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Introduzione Circuito della rilevazione della temperatura, tesina
Scopo di questa tesina di maturità é quello di realizzare, attraverso le conoscenze pervenute nell’ambito dei 3 anni di studio in elettronica e TPSEE, l’apparato circuitale che soddisfi le richieste del problema esposto dal docente di T.P.S.E.E Caredda Enrico e dal docente di laboratorio Fois Fabio. In particolare il circuito dovrà essere dapprima elaborato a livello teorico, dimensionando e scegliendo i singoli componenti, e successivamente dovrà essere realizzato su circuito stampato.
La tesina ottenuta dovrà quindi essere cablato e fissato su una lastra in legno per garantire l’ordine complessivo del sistema stesso. Sistemi di questo tipo vengono utilizzati all’interno di industrie di varia tipologia; ad esempio, nella produzione di componenti meccanici si deve tener conto dello shock termico subito dal pezzo quando quest’ultimo passa da un ambiente ad un altro sottoposto a una differente temperatura.
Nella tesina verranno in seguito esposte argomentazioni più o meno inerenti al progetto studiato, nell’ambito delle materie di inglese, educazione fisica, sistemi e letteratura.
Collegamenti
Circuito della rilevazione della temperatura, tesina
Elettronica-T.P.S.E.E: Circuito di rivelazione della temperatura di due ambienti distinti, con impianto allarme. attivo in determinate condizioni di differenza della temperatura tra gli ambienti.
Sistemi: Sistema di controllo di temperatura di un ambiente.
Inglese: Operational Amplifiers.
Letteratura: Giovanni Pascoli.
Educazione Fisica: L'elettronica nello sport e nelle Olimpiadi.
ANNO SCOLASTICO 2015 - 2016
INTRODUZIONE
Scopo di questo elaborato é quello di realizzare , attraverso
le conoscenze
pervenute nell’ambito dei 3 anni di studio in elettronica e
TPSEE , l’apparato circuitale che soddisfi le richieste del
problema esposto dal docente di T.P.S.E.E Caredda Enrico e dal
docente di laboratorio Fois Fabio. In particolare il circuito dovrà
essere dapprima elaborato a livello teorico, dimensionando e
scegliendo i singoli componenti, e successivamente dovrà
essere realizzato su circuito stampato.
L’elaborato ottenuto dovrà quindi essere cablato e fissato su
una lastra in legno per garantire l’ordine complessivo del
sistema stesso.
Sistemi di questo tipo vengono utilizzati all’interno di industrie
di varia tipologia; ad esempio, nella produzione di componenti
meccanici si deve tener conto dello shock termico subito dal
pezzo quando quest’ultimo passa da un ambiente ad un altro
sottoposto a una differente temperatura.
Verranno in seguito esposte argomentazioni più o meno inerenti
al progetto studiato, nell’ambito delle materie di inglese,
educazione fisica, sistemi e letteratura.
Giordano Cabiddu Pag. 2
ELETTRONICA-T.P.S.E.E
1. TESTO DEL PROBLEMA
Realizzare un apparato circuitale che soddisfi le seguenti richieste :
converta in segnali elettrici compresi tra 0 V e 10 V le temperature , T
1
e T , di due ambienti distinti, entrambe variabili tra 20 °C e 30 °C ;
2
permetta di visualizzare mediante due semplici sistemi ottici ,
ciascuno basato sull’accensione di 5 LED , il valore delle temperature
secondo il criterio esposto in tabella;
effettui la differenza tra i segnali associati alle due temperature,
attivando uno stato di preallarme – allarme se l T - T l > 4 °C ;
2 1
lo stato di preallarme deve consistere nel lampeggiamento, a
frequenza di circa 1 Hz , di una lampada da 3 W / 12 V e cessare se la
differenza termica dovesse tornare alla normalità ( cioè l T - T l < 4
2 1
°C ) o, comunque, dopo 10 s ;
se dopo i 10 s lo stato di preallarme tendesse a rimanere si attivi uno
stato di allarme visualizzato attraverso l’accensione di una seconda
lampada.
