al fine di accrescere il proprio livello di autostima. Questo
induce le persone ad attuare un confronto tra se stessi e gli altri sulla base
dell’influenzabilità; così la propria capacità di resistere all’influenza mass
mediatica sarà posta in risalto dalla difficoltà degli altri a farlo. Ciò determina
l’attivazione di un meccanismo di confronto sociale per cui la propria riuscita
verrà enfatizzata dall’insuccesso altrui; in questo caso sarà enfatizzata la
capacità di percepire se stessi come liberi dai condizionamenti esercitati dai
mezzi di comunicazione di massa. 12
Approcciandosi allo strumento di comunicazione
televisivo con un atteggiamento passivo di
fissazione, si raddoppiano le potenzialità
naturalmente ipnotiche della televisione, che
possiede l'intrinseca capacità di saturare tutti i nostri
canali sensoriali, creando una situazione di
sovraccarico che è un'ottima base per ottenere
facilmente una, più o meno lieve, alterazione dello
stato di coscienza. 13
L’alterazione dello stato di coscienza così prodotta non deve essere considerata
né una violenza televisiva, né uno stato negativo, ma può diventarlo se abitual-
mente diviene una condizione psicologica che media i messaggi televisivi, i
quali non vengono più controllati e selezionati attivamente.
Il linguaggio televisivo comprende, infatti, immagini, suoni e sensazioni che
possono impegnare tutti i nostri sensi e possono attivare una confusione
sensoriale che attiva la parte emotiva del nostro cervello (l'emisfero destro),
lasciando meno spazio alle aree del pensiero razionale. 14
Orwell ha dimostrato, dunque, una grande lungimiranza nell'attribuire un ruolo
12 William Philipps Davison, “Public Opinion Quarterly”. 1983
13 Gilberto Gamberini (Medico Chirurgo, specialista in Psicoterapia) “IPNOSI: dilatare la mente per conoscere e
trasformare la realtà”. Giunti, Firenze 2002.
14 La Barbera D. (Psichiatra, Psicoterapeuta, Professore Ordinario di Psichiatria presso l'Ateneo palermitano)
“Dipendenze tecnologiche e abusi mediatici: psicopatologia e psicodinamica, in Psichiatria e mass media” 2002,
CIC, Roma; Pagina 6
centrale alla TV, in quanto scrisse il romanzo nel '48-49 . Non solo immaginò di
15
posizionare delle semplici TV in ogni luogo pubblico o privato della Londra
futura, ma dei teleschermi in grado di trasmettere e registrare in
contemporanea. Tale caratteristica tecnica è fondamentale: da un lato è
possibile “bombardare” assiduamente i cittadini con propaganda ufficiale e,
dall'altro opprimerli con un controllo costante, negando loro la possibilità di
esprimere e addirittura concepire una qualunque opinione personale.
, ,
L’intromissione della psico-polizia nella mente degli individui si basa
16
sull’attenta analisi del linguaggio del corpo: uno stato d’animo o un pensiero
pericoloso facilmente affiorano in movimenti, gesti, espressioni. Oltre a ciò, nel
sonno l'uomo allenta i freni inibitori frutto della morale (super-io) e l'inconscio si
fa strada nel sogno. Di conseguenza numerosi abitanti di Oceania vengono
traditi dai loro sentimenti proprio nel sonno e vengono scoperti a sussurrare “Io
odio il Grande Fratello”. I cittadini finiscono per alimentare ogni loro
conoscenza con la tv perchè sono privati di un
qualsiasi altro confronto. L'assidua ripetizione,
inoltre, di un determinato concetto da parte di una
fonte che il soggetto ritiene attendibile porta al
totale convincimento.
L'informazione è manipolata anche a livello cartaceo. Il protagonista stesso,
Winston, lavora nel Ministero della Verità che si occupa ossimoricamente di
17
modificare eventi, dati economici, e cancellare persone. Il vero obiettivo di tale
attività è l’alterazione del passato.
CAPITOLO 2:
15 La televisione venne inventata nel 1925, ma si diffuse solo più avanti. Nel '39 in Inghilterra erano in funzione circa
20.000 apparecchi, ma con lo scoppio della guerra le trasmissioni vennero completamente interrotte.
16 La polizia del romanzo è differente da ciò che si intende comunemente: è specializzata nello spiare i cittadini 24 ore
su 24, in modo da arrestarli nel momento in cui provino dissenso verso il Grande Fratello.
17 Ad Oceania le attività sono regolate da quattro Ministeri molto particolari: il Ministero della Verità che si occupa di
modificare eventi del passato o di cancellare persone che il partito ha “vaporizzato”, ovvero fatto sparire, anche
dalla storia; il Ministero dell'Amore che si occupa di imprigionare e torturare gli psico-criminali; il Ministero
dell'Abbondanza che si occupa di falsificare i dati sulla produzione dei beni rispetto alle previsioni del partito; e
infine il Ministero della Pace che si occupa della guerra. Pagina 7
Il condizionamento dell'individuo all'interno della massa
Il libro di Orwell presenta un totalitarismo di stampo socialista che rimanda a
molti aspetti dei tre grandi regimi del '900 . Vengono descritti momenti di
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raggruppamento collettivo nelle piazze per ascoltare i discorsi del Grande