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Sintesi
Il titolo di questa mia tesi è centomila volti dell’alterazione.
Ho voluto affrontare diversi aspetti dell’alterazione causati da droghe e alcol, sia dal punto di vista ludico e della spesso collegata questione della dipendenza, sia da quello medico, sia da quello agito al fine di migliorare le proprie prestazioni.
Ho voluto anche parlare di come le dipendenze possono essere affrontate
È importante tenere presente che l’alterazione psicofisica dovuta all’utilizzo di sostanze è qualcosa che ha sempre accompagnato la storia dell’umanità e in contesti ben più ampi di quello comunemente inteso della cosiddetta “cultura dello sballo”.
Nel primo capitalo si parlerà del bisogno di accettazione avvertito da molti e di come questo si colleghi con la concezione pirandelliana della maschera.
Nel secondo capitolo tratterò, in inglese, dei meccanismi di pressione esercitata fra pari nelle giovani generazioni
Nel terzo capitolo si vedrà come il bisogno di accettazione e la pressione dei pari portino spesso all’uso di sostanze e spesso alla condizione di dipendenza.
Nel quarto capitolo si tratterà di come l’uso delle droghe possa essere anche finalizzato al raggiungimento di obiettivi precisi, con riferimento in particolare all’uso delle droghe nella grande guerra.
Nel quinto capitolo si vedrà come le dipendenze possono essere affrontate grazie al lavoro, con particolare attenzione alle società cooperative di tipo B.
Nel sesto ed ultimo capitolo si vedrà come le droghe non vadano considerate male in se stesse, ma a seconda dell’uso che se ne fa.
Ad esempio si vedrà come la cannabis possa essere utilizzata a scopo terapeutico nel trattamento della sclerosi multipla (SM).
Estratto del documento

Istituto professionale servizi

socio sanitari “Caggiari”

a. s. 2017-2018

ESAME DI STATO

CENTOMILA VOLTI

DELL’ALTERAZIONE

“Imparerai a tue spese che

nel lungo tragitto della vita

incontrerai tante maschere e

pochi volti.”

Tesina di maturità a cura di Michael Santini

Classe V IPSS sez. A Istituto professionale servizi

socio sanitari “Caggiari”

a. s. 2017-2018

ESAME DI STATO

INDICE:

 INTRODUZIONE…………………………………………………………....3

 ITALIANO

1. Il bisogno di accettazione e le maschere pirandelliane……….............................4

 INGLESE

2. Peer Pressure among young generations………………………..........................6

 PSICOLOGIA

3. Dipendenza da droghe e alcol…………………………………………………...8

3.1. Cos’è una droga?..........................................................................................10

 STORIA

4. L’uso delle droghe in guerra…………………………………………………...13

 DIRITTO

5. Il lavoro come rimedio alle dipendenze: Le società cooperative………………

16

5.1 Le società cooperative di tipo B……………………………………………18

 IGIENE

6. La sclerosi multipla…………………………………………………………….19

6.1 Non solo disagio: l’uso della cannabis terapeutica nel trattamento della

sclerosi multipla…………………………………………………………………..21

 BIBLIOGRAFIA………....................................................................................24

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ESAME DI STATO

Introduzione :

Il titolo di questa mia tesi è centomila volti dell’alterazione.

Ho voluto affrontare diversi aspetti dell’alterazione causati da droghe e alcol, sia

dal punto di vista ludico e della spesso collegata questione della dipendenza, sia da

quello medico, sia da quello agito al fine di migliorare le proprie prestazioni.

Ho voluto anche parlare di come le dipendenze possono essere affrontate

È importante tenere presente che l’alterazione psicofisica dovuta all’utilizzo di

sostanze è qualcosa che ha sempre accompagnato la storia dell’umanità e in

contesti ben più ampi di quello comunemente inteso della cosiddetta “cultura dello

sballo”.

Nel primo capitalo si parlerà del bisogno di accettazione avvertito da molti e di

come questo si colleghi con la concezione pirandelliana della maschera.

Nel secondo capitolo tratterò, in inglese, dei meccanismi di pressione esercitata fra

pari nelle giovani generazioni

Nel terzo capitolo si vedrà come il bisogno di accettazione e la pressione dei pari

portino spesso all’uso di sostanze e spesso alla condizione di dipendenza.