Tabella
Valori di Stato dei Diodi
temperatura (°C) L1 L2 L3 L4 L5
< 21 OFF OFF OFF OFF OFF
21 ÷ 23 ON OFF OFF OFF OFF
23 ÷ 25 ON ON OFF OFF OFF
25 ÷ 27 ON ON ON OFF OFF
27 ÷ 29 ON ON ON ON OFF
> 29 ON ON ON ON ON
Giordano Cabiddu Pag. 3
1. LO SCHEMA A BLOCCHI E IL CIRCUITO
ELETTRICO
In seguito ad una attenta analisi delle richieste esposte dal problema, si è giunti allo sviluppo del
seguente schema a blocchi.
Nelle pagine successive verranno dunque illustrati :
Scopi dei blocchi all’interno dell’elaborato
Componenti attivi e passivi utilizzati per la realizzazione dei
blocchi
Cenni teorici relativi ai dispositivi utilizzati
2.1. Blocco A1 : Trasduttore di temperatura e
condizionatore di T1
Il blocco prevede la presenza di un trasduttore di temperatura
per l’acquisizione e successiva conversione della temperatura
in segnale analogico (tensione ) . Quest’ultimo dovrà essere
opportunatamente trattato in maniera tale da soddisfare la
richiesta relativa al punto primo del problema. In particolare
dovrà risultare :
Per T1 = 20 °C V1 = 0 V
Per T1 = 30 °C V1 = 10 V
Giordano Cabiddu Pag. 4
Si ricorda infatti che la temperatura dell’ambiente può variare
tra un minimo di 20 °C e un massimo di 30 °C
2.1.1. Il trasduttore
Per l’acquisizione e successiva conversione della
temperatura T (e T si è deciso di utilizzare il
1 2)
trasduttore LM35Z.
Data sheet
Caratteristiche tecniche :
Calibrato direttamente in ° Celsius (Centigradi)
Scala lineare + 10.0 mV/°C
Accuratezza garantibile al 0.5°C (a +25°C)
Range misurabile 0° to +100°C
Basso costo
Opera da 4 a 30 Volt
Meno di 60 µA di consumo
Non linearità' tipica soltanto±0.25°C
Identificata come V la tensione di uscita fornita
LM35Z
dal trasduttore di temperatura, in conseguenza della
caratteristica scala lineare dell’integrato LM35Z
risulta:
Per T1 = 20 °C V = 0.2 V
LM35Z
Per T1 = 30 °C V = 0.3 V
LM35Z
Giordano Cabiddu Pag. 5
Le seguenti condizioni non sono congruenti a quelle
richieste dal problema. Per tal motivo, l’uscita dell’
LM35Z costituirà l’ingresso di un circuito
condizionatore di segnale.
2.1.2. Circuito condizionatore di segnale
Il circuito che si andrà a realizzare dovrà soddisfare le
seguenti richieste :
Per V = 0.2 V V = 0 V
LM35Z 1
Per V = 0.3 V V1 = 10 V
LM35Z
A seguito di un attenta analisi del problema si è giunti
allo sviluppo del seguente circuito :
Il circuito prevede l’utilizzo di due amplificatori
operazionali. Il primo viene utilizzato come
amplificatore invertente, il secondo come differenziale.
Si osservi che, la tensione di riferimento V per il
ref
differenziale viene applicata al morsetto non
invertente dello stesso e regolata a -2 V tramite il
trimmer presente nel circuito.
Di seguito vengono fornite le relazioni necessarie al
calcolo di V1
Amplificatore invertente
R2
Giordano Cabiddu Pag. 6 V = - --------
01
V
LM35Z R1
Amplificatore differenziale
R5
V = -------- ( V
1 ref
– V )
01 R4
2.1.3. Dimensionamento e scelta dei
componenti utilizzati
Una volta elaborato lo schema di principio, la scelta
dei valori delle resistenze è stata condotta
considerando l’unità di misura che il segnale di uscita
V1 avrebbe dovuto assumere (Volt) in relazione
all’unità di misura del segnale d’ingresso V . In
LM35Z
particolare si è deciso di impostare un guadagno pari a
10 nell’amplificatore invertente e un guadagno
unitario nel differenziale.
