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Cina:dal territorio alla cultura, tesina



Geografia: la Cina
Storia: storia cinese più la via della seta
Italiano: cultura e tradizioni cinesi
Estratto del documento

La Cina orientale si estende dal Fiume Giallo, a est e sud, fino al mare e ai

confini della penisola indocinese. Questa parte orientale del paese è ricca di

pianure, dove si pratica l’agricoltura, e sono attraversate da importanti corsi

d’acqua che costituiscono un’immensa rete di vie di comunicazione e di trasporto.

Qui vi abita il 90% della popolazione, soprattutto cinesi originari, e vive il popolo

degli Han.

La Cina orientale può essere divisa in tre aree: il Nord, il Centro e il Sud.

- A Nord: si trova la Manciuria, in parte collinare e in parte pianeggiante

- Al Centro: si trova la vasta pianura alluvionale formata dai fiumi Huang He

e Chang Jiang. I loro bacini idrografici costituiscono le principali riserve

idriche del paese e alimentano il sistema di irrigazione che ha reso possibile

la coltivazione del riso, alimento base della popolazione cinese. Il centro è

un’area fertile perché formata dall’accumulo di polveri fini (loess)

trasportate dal vento

- Il Sud: è occupato da colline e brevi pianure, dove scorrono lo Xi Jiang e

gli affluenti di destra del Chang Jiang

Il clima della Cina orientale passa dai climi continentali settentrionali a

quello monsonico dell’area meridionale.

Il Nord

Il Nord è la culla della civiltà cinese ed è un’area limitata dai Monti Qinling

(a sud) e dalla Grande Muraglia (a nord). In questa area troviamo il Loess che

viene trasportato dal Fiume Giallo e che rende la terra fertile. La denominazione di

Fiume Giallo deriva dagli abbondanti materiali giallastri che il fiume trascina con

sé, non sono altro che sedimenti fertili raccolti dalle acque durante il percorso

attraverso gli altopiani ricoperti di loess. Il clima è continentale con precipitazioni

scarse e quindi si può coltivare: cereali secchi (orzo, grano,..), legumi, ortaggi e

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cotone. Al Nord sorge Pechino che è la capitale della Cina ma è anche il cuore

della politica e della società cinese.

Troviamo, poi, anche la Manciuria che è una regione in parte collinare e in

parte pianeggiante, che si trova nel nord – est dell’Asia . La Manciuria

Il nome “Manciuria” deriva dalla parola “Manciù” che sono i soli

sopravvissuti fra i molti gruppi etnici che nell’antichità abitavano qui. Oggi vivono

ampiamente mescolati ai Cinesi e, parte di essi, in territorio siberiano, nel bacino

dell’Amur. La regione è costituita da molti profondi strati di loess che si sono

formati dal movimento del vento, nato dalla polvere e ci sono particelle formate in

parte da ghiaccio dell’Himalaya , Kunlun Shan e Tien Shan , così come il Gobi e

Taklamakan (due deserti). I terreni sono per lo più fertili Mollisols e Fluvents,

tranne nelle zone più montuose dove sono poco sviluppati Orthents.

Il clima della Manciuria è continentale con inverni lunghi e rigidi, ed estati

calde e temporalesche. Sui monti si trovano grandi foreste di aghifoglie, nelle

vaste pianure boschi di querce, betulle, tigli, aceri; nelle regioni più aride della

Manciuria centrale e occidentale si estendono vaste steppe sabbiose o erbose.

Il Centro

Il Centro si estende lungo il corso inferiore del Chang Jiang.

Fiume Azzurro

Il fiume scorre dall'altopiano tibetano a ovest fino al Mar Cinese Orientale a

est, navigabile da grandi vascelli per migliaia di chilometri, anche dopo la

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costruzione della Diga delle Tre Gole. Per via del suo vantaggio per il trasporto,

sul fiume si affacciano numerose fabbriche ed industrie, rendendo dunque il fiume

soggetto a scarichi di rifiuti ed altissimi livelli di inquinamento in numerosi

segmenti, oltre che alla presenza di varie grandi metropoli sul percorso del fiume.

Nella regione del centro, a ovest si trova la regione del Sichuan che serve

come rifugio durante le guerre e ha il “Bacino Rosso” di leggendaria fertilità per

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l’arenaria . Si trovano terrazzamenti su cui si pratica l’agricoltura e c’è anche una

vasta conca di pianure alluvionali formate dalla parte superiore del fiume Chang

Jiang e dai suoi affluenti che si chiama Sichauan ed è anche una delle più grandi e

popolose province della Cina.