Nel quarto capitolo si tratterà di come l’uso delle droghe possa essere anche

finalizzato al raggiungimento di obiettivi precisi, con riferimento in particolare

all’uso delle droghe nella grande guerra.

Nel quinto capitolo si vedrà come le dipendenze possono essere affrontate grazie al

lavoro, con particolare attenzione alle società cooperative di tipo B.

Nel sesto ed ultimo capitolo si vedrà come le droghe non vadano considerate male

in se stesse, ma a seconda dell’uso che se ne fa.

Ad esempio si vedrà come la cannabis possa essere utilizzata a scopo terapeutico

nel trattamento della sclerosi multipla (SM).

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ESAME DI STATO

Capitolo 1

Il bisogno di accettazione e le maschere pirandelliane

Uno dei concetti che più emerge nelle tematiche pirandelliane è il concetto tra esistenza e

forma, ossia tra ciò che ciascuno di noi è veramente e ciò che la società, nelle diverse

circostanze, impone all’individuo di diventare.

Posto che in condizioni normali chiunque indossa una qualche maschera, è importante notare

come spesso la maschera che indossiamo è intesa a renderci più interessanti, piacevoli, in

linea con quelli che crediamo essere le aspettative di chi abbiamo di fronte.

“Crediamo” è la parola chiave.

Nel nostro desiderio di piacere agli altri, ci sforziamo di apparire nel modo in cui ci

immaginiamo che gli altri ci vogliano vedere.

Pirandello però insegna che la maschera che noi indossiamo non è ciò che viene visto dagli

altri, ma solo uno dei nostri centomila modi di apparire.

Ad esempio, se un ragazzo volesse sentirsi parte di un gruppo che lui considera composto da

“duri”, indosserà la maschera del “duro”.

Gli altri però potrebbero trovarlo ridicolo oppure arrogante oppure in altri modi.

Si arriva quindi al paradosso per cui per farci accettare interpretiamo una parte che non è la

nostra, e che però risulta diversa a seconda di chi ci guarda; non possiamo sapere se anziché

comportarci da duri magari saremmo risultati più simpatici indossando la maschera del

gentile.

È chiaro che in determinati casi è utile indossare una maschera ma non si deve fare troppo

affidamento ad essa poiché la gente ci vedrà sempre a modo suo.

Il concetto che Pirandello vuole mettere in primo piano è la ricerca continua della propria

identità la quale non è possibile da individuare poiché in ogni individuo vi sono più

personalità, l’autore sostiene la presenza di una maschera anzi per la precisione di più

maschere che l’essere umano cambia e ricambia a seconda del luogo, della circostanza in cui

si trova.

Per il poeta infatti quando “noi” dialoghiamo con una persona entrano in gioco 4 maschere,

una è la maschera con il quale noi pensiamo di apparire e l’altra è la maschera con il quale

l’altro ci vede e analogamente anche per l’altra persona il concetto è il medesimo.

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Pirandello afferma che la vita è un’opera d’arte continua nel quale dobbiamo

recitare una determinata parte e indossare la maschera che la società ci impone per

non essere definiti e considerati “pazzi”, quando un uomo tenta di emergere per

quel che è realmente tuttavia viene visto da coloro che lo circondano come un

uomo diverso, rifiutato e talvolta definito folle.

La follia infatti per il poeta è la via corretta e alternativa che l’uomo può

percorrere per fuggire dagli schemi imposti dalla società poiché l’individuo può

comportarsi come desidera utilizzando varie maschere senza creare problemi a sé,

colui che viene considerato folle sa di essere sano ma non normale agli occhi

altrui.

D’altro lato coloro che accettano l’esistenza in tutte le sue molteplici sfaccettature

e false apparenze sono destinati a una continua condizione di sofferenza.

Spesso quindi indossiamo una maschera per la paura di non essere capiti o per non

essere esclusi, costruiamo una falsa identità a seconda di chi abbiamo davanti

nascondendo quindi la nostra vera personalità .

Una delle opere che rispecchia pienamente il pensiero di Pirandello sulla maschera

è Uno, nessuno e centomila, uno dei suoi romanzi più famosi pubblicato nel 1926.