Nella realizzazione pratica sono stati utilizzati due
amplificatori operazionali ciascuno dei quali presente
in un integrato TL081.
Data sheet TL081
2.1.4. Funzionamento
In tali condizioni risulta :
Per T = 20 ° C V = 0.2 V V = - 2 V
1 LM35Z 01
V = 0 V
1
Per T = 30 ° C V = 0.3 V V = 1 V
1 LM35Z 01
V = 10 V
1
Giordano Cabiddu Pag. 7
Blocco A2 : Trasduttore e
2.2. condizionatore di T2
Le richieste relative al punto primo del problema evidenziano
l’identica trattazione delle temperature T e T in termini di
1 2
variazione delle stesse entro un range definito e conversione nel
relativo segnale elettrico. Per tal motivo, il circuito contenuto
nel blocco A2 sarà identico a quello relativo al blocco A1.
In particolare risulta :
Per T = 20 ° C V = 0.2 V V = - 2 V V =
2 LM35Z 01 2
0 V
Per T = 30 ° C V = 0.3 V V = 1 V V =
2 LM35Z 01 2
10 V
2.3. Blocco B : Visualizzatore di T1
1
Per la soddisfazione delle richieste relative al punto secondo
del problema, è stato realizzato il seguente circuito :
Giordano Cabiddu Pag. 8
2.3.1 Dimensionamento dei componenti
Per il dimensionamento della rete resistiva si è tenuto
conto delle tensioni di riferimento che si sarebbero
dovute avere in ogni punto del partitore di tensione. Si
è ipotizzata una corrente circolante all’interno della
rete resistiva di 2 mA . Applicando la legge di Ohm in
riferimento alle cadute di tensione che si dovrebbero
ottenere in ogni singola resistenza risulta immediato il
dimensionamento delle stesse.
2.3.2 Funzionamento
Mediante la rete resistiva, il terminale non invertente
di ogni comparatore è sottoposto a una differente
tensione di soglia (tensione di riferimento),
Giordano Cabiddu Pag. 9
corrispondente alla temperatura che determina il
passaggio da uno stato di accensione dei LED all’altro.
L’anodo di ogni LED è sottoposto alla tensione di
alimentazione +12V.
Ne deriva il seguente funzionamento:
Finché risulta verificata la condizione:
V < 1 V
1
ovvero T < 21 °C
1
ogni comparatore viene pilotato in uscita al massimo
livello di saturazione positiva . Tutti i diodi risultano
interdetti. L1 = L2 = L3 = L4 = L5 = OFF
Non appena V1 diventa maggiore di 1 Volt,
tale per cui risulta verificata la condizione:
1V < V < 3 V
1
ovvero 21 °C < T < 23 °C
1
l’uscita del comparatore 1 viene pilotata al massimo
livello di saturazione negativa. Il diodo LED L1 viene
polarizzato direttamente entrando cosi in conduzione.
L1 ON
Nel momento in cui V1 diventa maggiore di 3
Volt, tale per cui risulta verificata la
condizione:
3 V < V < 5 V
1
ovvero 23 °C < T < 25 °C
1
Giordano Cabiddu Pag. 10
l’uscita del comparatore 2 viene pilotata al massimo
livello di saturazione negativa. Il diodo LED L2 viene
polarizzato direttamente entrando cosi in conduzione.
Ovviamente anche il diodo L1 sarà in conduzione.
L1 ON - L2 ON
Procedendo secondo tale logica, si dimostra il corretto
funzionamento del circuito visualizzatore.
2.4. Blocco B2 : Visualizzatore di T2
Dal momento in cui la trattazione delle temperature T1 e
T2 in termini di variazione delle stesse entro un range
definito e conversione nel relativo segnale elettrico è la
stessa, il circuito visualizzatore di T2 sarà identico a quello
presente nel blocco B1.
