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Questa tesina prende in esame la macchina semiautomatica per lavorazioni controllate con PLC. La seguente tesina di maturità si sofferma sui seguenti argomenti: in Elettrotecnica i motori asincroni, in Tecnologie elettriche il coordinamento delle protezioni, in Impianti elettrici il dimensionamento e la sicurezza elettrica, in Automazione l'elaborazione dei software di controllo.
Elettrotecnica: I motori asincroni.
Tecnologie elettriche: Il coordinamento delle protezioni.
Impianti elettrici: Dimensionamento e sicurezza elettrica.
Automazione: L'elaborazione dei software di controllo.
CORRADINI MIRCO – CLASSE 5^E - A.S. 2012-2013 - TESINA ESAME DI STATO - CORSO ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE - I.T.I.S. “L.NOBILI” - RE -
si prevede l’installazione di quattro sensori di prossimità
Tenuto conto del tipo di materiale da lavorare,
induttivi, uno per ciascuna stazione, il cui compito sarà quello di comandare l’arresto del nastro e la partenza
di ciascuna fase di lavorazione. Si predispongono inoltre due fine corsa per altre operazioni sul pezzo. Si
decide di utilizzare un controllore logico programmabile per il controllo della macchina.
Il funzionamento dell’automatismo sarà il seguente:
L’operatore effettua una verifica visiva e da inizio all’automatismo azionando un comando manuale di avvio
X1 solo se il pezzo è posizionato ad inizio catena ed è pronto per la lavorazione. Verificata la condizione
iniziale il motore M5 si pone in marcia avanti per portare il pezzo alle stazioni di lavoro ,la lampada LA5
in corso. Il sensore X2 rileva il pezzo, M5 si arresta e M1 effettua l’operazione di
identifica il meccanismo
centratura per un tempo T1 di 5 secondi, la lampada LA1 identifica il meccanismo in corso, terminata la
prima lavorazione M5 riprende la marcia avanti per portare il pezzo alla seconda stazione di lavoro, la
lampada LA5 identifica il meccanismo in corso. Il sensore X3 rileva il pezzo, M5 si arresta e M2 a velocità
inferiore effettua l’operazione di foratura per un tempo T2 di 5 secondi, la lampada LA2 identifica il
meccanismo in corso, finita la prima parte di foratura sussegue un tempo di pausa T3 di 2 secondi, scaduto
questo termine M2 effettua nuovamente l’operazione di foratura a velocità superiore per un periodo T3 di 5
secondi, la lampada LA2 identifica il meccanismo in corso, terminata la seconda lavorazione M5 riprende la
marcia avanti per portare il pezzo alla terza stazione di lavoro, la lampada LA5 identifica il meccanismo in
corso. Il sensore X4 rileva il pezzo, M5 si arresta e M3 effettua l’operazione di svasatura per un tempo T5 di
5 secondi, la lampada LA3 identifica il meccanismo in corso, terminata la terza lavorazione M5 riprende la
marcia avanti per portare il pezzo alla quarta e ultima stazione di lavoro, la lampada LA5 identifica il
corso. Il sensore X5 rileva il pezzo, M5 si arresta e M4 effettua l’operazione di maschiatura
meccanismo in
per un tempo T6 di 5 secondi, la lampada LA4 identifica il meccanismo in corso, terminata la quarta
lavorazione M5 riprende la marcia avanti, la lampada LA5 identifica il meccanismo in corso. A fine catena
un finecorsa X6 interrompe la marcia avanti di M5 per un periodo T7 di 2 secondi, M5 riparte a marcia
indietro, la lampada LA5 identifica il meccanismo in corso, il pezzo ripercorre tutta la catena, nessuna
entra in azione. Il finecorsa X7 interrompe definitivamente l’automatismo. L’operatore preleva il
lavorazione
pezzo lavorato, è necessario un riarmo manuale per ripetere l’automatismo.
SICUREZZA (METODI E SCELTE DI PROTEZIONE)
SEZIONAMENTO: Si prevede di installare un interruttore automatico magnetotermico generale di
macchina, idoneo al sezionamento generale dell’alimentazione, ciascun salvamotore è anch’esso idoneo al
sezionamento dell’alimentazione di potenza di ciascun motore, il trasformatore di alimentazione del circuito
di comando può essere sezionato tramite sezionatore con cartucce fusibili.
SOVRACORRENTI: Le protezioni dalle sovracorrenti verranno effettuate con interruttore automatico
magnetotermico rispettando il coordinamento con le condutture elettriche, posizionato nel quadro elettrico
generale per le varie linee partenti dalla linea di arrivo alimentazione; Interruttori automatici di potenza per
la protezione del trasformatore parte di comando e l’alimentazione del PLC; dispositivi salvamotori
automatici relativi ai rischi derivanti da una partenza motore e le problematiche riguardanti l’esercizio dei
motori, disposti nella parte esterna al quadro di comando per le linee di alimentazione delle macchine.