Il protagonista passa dal considerarsi unico per tutti (Uno) a concepire che egli è

un nulla,(Nessuno), passando alla consapevolezza di se stesso che l'individuo

assume nel suo rapporto con gli altri (Centomila).

Pirandello dunque è stato interprete della crisi dell’uomo moderno nel rapporto

con se stesso e con la collettività. 5

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Capitolo 2

Peer Pressure among young generations

The peer pressure among young generation is one of the different ways expressing

alteration.

Making good mates is important, but sometimes trying to fit in with a group can become

dangerous. Pressure can oblige you to do things that you normally wouldn’t do.

Leaving you a sense of guilt, regret, or even fear.

Peer pressure can be identified as an influence on our behaviour and actions.

It has some negative and positive aspects.

The negative aspects are the partecipation in antisocial behaviour, the use and sometimes

abuse of drugs, alchol and tobacco, the inefficient engagement at work or at school.

All these attitudes bring young people to change their own identity, tastes in dressing,

music and lifestyle.

It's clear that teenagers with low self esteem are predictable victims to peer pressure.

Anyway, there are some positive aspects linked to this phenomenon such as

independence, new activities, more involvement in social or personal activities.

The peer pressure can be direct, when someone tells you what you should do; indirect

when a group of friends does some activities together that you wouldn't do without this

group.

Finally self-motivation if you put pressure on yourself to fit in with your friendship

group.

Pressure may influence sexual and social behaviours.

Many teenagers might feel pressure to have sex because their fear of what their partners

or friends would think about them.

The pressure can occur when a group of friends obliges teens to drink or take drugs; as a

matter of fact, many young people begin to use drugs and alcohol in order to enter a

group or break rules to show their apparent maturity and adult skills.

For example, one of the most common phenomenon is the binge drinking, that is

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the over drinking of alcholic beverages with the purpose of becoming intoxicated

by heavy consumption of alcohol over a short period of time.

Teenagers don't know the real consequences of this dangerous behaviour that in

several cases can lead to death.

It is not easy to face this social issue; surely parents and schools should make a

move through open communication, building self-esteem and confidence and

warning the importance of individuality.

In this way teens may learn to say NO without losing their peers’ respect.

Understanding that everyone has their own opinion means you can feel less

defensive, and as a result respecting someone else's choice could help them

respect yours. 7

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Capitolo 3

Dipendenza da droghe a alcol

Per dipendenza si intende una alterazione del comportamento che da semplice o comune

abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o

comportamenti che sfociano nella condizione patologica, l'individuo dipendente perde la

capacità di controllo sull'abitudine.

All’inizio, quando si comincia ad utilizzare sostanze, si pensa che si possa smettere quando si

vuole e riuscire a controllare il proprio comportamento, ma spesso non accade questo.

Coloro che le utilizzano sono attratti dalle sensazioni che esse provocano e ritengono

possibile di poter controllare la frequenza e la quantità con cui assumerle.

Secondo il DSM-IV-TR, (Diagnostical and Statistical Manual of Mental Disorder) la

dipendenza appunto è uno dei disturbi causati dall’uso di sostanze, cioè da un uso reiterato di

una determinata sostanza e quindi, da una modalità patologica di assunzione della stessa.

L’individuo è dipendente dalla droga quando:

dedica gran parte del suo tempo alla ricerca della droga, e per tale motivo annulla la sua

esistenza

pur essendo consapevole di aver sviluppato una dipendenza nei confronti della sostanza, non

riesce a evitare di assumerla, divenendo schiavo di essa.

sviluppa il fenomeno della tolleranza alla sostanza, cioè, il tossicodipendente per continuare

a sentire gli analoghi effetti della sostanza è costretto ad assumerne sempre più e compaiono

i sintomi dell’astinenza.

l’uso della sostanza non gli permette più di mantenere le sue attività lavorative e i suoi

rapporti interpersonali.

È bene precisare che la dipendenza, indipendentemente dal suo oggetto, può presentarsi in

due diverse forme, talvolta presenti contemporaneamente: la dipendenza fisica e la

dipendenza psichica.

La dipendenza fisica è caratterizzata da un vero e proprio bisogno fisico di assumere la

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