2.5. Blocco C : Amplificatore differenziale
Per effettuare la differenza tra i segnali associati alle due
temperature, si è deciso di utilizzare un amplificatore
differenziale.
L’amplificatore differenziale
Spesso è necessario disporre della differenza,
eventualmente amplificata, fra due segnali, per
esempio quando si voglia eliminare una componente
comune a entrambi. Il circuito di seguito esposto
presenta questa funzionalità:
Applicando il principio della sovrapposizione degli
effetti è possibile dimostrare che:
R f
V = ----------- ( V – V )
o 1 2
Giordano Cabiddu Pag. 11
R
2.5.1 L’amplificatore differenziale
utilizzato nel blocco C
Poiché il problema non prevede l’amplificazione della
differenza tra le temperature dei due ambienti si è
deciso di imporre :
R = R = 10 KΩ
f
In tali condizioni, il guadagno Av del differenziale vale :
R 10 KΩ
f
A = ----------- = ----------- =
v
1 R 10 KΩ
Di seguito viene dunque proposto il circuito
presente nel blocco C :
In particolare risulta :
R 10 KΩ
f
Giordano Cabiddu Pag. 12
V = ----------- ( V – V ) = ----------- ( V –
3 2 1 2
V ) = ( V – V )
1 2 1
R 10 KΩ
V = ( V – V )
3 2 1
2.6. Blocco D : Comparatore a finestra
Per stabilire quando l T2 - T1 l > 4 °C o l T2 - T1 l < 4 °C si è
deciso di utilizzare un semplice comparatore a finestra.
2.6.1. Il comparatore a finestra
Premessa teorica
Il dispositivo è in grado di stabilire quando la tensione
di ingresso risulta compresa tra due limiti, uno
superiore e l’altro inferiore, che rappresentano,
appunto, la “finestra”.
Il limite superiore e quello inferiore vengono fissati per
mezzo di due tensioni di riferimento VU e VL che,
come è possibile notare dal circuito, vengono applicate
rispettivamente al morsetto invertente
dell’amplificatore op. superiore e al morsetto non
invertente dell’amplificatore op. inferiore.
Circuito elettrico
Giordano Cabiddu Pag. 13
Funzionamento
Si presentano le seguenti casistiche:
Vin > Vu > VL
L’uscita del comparatore superiore viene pilotata al
massimo livello di tensione positiva. Il diodo D1 entra
in conduzione. L’uscita del comparatore inferiore viene
pilotata al massimo livello di saturazione negativa: il
diodo D2 è interdetto. La tensione di uscita Vout è
diversa da 0 e dipende dal carico al quale il
comparatore viene collegato
D1 ON D2 OFF V ≠ 0
out
Vin < VL < Vu
L’uscita del comparatore superiore viene pilotata al
massimo livello di tensione negativa. Il diodo D1 è
interdetto. L’uscita del comparatore inferiore viene
pilotata al massimo livello di saturazione positiva: il
Giordano Cabiddu Pag. 14
diodo D2 entra in conduzione. La tensione di uscita
Vout è diversa da 0 e dipende dal carico al quale il
comparatore viene collegato
D1 OFF D2 ON V ≠ 0
out
VL < Vin < Vu
Entrambe le uscite dei comparatori vengono pilotate al
massimo livello di saturazione negativa. In tale
condizione, entrambi i diodi sono interdetti. La
tensione di uscita Vout è a 0 Volt.
D1 OFF D2 OFF V = 0
out
2.6.2. Il comparatore a finestra utilizzato
nel blocco D
Di seguito viene proposto il circuito del comparatore a
finestra che è stato realizzato per lo sviluppo
dell’elaborato.
Circuito elettrico
Giordano Cabiddu Pag. 15
Componenti utilizzati
Il circuito elettrico realizzato rispetta lo schema di
principio di un comparatore a finestra. Si osservi che