CONTATTI DIRETTI E INDIRETTI: La protezione dai contatti indiretti verrà attuata mediante
l’interruzione automatica dell’alimentazione, ottenuta effettuando un corredo differenziale all’interruttore
automatico e dal coordinamento dell’impianto di messa a terra della macchina collegato con quello generale
dello stabile e le protezioni differenziali predisposte. Le protezioni contro i contatti diretti sarà di tipo totale
in modo da impedire sia il contatto accidentale che quello volontario, con l’isolamento delle parti attive e
l’uso di involucri con grado di protezione IPXXD per le parti che possono essere toccate e protezione
addizionale di tipo differenziale; sportelli di protezione e interruzione di alimentazione su ogni motore atto
ad effettuare le lavorazioni.
EMERGENZA PER L’AUTOMATISMO: Verrà effettuata mediante pulsante di emergenza di sgancio
interrompendo l’alimentazione delle uscite del plc e di conseguenza disalimentando anche l’alimentazione
di potenza di tutti i motori. In aggiunta per la sicurezza dell’impianto un pulsante a fungo NC in serie ai
alla 24V del PLC.
contatti NC dei salvamotori che tolgono l’alimentazione 2
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DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI E STRUTTURA DEL QUADRO ELETTRICO
Per effettuare, da catalogo, la scelta dei dispositivi di protezione e di manovra occorre trasformare i valori di
corrente nominale per 380V a 220V. Attraverso la consultazione dei cataloghi dei costruttori dei motori si
assume un coefficiente pari a 1,74. I seguenti dati di targa sono stati rilevati direttamente dalla targa dei
motori presenti:
MAT1
Marca CGE. Tipo 68083. V 380V. V 220V I =2A. I =3,4A. 1360 giri/min.
STELLA TRIANGOLO STELLA TRIANGOLO
CV 1. f = 50 Hz. Poli 4.
n
MAT2 Doppia Velocità Avvolgimento Unico
Marca Seimec. Tipo 7138\4. V 380 V. V 220V. I 0,91. I 0,71A. Giri 640-1330
STELLA TRIANGOLO STELLA TRIANGOLO
giri/min. CV 0,2-0,36. f f0 Hz. Poli 8-4. Potenza 0,15-0,20 kW.
n
MAM1
Marca Bonami. Tipo MR80B2. V 220 V. I 3,4. I 4,8A. Giri 2800 giri/min. HP 1. f f0 Hz. Poli 2
N N N n
MAT3
Marca Tecnomotori. Tipo 71. V 380V. V 220V. I 1,5A. I 2,7A. Giri 1400
STELLA TRIANGOLO STELLA TRIANGOLO
f0 Hz. Cosφ 0,77.
giri/min. CV 0,75. Pn 0,55 kW. f n
MAT4
Marca B. Tipo N71B4. V 380V. V 220V. I 1,13A. I 1,95A. Giri 1400 giri/min.
STELLA TRIANGOLO STELLA TRIANGOLO
HP 0,5. f =50Hz.
n o l’avviatore non
Si effettua un coordinamento di tipo 1che esige, in condizioni di cortocircuito, il contattore
rappresentanti un pericolo per le persone o le installazioni e non possa funzionare prima che si proceda alla
ripartizione o alla sostituzione dei pezzi.
Motore 1 3.4 = 5.9A
Ir = 1.74×
Regolazione tra 4….6.3A salvamotore GV2ME10 con teleruttore LC1K06 o LC1D09
Motore 2
Due velocità due salvamotori
Ir1= 1,58A Ir2= 1,2A salvamotore GV2ME06 regolazione tra 1….1,6A con teleruttore LC1K06 in tal caso
poiché i dati di targa dei due dispositivi coincidono, si decide di installare un solo salvamotore a monte.
Motore 3
Ir= 4.7 A salvamotore GV2ME10 regolazione tra 6..10A con teleruttore LC1K06 o LC1D09
Motore 4
Monofase
= 8.3A salvamotore GV2 ME14 regolazione tra 6….10A con
I teleruttore LC1K09 o LC1D09
r
Motore 5
=3.4 A salvamotore GV2ME08 regolazione tra 2.5….4A con teleruttore LC2K06 o LC2D09
I
r
Dimensionamento interruttore generale a monte con differenziale e sezioni dei cavi dorsale principale.