Al centro prevale un clima subtropicale con inverni miti ed estati piovose.

Si coltiva il riso che è il cibo principale dei cinesi.

Il Sud

Il Sud non ha fiumi ma rilievi e altitudini come colline e pianure

alluvionali, nelle quali scorrono lo Xi Jiang e il Chang Jiang. Il fiume Xi Jiang è il

terzo fiume per lunghezza dei fiumi cinesi. È detto anche “Fiume delle Perle”, il

nome deriva da una roccia che si trova nella rada di Canton, ma dopo il

cambiamento del colore del fiume la roccia ora si trova sull’argine.

Al sud vi sono i Monsoni in primavera – estate che causano un clima caldo

e umido che favorisce una vegetazione lussureggiante e la coltivazione del riso.

Fiume Xi Jiang

La Cina occidentale

2 Arenaria: roccia sedimentaria di quarzo 7

La Cina occidentale è essenzialmente montuosa ed è la regione della Cina

più vasta e meno popolata. Si praticano allevamenti di cavalli, pecore e cammelli e

ci sono steppe, deserti e grandi catene montuose. I fiumi hanno un corso

endoreico, cioè privo di sbocco nel mare, importante è il Tarim. Vi sono minoranze

etniche (tibetani, mongoli, turchi,…) e religiose (buddismo e islam).

Si possono distinguere tre aree: il Deserto di Gobi, l’altopiano del Xinjiang e il

Tibet.

- A nord: si trova il Deserto dei Gobi, che presenta inverni freddissimi ed

estati molto calde

- A nord – ovest: si trova il vasto altopiano del Xinjiang, attraversato

dall’imponente catena dei monti Tian Shan (cime che superano i 7000 m.)

- A sud – ovest: si trova l’altopiano del Tibet, che ha un’altitudine media di

circa 4900 m. ed è delimitato da alte catene montuose tra cui quelle del

Kunlun Shan e dell’Himalaya. Qui si trovano numerose vette che superano

gli 8000 m. come ad esempio l’Everest (8848 m.) che è la montagna più

alta del mondo.

Il clima della regione occidentale si caratterizza per le scarse precipitazioni

e per le temperature molto basse.

Il Deserto di Gobi

Il Deserto di Gobi è un vasto deserto dell'Asia, che occupa parte della Cina

settentrionale e della Mongolia meridionale. Confina a nord con i Monti Altai e

con le praterie e le steppe della Mongolia, a sud-ovest con il Corridoio di Hexi e

l'altopiano del Tibet e a sud-est con la pianura cinese settentrionale.

È formato da diverse regioni geografiche ed ecologiche distinte, basate su

diverse varietà climatiche e topografiche ed è il secondo maggiore deserto del

mondo. 8

L’escursione termica va dai 30 - 40 gradi di giorno ai – 40 gradi di notte; la

vegetazione è formata da poche specie di arbusti spinosi e la fauna, invece,

comprende poche specie di roditori e di serpenti, tra i quali si ricorda la vipera

gialla. La desertificazione è la conseguenza dell'ombra pluviometrica gettata sulla

regione dalla catena dell'Himalaya, la quale, infatti, impedisce alle nuvole

portatrici di acqua di raggiungerla. !CURIOSITÀ!

Reihnold Messer (un tedesco), nel 2004 a quasi 60 anni, è stato il primo

uomo ad attraversare a piedi il Deserto di Gobi, invece Paolo Dirozzi (un italiano),

nel 2007 è stato il primo uomo ad attraversarlo in sella a una moto.

Il Xinjiang

Il Xinjiang, o Regione autonoma uigura dello Xinjiang (talvolta Sinkiang),

è una regione autonoma della Repubblica Popolare Cinese dal 1955, la cui

maggioranza della popolazione è uigura (45%).

Il Xinjiang è la regione più arida della Cina. È diviso in due bacini

idrografici dal monte Tian Shan. Il bacino Dzungarian è nel nord del Xinjiang e

quello del Tarim nel sud. Il deserto di Taklamakan occupa un'area di 270.000 km²

del bacino del Tarim. La vetta più alta della regione raggiunge gli 8611 metri sopra

il livello del mare lungo il confine con il Kashmir.