Nel ciclo di funzionamento sono in marcia due motori per ogni fase di lavorazione, da un esame del regime
di funzionamento in AC3, non si ritiene necessario maggiorare le correnti nominali nella stima della corrente
di impiego, pertanto si valuta I = 4.8+ 1.95 = 6.75=7A .
b
Utilizzando cavi unipolari isolati in PVC posa in aria entro tubi o canali, in condizioni standard di
2
temperatura di 30°C a tre conduttori caricati, si ha I = 15.5 A in corrispondenza di S= 1.5mm pertanto
z 3
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considerando un interruttore automatico magnetotermico tripolare di tipo D da 10 A è soddisfatta la
condizione Ib< In < Iz . Si può optare per un BTDIN 60 da 10 A con potere di interruzione di 6kA. Ad esso
può essere associato un modulo differenziale tipo AC G33AC 63 con In< 63 A e I = 30mA con 3 moduli.
dn
Dimensionamento trasformatore parte di comando:
5 Teleruttori LC1K06: 30 VA spunto 4,5 Mantenimento 1,3W potenza assorbita
1 Teleruttore LC1K09: 30 VA spunto 4,5 Mantenimento 1,3W potenza assorbita
1 Teleruttore LC2K06: 30 VA spunto 4,5 Mantenimento 1,3W potenza assorbita
5 Lampade di segnalazione: 1 VA
Tenuto conto del regime di funzionamento della macchina, si può considerare lo spunto di due teleruttori
sommato al mantenimento e alla segnalazione. Si ritiene sufficiente un trasformatore da 40VA marca
Legrand, capace di erogare una potenza istantanea di 80VA per cosφ=0.3.
Consultando le tabelle bTicino si sceglie al primario un interruttore tipo C da 1A e al secondario fusibili tipo
T (fusibili ritardati) da 2A.
CARATTERISTICHE GENERALI DEL PLC E DEL LISTATO DEL SOFTWARE DI COMANDO
Controllore Logico Programmabile FPWIN FP3 C16 PANASONIC linguaggio LADDER C24C40, struttura
modulare, 16 morsetti di Input e Comune Input, 32 morsetti di Output e Comune Output.
Tensione di alimentazione 230 V, tensione di comando 24 V AC.
Specifiche per il progetto:
8 morsetti associati all’Input utilizzate (X0…X7),
13 morsetti associati all’Output utilizzati (X10…X22),
17 temporizzatori interni atti a coordinare i tempi di funzionamento e specifiche macchina.
7 Relè interni per attuazioni macchina.
X0: Input associato a un contatto NC utilizzato come interruttore di emergenza ausiliario, sulla funzione
MCR del PLC.
X1: Input associato al contatto NO usato come pulsante di inizio automatismo.
X2…X5: Input associati alle azioni dei sensori.
X6…X7: Input associati alle funzioni dei finecorsa.
Y10: Output associata alla bobina contattore di Marcia Indietro M5.
Y11: Output associata alla bobina contattore di Marcia Avanti M5.
Y12: Output associata alla bobina contattore di M4.
Y13: Output associata alla bobina contattore di M3.
Y14: Output associata alla bobina contattore di Triangolo di M2.
Y15: Output associata alla bobina contattore di Linea M2.
Y16: Output associata alla bobina contattore di Stella M2.
Y17: Output associata alla bobina contattore di M1.
Y18: Output associata alla lampada di segnalazione funzionamento M5.
Y19: Output associata alla lampada di segnalazione funzionamento M3.
Y20: Output associata alla lampada di segnalazione funzionamento M2.
Y21: Output associata alla lampada di segnalazione funzionamento M4.
Y22: Output associata alla lampada di segnalazione funzionamento M1.
R1…R7: Relè interni di appoggio per attuazioni automatismo.
TMY1…TMY7: Temporizzatori associati ai tempi di esecuzione e regolazioni processi macchina (s).
TMX8…TMX17: Temporizzatori associati alle funzioni Flick-Flack di lampeggiamento lampade di
segnalazione (ms).
LISTATO DEL PROGRAMMA DI COMANDO 4
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NORMATIVA E LEGISLAZIONE
Si riportano alcune norme tecniche e giuridiche di riferimento al progetto da consultare:
Direttiva 2006/42/CE Direttiva sicurezza macchine
Direttiva 2006/95/CE Bassa Tensione
D.Lgs n 106 del 3 agosto 2009 Piano di sicurezza
D.M. 81/08 Sicurezza elettrica e valutazione dei rischi
CEI EN 60204-1 regole sul colore dei cavi
CEI 0-2 Documentazione di progetto impianti elettrici
CEI 17-5 Normativa per interruttori automatici di bassa tensione
CEI 17-11 Normativa per interruttori di manovra e per gli interruttori di manovra sezionatori
CEI 20-14, CEI 20-20, CEI 20-22 Normative per cavi isolati in PVC e non propaganti incendio