La temperatura media annua prevalente è sui 10 °C, ma esistono notevoli

differenze stagionali e locali. Ad esempio sulle montagne la temperatura è più

fresca in relazione all'altitudine. Lo Xinjiang è coperto di steppa arida, che grazie

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alla presenza di acqua corrente in superficie o emergente da falde sotterranee, dà

luogo talora ad estesi acquitrini salmastri, vi sono alcuni pascoli e arbusti montani.

La parola "Xinjiang" letteralmente significa "Nuova Frontiera", un nome

dato durante la Dinastia Qing. Il Tibet

L'Altopiano del Tibet (Qinghai-Tibet), è il "terzo polo del mondo", così

definito perchè possiede la massa ghiacciata più grande del pianeta dopo quella

dell'Artico e dell'Antartico, si estende principalmente nella Regione Autonoma del

Tibet, nella provincia del Qinghai in Cina e in minor misura nella provincia del

Sichuan e nella Regione autonoma dello Xinjiang entrambe in Cina.

L’altopiano che ha una superficie poco più grande dell’Europa occidentale

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(2,5 milioni di km ), si trova mediamente tra i 4000 - 5000 metri di altitudine sul

livello del mare (da qui l'appellativo di "Tetto del mondo") ed è circondato da

numerose catene montuose dove ritroviamo i monti più alti del pianeta quali

l'Everest, il K2 e il Kanchenjunga.

La capitale Lhasa si trova a 3575 m., dove nel XV secolo il monastero di

Lhasa divenne capitale di un regno guidato dal Dalai Lama, la massima autorità

religiosa della comunità buddista.

Il clima è assai rigido e ventoso e possono manifestarsi temperature

notturne anche inferiori ai - 30 °C.

3. L’economia della Cina 10

Al momento della nascita della Repubblica popolare cinese (1949) la Cina

era un Paese molto arretrato e con un’economia basata quasi esclusivamente

sull’agricoltura. Da quel periodo in poi il Paese ha conosciuto una serie di

miglioramenti e c’è stato l’avvio di un lento processo di industrializzazione,

avvenuti in un’economia di tipo socialista, dove lo stato controllava l’attività

produttiva.

Negli anni 70 ci sono state profonde riforme economiche che hanno

introdotto il libero mercato in alcune zone della Cina, consentendo al Paese un

sorprendente sviluppo che l’ha portato a diventare uno delle principali potenze

economiche mondiali e uno dei paesi più industrializzati. Nonostante

l’industrializzazione bisogna dire che il livello di redito pro capite del Paese

rimane ancora basso e sono ancora molte le disparità di sviluppo economico tra le

regioni costiere ricche e le regioni agricole dell’interno. Questo fenomeno è anche

all’origine di intensi flussi migratori verso le aree più ricche e dell’aumento delle

disparità sociali tra i contadini poveri e la classe sociale dei “nuovi ricchi”.

Il settore primario

Il settore primario ha subito una ristrutturazione e la produzione agricola ha

fatto notevoli progressi grazie all’introduzione della meccanizzazione. Il paese ha

raggiunto l’autosufficienza alimentare ed esporta molti prodotti agricoli.

Importante è l’allevamento, soprattutto quello suino, quello di volattili e di

animali da cortile. Invece è limitato l’allevamento bovino. In Tibet e sugli

altopiani vengono allevati: pecore, capre e yak.

Sia per il tipo di coltivazione sia per i livelli di produttività, in Cina

distinguiamo tre aree agricole:

- Nella zona sud – orientale: si coltivano prevalentemente riso ( la coltura più

importante ), soia, te, cotone e tabacco ( in quasi tutta la Cina )

- Il nord: si caratterizza per le coltivazioni di grano, miglio, sorgo, soia e

cotone

- Nell’area occidentale: l’agricoltura è poco sviluppata

In molte regioni della Cina è diffusa la bachicoltura e nelle regioni costiere

della Cina è largamente diffusa la pesca.

Una grande risorsa è lo sfruttamento delle foreste, di cui la Cina è fra i

primi produttori di legname.

Il settore secondario

Alla base della crescita economia vi sono una grande disponibilità di

materie prime e una forte industrializzazione, che si è concentrata in alcune aree

del paese e in particolare nelle cosiddette “zone economiche speciali”.

Nel settore industriale, l’industria pesante è concentrata in prevalenza nel

nord-est del paese. Nelle province meridionali, e nelle aree economico speciali

prevalgono le industrie leggere: in rapida espansione la chimica di base e la

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